Visualizzazione post con etichetta berlusconi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta berlusconi. Mostra tutti i post

lunedì, dicembre 29, 2014

Il prossimo Presidente della Repubblica Italiana. Il totoscommesse impazza

Il totopresidente, o toto quirinale, sta facendo registrare un gran numero di followers...





Su Facebook, Daniele Martinelli (giornalista indipendente, ex portavoce-stampa del M5S che adesso osserva i grillini dall'esterno, appoggiandoli ma anche criticandoli) ha appena comunicato:

"Il pentastellato Danilo Toninelli dichiara a Repubblica che se la 'rete' lo volesse, voterebbe Romano Prodi per il Quirinale. --- Io voglio credere che la 'rete' sceglierà qualcuno lontano dai partiti e soprattutto dall'euro."

Martinelli dunque storce la bocca a pensare a uno come Romano Prodi al Quirinale. Io invece non sarei contrario. Ma dico che l'elezione del "Mortadella" è impossibile. Anzitutto perché... antiberlusconiano.



Ricordiamoci: Prodi aveva in Europa, e nel mondo, le più alte credenziali quando era premier. I guai veri per l'Italia iniziarono proprio quando lui venne silurato dal Corruttore di Arcore: è da allora che navighiamo nel vortice infernale del bilancio in negativo e delle bacchettate sulle dita impartiteci da Bruxelles.
Come Presidente della Repubblica, "il Mortadella" sarebbe una garanzia di equilibrio e sobrietà. D'altro canto, però... Noi vogliamo uscire dall'Europa, e dall'euro (per diventare europei per davvero, non perché ci sentiamo estranei al Vecchio Continente e alla sua cultura; usciamo perché abbiamo capito che l'UE, così com'è, è una montatura di banche e multinazionali) e, in tal contesto, il buon "pretino" al Colle sarebbe un'assurdità.

Quali candidati dunque?

Ci sarebbe Gino Strada, in primis. Medico altruista, persona onesta. Il quale ha già fatto sapere: "Io non sarei il Presidente di tutti, ma solo dei giusti." A-ah. Strada non può piacere ai furbetti al potere, dunque. 

E penso a Dario Fo, Umberto Eco, Riccardo Muti (ma forse sono troppo vecchi, e troppo felici di essere già quel che sono per compromettersi nel merdaio che sappiamo)... Ci vuole insomma un uomo neutro, non un mestierante della politica... anche se le colonne della cultura sono assolutamente affini alla Sinistra.



Ma le speculazioni mentali e gli indovinelli non portano a nulla: il totoscommesse ha una sua ragione di essere solo se si considera la realtà dell'italica, maccheronica politica, in quanto - come sempre - saranno le forze maggioritarie, o meglio i capi di codeste, capaci come abbiamo visto di 'diktat' antipopolari, a scegliere il Numero Uno dello Stato; e non l'opposizione o l'insieme dei cittadini oppure le reti civiche.
Già, il prossimo Presidente sarà nuovamente un trombone, vedrete. Nascerà infatti sotto il segno del Patto del Nazareno. Sarà qualcuno che dovrà impartire (finalmente!) l'agognata grazia allo Gnomo, non scordiamocelo. (Ma perché? Perché lui si presenti apparentemente candido davanti a San Pietro?? No, io credo che il desiderio di Berlusconi sia il solito capriccio di un ego troppo grande per essere contenuto tra una cervice catramata e un rialzo di scarpe.)

Ho il sospetto (e forse il desiderio neppure tanto segreto) che Renzi e il suo padrino di Arcore si siano accordati su un nome: quello di Emma Bonino...

http://it.wikipedia.org/wiki/Emma_Bonino


La biografia di questa donna in fondo mette d'accordo tutte le fazioni maggioritarie, in quanto la Emma (che tra l'altro lotta o ha lottato per la legalizzazione della marijuana... eheheheh) ha avuto spesso alti incarichi in organizzazioni umanitarie internazionali, e non è mai stata veramente una di Sinistra, anzi: ha militato pure nelle Case delle Libertà (ovvero una coalizione del Centro-Destra) e, similmente a molti ex Radicali italiani, è passata vertiginosamente da una parte all'altra dello schieramento parlamentare e viceversa. Dunque: una bandiera al vento per quel che riguarda il mondo dei partiti, e perciò coerente alle idee fumose e da voltagabbana di tanti (tutti?) rappresentanti di FI, PD, DC et similia.

