Visualizzazione post con etichetta palermo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta palermo. Mostra tutti i post

sabato, ottobre 01, 2022

'Le nuove circostanze', album 2022 di Pietro Spanò

Laureatosi in pianoforte presso il "Vincenzo Bellini" di Palermo, Spanò pubblica nel 2001 il singolo "L'incubo dell'ultima luna", le cui sonorità vengono apprezzate anche da Franco Battiato. 
Nel 2007, dopo alcuni anni di sperimentazione musicale, pubblica l'album Vittime di sottofondo
Nel settembre 2011 esce, ancora una volta in autoproduzione, Il terribile suono del silenzio, che lui stesso definisce "un viaggio dentro la coscienza dell'uomo e un'analisi profonda delle sue fragilità". 
Tutto sta cambiando, prodotto insieme a Guido Guglielminetti, è del 2019. Si tratta di un altro album di gradevole ascolto, interessante e impegnato dal punto di vista sociologico. “Portami via da qui”, canzone ivi contenuta, è stata pubblicata da Pressingline, etichetta discografica fondata da Lucio Dalla. 
Prospettiva cosmica esce il 30 novembre 2020 e, nel settembre 2022, segue questo Le nuove circostanze (prodotto con Fabio Abate), contenente canzoni nuove e altre già conosciute di Pietro Spanò e che costituisce, ancora una volta, un discorso organico e intellettuale translato in melodie piacevoli e liriche di presa immediata.

   

 Per maggiori informazioni sul cantautore palermitano, vai a questo articolo


giovedì, marzo 28, 2019

Immaginando papà

Oggi son tornato, dopo molti anni che non lo facevo, a camminare lungo un binario. Si tratta dell'ex linea Wasserburg sull'Inn-Reitmehring, sospesa (e abbandonata a sé) dopo l'alluvione dei primi Anni 80.
(L'Inn straripò come aveva fatto sempre nel corso dei secoli, ma raggiungendo quella volta un livello record, e asportò molto del terriccio che sosteneva l'unico binario).




Calpestando le traversine, pensavo a mio padre e ai milioni di chilometri di linea ferrata da lui percorsi in qualità di macchinista delle FF.SS.



A un certo punto il binario morto sembrava puntare verso il cielo e ho fantasticato di trovare, in fondo alla tratta, il mio papà, e di corrergli incontro con una risata, esclamando: "Ti ho raggiunto, finalmente!"
E lui, sollevando gli occhi dalla Settimana Enigmistica e guardandomi da sopra gli occhiali di lettura: "Ma perché, figlio mio? Potevi restare dov'eri..."


Nostalgia delle vecchie ferrovie 


mercoledì, marzo 19, 2014

Il bizzarro sogno parigino di Gianfrancesco Iacono




Non solo "mafia e monnezza": la Sicilia ci sbalordisce, di quando in quando, producendo risorse e talenti davvero notevoli. E' il caso di Gianfrancesco Iacono. Uno scrittore. Un maledetto scrittore. Colpa sua se ieri sono arrivato tardi al lavoro. Infatti, quando è scoppiata la sveglia, io sono rimasto ancora a letto a leggere il

 Sogno nella via blu.

In realtà questa è la denominazione italianizzata. Il romanzo di Iacono ha infatti un titolo coraggiosamente... gallico: Rêve dans la rue bleue.

Un  libro grande, di un intuito e di una sagacia dolorosi. Céline, certo, ma tutta un'orda di autori (dannati e no) batte le mani al romanziere palermitano. C'è la magia dell'incipit (davvero bello) e quello dell'ultimo capitolo. L'ambientazione? Parigi.



Il Sogno nella via blu è un "tour de force" consistente. Tocca le corde fondamentali della vita, gli aspetti più "blu" del nostro esserci, inabissandoci nella lercia e schifosa topografia non tanto dell'anima (quella, malgrado tutto, è ancora capace di spiccare voli, sfruttando la Tour Eiffel dell'Intelletto), quanto dei nostri istinti.

Una volta di più, la capitale di Francia serve da paradigma del mondo tutto. Parigi come tomba dell'esistenza umana che interroga se stessa; ma anche Parigi nella sua trionfale, sudicia, a tratti monumentale bellezza.
Il libro è scritto benissimo e forse si nota il tentativo (à la Henry Miller) di rompere qualche tabù, se non fosse che ormai non ci sono più (a mio modesto parere) tabù da rompere. Risalta la bellezza dell'arte di G. Iacono, la scorrevolezza, la freddezza logica (= autocontrollo) anche là dove la prosa assomiglia a écriture automatique (procedimento  adeguato per le vicende ivi narrate).

Pur se uno già conosce il suo Céline, il suo Miller, la lettura di questo romanzo non può non affascinare. Uno dei temi-'clou' su cui si regge l'intera impalcatura è la maniera in cui l'Homo arabus e/o l'Homo africanus vengono percepiti dal cosmo "normanno" e come codesti immigrées, esposti alla poco garbata e poco attenta analisi di individui apparentemente civili e presuntemente moderni, finiscano per divenire i giudici più spietati di Civiltà & Modernismo.






