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sabato, ottobre 23, 2021

'Chiaroscuro', album del Mauro Mulas Trio

 Biografia di Mauro Mulas



 Mauro Mulas nasce a Nuoro il 31/05/1977.

Inizia lo studio del pianoforte all’età di quattro anni.

La possibilità sin dall’età di otto anni di suonare ed esibirsi con una band di suo zio è determinante nel suo backgroud culturale oltreché nell’approccio con la musica, e questo lo porta ad avvicinarsi a generi come il rock, il blues e il jazz.

Nascono cosi i primi esperimenti musicali orientati decisamente verso il Rock progressive con il gruppo Entity, da lui fondato, con cui incide due demo; “Il Naufragio della speranza” del 1999 ed “Entità Doppia” del 2002, e il disco pubblicato a fine 2013 Il Falso Centro, edito dalla Locanda del Vento, una diramazione dell’etichetta Lizard.

La ricchezza di spunti del progressive lo stimola all’approfondimento degli studi musicali.

Studia presso il conservatorio di Cagliari dove consegue il compimento inferiore di composizione sotto la guida del Maestro Franco Oppo nel 1999 e la laurea di I e II livello in musica elettronica nel 2007 a pieni voti con Sylvian Sapir ed Elio Martusciello.

Compie inoltre numerosi studi Jazzistici con musicisti di fama internazionale come Dave Liebman, John Taylor, Steve Lacy, Paolo Fresu, Roberto Cipelli e Peter Waters, approfondendo lo studio del pianoforte jazz, della composizione e arrangiamento.

Ha collaborato con il Centro Sardo Studi e Ricerche, con “Gli amici della musica” e con Spazio Musica in qualità performer, tecnico del suono e curatore del live electronics in numerosi concerti.

Svolge un’attività concertistica in qualità di tastierista e pianista jazz collaborando con numerosi musicisti.

Nel 2001 apre il concerto dei Jethro Tull a Cagliari con il gruppo KTL.

Nel 2004 suona al Festival “Time in Jazz”.

Nel 2006 suona con il gruppo Blu:z Tep al festival Narcao Blues.

Sempre nel 2006 suona al festival In progress one con il gruppo KTL.

Nel 2007 suona al festival Sant’Anna Arresi jazz con il saxofonista Max Ionata.

Nel 2011 suona all’European Jazz Expo con la Paolo Nonnis Super Band.

Nel 2014 suona con Antonella Ruggiero in una rassegna presso Villa Piercy, nelle montagne di Bolotana.

Continuano le numerose rassegne e concerti come pianista della Paolo Nonnis Big Band, con la resident band del club Jazzino di Cagliari, con cui accompagna numerosi ospiti nazionale ed internazionali.

Collabora inoltre con altri numerosi artisti, tra cui il cantautore Flavio Secchi e lo storico gruppo hip pop sardo Balentia.

Ha composto ed eseguito due pezzi in piano solo nel disco lliad, prodotto da Colossus project ed edito dalla Musea nel 2010. Prende parte anche ai progetti Decameron part II e Decameron Part III, entrambi prodotti da Colossus project ed editi da Musea, per i quali realizza due suite.

Nel febbraio 2012 viene pubblicato il cd del progetto originale M’organ Quartet, edito da Ultrasound records, nel quale viene registrato anche un brano di sua composizione.

 


Svolge una intensa attività in studio di registrazione lavorando come turnista, performer, produttore e tecnico del suono specializzato in mixaggi e mastering in numerose produzioni.

Ultimamente sta lavorando ad un suo progetto solista con una imminente uscita discografica e collabora ad un progetto recentemente finanziato dalla Regione Sardegna, che relaziona la musica con il nuoto, legato sia ad atleti agonisti che paraplegici, lavorando sulla musica che serve ad aiutare gli atleti nella loro attività sportiva.



 Buy!   (G.T. Music)

    Distribuzione: G.T. Music Distribution

       Pubblicato da: Micio Poldo Edizioni Musicali

 

La formazione a tre sembra essere la dimensione ideale per Mauro Mulas, il quale anche in passato ha fatto spesso uso di questa formula. 