Per il suo impegno a 360° nelle faccende della giustizia umana e della parità dei sessi, d'altronde, lei ha tutte le carte in regola per farci fare una figura non proprio barbina nel mondo. Durante il Governo Prodi è stata  Ministro per il commercio internazionale e per le politiche europee. Leggo poi su Wikipedia che, nel gennaio 1995, "fu indicata dal primo governo Berlusconi come Commissaria Europea e le furono assegnati i portafogli della politica dei consumatori, della politica della pesca e dell’Ufficio Europeo per l’Aiuto Umanitario d’Urgenza (European Community Humanitarian Office, noto anche come ECHO)".
Si schierò a favore dell'intervento militare in Kosovo, cosa che le alienò il supporto di parte del mondo non-violento e pacifista. Ma allora lei precisò che il pacifismo finisce là dove iniziano i soprusi.
Fu anche il primo membro della Commissione europea a mettere piede in Bosnia dall'inizio della guerra nei Balcani, con la volontà di denunciare l'impotenza dell'Europa e il disinteresse dell'ONU dinanzi al protrarsi del conflitto e all'allargarsi della '"pulizia etnica"...

Nei due emisferi geopolitici, quindi, la Bonino sa muoversi, eccome. Ha combattuto contro il genocidio in Ruanda, e in Afghanistan venne addirittura arrestata perché contro i Talebani. E' inoltre una fervida antagonista delle mutilazioni genitali femminili, pratica molto diffusa nei Paesi Arabi e nel mondo mussulmano in genere.
Il suo nome per il Quirinale circolava già nel 1999 (poi venne eletto Azelio Ciampi...). Nel 2013 è nato sul web un "comitato Emma Bonino Presidente" che ha ottenuto le adesioni di importanti nomi del mondo della cultura e dello spettacolo come Sergio Castellitto, Margherita Hack, Marco Bellocchio, Luca Argentero, Geppi Cucciari, Renzo Arbore, Achille Occhetto, Luca Barbareschi, Imma Battaglia, Toni Garrani, Remo Girone.

https://www.youtube.com/watch?v=tvxUIVoexF0

https://www.change.org/p/emma-bonino-prossimo-presidente-della-repubblica

E il suo nome, lo sottolineo, è noto in Europa e nel cosmo intero per le sue battaglie egualitarie e i diritti umani. E' stata inoltre Ministro degli affari esteri nell'ambito del governo Letta...

Ammesso e non concesso che l'Italia acquisterebbe un po' di lustro agli occhi di tanti osservatori esteri se, come Capo di Stato, avessimo una donna, non credo che, all'infuori della politica, ci siano altri candidati con tante credenziali come lei.



Ma lasciamoci sorprendere! Conoscendo anche i vizi e i lazzi di cui sono capaci tipi come Silvietto e Matteuccio, è pure possibile che, per qualche arcano motivo, persino Emma Bonino sia per loro troppo "scomoda".
Forse i due cari padroni del Belpaese (o ex tale) preferiscono un ennesimo personaggio (semi)mafioso, magari con tanto di accertata lunga appartenenza allo schieramento berlusconiano.

E i grillini? Sarebbero d'accordo con la Bonino, loro?



Torniamo indietro di due anni e qualcosa:
"Se il Movimento 5 Stelle farà boom (come quello dei favolosi anni '60), il prossimo presidente non sarà un'emanazione dei partiti, come la Bonino".
Questo disse Beppe Grillo commentando l'avvicinarsi della scadenza del (primo) mandato di Giorgio Napolitano. Il movimento pentastellato allora fu in subbuglio, discutendo i nomi di Romano Prodi e di Emma Bonino. Poi si sa come andò a finire: venne rieletto il vecchio Giorgio... (che pur si rifiutava di concedere la grazia al fantastiglioso proprietario di Mediaset.)