Sottolineo che è comunque la padronanza del linguaggio - nonché delle tecniche narrative - ad avermi colpito maggiormente. Le vicende, sì, possono anche intrigare (sebbene anch'io abbia alle spalle la mia "deboscia da emigrato": dunque, son poco propenso, ormai, a sconcertarmi o strabiliarmi), e poi Parigi "tira" sempre. Reputo che molti giovani lettori possano rimanere colpiti, ammaliati.

Pietra angolare di Rêve dans la... è il blu: blu come simbolo di libertà e, per stretta analogia, di tristezza innata; blu <--> "blues", come suggeriscono le stupende pagine iniziali.

Troppo "bleu", in effetti: mentre "scoprivo" il libro, per me sono trascorse giornate strane, addirittura sbilenche, nel negozietto di kebap dove sciacquo i contenitori di plastica che vengono poi riutilizzati...
In un mondo che fatica o fa finta di faticare, non tutte le persone sono sintonizzate su quello che in fondo è il colore di ciascuno.

Auguro a questo libro di diventare un longseller, non un bestseller. Il bestseller può arrivare a bruciarsi in un mulinello di cifre e promesse bugiarde, mentre il longseller mantiene sempre viva l'attenzione sull'autore e sulle sue opere successive. Secondo me l'Italia, la letteratura italiana, si è arricchita di una voce nuova e importante. Altro per adesso non aggiungo: devo proseguire a camminare dentro questo sorprendente romanzo...

Ma, alt! La critica troppo entusiasta di un determinato prodotto fa immancabilmente pensare a un artificio commerciale, a uno dei soliti espedenti propagandistici a mero scopo mercantilistico. Per questo voglio parlare qui dello scrittore più ancora che del libro.

Chi è Gianfrancesco Iacono

È nato a Palermo il 15/08/1986.
Si è laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Palermo nel marzo 2011.
Scrive da quando aveva diciassette anni, epoca in cui cercava di mettere assieme, in maniera scombinata, racconti stile-Edgar-Allan-Poe e testi teatrali dalle più disparate influenze. Ridimensionate poi le sue pretese, è stato finalista per la regione Sicilia alla prima edizione del Premio Letterario La Giara (2012) con il romanzo Rêve dans la rue bleue.

Ama la letteratura con una predilezione per i classici francesi di Primo Novecento; si interessa anche di musica (rock, classica, opera lirica) e di cinema e scrittura cinematografica.
La sua attrice preferita è Audrey Hepburn, il regista preferito è François Truffaut.

Ha scritto a 18 anni Le vacanze romane di Audrey. 18 anni: a quell'età si ha un trasporto e una freschezza che pochi artisti della parola conservano in seguito. Ma Iacono sembra possedere tuttora quell'entusiasmo...



Del "Sogno" abbiamo già parlato; e ho la sensazione che il libro troverà molti cultori.

Ma online, dello stesso autore, è presente, ancora accessibile a tutti, Un sole senz'ombra.

Un sole senz'ombra è un'opera che spero di vedere presto stampata su carta, giacché non è vero ciò che si racconta nei simposi di giornalismo online, ovvero che "ciò che è sulla rete rimane per sempre". Da internet prima o poi sparisce tutto...

Un sole senz'ombra mi è piaciuto molto. Dopo Roma e Parigi, dunque, ecco Palermo e dintorni.
Non so se in Italia esistano ancora editori veri, ma questo è un romanzo da pubblicare così com'è, senza cambiare una virgola. Forma e linguaggio sono ineccepibili. L'ho trovato più pragmatico e "scolastico" di Rêve dans la rue bleue. Vale a dire: l'ordine prevale sul caos.
Roberto, il personaggio principale, mi dà l'impressione di essere una figura dannunziana, anzi "la" figura dannunziana per eccellenza (con i dovuti filtri temporali, ovvio: un esteta come Andrea Sperelli oggi sarebbe oggetto di spottò...), mentre Giulio risveglia in me (impolverato topo di biblioteca) memorie dostojevskiane.
E' un romanzo che analizza la mondanità del nostro presente, un romanzo meno atemporale rispetto al "Sogno", un romanzo del presente e per il presente, dinamico, con tinte criminalistiche (ma è l'oggi stesso, caratterizzato da una vita sociale in Allegro agitato, a essere criminale, omicida, macchiato di sangue).
Ottime le figure e meravigliosi gli scorci descrittivi della Sicilia. Per il lettore, trattasi di un bagno lucido, per molti versi illuminante, nella borghesia italiana, con quel tocco di aggiunta "esotica", certamente suggestiva, che è l'immancabile incentivo di un'ambientazione nel Midi nostrano, e in particolare nell'amata, spesso odiosamente amata - e forse perduta? - Trinacria.