   Un trio di Mauro Mulas leggermente diverso: mentre alla batteria vediamo Pierpaolo Frailis (presente anche in Chiaroscuro), invece del contrabbasso di Atzori c'è qui Roberto Deidda alla chitarra; e Mulas non suona il piano ma le tastiere elettriche.


Chiaroscuro è certamente uno dei capisaldi della pur lunga e intensa carriera del musicista nuorese. Dopo gli studi (composizione e musica elettronica) e le esperienze con il gruppo Entity, nonché innumerevoli esibizioni e lavori di registrazione e produzione per vari artisti, si è unito a due compagni di palco -  il contrabbassista Alessandro Cinzio Atzori e il batterista Pierpaolo Frailis - ed ecco questo album, con musica scritta e arrangiata da Mauro Mulas, qui al pianoforte e non, come altrove, ai sintetizzatori.


   Mauro Mulas Trio - "Il senso della vita", breve spezzone dal vivo




Da un'intervista a Mauro Mulas su 'Arlequins' a proposito del progetto "prog" Entity.


"Come musicista hai qualche tastierista a cui ti ispiri, o che ti piace particolarmente?"


"A parte Keith Emerson, sicuramente Jan Hammer. Anche Chick Corea mi piace molto. Per restare in campo progressive, un altro è Rick Wakeman, anche se non apprezzo in particolare il suo modo di restare spesso ancorato a certe soluzioni barocche. Un lavoro che mi piace molto degli Yes è Tales from Topographic Ocean, che contiene a mio avviso molte idee originali."




 
Chiaroscuro


Tracklist

1. Un Giorno Ancora 3:52

2. Agitazione 6:40

3. Grey 7:27

4. Bobcat 5:51

5. Equilibrio Precario 5:04

6. Milonga 5:37

7. Trash Blues 4:47

8. Ballad 5:51

9. Chiaroscuro 6:40

10. Vertical 3:09

11. Il Senso Della Vita 3:48



L'incipit, "Un giorno ancora", è una fantasia pianistica, quasi memoria della "sapienza" prog rock, non solo strettamente classica e jazzistica. Il motivo viene ripetuto con lievi variazioni, esplorato nelle sue potenzialità. Da questo punto si dipana una serie di note che ci prende, ci intriga, e ancora Atzori e Frailis accompagnano con una certa discrezione... finché non parte "Bobcat" e allora questo lavoro prende davvero quota anche in senso ritmico. 

Sono tutti pezzi gradevoli, alcuni entusiasmanti ("Vertical": quanta giocosità creativa!). Ma, muovendosi dall'alfa all'omega, e dunque dalla prima all'11sima traccia, il momento più alto in cui ci si imbatte nel CD è "Trash Blues", brano che ci costringe a battere il  tempo... se non addirittura a schizzare in piedi e ballare. Davvero ben fatto.

Il lirismo di "Ballad" (ottava traccia) precede la straordinarietà di "Chiaroscuro", pezzo giustamente scelto per battezzare l'album, per via della sua complessità e dell'interplay importante della pariglia bass+drums. Non stiamo comunque qui a parlare nel dettaglio delle altre tracce singolarmente: occorre solo ascoltarle, e goderne. 

In certi istanti, l'ascolto di Chiaroscuro ci riproietta dentro un club pieno di fumo, di quelli che un tempo si era soliti frequentare (e non solo a Harlem o a St. Louis!), con un palcoscenico angusto sopra a cui si scatena la grandezza di geni sconosciuti del jazz e la cameriera che fa la spola tra il bar e le zone d'ombra.

La song dal titolo "Il Senso Della Vita" è una chiusura "a fronte serena", il messaggio di uno spirito illuminato, di qualcuno che ha finalmente trovato pace.

Donando questa pace, questa nuova consapevolezza, anche a noi.

E rimettiamo il disco sul piatto (cioè: facciamo ripartire l'album sul nostro mp3-player), tornando ad assaporarne ogni nota, tutte le sfumature...