I grillini (come me del resto) vedrebbero volentieri, al Colle, qualcuno che non sia inficiato con la "vecchia politica". Soprattutto Prodi è malvisto. Tra i nomi proposti dai pentastellati, anche stavolta: la Gabanelli (che non ha un passato all'interno della politica, e anzi, proprio per questo...) e, con forte convinzione, Rodotà e Zagrebelsky (economista il primo, giurista il secondo; ma entrambi non distanti dalla Sinistra per le loro idee, e dunque certamente invisi non solo al Berluska ma sicuramente anche al democristiano - perché altro non è - Renzi).

Secondo un sondaggio proposto dalla rivista online QNM ("magazine online di lifestyle maschile"), la classifica dei più probabili candidati all'elezione è così composta: al primo posto Pietro Grasso, poi Paolo Gentiloni (rampollo di una famiglia di nobili che militò nell'estrema sinistra; attualmente Ministro degli affari esteri), Mario Draghi, Walter Veltroni, Pier Carlo Padoan, Graziano Del Rio, Franco Marini, Silvio Berlusconi (horribile dictu!), Valerio Onida e, al decimo posto, Massimo D'Alema. Seguono poi, sempre in ordine di classifica: Gianni Letta, Casini, Amato e Zagrebelsky. Per trovare il nome di una donna, bisogna aspettare la 15sima posizione, occupata da Laura Boldrini.

Una donna? La Boldrini? E non la Bonino in testa a questa categoria???




Sono comunque apparsi persino Piero Fassino (sindaco di Torino) e Anna Finocchiaro. Ah già: e Roberta Pinotti, presentemente Ministro della Difesa...



Rimettiamoci al volere dello Gnomo e del Bimbominkia. Il Patto del Nazareno è, a conti fatti, un partito all'interno degli schieramenti parlamentari. Mentre la barca Italia affonda, il Diumvirato trama giochetti da nursery, divertendosi da matti (l'uno nei propri studi televisivi e sul campo di allenamento del proprio club calcistico, l'altro jettando a spese dei contribuenti e twittando all'impazzata). Renzusconi appioppierà di sicuro, alla già esausta cittadinanza, un personaggio scolorito, imbolsito...

Emma Bonino Presidente(ssa) della Repubblica sarebbe già un bel sogno, dunque.




domenica, marzo 24, 2013

Italia Paese di poveri... ma anche di furbetti

Il Ministero dell'Economia ha reso noti i dati IRPEF del 2012 (per l'anno fiscale 2011). Prima considerazione: l’evasione è endemica e incancrenita: fa parte dell'esperienza quotidiana di molti concittadini



Chiamatemi fascista, chiamatemi comunista... ma ci vuole uno Stato più forte, e una maggiore centralizzazione del potere! Occorre andare controcorrente, re-instaurare il controllo e il monopolio statale (poste, acque, telefoni, ferrovie... anche affinché finalmente funzionino) e togliere le ditte esterne, le consulenze d'oro & magna-magna associati. E occorre in primo luogo... uno Stato fiscale.


Meno tasse, più guerra all'evasione... e regolarizzazione del mercato

È evidente che solo metà degli italiani paga le tasse, anche per l'altra metà. Intanto però arriva la Pasqua e si scopre che, nonostante il calo palese della domanda, uova di cioccolato e colombe pasquali sono rincarati: segno che è il mercato, in primis, a essere malato. Anche nel turismo è così: si segnala il crollo delle prenotazioni alberghiere, ma avete visto quanto costa una camera??? Tutti i mali del liberalismo economico prima o poi vengono al pettine...



IRPEF: metà degli italiani sotto i 16.000 euro


Solo un contribuente su 10 dichiara più di 34.600 euro

L'80% dell'IRPEF arriva da dipendenti e pensionati


La metà dei contribuenti IRPEF dichiara al fisco un reddito inferiore ai 15.723 euro lordi, cioè meno di 1.300 euro al mese.

Mentre il reddito medio degli italiani è di un reddito medio di 19.655 euro.