*****

Tenete d'occhio questo interessante scrittore: di sicuro ha ancora in serbo per noi diverse pregevoli creazioni.


domenica, novembre 25, 2012

La Cassata Siciliana, meraviglia delle meraviglie

Un "grazie di cuore" a mia sorella Anna per questo "Eureka!" dell'arte pasticciera universale


Signori cari! Non voglio necessariamente istigarvi a commettere peccati di gola, ma questa meraviglia, speditami da mia sorella tramite Cargo Alitalia, è riuscita ad allietare l'inizio del tristo et buio inverno settentrionale grazie alla dolcezza e alla ricchezza di sapori, e voglio dunque che anche voi, mettendo da parte almeno per una volta problemi & depressioni assortite, vi ricordiate il perché siamo su questo globo terracqueo e come mai val la pena restarci per molti anni ancora!
La crema, la "crosta", e ovviamente i fantastici frutti marturana... la CASSATA SICILIANA è un prodotto (un elzeviro, oserei dire) che senz'altro si merita di conquistare un mercato assai più vasto. Bianca come e più della neve, e punteggiata del verde, del giallo dell'arancione degli speciali canditi siculi... a Palermo è una specialità (senza pari nel mondo) di: http://www.salvoalbicocco.it/



Signori miei, lasciatemelo ribadire: questo è il non plus ultra della gastronomia - dolciaria e no. Trattasi della CASSATA SICILIANA, un capolavoro di sapienza e fantasia levantina con tracce di acribìa mitteleuropea. Per me, suo neoscopritore, è senza dubbio il maximum del piacere, il Sommo peccato di gola. Un peccato gradevolissimo, che persino Nostro Signore - ne son certo - sarebbe disposto a perdonare, giacché troppo breve è la nostra permanenza sulla Terra, e spesso amara, e quindi a tratti occorre addolcirla.



Signori miei signori cari, non lasciatevi sfuggire l'occasione. La pasticceria palermitana 'Albicocco' spedisce da molti decenni la sua produzione in Italia, in Europa e nell'altro emisfero. Basta una telefonata o un fax per informarsi: 091 597450 - E il sito dell'azienda madre, dell'azienda di famiglia, è: http://www.pasticceriavincenzoalbicocco.it/.

sabato, novembre 14, 2009

Momò Calascibetta e la "sua" Vucciria

Sogni e realtà nei vicoli di Palermo



L'architetto e artista Momò Calascibetta prende parte a "Il gusto del trekking: dolcetti e scherzetti camminando in città".


Questo titolo contraddistingue la sesta giornata nazionale del "Trekking Urbano" , un'iniziativa promossa dal Comune di Siena per valorizzare i monumenti meno conosciuti di tutta Italia. L' assessorato  comunale al turismo di Palermo aderisce il 31 ottobre 2009, per il secondo anno consecutivo, a questo evento, e con un proprio percorso dal titolo "I suq: i colori, i sapori della storia" (che è tra l'altro un Viaggio nel gusto alla scoperta dell'evoluzione gastronomica palermitana).






Il percorso prevede soprattutto la valorizzazione della Vucciria raccontata attraverso il linguaggio dell'arte. Il momento culturale, sarà costituito infatti dalla proiezione di  sei video relativi a Palermo e ai vicoli della Vucciria proiettati dalla terrazza dell' artista Momò Calascibetta a Piazza Caracciolo verso il Palazzo della Ragioneria.









Palermo punta sul suo mercato più prestigioso, la Vucciria, mettendone in evidenza i tratti migliori della propria quotidianità: dalla vendita dei prodotti tipici alla gestualità del "putearo" con le sue strategie di vendita. Trovano spazio in questo quadro reale gli abitanti, i cui tratti somatici richiamano culture diverse  tenute insieme dal valore più alto che la cultura siciliana esprime nei confronti dello straniero: lo spirito di accoglienza.  Le partenze inizieranno alle ore 18 da Piazza Kalsa per concludersi alle 24 nel cuore della Vucciria. Ogni 15 minuti guide turistiche condurranno gruppi di 35 turisti, che a piedi visiteranno alcuni monumenti e piazze con lo scopo di spiegare l'evoluzione della tradizione gastonomica palermitana.

Da San Mattia ai Crociferi si procederà per via Alloro con la Chiesa di S. Maria della Gancia quindi per via del IV Aprile tappa al Museo Enodel Vino per conoscere le più prestigiose etichette della nostra produzione vitivinicola.. Si giungerà quindi a Piazza Marina  dove ha sede il Palazzo Steri, luogo storico dell' Inquisizione dove sarà possibile vedere il quadro di Guttuso "La Vucciria"; successivamente per via Merlo per visitare le famose cucine dei  cuochi Monsù a Palazzo Mirto. Da Piazza S. Francesco dove c'è l'Antica Focacceria, sino al mercato dei Lattarini ed a Piazza Garraffello con il genio di Palermo per concludere  a Piazza Caracciolo nel cuore della Vucciria, ormai mercato "dimenticato", da sempre tripudio di odori, sapori e colori , dove sarà possibile gustare il popolare "cibo di strada " e rivivere la sua popolarità e le sue tradizioni.  Per l'occasione saranno allestite  le bancarelle   di Claudio " U Purparu " , quella del pane ca meusa di Rocky Basile per finire con quella degli antipasti tipici e le panelle di Zia Pina. Un carretto siciliano conterrà dolci tipici del periodo della festa dei defunti: martorana ed altre leccornie.



scarica il programma su      












- UN TAXI ALLA VUCCIRIA IN- FAME a cura di Momò Calascibetta

Momò Calascibetta  per la prima volta nel suo processo creativo, ferma l' attenzione ai bambini assenti, sperduti e soli, i bambini di strada,  esempio di infanzia negata; Le opere scelte sono quelle dei bambini rappresentati insieme alle inquietanti macchine americane degli anni 50, quelle che circolano  tutt'oggi a Cuba; nel  video  le sue immagini si mescolano con le realizzazioni fotografiche di Luca Cassarà   che le colloca in  un contesto reale , quello del quartiere della Vucciria di Palermo.

