venerdì, febbraio 28, 2020

Un 'divertissement' in forma di biografia

Einsteiniana


Skuro Connection - collana unQuartino. Formato Kindle



            Here. Qui. Ici.

 



Einstein: scienziato di fama insuperabile ma anche personaggio della cultura pop, dal regista Nicolas Roeg celebrato nella tragicommedia Insignificance (La signora in bianco, 1985), dove la splendida Theresa Russell appare nelle vesti di Marilyn Monroe mentre Tony Curtis è un senatore maccartista.









Il volume di cui sopra raccoglie tre scritti: due in forma letteraria e il terzo che consiste in una dettagliata biografia. Le fonti della ricerca: seri manuali per comprendere il genio di Einstein e in più film, documentari televisivi e prodotti dell'arte popolare.



Albert Einstein: nell'immaginario collettivo, un antidivo dall'altissimo QI.






L'immagine più significativa che ci rimane di lui è quella in cui mostra la lingua...





   


Einsteiniana. Su Amazon. eBook





martedì, febbraio 11, 2020

Rimonte storiche nel calcio

È molto importante crederci


L'Inter ha vinto il derby (per 4-2, lo ricordiamo) con un capovolgimento insperato, dopo un primo tempo indegno e un secondo tempo esattamente opposto. E l'impresa è riuscita senza che Conte, l'allenatore nerazzurro, avesse effettuato una sola sostituzione (almeno fino al 72°, sul risultato di 3-2). Dunque: gli stessi giocatori che nella prima frazione di gara avevano fatto disperare i propri tifosi, evidentemente sgridati dal loro coach durante la pausa, hanno letteralmente cambiato volto. Cambiandolo anche alla partita.

Ciò per rammentarci che nel calcio, così come nella vita, il tenere duro, il resistere, la resilienza... accompagnata dalla voglia di rivalsa... è fondamentale.



Quello dell'Inter è stato sicuramente uno dei come-backs più belli nella storia di questo sport, tanto più che è arrivato in un Derby della Madonnina - occasione sempre speciale. Però non si può inserire tra le rimonte più pazze del calcio, che sono ben altre e sono state già scritte a caratteri di fuoco nell'almanacco universale del gioco del pallone.




Rimonta Numero 1.

Marzo 2017. Barcellona- PSG 6-1. I Blaugrana si impongono al Camp Nou sui francesi (segnando tre goal negli ultimi sette minuti!) dopo che all'andata, a Parigi, erano stati travolti per 4-0.
Qualificazione per i Mondiali 2014. È il 2012 e siamo in Germania. Germania-Svezia 4-4, dopo che i tedeschi si erano portati sul 4-0! Merito della "remuntada" (ma come si dice "remuntada" in svedese?) è in gran parte di Zlatan Ibrahimovic che, con un colpo di testa, apre la strada per l'incredibile ritorno dei Gialloblu scandinavi, che si concretizza con le reti di Lustig, Elmander e, al 92°, di Elm.





La Juventus doma l’Atletico Madrid.
Battuta 2-0 a Madrid dall’Atletico negli ottavi di finale della Champions League 2018/19, il 12 marzo la Juventus trova la prima tripletta di Cristiano Ronaldo e si qualifica ai quarti in uno Stadium in delirio. (Articolo qui.)






2006, finale di Supercoppa italiana. A fronteggiarsi sono Inter e Roma. L'Inter di Roberto Mancini si ritrova sotto per 3-0 dopo le reti di Aquilani e Mancini. Ci pensano Vieira (doppietta) e Crespo a realizzare la rimonta degli interisti. Si è dunque sul tre pari. Si va ai supplementari, dove, con una rete di Luis Figo su punizione, l'Inter si aggiudica il trofeo, con il risultato definitivo di 4-3.






