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martedì, febbraio 11, 2020

Rimonte storiche nel calcio

È molto importante crederci


L'Inter ha vinto il derby (per 4-2, lo ricordiamo) con un capovolgimento insperato, dopo un primo tempo indegno e un secondo tempo esattamente opposto. E l'impresa è riuscita senza che Conte, l'allenatore nerazzurro, avesse effettuato una sola sostituzione (almeno fino al 72°, sul risultato di 3-2). Dunque: gli stessi giocatori che nella prima frazione di gara avevano fatto disperare i propri tifosi, evidentemente sgridati dal loro coach durante la pausa, hanno letteralmente cambiato volto. Cambiandolo anche alla partita.

Ciò per rammentarci che nel calcio, così come nella vita, il tenere duro, il resistere, la resilienza... accompagnata dalla voglia di rivalsa... è fondamentale.



Quello dell'Inter è stato sicuramente uno dei come-backs più belli nella storia di questo sport, tanto più che è arrivato in un Derby della Madonnina - occasione sempre speciale. Però non si può inserire tra le rimonte più pazze del calcio, che sono ben altre e sono state già scritte a caratteri di fuoco nell'almanacco universale del gioco del pallone.




Rimonta Numero 1.

Marzo 2017. Barcellona- PSG 6-1. I Blaugrana si impongono al Camp Nou sui francesi (segnando tre goal negli ultimi sette minuti!) dopo che all'andata, a Parigi, erano stati travolti per 4-0.
Qualificazione per i Mondiali 2014. È il 2012 e siamo in Germania. Germania-Svezia 4-4, dopo che i tedeschi si erano portati sul 4-0! Merito della "remuntada" (ma come si dice "remuntada" in svedese?) è in gran parte di Zlatan Ibrahimovic che, con un colpo di testa, apre la strada per l'incredibile ritorno dei Gialloblu scandinavi, che si concretizza con le reti di Lustig, Elmander e, al 92°, di Elm.





La Juventus doma l’Atletico Madrid.
Battuta 2-0 a Madrid dall’Atletico negli ottavi di finale della Champions League 2018/19, il 12 marzo la Juventus trova la prima tripletta di Cristiano Ronaldo e si qualifica ai quarti in uno Stadium in delirio. (Articolo qui.)






2006, finale di Supercoppa italiana. A fronteggiarsi sono Inter e Roma. L'Inter di Roberto Mancini si ritrova sotto per 3-0 dopo le reti di Aquilani e Mancini. Ci pensano Vieira (doppietta) e Crespo a realizzare la rimonta degli interisti. Si è dunque sul tre pari. Si va ai supplementari, dove, con una rete di Luis Figo su punizione, l'Inter si aggiudica il trofeo, con il risultato definitivo di 4-3.






2004. Débâcle del Milan in Champions League. L'avversario è ritenuto abbastanza modesto. Si tratta infatti del Deportivo La Coruña, e all'andata, in casa, i Rossoneri (campioni in carica) hanno risolto il compito con un agevole 4-1. La semifinale è a portata di mano! Ma in Spagna subiscono un secco 4-0, e a qualificarsi è il Deportivo La Coruña!








2004. L'Inter di Mancini è sotto di due reti con la Sampdoria. A San Siro. Ma nei 5 minuti rimanenti la squadra si scatena e ribalta lo score con reti di Martins, Vieri e Recoba. Inter-Samp 3-2... (0-2 ancora all’86°, 3-2 al 93°!)





E un'altra vittoria in rimonta dell'Inter è quella di un memorabile Inter-Siena 4-3, nell'era di Mourinho. (Vai alla cronaca giornalistica di Schirru, con allegato tabellino.)


... C'è poi un'Inter-Juventus 2-1 della stagione 2016/17. (Video qui.)





2004. Tottenham-Manchester City 3-4 (FA Cup). Dopo i primi 45 minuti il Tottenham è avanti 3-0 con i goal di King, Keane e Ziege. La gara sembra chiusa, anche in virtù dell'esplulsione di Barton che lascia il City in dieci. Poi, la magia: Distin, Bosvelt e Wright-Phillips fanno un insperato 3-3 e nel recupero ci pensa Macken a fissare il risultato su uno sbalorditivo 4-3 per gli ospiti.