Nel secondo video Momò utilizza le immagini pittoriche dei suoi“ bambini sulle strade del mondo” che,  perduto il modello di riferimento familiare , riflettono senza mediazione le perversioni dell’attuale sistema della società moderna e il semplice, definitivo ed incosciente atto d’accusa contro  “l’homo economicus”, rivelatosi produttore di follia, esclusione, miseria, fame e ingiustizia.

Il cibo è l'elemento conduttore del video sia nel bene che nel male; l'eccesso del cibo è abbinato al concetto di fame, accanto alla voracità delle immagini grottesche quella di  un bambino  alle prese con l' alimento primordiale che è il "pane".  

I brani dei video sono eseguiti dai Mendes Brothes e dall' Ensemble barocco Estro Cromatico




-NON E' ARTE a cura di Luca Cassarà

Non è arte è una serie fotografica che nasce dalla frase scritta da un anonimo sulla porta murata di uno dei tanti palazzi nobiliari ormai in totale stato di abbandono. "Amatevi", Memoria",         "Altrove," sono alcuni dei nomi delle fotografie che scandite da una musica lenta, scorrono agli occhi dello spettatore accompagnandolo in un intenso viaggio. Un viaggio meditativo tra immagini parole, concetti, che racconta-no i luoghi di una Palermo degradata che affronta con maestosità e dignità il trascorrere del tempo.




-LA VUCCIRIA DI GUTTUSO a cura di Giuliano Bastiani

Un percorso dentro l'opera "la Vucciria" di Guttuso per  risaltare i  colori e le atmosfere del mercato storico più famoso della città sopraffatto ormai  da un recupero  edilizio che ne determinerà la sua scomparsa.




-BALARM e TRE MINUTI a cura di Angelo Trapani

Balarm è l'antico nome di Palermo. Questo video non ha la pretesa di raccontare Palermo ai suoi palermitani. E' solo una sequenza di scatti fotografici che interpretano la voce della città che si ribella ai suoi cittadini, gridando alla voce del riscatto. Tre minuti di un piccolo spaccato di realtà complessa, attraverso una passeggiata per i vicoli del centro sino al mare. Tracce di Palermo e dei suoi abitanti che spesso sfugge alla logica comune ma testimonianza di un passato di fasti.





















giovedì, gennaio 15, 2009

Simon Kjaer, nuovo beniamino dei tifosi palermitani


Non ha ancora 20 anni ed è bello, alto e "biunnu". Si chiama Simon Kjaer la stella che si è accesa sulla Palermo che vive e sogna di calcio.

A contendersi il capitano dell'U 19 danese erano in tanti, ma il simpatico vichingo ha preferito scendere giù in Sicilia. E farebbe bene Zamparini a tenerselo stretto, nonostante le allettanti offerte di altri club (ultimamente si sono fatti avanti Valencia e Juventus). In fondo, il futuro si costruisce su alcuni importanti perni fissi, e perché non imbastire la squadra del domani sul giovane ma già comprovato talento di Simon?

Con la cessione - in prestito - del difensore Hernan Dellafiore al Torino, sembra proprio che sia questa l'intenzione di "Zampa". I 4 milioni che lui lo scorso anno ha sborsato per aggiudicarsi il gioiellino danese sono serviti a mettere in fuga concorrenti come Chelsea, Real Madrid, Liverpool, Middlesbrough e Sampdoria. Simon Kjaer ha debuttato contro la Fiorentina subentrando all'infortunato Dellafiore e, dopo una prestazione da dimenticare contro il Lecce (troppa, l'emozione!), ha dimostrato la sua statura contro il Chievo (siglando una rete e procurandosi un rigore decisivo) e anche nei match successivi, l'ultimo dei quali è stato quello contro l'Atalanta (vittoria per 3-2 alla Favorita). Sicuramente i club che ora si stanno facendo avanti dovranno sborsare ben più di 4 milioni per convincere il presidente rosanero a cederlo, ma il nostro desiderio è che Zamparini metta da parte, una volta tanto, la sua natura di imprenditore e faccia un regalo a Palermo tenendo il giovane scandinavo.

Cinquant'anni fa, un altro danese era entrato nei cuori dei tifosi palermitani: Helge Bronée. Allora, il Principe Lanza di Trabia prelevò l'attaccante dal dribbling sopraffino pagando ai francesi del Nancy la cifra-record di 40 milioni di lire. Putroppo i contrasti con l'allenatore Gipo Viani fecero sì che Bronée vestisse la maglia rosanero per due sole stagioni, dal 1950 al 1952. Il goleador dal "profondo Nord" totalizzò in maglia rosanero 70 presenze realizzando 22 goal. La sua carriera proseguì a Roma e poi a Torino con la Juventus, ma anche lì il suo carattere rissoso gli creò molti problemi...