   "Un giorno ancora", una delle composizioni presenti in Chiaroscuro


 


 Un particolare dell'immagine della cover



La bella copertina, opera di OndemediE, dà il senso "crepuscolare-tranquillo" della musica, con il vento al minimo (si deduce dalla manica a vento nella foto) e un paesaggio anch'esso "minimale", si direbbe, rarefatto: simbolo di libertà e forse anche di rassegnata solitudine. Nei brani di Chiaroscuro c'è energia, competenza, a tratti gioia, ma scaturita - si direbbe - dopo vari alti e bassi e per la raggiunta coscienza di dover mettere il sé (non l'ego, attenzione!) davanti al mondo.


Registrato a Cagliari nell'ottobre 2020 presso "La Lavanderia Studio" da Flavio Laconi


Mixaggio e mastering: Mauro Mulas e Andrea Locci

Producer – Mauro Mulas, Vannuccio Zanella

Mauro Mulas è anche su Spotify

L'album su G.T. Music

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Come già detto, prima di arrivare a Chiaroscuro, da protocollare la pubblicazione - "tarda", purtroppo - de Il Falso Centro, album degli "storici" Entity, banco di prova progressive del musicista sardo e di alcuni suoi accoliti di allora. Parliamo al passato poiché lo 'studio album' in questione venne realizzato tra il 2009 e il 2012, e, quando la Lizard (o meglio la Locanda del Vento, sua sottoetichetta) lo pubblicò nel 2013-2014, degli Entity in vero stavano pian piano svanendo le tracce: un altro capitolo assai interessante ma in pratica forse già chiuso di Mauro Mulas, il quale si muove in continuazione... per tornare ancora e sempre al suo grande amore, il jazz. 



Il Falso Centro è comunque un prodotto da scoprire, un "concept" tipicamente progressive, una serie di brani che formano un'unica storia. La narrazione si accentra sul risveglio di coscienza di un uomo, un uomo che vuole reimpossessarsi della propria vita e, per farlo, sa che occorre abbattere l'ego, che è frutto dell'invadenza di una società che risucchia le persone nei propri meccanismi. Il cantato è in italiano.



Songs / Tracks Listing (album Il Falso Centro)

1. Davanti allo specchio (4:45)

2. Il Desiderio (16:37)

3. Il Tempo (8:41)

4. Il Trip dell'ego (5:26)

5. "ANT" (9:27)

6. L'armatura (12:42)

7. La Notte oscura dell'anima (5:59)


Total Time 63:47


Line-up / Musicians

- Sergio Calafiura / vocals

- Marco Panzino / drums

- Marcello Mulas / guitars

- Gigi Longu / bass

- Mauro Mulas / keyboards


Releases information

Label: Lizard Records/Locanda del Vento (LDV0000007)

Country: Italy

Release date: 1st February 2014


Su etichetta e distribuzione GT Music Distribution

Buy!



   Mauro Mulas omaggia Keith Emerson: "Manticore"


In Chiaroscuro siamo più vicini a Thelonius Monk e a Chick Corea che non a Keith Emerson. Come abbiamo già largamente visto, Mulas padroneggia sia il linguaggio jazz che quello prog rock (genere che, è risaputo, tanto attinge dal jazz) e si districa molto bene sia con le impressioni marca John Coltrane che con le suites degli ELP. 

A John ('Trane') questo album sarebbe piaciuto. Ma anche a Markus Miller, a Pat Metheny... Il Mauro Mulas Trio, noi speriamo, non si fermerà a tale prova (superata alla grande), ma continuerà a suonare e pubblicare insieme.




 Mulas in una foto scattata sul palco insieme a Rubens Massidda ('Massidda & Mulas live'), 2013



Quest'altro progetto (vedi video sottostante) si chiamava KTL, nato dalle idee del musicista e producer Marco Angioni, che con l'aiuto di Mulas e di parte dei componenti degli Entity ha portato quei pezzi nati in studio in concerto.
Nel 2001 KTL ha aperto il concerto dei Jethro Tull al Molo Ichnusa e nel 2006 il gruppo si è esibito nel festival "InProgress One" di Sestu.


A parte le cose con gli Entity e i KTL, Mulas vanta numerosi collaborazioni con artisti e gruppi non solo sardi. Ha partecipato all'album I racconti del mare degli Akroasis di Pierpaolo Meloni, organizzatore del festival InProgress One, rivisitando per pianoforte due loro tracce. Ha partecipato al progetto Colossus Iliad, di Marco Bernard, con due brani per pianoforte di propria composizione (vedi su Spotify: Iliad, a Grand Piano Extravaganza). C'è poi da segnalare l'album del M'Organ Quartet, con il chitarrista Massimo Ferra: un lavoro di jazz-rock con qualche influenza progressiva.