È il quadro che emerge dalle dichiarazioni 2012 (redditi del 2011) nelle elaborazioni del Ministero dell'Economia. Ne esce l'immagine di un Paese dove cresce la distanza tra i più ricchi e il resto della gente, ma nel quale elusione ed evasione lasciano sempre dubbi sulla corrispondenza effettiva tra i dati e la realtà.

In Italia a dichiarare oltre 300.000 euro lordi all'anno sono infatti soltanto 28.000 soggetti su 41,3 milioni di contribuenti. Sono quei 28.000 che hanno pagato per questo un ulteriore contributo di solidarietà complessivo (aliquota 3%) di 260 milioni di euro (poco più di 9.000 euro a testa in media).

100.000 invece i contribuenti che hanno dichiarato case all'estero versando la nuova imposta IVIE(ha fruttato 21 miliardi di euro) e 71.000 quelli che hanno dichiarato attività finanziarie estere per un ammontare di 18,5 miliardi (anche questi tassati con una nuova specifica imposta IVAFE). D'altra parte, però, risulta che il 90% degli italiani dichiara un reddito lordo inferiore a 34.600 euro.

RICCHI E POVERI - Il divario appare evidente da un rapporto: il 5% dei contribuenti più ricchi possiede il 22,9% del reddito complessivo dichiarato, pari a quello del 55% dei contribuenti più poveri.

ZERO IRPEF PER 9,7 MLN - Gli italiani che pagano l'IRPEF sono il 76% del totale di coloro che inviano la propria dichiarazione all'Erario. Pagano in media 4.820 euro di IRPEF a testa. Ma ci sono anche 9,7 milioni di contribuenti italiani che - scritto nel linguaggio fiscale - «hanno imposta netta uguale a zero». In pratica non pagano l'IRPEF o perché hanno redditi troppo bassi, o perché abbattono l'imponibile con detrazioni e deduzioni.

AUTONOMI, IMPRENDITORI
e DIPENDENTI - I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato (42.280 euro) mentre il reddito medio dei lavoratori dipendenti è di 20.020 euro e quello dei pensionati di 15.520 euro. Il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è invece pari a 18.844 euro: 29.100 euro per le imprese in contabilità ordinaria e 17.480 per quelle a contabilità semplificata.

CIFRE ASSOLUTE - La maggior parte dell'ammontare IRPEF è versata dal lavoro dipendente (54,5%) e dalle pensioni (il 25,5%) per una percentuale complessiva dell'80%. Il lavoro autonomo contribuisce solo con il 6,7%.

TASSE LOCALI - Nel 2012 l'addizionale regionale sull'IRPEF ha fruttato 11 miliardi, con un aumento del 27% in un solo anno. L'IRPEF comunale 3,4 miliardi (+11%)

CEDOLARE SECCA - Sono stati circa 483.000 (pari al 2,3% di chi dichiara redditi da fabbricati) i contribuenti che hanno scelto la cedolare secca per dichiarare i redditi d'affitto. L'importo dichiarato - in pratica l'affitto - è stato in media di 8.370 euro: in testa la provincia di Bolzano (10.090 euro) seguita dalla Liguria (9.660 euro). Ai minimi Molise (4.060) e Basilicata (4.590 euro).
(Fonte: Ansa)


Berlusconi scende in piazza (una volta prerogativa del proletariato e del sottoproletariato) e annuncia lotta; annuncia una seconda campagna elettorale, o meglio il proseguimento di quella già fatta. Proprio lui. Proprio lui che ha rovinato il Paese semplicemente ignorando i problemi della gente (usava dire: "Ristoranti, teatri, voli aerei, crociere... dappertutto c'è il pienone!") preferendo occuparsi degli affari propri, dentro e fuori Villa Bunga-Bunga. Grazie, Cavaliere! Ora occorre rimboccarsi veramente le maniche e vedere chi e dove ruba.
Comincerei proprio da lui, dal caro Silvietto, e da tutti quegli altri che possono vantare possedimenti da Repubblica di Bananas. E via via scendere. Occorre colpire il patrimonio più che il reddito! Non tassare chi ha un'unica casa, ma mettere senz'altro le tasse sulla seconda, terza casa ecc., nonché su tutti gli altri immobili. Controllare inoltre cosa c'è dietro alle proprietà immobiliari: a immobili anche consistenti,  corrisponde spesso un reddito basso insufficiente non solo a giustificare gli acquisti, ma anche la sola gestione di tali proprietà.
Nel caso di proprietà superiori a quanto il reddito dichiarato possa far supporre, dovrebbe essere il tanto criticato redditometro a scovare i "furbetti".
E contemporaneamente: effettuare finalmente i tanti sospirati tagli radicali alla politica divora-soldi.