Simon Kjaer, che è di tutt'altra pasta, può dare molto a questo Palermo. Nel capoluogo siculo certo gli aficionados non gli mancano...

sabato, agosto 30, 2008

Serie A: il Palermo non c'e'

1-3 a Udine. Inizia il campionato ed è già crisi profonda.

I Rosanero non ingranano. Dopo l'eliminazione da Coppa Italia ad opera del Ravenna, perdono anche la "prima" di campionato contro l'Udinese. Strepitoso Totò Di Natale, autore di una doppietta, al contrario di Cavani che sempre più sta rivelandosi un "mangia-goal"; ma non basta paragonare i reparti d'attacco per spiegare questa sconfitta. Si è trattata di una vera e propria demolizione quell compiuta dai friulani. Male la difesa del Palermo, molto male i centrocampisti, Liverani in testa. Si salva solo Fabrizio Miccoli, capace di creare almeno tre nitide palle-goal che - come già detto - Cavani ha saputo sprecare.

Sono sempre in corso le scommesse sul momento in cui il "Mister" Colantuono verrà licenziato

.
Il presidente Zamparini

^^^^^^^^^^^^^^


Intanto nella Bundesliga tedesca pareggia il Wolfsburg di Barzagli (oggi senza Zaccardo): solo 2-2 in casa contro il non eccelso Eintracht Frankfurt. La squadra di Magath rimane comunque imbattuta dopo tre giornate.
Fermato il "volo" del piccolo, sorprendente 1899 Hoffenheim, che dopo due gare a punteggio pieno e senza reti al passivo ne becca ben 5 dal Leverkusen.
In attesa dei due match domenicali Bayern Monaco-Hertha e Stoccarda-Hannover, la situazione in testa alla classifica è questa:


Schalke, Hamburg e Dortmund 7 punti, Leverkusen e Hoffenheim 6, Wolfsburg 5.

sabato, agosto 09, 2008

Il sultano dell'Oman regala a Palermo 5,5 milioni

Ha visto Palermo senza mai scendere dall'Al Said, il suo panfilo a tre piani da 155 metri con biblioteca, eliporto e giardino fornito di 5.000 piante. Il Sultano dell'Oman, Qaboos Bin Said, nel capoluogo siciliano da martedì scorso, si è accontentato di guardare le bellezze architettoniche palermitane su uno schermo gigante allestito all'interno dell'imbarcazione reale dove vengono proiettati i video realizzati dai suoi fedeli servitori.

"E' questa la sua vacanza" fanno sapere le persone a lui vicine. "Tanto relax, musica classica in sottofondo e lettura di tanti libri." E, tra una pausa e l'altra, il sultano si diverte a guardare le fotografie scattate e i video girati negli ultimi giorni dai collaboratori che sono stati sguinzagliati in giro per la città: da Montepellegrino al Palazzo dei Normanni, dalla Cattedrale di Palermo a quella di Monreale.

Ma di mettere piede fuori dall'Al Said non ci pensa proprio il sultano. Non ha presenziato neppure la cerimonia di consegna di tre assegni, del valore complessivo di 5,5 milioni di euro, all'ospedale dei bambini "Di Cristina", al Conservatorio di Palermo e all'associazione Telefono Azzurro. Sorpresi, e soprattutto grati, i destinatari dei maxi-assegni, ancora increduli.

Qaboos Bin Said non si farà vedere nemmeno questa sera, quando si terrà la cena di gala a bordo del Fulk Al Salamah, la nave d'appoggio del panfilo reale. Gli invitati sono uomini che occupano le poltrone che contano; nessunissima donna al seguito. La nave è off limits alle donne.

La nave-appoggio su cui si terrà la sontuosa cena di gala, ormeggiata accanto all'Al Said e che ha un elicottero militare a bordo, è color crema. Un po' più corta del panfilo reale, misura "appena" 135 metri. Gli scalini dei sette ponti della nave sono rivestiti di finiture dorate. Ci sono tappeti ovunque, naturalmente di grande qualità. E poi ci sono dappertutto le foto del sultano. I mobili sono coperti da centrini bianchi candidi, tutti rigorosamente fatti con l'uncino a mano. E poi, tanta frutta fresca sui tavolini di ciliegio e ciotole d'argento piene di cioccolatini e noccioline.
Per la cena, si prevede cucina tipica omanita, leggermente occidentalizzata. I tavoli saranno coperti da tovaglie rifinite con filo d'oro. Infine, piatti in porcellana finissima, bicchieri di cristallo pregiato e posate in oro massiccio.

Dicono che il sultano sia molto "soddisfatto per l'accoglienza ricevuta". E c'è da crederci. Il via-vai di persone sul molo Vittorio Veneto del porto di Palermo non è mai finito. A tutte le ore ci sono intere famiglie che vanno lì per scattare qualche foto e sognare ad occhi aperti.

domenica, luglio 27, 2008

L'avventura tedesca di Zaccardo e Barzagli

La settimana scorsa si è svolta la presentazione ufficiale del nuovo VfL Wolfsburg, il club della Germania Settentrionale sponsorizzato dalla Volkswagen dove giocheranno Andrea Barzagli e Cristian Zaccardo, giocatori della Nazionale italiana ed ex del Palermo. In una cerimonia alla Volkswagen Arena, davanti a 15.000 fans entusiasti, sono stati presentati dall'allenatore Felix Magath (già Bayern Monaco) i nuovi otto arrivati: eccoli nella foto.