2001. Juventus-Torino 3-3, partita valevole per il campionato di Serie A. Uno dei Derby della Mole più epici degli ultimi decenni. La Juventus chiude il primo tempo sul 3-0 (doppietta di Del Piero e goal di Tudor). Ma, al rientro in campo, qualcosa cambia: Lucarelli, Ferrante e Maspero "bucano" Buffon facendo impazzire i tifosi del Toro. Che, però, dovranno soffrire ancora un po'. Rigore per la Juve: ma Salas lo calcia alle stelle ed è festa granata.
1999. Manchester Utd-Bayern Monaco 2-1. (0-1 al 90°, 2-1 al 93°!!)
I tedeschi, macchina da gioco tenuta bene insieme dall'esperto mister Ottmar Hitzfeld, vanno in vantaggio con Basler al 5° minuto, con una punizione che beffa Peter Schmeichel sul proprio palo. Risultato che i tedeschi difenderanno fino al novantesimo... Intanto Ferguson ha deciso di buttare nella mischia Teddy Sheringham e Ole Gunnar Solskjær... Che sono i protagonisti del miracolo operato dai Red Devils. Con due deviazioni da calcio d'angolo, infatti, proprio Teddy Sheringham e Solskjær - nei tre minuti di recupero concessi da Collina - ribaltano il risultato!
La coppa dalle grandi orecchie torna a Manchester dopo 31 anni. Hitzfeld e il Bayern si rifaranno due anni dopo.






1998. Marsiglia-Montpellier 5-4 (campionato francese). Un Montpellier scatenato mette sotto i padroni di casa 0-4 dopo mezz'ora di gioco (15° Bakayoko, 19° Robert, 23° Sauzée e ancora Bakayoko 34°). Ma dopo il goal di Maurice che accorcia le distanze, Dugarry entra in campo al 60esimo e segna una doppietta, che sarà seguita dal goal del pareggio di Roy. A tempo scaduto, il rigore per l'Olympique Marseille e Blanc dal dischetto non perdona. È sorpasso.







Martedì 7 maggio 2019. Liverpool-Barcellona. Al Liverpool serve un miracolo contro i quotatissimi Blaugrana. La squadra di Klopp infatti dovrà vincere con 4 goal di scarto per ribaltare il 3-0 incassato al Camp Nou. "Qual è la quota per il poker servito dalla squadra di Klopp a quella di Valverde? Altissima… è pagata 61 volte la posta: puntando 5 euro, se ne possono vincere 305. A rendere ulteriormente difficile l’impresa dei Reds, sarà l’assenza di Salah e Firmino." Così scrive un giornale sportivo. E: "Chissà che il manager tedesco non abbia fatto vedere ai suoi giocatori i video delle precedenti rimonte del Liverpool in Champions, e in particolare quanto accaduto nella finale di Istanbul del 2004/2005 contro il Milan!" (Articolo a firma di Marco Beltrami.)  


Nell'incandescente Anfield (la "casa" del Liverpool), succede l'impensabile! 

LIVERPOOL-BARCELLONA 4-0!! La Gazzetta intitola: Doppiette di Origi e Wijnaldum, ribaltato il 3-0 subito all’andata per volare a Madrid. Catalani eliminati come l’anno scorso contro la Roma.




Liverpool, è una rimonta clamorosa: 4-0 ad Anfield e Reds in finale, il Barça è fuori Di Simone Pace, 07/05/2019
Impresa della squadra di Klopp che ribalta lo 0-3 del Camp Nou e si qualifica per il secondo anno consecutivo alla finale dove l'1 giugno a Madrid affronterà una tra Ajax e Tottenham. Origi sblocca il risultato al 7°, poi una doppietta di Winaldum tra il 54° e il 56° manda in tilt i Blaugrana. Ci pensa ancora Origi al 79° a siglare il poker.





Per il Barcellona, il post-gara è un dramma: L'allenatore Valverde sotto shock, Sergio Busquets Burgos - per i fan solo "Busquets" (giocatore del Barcellona e della Nazionale spagnola) - in lacrime...



Klopp: “Questi ragazzi hanno una mentalità da giganti. Questa notte è più speciale di altre” Di Stefano Dolci
Le dichiarazioni dei protagonisti dell'impresa di Anfield. Klopp e i giocatori del Liverpool, al settimo cielo dopo il 4-0 al Barça. Il Liverpool è abituato alle rimonte ma una nottata tanto perfetta, forse nemmeno nelle fiabe i tifosi dei Reds potevano immaginarla. Per il secondo anno consecutivo la compagine inglese arriva all’ultimo atto, eliminando il Barcellona: straforito con un 4-0 che non ammette repliche. Pur senza i due attaccanti titolari, Momo Salah (26 centri in stagione) e Roberto Firmino (16 reti), i ragazzi di Klopp sono riusciti a ribaltare i Blaugrana, rinnovando il mito del “This is Anfield”, lo stadio in cui tutto è possibile. E stasera se n’è avuta l’ennesima dimostrazione...


Lo stadium alla Anfield Road


Jurgen Klopp (l'amatissimo allenatore tedesco del Liverpool):

"Non ho parole per descrivere la mentalità enorme che hanno questi ragazzi. È veramente speciale questa notte per noi. Ho vissuto già notti speciali nel calcio in vita mia ma questa sera è diverso. Se mi avessero chiesto prima della partita un’opinione avrei detto che ci sarebbero state ben poche possibilità. L’ho detto anche ai ragazzi che segnare quattro goal era complicato ma che solo perché erano loro ce l’avrebbero potuta fare. È quello che è successo. Hanno mostrato un grande carattere insieme a un calco spettacolare. È difficile da credere, strano e speciale. Guardavo negli occhi i ragazzi e loro non riuscivano neanche a sorridere perchè significava tanto per loro e per la gente qui allo stadio. Giocavamo senza Salah e Firmino al Barcellona e a loro bastava un goal. Giocare in questo modo è di altissimo livello".


Come si è realizzato il sogno


  Nell’intervallo, dopo un colpo rimediato in campo, resta negli spogliatoi Robertson, rimpiazzato da Wijnaldum. E la mossa si rivela azzeccata perché l’ex-Newcastle va a segno due volte nel giro di altrettanti minuti: al 54° sfrutta il cross di Alexander-Arnold e insacca con un rasoterra che sorprende Ter Stegen, al 56° riceve da Shaqiri e prende l’ascensore per fare centro di testa. Per gli ospiti, gli innesti di Arthur e Semedo servono a poco, e la dormita del Barcellona è colossale al 79° quando Alexander-Arnold batte velocemente un corner e trae in inganno tutta la difesa blaugrana, con Origi pronto a buttarla dentro nel cuore dell’area di rigore. L'epilogo è un mix di tensione ed emozioni, poi il triplice fischio rende il sogno una realtà. Ovviamente, per il Liverpool.




Ci sono state altre beffe sorprendenti da parte del Liverpool nelle coppe europee... 

Ad esempio nel 2016 contro il Borussia Dortmund. Quarti di finale di Europa League. Dopo il pareggio per 1-1 all'andata, al ritorno i Reds subiscono 2 goal nei primi nove minuti. Soltanto al 48° Origi può accorciare, ma il club tedesco torna a due goal di distanza con Marco Reus. 1-3 al 57°... Il Liverpool però non demorde e Coutinho al 66°, Mamadou Sakho al 77° e Lovren al 90°+1 fissano il risultato a 4-3 per i padroni di casa! Complessivo: 5-4. Senza il goal di Lovren nel recupero, a passare il turno sarebbe stato il Borussia Dortmund, per le reti segnate fuori casa.



Nel 2004 il Liverpool di Rafael Benítez può qualificarsi agli ottavi di finale della Champions League solo dopo aver sofferto, nella fase a gironi, contro l'Olympiacos. Gli ellenici resistono alla bell'e meglio agli attacchi "a colpo sicuro" dei Reds, "a colpo sicuro" ma non coronati dal successo. In attacco i greci schierano la coppia brasiliana Giovanni-Rivaldo, ma è il solo Rivaldo a saper seminare il panico nella retroguardia del Liverpool: poco prima della mezz'ora fa uno slalom irresistibile da metà campo, fermato da un fallo di Hyypiä. Lo stesso brasiliano calcia la punizione e, sfruttando l’errore della barriera che si apre colpevolmente, porta in vantaggio gli ospiti al 27°. Le notizie che giungono da La Coruña, con l’AS Monaco FC nettamente in vantaggio, costringono il Liverpool a segnare tre gol senza subirne altri. Il compito potrebbe essere più facile se, subito dopo, John Arne Riise, servito da Baroš, non fallisse il pareggio, ma il norvegese svirgola sul fondo. Benítez manda così in campo Sinama-Pongolle al posto di Djimi Traore a inizio ripresa, e la mossa si rivela indovinata. Al 1° della ripresa, Harry Kewell sprinta sul fondo e crossa per il giovane attaccante francese che pareggia da distanza ravvicinata. La gara si riapre improvvisamente e il pubblico di Anfield si fa sentire. Sale la tensione anche sul rettangolo di gioco: un’entrata scomposta di Gerrard costa al capitano del Liverpool, già diffidato, un’ammonizione pesante.
Per i padroni di casa la strada che sembra profilarsi è quella della Coppa UEFA, anche perché apparentemente è una serata negativa: al 62° Gerrard va in gol, ma l’arbitro annulla perché l’azione è viziata da un precedente fallo.
La spinta del Liverpool, come nel primo tempo, perde d’intensità, fino all’ingresso in campo di Mellor al posto di Baroš, quando mancano tredici minuti alla fine. Il cambio è ancora azzeccato, con l’attaccante, prodotto del vivaio, subito pericoloso, dopo un colpo di testa di Núñez ben parato.
Inizia il forcing conclusivo dei padroni di casa, che reclamano a gran voce un rigore per atterramento di Mellor e poi non sfruttano con Kewell un errore di Antonios Nikopolidis. Infine l’azione del terzo sospirato gol: un lancio di Jamie Carragher è messo a terra di testa da Mellor per Gerrard, che esplode un bolide che non lascia scampo a Nikopolidis.
Liverpool - Olympiacos 3-1
Il gran tiro di Steven Gerrard (una frecciata da 25 metri, a soli quattro minuti dal termine) ha consentito al Liverpool di  qualificarsi agli ottavi di finale a spese dell'Olympiacos CFP (grazie agli scontri diretti).