Incrociare i dati

Per chi non se ne fosse ancora accorto, viviamo nell'epoca del computer, dei calcolatori elettronici: che ci vuole a incrociare la dichiarazione dei redditi con il pubblico registro automobilistico, incrociando anche le auto di lusso intestate a società? Chi è veramente povero (o ha una società che va male) non può certo permettersi di comprare o solo di mantenere una costosa autovettura! Se la possiede, si vede che è un evasore. Stesso discorso con le proprietà terriere e immobiliari.



E poi: ovunque c'è un immobile (una casa) con un'utenza attiva, dovrebbe essere ipotizzato un reddito, o comunque il minimo che serve ad una famiglia per sopravvivere. E questo reddito dovrebbe essere giustificato: cosa fa il titolare del reddito (che invece ha dichiarato zero euro o giù di lì)? Come si guadagna da vivere? Forse commercia, ma allora evade anche l'IVA; oppure è lavoratore dipendente, allora ci sono contributi non versati... Attraverso un semplice controllo delle utenze associate agli immobili, si può individuare un reddito presunto. E fare emergere una gran quantità di sommerso: incassando più IVA per abbassare l'imposta sui consumi e più contributi INPS per abbassare l'età pensionabile.
Solo dipendenti e pensionati devono pagare le tasse? Si controllino più efficacemente commercianti, artigiani, salumieri, tabaccai...!
Recuperare evasione non è aumentare la tassazione! E le pensioni, checché ne dicano i "neoliberisti", non sono spesa improduttiva, ma un diritto dei lavoratori e degli anziani in generale!


Link correlati:
                      Campagna educativa contro l'evasione fiscale
                      Immigrazione e lavoro: evasione fiscale del 60% (Kairos)
                      GdF di Ancona scopre maxi frode fiscale e 3.700 lavoratori irregolari
                      Como - Evasione fiscale, un pozzo senza fondo

sabato, novembre 03, 2012

L'Italia rimarrà un Paese di guitti?

In Italia mancano i veri magnati, i mentori, i sinceri pigmalioni, ricchi che abbiano stile e siano, di conseguenza, amanti della cultura e delle bellezze artistiche e paesaggistiche.

Insomma: non ci sono animi magnanimi dal pingue conto in banca! Tutti spilorci e pidocchiosi, tutti pezzenti arpagoni e quindi morti di fame nell'ex Belpaese!

Questi erano grandi principi! Lorenzo il Magnifico

Una moderna famiglia de' Medici potrebbe sicuramente dare il "la" a un nuovo Rinascimento. Ma, a quanto pare, i nostri miliardari sono tutti banali e rozzi, ignoranti, scadenti.

Persone grette e meschine che, una volta sotterrate, passeranno alla Storia per non aver mai fatto niente di utile e piacevole per la comunità...




Read what the Bible says about riches and wealth:

sabato, agosto 11, 2012

Ci vuole un uomo forte - parola di Benetazzo

L'economo Eugenio Benetazzo sul suo sito www.eugeniobenetazzo.com indica (titolo dell'articolo: "Viviamo di rendita") che cosa occorre, secondo lui, per rompere il circulus vitiosus che attanaglia l'Italia.

 
Lorenzo il Magnifico

"Il futuro pertanto che attende il paese è presto che segnato" afferma Benetazzo. "Chi ha risorse, competenze e denaro in qualche modo sopravviverà, gli altri saranno condannati, chi a lavori mal pagati gestititi dalle nuove mafie (from China e Russia) che stanno lentamente invadendo la nazione, chi invece..." Leggi tutto l'articolo qui.

domenica, maggio 20, 2012

Pippo Baudo mai così ribelle come in questa intervista



"Vespa omosessuale..."