Da sinistra a destra: Rodrigo Alvim, Cristian ZaccardoAndrea Barzagli, Mahir Saglik, Zvjedzan Misimovic, Daniel Adlung, Kevin Wolze e Alexander Esswein.

Per i "Verdi" del Wolfsburg la Bundesliga inizierà il prossimo 16 agosto, con il match in casa contro il Colonia. Quasi sicuramente Zaccardo sarà schierato titolare, mentre Barzagli prolungherà forse la sua convalescenza dopo l'operazione al ginocchio che lo ha tenuto lontano dalle partite di preparazione. In porta ci sarà Diego Benaglio, portiere della Nazionale elvetica.

Problemi con i nuovi arrivati

Magath dice che sta facendo loro recuperare terreno dopo le iniziali "difficoltà d'ambientamento", ma gli otto neo-acquisti del Wolfsburg non sembrano del tutto pronti per la Bundesliga.
Il 27enne Andrea Barzagli, il transfer più caro nella storia del piccolo club della Germania settentrionale (l'Azzurro è costato quasi 14 milioni di euro), da bordo campo mostra a fans e giornalisti il pollice in sù, a voler significare che si sta riprendendo dopo l'operazione al menisco; e lo stesso suo allenatore dice di volerlo schierare nella partita d'esordio contro il Colonia. Fatto sta che permangono parecchi dubbi, e gli aficionados  sono sconsolati: chissà quando l'ex Rosanero potrà veramente mostrare le sue doti di regista della difesa!
Anche l'altro ex palermitano, Cristian Zaccardo (26 anni, costato 7 milioni), è in convalescenza per via di un'infiammazione al tendine di Achille; il suo debutto ufficiale nella prima giornata della Bundesliga è in discussione. C'è poi il centrocampista brasiliano Rodrigo Alvim (24) che non ha ancora mostrato quel talento che avrebbe dovuto consentirgli di rappresentare una valida alternativa a Marcelinho, anche se nelle partite amichevoli Alvim ha segnato due volte mentre Marcelinho non ha realizzato nessuna rete - pur se tra i due registi è quest'ultimo che ha fatto vedere le giocate migliori. Mahir Saglik (25), prelevato dalla Regionalliga - la nostra Serie C - dove con il Wuppertal si è laureato capocannoniere con 27 goal, mostra di possedere due nature: riesce a segnare contro avversari deboli ma contro squadre più forti è rimasto finora a bocca asciutta. In quanto all'ex giocatore del Fürth Daniel Adlung (20), è palese che nel Wolfsburg non ha ancora trovato la sua posizione ideale. "Ha sempre giocato come esterno destro, ma io voglio provarlo anche a sinistra" dice Magath. I due 18enni Kevin Wolze e Alexander Esswein sono destinati a farsi le ossa nella Regionalliga con le riserve del Wolfsburg. "Sono convinto che in futuro Kevin potrà metterci a disposizione tutta la sua bravura e che Alexander diverrà uno dei bomber della Bundesliga". Rimangono dunque ancora distanti dalla prima squadra.
I fans sono trepidanti e nel contempo perplessi. Il Wolfsburg e la Volkswagen che lo sponsorizza si sono posti obiettivi ambiziosi: fare una buona figura in ambito europeo e qualificarsi nuovamente per una delle competizioni continentali, oltre ad arrivare spalla a spalla con le solite "regine" del campionato; intanto però la concorrenza è agguerrita...
I pronostici della stagione:

Bundesliga 2008-09, primi posti:

   Bayern Monaco, Werder Brema, Schalke 04, Amburgo, Stoccarda.

Dietro, a combattere per un posto in UEFA, dovrebbero esserci:

   Wolfsburg, Leverkusen, Hertha Berlino, Dortmund.

E in fondo, nella lotta per non retrocedere:

   Colonia, Mönchengladbach, Arminia Bielefeld, Bochum, Hoffenheim, Energie Cottbus, Eintracht Frankfurt, Karlsruhe.



sabato, maggio 10, 2008

Peppino Impastato

Nella notte tra l'8 e il 9 maggio di 30 anni fa moriva Peppino Impastato. Era un giovane che, in qualità di speaker di una radio locale, dava troppo fastidio alla mafia, finantoché il famigerato Don Tano Badalamenti diede ai suoi "picciotti" l'ordine di ammazzarlo.

Il giornalista Peppino Impastato, ucciso dagli uomini di "Tano Seduto" Badalamenti il 9 maggio del '78 , giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro

La madre di Peppino si è battuta fino alla propria morte (avvenuta nel 2004) affinché venisse fatta giustizia, ma solo nel 2002 Badalamenti è stato arrestato. Il caso infatti fu archiviato per anni dagli inquirenti, che vollero catalogarlo come "incidente" prendendo per buona la messinscena dei mafiosi: il cadavere di Impastato, esponente di Democrazia Proletaria, era stato abbandonato sui binari nei pressi della stazione di Cinisi come se fosse morto durante un attentato dinamitardo che lui stesso stava preparando.