Ha inoltre realizzato una composizione per l'ambizioso progetto Colossus sul Decameron: una suite in quattro parti dove suona pianoforte e tastiere e dove si sentono anche il clarinetto di Marco Argiolas e la batteria di Marcello Mameli. 




Molto belle anche le sue esibizioni in duo con Sergio Calafiura (cantante degli Entity), una delle voci più gradevoli della canzone italiana. (Cercate i video su Youtube!)





Mauro Mulas su Spotify

Chiaroscuro su G.T. Music

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domenica, luglio 13, 2008

La romanza tra il piccolo-grande politico e la valletta compiacente

Sul suo sito, Jacopo Fo si chiede giustamente: "Cosa fa Berlusconi alle donne?" 
L'affaire di cui ci occupiamo qui (uno dei tanti del nostro istancabile Presidente del Consiglio) parla di regali, aiuti e inviti in Sardegna. Leggete, gente, leggete, perché è una storia davvero intrigante, sì, romanzesca. Vi si mischia un po' tutto: il potere, il mondo dello spettacolo, il sesso e l'amore, le corna... Sembrerebbe l'ennesimo caso degli "inciuci" - nel senso di "tu mi ciucci e io ti do" - tra eminenti uomini politici e donnette televisive. Solo che questa volta c'entrano pure i servizi segreti.
 


L'amicizia o la relazione tra Virginia Sanjust (foto) e il Cavaliere, in base all' esposto di Federico Armati (ex marito della Sanjust e di professione agente segreto), risalirebbe al 29 settembre 2003. Quel giorno, il Presidente del Consiglio diffonde un messaggio televisivo a reti unificate per illustrare la riforma delle pensioni. A presentare la trasmissione su Rai Uno c'è - appunto - la neo-annunciatrice Sanjust, all'epoca già legalmente separata dall'Armati. Il mattino dopo Berlusconi fa contattare telefonicamente da una propria collaboratrice la ragazza per chiederle l'indirizzo presso il quale inviarle un mazzo di fiori in segno di ringraziamento. Lei indica quello di Campo dei Fiori 8 a Roma, dov'è temporaneamente ospite dell'ex marito per trascorrere alcuni giorni con il loro bambino. Poco dopo arriva l'omaggio floreale (un mazzo gigante di gardenie e rose) accompagnato da un bigliettino di congratulazioni: "Un debutto storico a reti unificate evviva e complimenti". Su sollecitazione dello stesso Armati (che aspira a una promozione) e di due amici, la signora Sanjust si mette in contatto con Palazzo Chigi per ringraziare a sua volta il Presidente del Consiglio, lasciando nome e numero di telefono. Nel giro di pochi minuti, alla presenza dell'ex marito e della coppia di amici, Virginia Sanjust viene chiamata sul proprio cellulare direttamente da Berlusconi, che la invita a pranzo per il giorno successivo, alle ore 13, a Palazzo Chigi. All'incontro sarebbero stati presenti il ministro Giulio Tremonti e il sottosegretario Gianni Letta. Subito dopo, a quanto riferisce nel suo esposto lo 007, Berlusconi avrebbe invitato la sua ospite a seguirlo nel proprio studio privato: mentre le porge un pacchetto contenente un bracciale di diamanti del gioielliere Damiani, s'informa sulle sue condizioni prendendo appunti e domandandole come può esserle d'aiuto. La Sanjust risponde che l'ex marito, dipendente della Presidenza del Consiglio in forza al SISDE, aspetta da anni una promozione. A novembre, ad Armati viene comunicato l'avanzamento al grado di Collaboratore: prima in via informale dall'ex moglie, che è stata informata personalmente da Silvio Berlusconi il quale si trova in Cina per una visita ufficiale; e poi, l'11 novembre 2003, ufficialmente dallo stesso SISDE. Da quel momento, come afferma l'Armati, si stabilisce un'intensa relazione tra Berlusconi e la Sanjust, relazione che durerà fino al gennaio 2005. In quel periodo - sempre secondo l'agente segreto - il Presidente del Consiglio chiama quotidianamente al telefono la signora, anche dopo la mezzanotte; le offre numerosi e costosi regali; la invita più volte nella sua residenza in Sardegna; le propone la conduzione di un nuovo programma di Rai Uno intitolato Oltremoda...