Stupendo quando fa il lapsus: "Ho portato la bara di Berlusc..." E poi si ferma. E aggiunge: "Questa mi è uscita dal cuore!"

lunedì, aprile 30, 2012

Incredibile. Ecco come il governo Monti si è comprato la fiducia del PdL

Le frequenze televisive, dalla cui asta potremmo recuperare ben 4 miliardi di euro, attualmente vengono invece regalate! Di Pietro, in una puntata di Ballarò del 2011, costrinse il sottosegretario all'economia Polillo ad ammettere che c'è una tresca tra il governo Monti e Silvio Berlusconi



Ma c'è anche il problema della RAI, un covo di magna-magna. Se prima gli avvoltoi ne circondavano il cadavere nottetempo, di nascosto, ora celebrano i loro schifosi banchetti alla luce del giorno.

Il professore in pensione Serafino Massoni illustra, nel video sottostante, alcune porcate di casa RAI. Con lui non posso che essere parzialmente d'accordo. Dico "parzialmente" e sotto il video spiego anche il perché.


Beh, almeno la Berlinguer (nomen est omen!) è una donna intelligente e alquanto critica nei confronti del sistema fascio-capitalista. Perché non denunciare, invece, le paghe di un Emilio Fede, di un Bruno Vespa e di tutti quegli altri viscidi personaggi (di derivazione democristiana, non dimentichiamolo!) che col sistema ci marciano alla grande, sbavando pubblicamente ai piedi di rovinafamiglie che già furono al governo (Silvio) o che tuttora lo sono?

.... ....
....Tra i pochi utili a noi telespettatori: Giovanni Floris, Bianca Berlinguer



Dice Serafino Massoni: "[Voi della RAI] Mantenetevi con la pubblicità, come fa Mediaset."

Eh no, basta con Berlusconia estesa ovunque! La "publicitate" su Mediaset dura quasi quanto più il normale programma. Quando trasmettono un film, lo spettatore, a causa della pubblicità, si scorda quasi di che cosa tratta la storia... No! La RAI dovrebbe far continuare a pagare il canone ai cittadini (abbassandolo però), strappare tutti i contratti d'oro ancora in mano a una masnada di parassiti senza alcun talento e offrire solo programmi culturali, senza réclame, senza neppure un minuto di pubblicità.
Mamma RAI (così mi illudo di poterla ancora chiamare) dovrebbe divenire anticommerciale e anticapitalista, puntando solo sulla qualità. Giacché...
Cultura e lucro stanno esattamente agli antipodi.



A propos: Smettete di fumare!
 A che pro fumare? 

Chi fuma sa di star commettendo un'azione sciocca (e peraltro costosa).

Smettere invece non costa nulla (a parte un iniziale sforzo per tenere sotto controllo i nervi) e può inoltre rappresentare la base di una nostra personalissima piramide della felicità.

Stop it! Smettete! Ed evitate di comprare cerotti, pillole, ecc.: è tutta roba dannosa. Applicate piuttosto, più semplicemente, la vostra volontà... e la vostra personalità.

L'Autore di questo agile libriccino vi spiega come c'è riuscito lui, e il come e perché della dissuefazione.


      NO SMOKE - Le sigarette sono nazi, eBook su Amazon Kindle


.

sabato, novembre 12, 2011

Si è dimesso



Nell'apprendere la notizia, la folla ha applaudito. La Repubblica parla anche di lancio di monetine insieme al grido "Buffone! Buffone!"

Fine di un'era che molti definiscono "del Bunga-Bunga". Forse c'è ancora speranza per una ripresa economica e culturale dell'Italia. Bisognerebbe però investire nelle scuole, nell'intelletto; puntare sul lavoro vero abrogando quello interinale (la Legge Biagi ha messo in ginocchio oltre metà della popolazione); occorrerebbe pensionare i lavoratori a 50-55 anni per dare impiego ai giovani, diminuire drasticamente le tasse ad artigiani e piccoli imprenditori, premiare quelle ditte che creano nuovi posti di lavoro; bisogna inoltre tornare a un'agricoltura di tipo tradizionale e promuovere il 'