domenica, febbraio 02, 2020

La musica che mi ha accompagnato

Certo! Gli scrittori non fanno eccezione e anche per loro la musica svolge un ruolo primario nella vita - e persino durante lo svolgimento della loro attività. Personalmente ho avuto la fortuna di attraversare tutte le stagioni del cambiamento (evoluzione? Ci sono state anche fasi di devoluzione...): cambiamento di costumi (in concomitanza o meno con eventi di guerra o di pace) e quindi anche di sonorità.



Per poter vedere i video-esempi della musica che ha costituito il soundtrack della mia vita e che in gran parte ha lasciato tracce anche nelle mie opere, vi do il link di una pagina dedicata, sulla mia homepage alternativa.

https://panovideo.wixsite.com/peter-patti/music

Dove scrissi (già anni fa):

Dalla classica al jazz, sancendo l'amore per Euterpe grazie al progressive rock (Genesis su tutti). La musica mi ha accompagnato fin da bambino: mio papà mi cullava nel sonno "ballando" con me mentre canticchiava "Only You" dei Platters. (Anche da qui il mio amore per la lingua inglese.) Da ragazzino mi piaceva "Yellow Submarine" dei Beatles (siamo tutti sullo stesso... sottomarino!), passai poi dalle cose allegrotte alle canzoni d'amore e a cantautori del rango di Leonard Cohen e Neil Young.
Woodstock nel cuore, Beethoven e John Coltrane sotto il cuscino.


Sintesi a dir poco stringata di una crescita all'insegna del mondo delle note. Da Edvard Grieg ai King Crimson, da Battiato a The Clash, da anonimi cantori arabi ai Bröselmaschine passando per il blues... In realtà c'è di tutto nel mio divenire umano e... animale (nel senso di anima, ma anima ben impiantata in uno chassis di forma bipede). Dunque: cliccate sul link e godetevi - se volete - le canzoni di alcuni degli artisti da me amati.


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