                  Dudek (Liverpool) para il rigore di Shevchenko (Milan)
... E arriviamo all'inaudito Milan-Liverpool 3-3, finale di Champions League del 2005. Sei minuti di follia e addio Champions per i Rossoneri! A Istanbul, allo Stadio Atatürk, quel mercoledì 25 maggio 2005 il Liverpool si laurea campione d’Europa per la quinta volta nella sua storia. Non fa notizia il “cosa” ma il “come”. Raggiunge il Milan, in vantaggio 3-0 alla fine del primo tempo, con un uno-due-tre micidiale (nel giro di sei minuti, Gerrard, Smicer e Xabi Alonso riuscirono a pareggiare il goal di Maldini e la doppietta di Crespo), per poi alzare la Champions League dopo i calci di rigore. La storia è risaputa e... dolorosa per noi italiani. Soprattutto per i tifosi del Milan, chiaro, che dopo il primo tempo avevano già pronto lo spumante. Chi volesse rinfrescare la memoria, qui c'è un resoconto fedele di quella serata folle.



Dunque: Liverpool-Barcellona del 2019.
I tifosi Reds speravano di vivere una serata come quella di quattordici anni prima con il Rossoneri. E ci sono riusciti!
Eppure il Barcellona avrebbe dovuto ben saperlo che una partita dura fino al doppio fischio finale dell'arbitro! Gli stessi catalani, così malamente battuti all'Anfield nonostante la presenza del grande Messi, erano infatti stati protagonisti di "storiche remuntade". La prima è datata 16 aprile 1986, alla semifinale della Coppa dei Campioni: dopo un 3-0 subito all'andata dal Goteborg, il Barcellona riuscì a ribaltare il risultato nel match di ritorno, grazie soprattutto alla tripletta di Pichi Alonso. L'eroe dei rigori fu poi il portiere Urruti, capace di parare il rigore decisivo. Nel 1993/94 poi i Blaugrana si imposero al Camp Nou 4-1, ribaltando il 3-1 incassato sul campo della Dinamo Kiev. L'ultimo precedente è quello più incredibile (e che abbiamo già raccontato in breve più sopra): negli ottavi di finale del 2017, il Barça venne sconfitto 4-0 sul campo del Psg ma riuscì a vincere, davanti ai suoi tifosi, addirittura 6-1, strappando il pass per il turno successivo.



Alisson, portiere del Liverpool, ricorda bene che, il 10 aprile 2018, la sua Roma (Allison difendeva i pali dei Giallorossi allora) aveva battuto 3-0 il Barcellona (sì, ancora loro!), ribaltando l’1-4 immeritato, condizionato anche dall’arbitraggio al Camp Nou: quarti di finale superati dalla Roma, quando sembrava impossibile contro quel club ben più favorito di loro... Roma-Barcellona 3-0 con segnature di Dzeko, De Rossi e Manolas. Vai al video.


La Roma addirittura si permetterà una seconda "remuntada" contro il Barcellona: sempre nel 2018. Un bel 4-2. Stavolta comunque a Dallas, in agosto, durante un torneo certamente minore, pomposamente chiamato "International Champions League". (Articolo qui.) 


E per tornare a bomba sul Liverpool: da sottolineare che anche loro furono vittime di grandi rimonte. Una di queste risale al 12 maggio 1962. Semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni tra gli inglesi e l'Internazionale FC di Milano, Italy. Alla vigilia, la sfida era considerata quasi impossibile per i milanesi. La pesante sconfitta per 3 a 1 subita all'andata sul campo inglese, infatti, costringeva i Nerazzurri a vincere con 3 reti di scarto. All'Inter bastarono invece dieci minuti per annullare lo svantaggio iniziale. E San Siro ribollì di gioia e speranze. Corso, all'8°, realizzava una delle sue storiche punizioni a "foglia morta" e un minuto dopo Peirò inventava una rete assolutamente originale, rubando il pallone al portiere Lawrence. La sfida, a quel punto, diventava equilibrata, con gli inglesi a tratti persino padroni del gioco. Al 17° del secondo tempo, però, era Facchetti, improvvisatosi centravanti, a siglare la rete decisiva, quella del 3 a 0, che dava all'Inter il biglietto di accesso alla finale con il Benfica. Finale nella quale, poi, vinsero la loro seconda Coppa dei Campioni, a San Siro, con un goal di Jair.









  Leggi anche: Le grandi beffe della storia del calcio: le rimonte che sembravano impossibili (Corriere.it)


venerdì, giugno 29, 2012

Germania-Italia 1-2





 


Deutschland: Neuer - Boateng (71' Müller), Hummels, Badstuber, Lahm - Schweinsteiger, Khedira - Özil, Kroos, Podolski (46' Reus) - Gomez (46'  Klose).

Italia: Buffon - Balzaretti, Barzagli, Bonucci, Chiellini - Pirlo, de Rossi - Marchisio, Montolivo (64' Motta) - Balotelli (70' di Natale), Cassano (58' Diamanti).

Reti: 0:1, 0:2 Balotelli (20', 36'), 1:2 Özil (90'+2, calcio di rigore per fallo di mano dubbio in area).

Arbitro: Lannoy (Francia).
Spettatori: 56.  070 (tutti i posti venduti).
Ammoniti: Hummels - Bonucci, Balotelli, de Rossi, Motta.


CESARE PRANDELLI (CT Italia) - "E' stata una partita straordinaria. Abbiamo fatto quelle cose che avevamo pensato di fare per mettere in difficoltà questa squadra. Negli ultimi quindici minuti abbiamo sbagliato due volte il 3-0, ma i giocatori non ne avevano più. L'importante è che abbiamo dato esempio concretezza e attaccamento alla maglia e quando si parla di Italia dobbiamo essere tutti molto attenti. Balotelli? La carriera di Mario è appena iniziata".
MARIO BALOTELLI (attaccante Italia) - "Il momento più bello della partita è stata la fine, quando sono andato da mia mamma ad abbracciarla e a dirle che i gol erano per lei. In finale verrà anche mio papà, e allora dovrò farne quattro. Devo ringraziare per gli assist Montolivo e Cassano, grandissimi. Ho anche esultato, ma ve l'avevo detto. Qualcuno si è arrabbiato per la mia ammonizione? Si sono arrabbiati perché hanno visto il mio fisico e si sono ingelositi. La sostituzione? Avevo i crampi, ma sarei potuto restare in campo nonostante i cambi. Ma ormai il cambio era stato fatto. Sono contentissimo di questa serata, per il momento - calcisticamente - è la più bella della mia vita. La Spagna? Dovremo stare attenti al loro palleggio".









GIANLUIGI BUFFON (portiere e capitano dell'Italia) - "Quando si sta giocando per qualcosa di unico, per un traguardo così prestigioso, non è giusto, per la partita fatta, che si soffra così negli ultimi cinque minuti e si scherzi col fuoco. Se nel recupero i tedeschi avessero pareggiato, ai supplementari sarebbe finita 9-2 per loro... L'Europeo non è una cosa seria, di più: quando si può, si deve vincere in maniera agevole. In certi aspetti dobbiamo migliorare, questa è una squadra giovane con qualche 'vecchietto' ed è giusto che i 'vecchietti' in certe situazioni rompano le scatole. Lezione alla Germania? Non esageriamo, abbiamo giocato un'ottima partita, potevamo vincere in maniera più larga però sullo 0-0 siamo stati fortunati su qualche rimpallo e tutto c'è andato nel verso giusto. Bisogna essere lucidi nelle analisi, se in quelle circostanze prendi gol le partite possono cambiare".
CLAUDIO MARCHISIO (centrocampista Italia) - "L'importante è aver vinto e andare in finale contro la Spagna. Nel secondo tempo abbiamo resistito agli attacchi dei tedeschi. Ci siamo mangiati dei gol, ho anche chiesto scusa a Di Natale per non averlo servito. La Spagna? Contro di loro è stata la partita più importante e difficile, abbiamo dimostrato di essere all'altezza e da lì è iniziato il nostro Europeo. I tifosi? Questa vittoria è anche per loro. Speriamo di dare una mano in questo momento di crisi per il Paese".
                                                         