Ieri grande manifestazione di protesta a Cinisi e Terrasini. Oltre 6.000 persone hanno sfilato partendo dalla vecchia sede di 'Radio Aut' dietro a uno striscione con su scritto "La mafia uccide il silenzio pure". Punto d'arrivo: la casa natale di Peppino Impastato a Cinisi, a soli "cento passi" dall'abitazione del boss Badalamenti, come ricorda il titolo del film di Marco Tullio Giordana. Oggi è la "Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato", intitolata anche alla madre.

Fra i partecipanti anche l'ex leader di DP Mario Capanna, un gruppo in rappresentanza del comitato "No Dal Molin" e uno di quello "No Tav". Luisa Impastato, nipote di Peppino, ha distribuito quattromila fiori, gerbere donate al Forum Sociale Antimafia da un'associazione pugliese. E' sfilato anche Francesco Caruso, espressione dei movimenti No Global. E poi i vecchi compagni di Peppino e tanti giovani del movimento antimafia rinato negli ultimi mesi a Palermo. Nel corteo, che entrando a Cinisi ha intonato "Bella ciao", tante bandiere rosse. Ma lungo la strada dei "cento passi" la maggior parte delle finestre sono rimaste ancora una volta chiuse e pochissime persone si sono affacciate.

La trasmissione satirica e irriverente attraverso la quale Peppino e i suoi compagni denunciavano le malefatte dei mafiosi e dei politici locali recava il titolo Onda pazza. Dalla mezzanotte di oggi Primaradio si è trasformata in Radio Aut trasmettendo i brani preferiti da Peppino: da Donovan a Fabrizio De Andrè, dai Pink Floyd a Guccini, cantanti degli anni '70 come Enzo Del Re e Pino Masi ma anche musica classica. Inoltre alcuni spezzoni della trasmissione Onda Pazza sono stati e continueranno ad essere trasmessi per tutta la giornata. Ascoltando Primaradio è possibile infine seguire tutti gli eventi organizzati in occasione dell'anniversario.



Nota personale: Decisi di emigrare circa 28 anni fa e credo proprio che fu la barbara uccisione di Peppino Impastato a spingermi definitivamente a compiere tale passo. Ero troppo triste e troppo scoraggiato per continuare a vivere in Sicilia. Forse il mio fu un errore... non so. In realtà, bisognerebbe sempre rimanere e combattere per la libertà della propria terra.

venerdì, ottobre 05, 2007

Calcio: una settimana di Coppe "Didastrosa"

In Champions vince solo l'Inter. In Coppa UEFA si salva solo la Fiorentina - ai rigori; ma meglio di niente - mentre vengono buttate fuori Empoli, Samp e Palermo (quest'ultima in maniera davvero ingenua). I riflettori però sono tutti puntati sul Milan, che ancora una volta ha deluso, e soprattutto sono puntati sul portiere rossonero Nelson Dida.

A causa della sua simulazione, il brasiliano è oggetto di riprovazioni e spottò da parte di tutti, e mi è persino capitato di leggere, in molti articoli, parole di elogio per la giustizia (sportiva e no) scozzese, che ha immediatamente provveduto a punire l'isolato invasore; in questi articoli si fanno paragoni con la nostra giustizia... E a me pare che siano solo un ennesimo pretesto per dir male dell'Italia.

Allora: tanto per cominciare, noi italiani siamo più civili degli scozzesi e dei britannici in generale, anche in fatto di legislazione.

Inoltre: il "caso Dida" è stato gonfiato a dismisura per semplice mania di sensazionalismo. In realtà non è accaduto nulla di grave. Il tifoso entrato in campo non ha fatto del male a nessuno: ha solo gioito - a modo suo - per il goal del Celtic. Adesso però, oltre a essere stato escluso da tutte le partite della squadra che ama, rischia persino la galera.
Grave semmai è la disattenzione del servizio d'ordine del Celtic Park. E' qui che deve intervenire la UEFA!

Ed è vero che il portiere del Milan ha inscenato una commedia a dir poco grottesca dopo essere stato leggermente toccato sul collo, ma neanche lui andrebbe severamente sanzionato per questo. (Io sono interista e ricordo benissimo la sceneggiata di "Bonimba" in un celebre Inter-Mönchengladbach che fu caratterizzato da una caterva di reti tedesche e dal lancio di una lattina di birra.) Per Dida, una piccola multa e via: bisogna capire la tensione dei giocatori durante un incontro tanto importante. A questo proposito, anzi, abolirei anche quella regola assurda che costringe gli arbitri a punire i calciatori che "esultano troppo a lungo" dopo aver segnato un goal e/o che si tolgono la maglia. Il calcio è fatto soprattutto di passioni.

Semmai il portiere milanista sarebbe da sanzionare - da parte del suo stesso club - per le mere prestazioni sportive, veramente "didastrose". Ma questa è una questione interna ai rossoneri, risolvibile dunque solo dal "summit" dirigenziale di Galliani & Co.