2004. Débâcle del Milan in Champions League. L'avversario è ritenuto abbastanza modesto. Si tratta infatti del Deportivo La Coruña, e all'andata, in casa, i Rossoneri (campioni in carica) hanno risolto il compito con un agevole 4-1. La semifinale è a portata di mano! Ma in Spagna subiscono un secco 4-0, e a qualificarsi è il Deportivo La Coruña!








2004. L'Inter di Mancini è sotto di due reti con la Sampdoria. A San Siro. Ma nei 5 minuti rimanenti la squadra si scatena e ribalta lo score con reti di Martins, Vieri e Recoba. Inter-Samp 3-2... (0-2 ancora all’86°, 3-2 al 93°!)





E un'altra vittoria in rimonta dell'Inter è quella di un memorabile Inter-Siena 4-3, nell'era di Mourinho. (Vai alla cronaca giornalistica di Schirru, con allegato tabellino.)


... C'è poi un'Inter-Juventus 2-1 della stagione 2016/17. (Video qui.)





2004. Tottenham-Manchester City 3-4 (FA Cup). Dopo i primi 45 minuti il Tottenham è avanti 3-0 con i goal di King, Keane e Ziege. La gara sembra chiusa, anche in virtù dell'esplulsione di Barton che lascia il City in dieci. Poi, la magia: Distin, Bosvelt e Wright-Phillips fanno un insperato 3-3 e nel recupero ci pensa Macken a fissare il risultato su uno sbalorditivo 4-3 per gli ospiti.








2001. Juventus-Torino 3-3, partita valevole per il campionato di Serie A. Uno dei Derby della Mole più epici degli ultimi decenni. La Juventus chiude il primo tempo sul 3-0 (doppietta di Del Piero e goal di Tudor). Ma, al rientro in campo, qualcosa cambia: Lucarelli, Ferrante e Maspero "bucano" Buffon facendo impazzire i tifosi del Toro. Che, però, dovranno soffrire ancora un po'. Rigore per la Juve: ma Salas lo calcia alle stelle ed è festa granata.
1999. Manchester Utd-Bayern Monaco 2-1. (0-1 al 90°, 2-1 al 93°!!)
I tedeschi, macchina da gioco tenuta bene insieme dall'esperto mister Ottmar Hitzfeld, vanno in vantaggio con Basler al 5° minuto, con una punizione che beffa Peter Schmeichel sul proprio palo. Risultato che i tedeschi difenderanno fino al novantesimo... Intanto Ferguson ha deciso di buttare nella mischia Teddy Sheringham e Ole Gunnar Solskjær... Che sono i protagonisti del miracolo operato dai Red Devils. Con due deviazioni da calcio d'angolo, infatti, proprio Teddy Sheringham e Solskjær - nei tre minuti di recupero concessi da Collina - ribaltano il risultato!
La coppa dalle grandi orecchie torna a Manchester dopo 31 anni. Hitzfeld e il Bayern si rifaranno due anni dopo.






1998. Marsiglia-Montpellier 5-4 (campionato francese). Un Montpellier scatenato mette sotto i padroni di casa 0-4 dopo mezz'ora di gioco (15° Bakayoko, 19° Robert, 23° Sauzée e ancora Bakayoko 34°). Ma dopo il goal di Maurice che accorcia le distanze, Dugarry entra in campo al 60esimo e segna una doppietta, che sarà seguita dal goal del pareggio di Roy. A tempo scaduto, il rigore per l'Olympique Marseille e Blanc dal dischetto non perdona. È sorpasso.







Martedì 7 maggio 2019. Liverpool-Barcellona. Al Liverpool serve un miracolo contro i quotatissimi Blaugrana. La squadra di Klopp infatti dovrà vincere con 4 goal di scarto per ribaltare il 3-0 incassato al Camp Nou. "Qual è la quota per il poker servito dalla squadra di Klopp a quella di Valverde? Altissima… è pagata 61 volte la posta: puntando 5 euro, se ne possono vincere 305. A rendere ulteriormente difficile l’impresa dei Reds, sarà l’assenza di Salah e Firmino." Così scrive un giornale sportivo. E: "Chissà che il manager tedesco non abbia fatto vedere ai suoi giocatori i video delle precedenti rimonte del Liverpool in Champions, e in particolare quanto accaduto nella finale di Istanbul del 2004/2005 contro il Milan!" (Articolo a firma di Marco Beltrami.)  