RICCARDO MONTOLIVO (centrocampista Italia) - "E' stata una partita speciale fin dall'inizio. Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo che ci ha facilitato le cose poi nella ripresa. Siamo davvero contentissimi. Il lancio per Balotelli? Bravi i due attaccanti a incrociare, Antonio è venuto incontro e Mario ha attaccato la profondità. Io dovevo solo fare il lancio, ed è andata bene. Se la Germania ci rispetta? A livello sportivo senza dubbio, perché perdono spesso. La Spagna? Forse sono favoriti, ma ormai siamo in finale, ci sarà equilibrio".

GIORGIO CHIELLINI (difensore Italia) - "Sinceramente dieci giorni fa arrivare in finale era solo un sogno, in pochi ci credevano. Ci abbiamo creduto fin dal primo minuto: loro hanno grandi giocatori e a tratti ci hanno costretto sulla difensiva, ma il nostro atteggiamento è stato perfetto. Il mio recupero? Sono contentissimo, e per tutto questo devo ringraziare lo staff medico. La Germania era una tappa, adesso l'obiettivo è battere la Spagna; godiamoci questa vittoria e poi concentriamoci subito sulla prossima".
FEDERICO BALZARETTI (difensore Italia) - "Abbiamo ancora un'altra partita, assolutamente da vincere. Godiamoci questo successo, ma la mente deve assolutamente volare a domenica. Il rigore? Io speravo di chiudere 2-0, onestamente non so cosa ha fischiato, ma va benissimo ugualmente. Che ci fosse oppure no non ha importanza".
ANDREA BARZAGLI (difensore Italia) - "Credo che siamo stati veramente grandi. Abbiamo fatto una bellissima partita contro una grandissima squadra. Abbiamo anche sofferto da morire negli ultimi minuti, però alla fine è andata. Ora a Kiev".


domenica, novembre 02, 2008

Bundesliga - Il Wolfsburg perde in trasferta...

... e stavolta c'era pure Zaccardo

A Leverkusen, sconfitta per 0-2 del Wolfsburg nell'anticipo di venerdì. I "Lupi" hanno schierato in difesa Barzagli - che ancora una volta ha giocato l'intera partita - e Zaccardo, il transfer più caro nella storia del Wolfsburg - che è stato sostituito al 69'. I ragazzi di Magath non sono riusciti a far fronte alla pressione dei padroni di casa, che nel secondo tempo sono andati a segno con Barnetta (57') e Kießling (65').
A proposito di italiani nella Bundesliga: il Leverkusen è allenato da Bruno Labbadia, figlio di nostri connazionali emigrati...


Nell'immagine d'archivio: Toni e Ribery. Anche in questo turno l'attaccante italiano del Bayern non ha giocato, per via di un infortunio.

Ancora una vittoria per il Bayern allenato da Klinsmann: 3-1 sull'Arminia Bielefeld con un'ennesima prestazione eccellente di Frank Ribery, autore peraltro di un goal - il secondo. Di Klose la prima marcatura; di Podolski, su rigore, la terza. Il Bielefeld era riuscito a pareggiare momentaneamente con Wichniarek - anche lui su rigore.

E la matricola-sorpresa Hoffenheim? I giocatori del "mister" Rangnick, superati venerdì in vetta alla classifica dal Leverkusen, hanno dilagato contro il Karlsruhe, con due doppiette a firma dei soliti Ibisevic (15', 75') e Ogbuke (67', 78'). E pensare che gli ospiti si erano illusi, dopo aver pareggiato con Freis al 20'! Lo sgargiante 4-1 riporta la provincialissima squadra dell'Hoffenheim (la cittadina conta poco più di 3.000 abitanti) in testa alla graduatoria della Bundesliga.


Risultati dell'11sima giornata

Bayer Leverkusen - Wolfsburg 2-0 (giocata venerdì)
TSG Hoffenheim - Karlsruher SC 4-1
Cottbus - Schalke 04 0-2
Hannover - Amburgo 3-0
Stoccarda - Colonia 1-3
Werder Brema - Hertha Berlino 5-1
Bayern Monaco - Arminia Bielefeld 3-1
Borussia Dortmund - VfL Bochum (domenica alle ore 17)
Moenchengladbach-Eintracht (domenica alle ore 17)


Classifica

1 TSG Hoffenheim 25 punti
2 Bayer Leverkusen 24
3
Bayern Monaco 21
4 Schalke 04 20
5 Amburgo 20
6 Hertha Berlino 18
7 Borussia Dortmund 17
8 Werder Brema 16
9
Wolfsburg 16
10 Stoccarda 16
11 Colonia 16
12 Hannover 12
13 Eintracht Francoforte 9
14 Karlsruher SC 9
15 Arminia Bielefeld 8
16 VfL Bochum 7
17 Moenchengladbach 7
18 Cottbus 6



domenica, ottobre 26, 2008

Il Wolfsburg perde a Monaco di Baviera

2-4 il risultato finale, con i bavaresi (oggi senza Luca Toni, infortunato) dapprima in svantaggio di due reti davanti al proprio pubblico e poi capaci di farne ben quattro a Benaglio, portiere svizzero del Wolfsburg.



I "Lupi Verdi" della Bassa Sassonia hanno schierato come sempre Barzagli in difesa, mentre Zaccardo (l'acquisto più caro nella storia del club) continua a guardare le partite dalla tribuna. La tattica adottata dal trainer Felix Magath (ex Bayern) è quella di un'"offensiva controllata" (alla Otto Rehagel, per intenderci) e ciò dà i suoi frutti: in una veloce azione, l'attaccante bosniaco del Wolfsburg Edin Dzeko si fa atterrare in area da Demichelis e il sacrosanto rigore viene trasformato dal bomber brasiliano Grafite (è quello a sinistra nella foto in alto). E' il 13'. Venti minuti dopo, lo stesso Dzeko raccoglie un cross di Riether e insacca alle spalle di Rensing, gelando la gremita Allianz Arena.


E' solo in questo momento  che il Bayern si risveglia dall'oblio. Il ritrovato Ribery, reduce da un lungo stop per infortunio, accorcia con un tiro da 20 metri. Nella ripresa, i padroni di casa sono più decisi: segno che Klinsmann ha usato negli spogliatoi toni duri. Van Bommel insacca di testa al 54' riprendendo una respinta di Benaglio su tiro di Klose. Al 63' Ze' Roberto può crossare indisturbato e Borowski segna dopo che Klose manca il pallone. Il Wolfsburg non riesce più a creare un'azione degna di nota e la sua difesa sbanda paurosamente. Il Bayern domina e segna per la quarta volta poco prima del fischio finale con Schweinsteiger che sfrutta l'ennesimo traversone in area di Ze' Roberto.



In classifica, risalgono i bavaresi, mentre il Wolfsburg rimane comunque nella parte alta. Il sorprendente Hoffenheim, che nel posticipo domenicale giocherà contro l'Amburgo, sogna di riconquistare il primo posto... ma sarà dura!  


 


Classifica Bundesliga


1 Leverkusen  18 
2 Hamburg  17
3 Hoffenheim  16
4 Bayern  15
5 Schalke  14
6 Berlin  14
7 Wolfsburg  13
8 Bremen  13
9 Stuttgart  13
10 Dortmund  13
11 Köln  13
12 Frankfurt  9
13 Karlsruhe  9
14 Hannover  9
15 Bochum  7
16 Bielefeld  7
17 M'gladbach  7
18 Cottbus  5

domenica, luglio 27, 2008

L'avventura tedesca di Zaccardo e Barzagli

La settimana scorsa si è svolta la presentazione ufficiale del nuovo VfL Wolfsburg, il club della Germania Settentrionale sponsorizzato dalla Volkswagen dove giocheranno Andrea Barzagli e Cristian Zaccardo, giocatori della Nazionale italiana ed ex del Palermo. In una cerimonia alla Volkswagen Arena, davanti a 15.000 fans entusiasti, sono stati presentati dall'allenatore Felix Magath (già Bayern Monaco) i nuovi otto arrivati: eccoli nella foto.


Da sinistra a destra: Rodrigo Alvim, Cristian ZaccardoAndrea Barzagli, Mahir Saglik, Zvjedzan Misimovic, Daniel Adlung, Kevin Wolze e Alexander Esswein.

Per i "Verdi" del Wolfsburg la Bundesliga inizierà il prossimo 16 agosto, con il match in casa contro il Colonia. Quasi sicuramente Zaccardo sarà schierato titolare, mentre Barzagli prolungherà forse la sua convalescenza dopo l'operazione al ginocchio che lo ha tenuto lontano dalle partite di preparazione. In porta ci sarà Diego Benaglio, portiere della Nazionale elvetica.