 Virginia Sanjust di Teulada. E' romana ma discende da una nobile famiglia sarda ed è nipote di due celebri personaggi del cinema italiano: Franco Interlenghi e Antonella Lualdi. E' stata sposata con un agente segreto che ha deciso di "vuotare il sacco".

Alla fine dell' estate 2004, la Sanjust decide però di rinunciare alla trasmissione. E poi, a novembre, si dimette anche da annunciatrice. Uscita definitivamente dalla Rai, Virginia Sanjust - stando alla ricostruzione di Armati - entra nella disponibilità di "quantità ingenti di denaro contante", con cui provvede a estinguere numerosi debiti precedentemente contratti. Alla fine di settembre del 2004, la signora comunica all'ex marito l'intenzione di chiedere per lui a Berlusconi un'ulteriore promozione che gli avrebbe assicurato un aumento di stipendio (circa 1.000 euro al mese), per consentire al figlio un migliore tenore di vita. Ma a causa di un violento litigio sull'educazione del bambino, i rapporti fra i due ex coniugi s'interrompono bruscamente. 
Il tic della giovane donna è la new age: frequenta guru e comunità pseudo-religiose sparse tra Asia, America e Italia. Questa svolta mistica, insieme alle troppo frequenti telefonate di Berlusconi, ha scatenato le ire di Federico Armati. L'uomo ha negato il permesso al figlio di recarsi con la madre in una comunità piemontese. Da qui il braccio di ferro con la Sanjust per l'affidamento del bambino. Lei gli giura che gliel'avrebbe fatta pagare, bloccando la promozione e facendo ridurre il suo stipendio, per metterlo in condizione di non poter più mantenere il piccolo.
Il 26 gennaio 2005 Mario Mori, direttore del SISDE, va a visitare i nuovi uffici e qui scoppia un incidente con Armati ("Levatemelo dai coglioni!" urla Mori nel corridoio, "questo stronzo non lo voglio più vedere!"). L'indomani, lo 007 apprende che "per cessate esigenze di servizio" sarà trasferito al ministero della Giustizia e destinato alla cancelleria presso la Corte di Cassazione: il suo stipendio si riduce da 4.481 euro a 1.700/1.800 mensili. Ma, proprio alla vigilia delle elezioni politiche 2006, Armati viene "ripescato"; ottiene una nuova promozione e passa al CESIS, il Comitato che coordina i diversi servizi segreti: lo stipendio sale a circa 5.500 euro al mese. E lo 007 rinuncia a presentare il suo esposto. C'è stato dunque o no un comportamento ricattatorio o estorsivo contro il Presidente del Consiglio? E in questa ipotesi, perché la Procura di Roma avrebbe archiviato il caso? La signora Sanjust ha fatto carriera in Rai perché era professionalmente capace o perché era raccomandata dall' alto? Federico Armati fu promosso, rimosso e poi riammesso nei servizi segreti per meriti o demeriti propri oppure per altre ragioni? In che cosa consisterebbero l'abuso d'ufficio e i maltrattamenti di cui lo 007 si lamenta? Il Presidente del Consiglio ha applicato effettivamente una forma di "mobbing" nei suoi confronti? A tutti questi interrogativi, dovrà rispondere ora in modo esauriente il Tribunale dei Ministri.




Da Repubblica: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/07/08

Da L'Espresso: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Decreto-Sanjust/2032799


"I moralisti credono che le donne belle vadano con i miliardari solo per i soldi. Ma non è così. Le donne belle si innamorano veramente dei miliardari. E non hanno tutti i torti perché mediamente sono più affascinanti dei disoccupati. Marx lo spiegò con grande chiarezza: i miliardi hanno realmente un grande potere, rendono chiunque più bello.
Quando vedi qualcuno che insulta la Carfagna, pensaci."
                    (Jacopo Fo)