Nell'incandescente Anfield (la "casa" del Liverpool), succede l'impensabile! 

LIVERPOOL-BARCELLONA 4-0!! La Gazzetta intitola: Doppiette di Origi e Wijnaldum, ribaltato il 3-0 subito all’andata per volare a Madrid. Catalani eliminati come l’anno scorso contro la Roma.




Liverpool, è una rimonta clamorosa: 4-0 ad Anfield e Reds in finale, il Barça è fuori Di Simone Pace, 07/05/2019
Impresa della squadra di Klopp che ribalta lo 0-3 del Camp Nou e si qualifica per il secondo anno consecutivo alla finale dove l'1 giugno a Madrid affronterà una tra Ajax e Tottenham. Origi sblocca il risultato al 7°, poi una doppietta di Winaldum tra il 54° e il 56° manda in tilt i Blaugrana. Ci pensa ancora Origi al 79° a siglare il poker.





Per il Barcellona, il post-gara è un dramma: L'allenatore Valverde sotto shock, Sergio Busquets Burgos - per i fan solo "Busquets" (giocatore del Barcellona e della Nazionale spagnola) - in lacrime...



Klopp: “Questi ragazzi hanno una mentalità da giganti. Questa notte è più speciale di altre” Di Stefano Dolci
Le dichiarazioni dei protagonisti dell'impresa di Anfield. Klopp e i giocatori del Liverpool, al settimo cielo dopo il 4-0 al Barça. Il Liverpool è abituato alle rimonte ma una nottata tanto perfetta, forse nemmeno nelle fiabe i tifosi dei Reds potevano immaginarla. Per il secondo anno consecutivo la compagine inglese arriva all’ultimo atto, eliminando il Barcellona: straforito con un 4-0 che non ammette repliche. Pur senza i due attaccanti titolari, Momo Salah (26 centri in stagione) e Roberto Firmino (16 reti), i ragazzi di Klopp sono riusciti a ribaltare i Blaugrana, rinnovando il mito del “This is Anfield”, lo stadio in cui tutto è possibile. E stasera se n’è avuta l’ennesima dimostrazione...


Lo stadium alla Anfield Road


Jurgen Klopp (l'amatissimo allenatore tedesco del Liverpool):

"Non ho parole per descrivere la mentalità enorme che hanno questi ragazzi. È veramente speciale questa notte per noi. Ho vissuto già notti speciali nel calcio in vita mia ma questa sera è diverso. Se mi avessero chiesto prima della partita un’opinione avrei detto che ci sarebbero state ben poche possibilità. L’ho detto anche ai ragazzi che segnare quattro goal era complicato ma che solo perché erano loro ce l’avrebbero potuta fare. È quello che è successo. Hanno mostrato un grande carattere insieme a un calco spettacolare. È difficile da credere, strano e speciale. Guardavo negli occhi i ragazzi e loro non riuscivano neanche a sorridere perchè significava tanto per loro e per la gente qui allo stadio. Giocavamo senza Salah e Firmino al Barcellona e a loro bastava un goal. Giocare in questo modo è di altissimo livello".


Come si è realizzato il sogno


  Nell’intervallo, dopo un colpo rimediato in campo, resta negli spogliatoi Robertson, rimpiazzato da Wijnaldum. E la mossa si rivela azzeccata perché l’ex-Newcastle va a segno due volte nel giro di altrettanti minuti: al 54° sfrutta il cross di Alexander-Arnold e insacca con un rasoterra che sorprende Ter Stegen, al 56° riceve da Shaqiri e prende l’ascensore per fare centro di testa. Per gli ospiti, gli innesti di Arthur e Semedo servono a poco, e la dormita del Barcellona è colossale al 79° quando Alexander-Arnold batte velocemente un corner e trae in inganno tutta la difesa blaugrana, con Origi pronto a buttarla dentro nel cuore dell’area di rigore. L'epilogo è un mix di tensione ed emozioni, poi il triplice fischio rende il sogno una realtà. Ovviamente, per il Liverpool.