Problemi con i nuovi arrivati

Magath dice che sta facendo loro recuperare terreno dopo le iniziali "difficoltà d'ambientamento", ma gli otto neo-acquisti del Wolfsburg non sembrano del tutto pronti per la Bundesliga.
Il 27enne Andrea Barzagli, il transfer più caro nella storia del piccolo club della Germania settentrionale (l'Azzurro è costato quasi 14 milioni di euro), da bordo campo mostra a fans e giornalisti il pollice in sù, a voler significare che si sta riprendendo dopo l'operazione al menisco; e lo stesso suo allenatore dice di volerlo schierare nella partita d'esordio contro il Colonia. Fatto sta che permangono parecchi dubbi, e gli aficionados  sono sconsolati: chissà quando l'ex Rosanero potrà veramente mostrare le sue doti di regista della difesa!
Anche l'altro ex palermitano, Cristian Zaccardo (26 anni, costato 7 milioni), è in convalescenza per via di un'infiammazione al tendine di Achille; il suo debutto ufficiale nella prima giornata della Bundesliga è in discussione. C'è poi il centrocampista brasiliano Rodrigo Alvim (24) che non ha ancora mostrato quel talento che avrebbe dovuto consentirgli di rappresentare una valida alternativa a Marcelinho, anche se nelle partite amichevoli Alvim ha segnato due volte mentre Marcelinho non ha realizzato nessuna rete - pur se tra i due registi è quest'ultimo che ha fatto vedere le giocate migliori. Mahir Saglik (25), prelevato dalla Regionalliga - la nostra Serie C - dove con il Wuppertal si è laureato capocannoniere con 27 goal, mostra di possedere due nature: riesce a segnare contro avversari deboli ma contro squadre più forti è rimasto finora a bocca asciutta. In quanto all'ex giocatore del Fürth Daniel Adlung (20), è palese che nel Wolfsburg non ha ancora trovato la sua posizione ideale. "Ha sempre giocato come esterno destro, ma io voglio provarlo anche a sinistra" dice Magath. I due 18enni Kevin Wolze e Alexander Esswein sono destinati a farsi le ossa nella Regionalliga con le riserve del Wolfsburg. "Sono convinto che in futuro Kevin potrà metterci a disposizione tutta la sua bravura e che Alexander diverrà uno dei bomber della Bundesliga". Rimangono dunque ancora distanti dalla prima squadra.
I fans sono trepidanti e nel contempo perplessi. Il Wolfsburg e la Volkswagen che lo sponsorizza si sono posti obiettivi ambiziosi: fare una buona figura in ambito europeo e qualificarsi nuovamente per una delle competizioni continentali, oltre ad arrivare spalla a spalla con le solite "regine" del campionato; intanto però la concorrenza è agguerrita...
I pronostici della stagione:

Bundesliga 2008-09, primi posti:

   Bayern Monaco, Werder Brema, Schalke 04, Amburgo, Stoccarda.

Dietro, a combattere per un posto in UEFA, dovrebbero esserci:

   Wolfsburg, Leverkusen, Hertha Berlino, Dortmund.

E in fondo, nella lotta per non retrocedere:

   Colonia, Mönchengladbach, Arminia Bielefeld, Bochum, Hoffenheim, Energie Cottbus, Eintracht Frankfurt, Karlsruhe.



lunedì, ottobre 08, 2007

Incredibile! Luca Toni va ancora a segno

Doppietta del bomber italiano all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, dove il Bayern si aggiudica il derby bavarese battendo per 3-0 il Norimberga.
Stadio strapieno (69.000 spettatori) mentre ancora impazza l'Oktoberfest. Il goal del vantaggio è di Luca Toni, su punizione respinta maldestramente dal portiere avversario; si tratta del quinto 1-0 di seguito siglato dall'attaccante modenese. 2-0 di Zé Roberto su lancio di Ribery e si va al riposo. A 10' dalla fine, Toni sigilla il 3-0 con un colpo di testa su calcio d'angolo battuto da Zé Roberto. Il Bayern ora è a +5 sul sorprendente Karlsruhe secondo (squadra promossa dalla Zweite Bundesliga), mentre il bomber azzurro (soprannominato "Luca Tori": da "Tor", che significa "goal") con 8 reti raggiunge il compagno Miroslav Klose in vetta alla graduatoria dei capocannonieri.  



Classifica

Bayern Monaco 20 punti
Karlsruhe 18
Werder Brema 17
Amburgo 17
Schalke 04 16
Hannover 96 16
Bayer Leverkusen 14
Hertha Berlino 13
Eintracht Frankfurt12
Wolfsburg 12
Borussia Dortmund 12
Stoccarda 10
Arminia Bielefeld 10
Bochum 9
Hansa Rostock 9
Norimberga 6
Duisburg 6
Energie Cottbus 4