Il video della simulazione di Glasgow

sabato, giugno 09, 2007

"Sono deficente"

E' accaduto a Palermo. L'insegnante, per punirlo del suo bullismo, gli impone di scrivere per 100 volte sul suo quaderno: "Sono un deficiente". Per questo verrà addirittura denunciata dal genitore dello scolaro. Suddetto scolaro, un 12enne che frequenta la seconda media di un istituto presso la Stazione Centrale (in un quartiere popolare), aveva impedito a un compagno di accedere al bagno dei maschi.

"Vai in quell'altro!" gli aveva detto. "Tu qui non puoi entrare perché sei un gay, una femminuccia."

Scatta dunque la decisione della 56enne prof di Lettere di punirlo. Apriti cielo! E' quasi scoppiato uno scandalo e la povera donna (trent'anni di esperienza didattica alle spalle) si è pure beccata una denuncia.

Il quaderno del 12enne è stato sequestrato, costituendo prova indiziaria. Aprendolo, ci si accorge che il bulletto ha scritto per 100 volte:

"Sono un deficente", senza la 'i'.

domenica, aprile 22, 2007

Ennesimo dramma allo Z.E.N.

Da più di due anni una madre costringeva la figlia, oggi quattordicenne, a prostituirsi. La donna, 39 anni, è finita in carcere, assieme a tre uomini. E' accaduto nel quartiere Z.E.N. di Palermo: i carabinieri del reparto operativo hanno arrestato, oltre alla donna, Francesco Muscatello, pregiudicato 57enne di Castellana Sicula (Palermo), e i palermitani Maurizio Modica, 40 anni, e Giuseppe Librera, 65 anni.
Era la madre a gestire gli "incontri" della figlia: il compenso in denaro variava dai 15 ai 30 euro, a seconda della durata e della natura della prestazione.
La sciagurata donna e i tre "clienti" devono rispondere dei reati di prostituzione minorile, riduzione in schiavitù e atti sessuali con minore. La ragazzina, sentita dai sostituti procuratori alla presenza di una psicologa, ha confermato tutto e, insieme ai suoi quattro fratelli, è stata condotta in una casa-famiglia fuori provincia.



Lo Z.E.N. (Zona Espansione Nord) è da qualche anno sede di importanti impianti sportivi quali il Velodromo Borsellino e il nuovo stadio di baseball, ma rimane anche il quartiere popolar-popolarissimo che fu fin dal suo nascere (1969). A nulla è valso cambiarne la denominazione in "San Filippo Neri": per i palermitani, rimane "'u zzenn", sinonimo di girone dell'Inferno. Non a caso, su uno dei suoi muri si legge la scritta: "Lasciate ogni speranza, voi che entrate".
E' un focolaio di forti disagi con altissimi tassi di dispersione scolastica e microcriminalità. Un luogo di disperazione in cui regna il degrado, chiuso come una fortezza ed evitato come un lazzaretto pieno di appestati. In gran parte mancano ancora le fogne e altre infrastrutture basilari. Le sue insulae di cemento "ospitano" circa 20.000 persone, anche se le cifre ufficiali parlano di 16.000.


Nonostante le reiterate denuncie dei media e l'impegno delle istituzioni scolastiche, religiose e del volontariato, la situazione del quartiere rimane allarmante, tanto che il celebre architetto Massimiliano Fuksas si è spinto a proporne la demolizione, assieme agli altri agglomerati periferici degradati d'Italia (come il Corviale a Roma).

martedì, aprile 03, 2007

'Lo spirito del legno'

E' il metanolo, la droga dei poveri. Un vero e proprio veleno per il corpo umano. E' usanza degli immigrati soprattutto rumeni e polacchi aggiungerlo alle bevande alcoliche (anche al vino). Sembra che la miscela abbia effetti allucinogeni. Non sorprende perciò che il caso della donna rumena che sta morendo a Palermo dopo aver ingerito della grappa sia già il 15° in Sicilia. Solo nei primi tre mesi del 2007 all'Ospedale Civico del capoluogo siculo sono morte tre donne, due delle quali ventenni, per colpa di metanolo contenuto in bevande alcoliche.

L'ultimo episodio si era verificato il 24 marzo, quando un'altra rumena si era sentita male mentre lavorava in casa, nel Trapanese. La figlia ha riferito che poco prima aveva bevuto qualcosa. Ieri al Pronto Soccorso del Buccheri La Ferla di Palermo è arrivata una trentenne (rumena), badante, da tre mesi in Italia. Accusava un forte mal di pancia; ora è in coma. I militari dell'arma hanno sequestrato, in casa sua, bottiglie di alcolici per sottoporle agli esami di laboratorio.

giovedì, settembre 14, 2006

I Mafia Boys espugnano l'Upton Park

Proud to be mafiosi!

Le ultime due squadre che avevano accostato il Palermo alla mafia (Anorthosis e Slavia Praga) furono eliminate proprio dai Rosanero. Toccherà anche al West Ham uscire dalla competizione europea? Tutto lascia prevedere di sì!



La maglietta incriminata, da alcuni giorni in vendita a Londra


All'Upton Park di Londra, casa degli "Hammers":

West Ham United - Palermo 0 - 1

Greetings from the "Mafia Boys"!