Ci sono state altre beffe sorprendenti da parte del Liverpool nelle coppe europee... 

Ad esempio nel 2016 contro il Borussia Dortmund. Quarti di finale di Europa League. Dopo il pareggio per 1-1 all'andata, al ritorno i Reds subiscono 2 goal nei primi nove minuti. Soltanto al 48° Origi può accorciare, ma il club tedesco torna a due goal di distanza con Marco Reus. 1-3 al 57°... Il Liverpool però non demorde e Coutinho al 66°, Mamadou Sakho al 77° e Lovren al 90°+1 fissano il risultato a 4-3 per i padroni di casa! Complessivo: 5-4. Senza il goal di Lovren nel recupero, a passare il turno sarebbe stato il Borussia Dortmund, per le reti segnate fuori casa.



Nel 2004 il Liverpool di Rafael Benítez può qualificarsi agli ottavi di finale della Champions League solo dopo aver sofferto, nella fase a gironi, contro l'Olympiacos. Gli ellenici resistono alla bell'e meglio agli attacchi "a colpo sicuro" dei Reds, "a colpo sicuro" ma non coronati dal successo. In attacco i greci schierano la coppia brasiliana Giovanni-Rivaldo, ma è il solo Rivaldo a saper seminare il panico nella retroguardia del Liverpool: poco prima della mezz'ora fa uno slalom irresistibile da metà campo, fermato da un fallo di Hyypiä. Lo stesso brasiliano calcia la punizione e, sfruttando l’errore della barriera che si apre colpevolmente, porta in vantaggio gli ospiti al 27°. Le notizie che giungono da La Coruña, con l’AS Monaco FC nettamente in vantaggio, costringono il Liverpool a segnare tre gol senza subirne altri. Il compito potrebbe essere più facile se, subito dopo, John Arne Riise, servito da Baroš, non fallisse il pareggio, ma il norvegese svirgola sul fondo. Benítez manda così in campo Sinama-Pongolle al posto di Djimi Traore a inizio ripresa, e la mossa si rivela indovinata. Al 1° della ripresa, Harry Kewell sprinta sul fondo e crossa per il giovane attaccante francese che pareggia da distanza ravvicinata. La gara si riapre improvvisamente e il pubblico di Anfield si fa sentire. Sale la tensione anche sul rettangolo di gioco: un’entrata scomposta di Gerrard costa al capitano del Liverpool, già diffidato, un’ammonizione pesante.
Per i padroni di casa la strada che sembra profilarsi è quella della Coppa UEFA, anche perché apparentemente è una serata negativa: al 62° Gerrard va in gol, ma l’arbitro annulla perché l’azione è viziata da un precedente fallo.
La spinta del Liverpool, come nel primo tempo, perde d’intensità, fino all’ingresso in campo di Mellor al posto di Baroš, quando mancano tredici minuti alla fine. Il cambio è ancora azzeccato, con l’attaccante, prodotto del vivaio, subito pericoloso, dopo un colpo di testa di Núñez ben parato.
Inizia il forcing conclusivo dei padroni di casa, che reclamano a gran voce un rigore per atterramento di Mellor e poi non sfruttano con Kewell un errore di Antonios Nikopolidis. Infine l’azione del terzo sospirato gol: un lancio di Jamie Carragher è messo a terra di testa da Mellor per Gerrard, che esplode un bolide che non lascia scampo a Nikopolidis.
Liverpool - Olympiacos 3-1
Il gran tiro di Steven Gerrard (una frecciata da 25 metri, a soli quattro minuti dal termine) ha consentito al Liverpool di  qualificarsi agli ottavi di finale a spese dell'Olympiacos CFP (grazie agli scontri diretti).


                  Dudek (Liverpool) para il rigore di Shevchenko (Milan)
... E arriviamo all'inaudito Milan-Liverpool 3-3, finale di Champions League del 2005. Sei minuti di follia e addio Champions per i Rossoneri! A Istanbul, allo Stadio Atatürk, quel mercoledì 25 maggio 2005 il Liverpool si laurea campione d’Europa per la quinta volta nella sua storia. Non fa notizia il “cosa” ma il “come”. Raggiunge il Milan, in vantaggio 3-0 alla fine del primo tempo, con un uno-due-tre micidiale (nel giro di sei minuti, Gerrard, Smicer e Xabi Alonso riuscirono a pareggiare il goal di Maldini e la doppietta di Crespo), per poi alzare la Champions League dopo i calci di rigore. La storia è risaputa e... dolorosa per noi italiani. Soprattutto per i tifosi del Milan, chiaro, che dopo il primo tempo avevano già pronto lo spumante. Chi volesse rinfrescare la memoria, qui c'è un resoconto fedele di quella serata folle.



Dunque: Liverpool-Barcellona del 2019.
I tifosi Reds speravano di vivere una serata come quella di quattordici anni prima con il Rossoneri. E ci sono riusciti!
Eppure il Barcellona avrebbe dovuto ben saperlo che una partita dura fino al doppio fischio finale dell'arbitro! Gli stessi catalani, così malamente battuti all'Anfield nonostante la presenza del grande Messi, erano infatti stati protagonisti di "storiche remuntade". La prima è datata 16 aprile 1986, alla semifinale della Coppa dei Campioni: dopo un 3-0 subito all'andata dal Goteborg, il Barcellona riuscì a ribaltare il risultato nel match di ritorno, grazie soprattutto alla tripletta di Pichi Alonso. L'eroe dei rigori fu poi il portiere Urruti, capace di parare il rigore decisivo. Nel 1993/94 poi i Blaugrana si imposero al Camp Nou 4-1, ribaltando il 3-1 incassato sul campo della Dinamo Kiev. L'ultimo precedente è quello più incredibile (e che abbiamo già raccontato in breve più sopra): negli ottavi di finale del 2017, il Barça venne sconfitto 4-0 sul campo del Psg ma riuscì a vincere, davanti ai suoi tifosi, addirittura 6-1, strappando il pass per il turno successivo.



Alisson, portiere del Liverpool, ricorda bene che, il 10 aprile 2018, la sua Roma (Allison difendeva i pali dei Giallorossi allora) aveva battuto 3-0 il Barcellona (sì, ancora loro!), ribaltando l’1-4 immeritato, condizionato anche dall’arbitraggio al Camp Nou: quarti di finale superati dalla Roma, quando sembrava impossibile contro quel club ben più favorito di loro... Roma-Barcellona 3-0 con segnature di Dzeko, De Rossi e Manolas. Vai al video.


La Roma addirittura si permetterà una seconda "remuntada" contro il Barcellona: sempre nel 2018. Un bel 4-2. Stavolta comunque a Dallas, in agosto, durante un torneo certamente minore, pomposamente chiamato "International Champions League". (Articolo qui.) 


E per tornare a bomba sul Liverpool: da sottolineare che anche loro furono vittime di grandi rimonte. Una di queste risale al 12 maggio 1962. Semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni tra gli inglesi e l'Internazionale FC di Milano, Italy. Alla vigilia, la sfida era considerata quasi impossibile per i milanesi. La pesante sconfitta per 3 a 1 subita all'andata sul campo inglese, infatti, costringeva i Nerazzurri a vincere con 3 reti di scarto. All'Inter bastarono invece dieci minuti per annullare lo svantaggio iniziale. E San Siro ribollì di gioia e speranze. Corso, all'8°, realizzava una delle sue storiche punizioni a "foglia morta" e un minuto dopo Peirò inventava una rete assolutamente originale, rubando il pallone al portiere Lawrence. La sfida, a quel punto, diventava equilibrata, con gli inglesi a tratti persino padroni del gioco. Al 17° del secondo tempo, però, era Facchetti, improvvisatosi centravanti, a siglare la rete decisiva, quella del 3 a 0, che dava all'Inter il biglietto di accesso alla finale con il Benfica. Finale nella quale, poi, vinsero la loro seconda Coppa dei Campioni, a San Siro, con un goal di Jair.









  Leggi anche: Le grandi beffe della storia del calcio: le rimonte che sembravano impossibili (Corriere.it)


lunedì, febbraio 10, 2020

La lusinga della morte e i sotterranei pieni di ragnatele: Il Segno Del Comando

Dove c'è Diego Banchero, lì si può stare tranquilli: la qualità è assicurata. Il Segno Del Comando sono un gruppo genovese il cui nome si rifà alla fortunata serie televisiva del 1971, tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe D’Agata. Ne parliamo perché sono attivi più che mai (il 5 febbraio hanno suonato insieme al Banco, al Politeama di Genova) e anche perché hanno un'identità ben precisa, una cifra stilistica riconoscibilissima. E i loro fan (lo sappiamo per certo) crescono di numero ogni giorno!


 Live nel febbraio 2020


Il gruppo esordì negli Anni Novanta per volontà anche dell'allora cantante Mercy. Ed è subito chiaro quali sono i poli entro cui si muovono: tra Van Der Graaf Generator e Goblin, tra rock psichedelico e fusion, con quella persistente tendenza dark, doom, che li caratterizzerà sempre. Il tutto ovviamente a base anche di organo di chiesa, non solo di moderne tastiere. Giusto per aumentare l'effetto thrilling.
In pratica la loro è tutta una colonna sonora... e che colonna sonora!



Del 1997 è il debutto Il Segno Del Comando. Un vero gioiello. Prova difficilmente eguagliabile. Eppure, riusciranno poi a fare di meglio...

Diego Banchero - basso elettrico
Mercy - voce
Andrea Romeo (tracks: B3) - sax
Carlo Opisso - batteria
Agostino Tavella - tastiere
Gabriele Grixoni - chitarra
Matteo Ricci - chitarra
Osvaldo Giordano (tracks: A2) - mellotron
Doriana Barbè - programming
Elena Menichini (tracks: B2), Patrizia Baldacci (tracks: A5) - vocals


Le tracce de Il Segno Del Comando

01. Tenebrose Presenze (1:15)
02. Il Segno Del Comando (10:05)
03. Salmo XVII Di Baldassarre Vitali O Della Doppia Morte (1:47)
04. Messaggero Di Pietra (9:04)
05. Ritratto Di Donna Velata (3:55)
06. Missa Nigra (7:30)
07. La Taverna Dell’Angelo (10:07)
08. Ghost Lovers In Villa Piuma (4:17)








Nel 2002 esce Der Golem (titolo che richiama a un altro mito "horror" per così dire, stavolta della mitologia ebraica: il Golem è il colosso d’argilla plasmato artificialmente dall’uomo tramite la magia; il romanzo di Gustav Meyrink è del 1915). La formazione de Il Segno Del Comando è mutata, con 4 dei 5 membri che provengono dai Malombra (in primis gli stessi Banchero e Mercy).


Cover, Artwork By – Danilo Capua

Vocals, Lyrics By – Mercy
Voice – Laconya (tracks: 4)
Bass – Diego Banchero
Drums – Francesco La Rosa
Guitar – Gabriele Grixoni, Livio Carusio, Regen Graves (tracks: 3, 6)
Piano, Strings, Keyboards – Franz Ekurn
Synthesizer [Moog] – Stefano Agnini (tracks: 8)
Accordion – Ennio Lagomarsino (tracks: 9)



01. Di Sogno In Sogno
02. Dal Diario Di Un Tagliatore Di Pietre (Canzone Dell'Amnesia)
03. Komplott Charousek (Canzone Dell'Etisia)
04. Funerale A Praga
05. Salon Loisitscheck
06. Golem
07. Giorni Di Neve
08. Myriam
09. Io Il Bagatto, Io L’Appeso
10. Il Segno Del Comando (Reprise)






Ugualmente criptico e vagamente cabalistico Il Volto Verde, del 2012. Anche questo ispirato a un romanzo esoterico di Gustav Meyrink. Ospiti eccezionali, in quest'album: Claudio Simonetti (Goblin, Daemonia), Gianni Leone (Il Balletto di Bronzo), Martin Grice (Delirium), Sophya Baccini (Presence), Vinz Aquarian (Ballo delle Castagne) e Freddy Delirio (Death SS).
Non c'è più Mercy alla voce, rimpiazzato principalmente da Maethelyah (Danse Society, Bloody Mask) e anche da David Kriegg e Sophya Baccini.
Il fantasma del Balletto di Bronzo aleggia in più occasioni – come in “Chidher il verde” e in “Il manoscritto” - ma il disco presenta anche diverse soluzioni sonore. È un bel rock comunque, di livello alto-altissimo (!).

Diego Banchero - basso, tastiere, theremin
Maethelyiah - voce
Giorgio Cesare Neri - chitarra
Fernando Cherchi - batteria
Maurizio Pustianaz - tastiere
Roberto Lucanato - chitarra
Davide Bruzzi - chitarra

01. Echi Dall'Ignoto
02. La Bottega Delle Meraviglie
03. Chidher Il Verde
04. Trenodia Delle Dolci Parole
05. Il Rituale
06. La Congrega Dello Zee Dyk
07. Il Manoscritto
08. L'Evocazione Di Eva
09. Retrospettiva Di Un Amore
10. Usibepu
11. L'Apocalisse
12. Epilogo






Per L'Incanto Dello Zero (2018) Banchero rimescola le carte: si affida al cantante Riccardo Morello, ai chitarristi Roberto Lucanato e Davide Bruzzi, a Beppi Menozzi alle tastiere e Fernando Cherchi alla batteria.
Il concept è basato su un romanzo di Cristian Raimondi, da considerare un vero e proprio nuovo membro del gruppo. (Così come Peter Sinfield, nella stagione d'oro del prog, fu paroliere e ispiratore dei King Crimson, degli E,L & P, della PFM...) Quelli di Raimondi sono deliri che gli vengono dettati da una voce interiore che lui definisce “la voce di Dio”. Cosa c'è di meglio di tale arcana, trascendentale ispirazione, per poter spingere in avanti e ravvivare la musica di una band come Il Segno Del Comando?

01. Intro  - Il Senza Ombra
02. Il Calice Dell'Oblio
03. La Grande Quercia 
04. Sulla Via Della Veglia
05. Al Cospetto Dell'Inatteso
06. Lo Scontro
07. Nel Labirinto Spirituale 
08. Le 4 A
09. Il Mio Nome E' Menzogna
10. Metamorfosi 
11. Outro - Aseità






Sempre nel 2018 esce un live in studio intitolato ...Al passato, al presente, al futuro... in un’edizione limitata e numerata di 100 copie. È una sorta di Best Of che abbraccia l’intera produzione del gruppo, con brani dal primo, leggendario disco e anche da Der Golem e Il Volto Verde.

Tracce:

01. Komplott Charousek
02. Golem
03. Usibepu
04. Retrospettiva Di Un Amore
05. La Taverna Dell'Angelo
06. Il Segno Del Comando

Painting – Danilo Capua
Artwork By – Marina Larcher

Bass, Backing Vocals – Diego Banchero
Voice, Keyboards – Riccardo Morello
Drums – Fernando Cherchi
Guitar – Roberto Lucanato
Guitar, Keyboards, Backing Vocals – Davide Bruzzi



domenica, febbraio 09, 2020

Progrock a volontà

Ci sono diverse trasmissioni dedicate alla buona musica rock, rock progressivo in primis, che vengono poi replicate (e tenute in archivio per sempre o per qualche tempo) per la delizia di chi ha perso la live e vuole godersele a posteriori, magari spilluzzicandosele.

  




È il caso di Prog & Dintorni, diretta ogni venerdì sera, su RadioVertigo, da Gianmaria Zanier.
Il link per ascoltare il podcast è: radiovertigo1.com/progedintorni.html




Altra trasmissione-clou dedicata al prog è Prog Polis, di Max M., il cui podcast (comprese tutte le puntate passate) è presente qui: https://www.mixcloud.com/maxmurd/rock-polis-822-060220-prologo-di-paradisiaci-franti/

 Il programma viene trasmesso live su Radio Godot (www.radiogodot.it)





Una webradio perennemente dedicata al progressive rock è Progrock.com, che trasmette - appunto - 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. www.progrock.com





Forse ancora più impegnata e completa la vetusta Morow: www.morow.com

  Qui ad esempio sul canale Youtube di Morow c'è un'intervista del 2017 a Mike Portnoy dei Sons Of Apollo (interessante da risentire in concomitanza con l'uscita del loro nuovo album MMXX).


***


Infine, una menzione particolare a "Mach 3 - il progressive rock che non ti aspetti" che va in onda ogni domenica dalle 20 alle 22 su Radio City Trieste (www.radiocitytrieste.it).

Mach 3 si distingue dagli altri programmi perché manda in onda, in gran parte, perle completamente o quasi completamente sconosciute (ed anche "esotiche"!) del rock progressivo di tutti i decenni. Per approfondire, visita la pagina Facebook della trasmissione.






 Prog & Dintorni (su Facebook)


domenica, febbraio 02, 2020

La musica che mi ha accompagnato

Certo! Gli scrittori non fanno eccezione e anche per loro la musica svolge un ruolo primario nella vita - e persino durante lo svolgimento della loro attività. Personalmente ho avuto la fortuna di attraversare tutte le stagioni del cambiamento (evoluzione? Ci sono state anche fasi di devoluzione...): cambiamento di costumi (in concomitanza o meno con eventi di guerra o di pace) e quindi anche di sonorità.



Per poter vedere i video-esempi della musica che ha costituito il soundtrack della mia vita e che in gran parte ha lasciato tracce anche nelle mie opere, vi do il link di una pagina dedicata, sulla mia homepage alternativa.

https://panovideo.wixsite.com/peter-patti/music

Dove scrissi (già anni fa):

Dalla classica al jazz, sancendo l'amore per Euterpe grazie al progressive rock (Genesis su tutti). La musica mi ha accompagnato fin da bambino: mio papà mi cullava nel sonno "ballando" con me mentre canticchiava "Only You" dei Platters. (Anche da qui il mio amore per la lingua inglese.) Da ragazzino mi piaceva "Yellow Submarine" dei Beatles (siamo tutti sullo stesso... sottomarino!), passai poi dalle cose allegrotte alle canzoni d'amore e a cantautori del rango di Leonard Cohen e Neil Young.
Woodstock nel cuore, Beethoven e John Coltrane sotto il cuscino.


Sintesi a dir poco stringata di una crescita all'insegna del mondo delle note. Da Edvard Grieg ai King Crimson, da Battiato a The Clash, da anonimi cantori arabi ai Bröselmaschine passando per il blues... In realtà c'è di tutto nel mio divenire umano e... animale (nel senso di anima, ma anima ben impiantata in uno chassis di forma bipede). Dunque: cliccate sul link e godetevi - se volete - le canzoni di alcuni degli artisti da me amati.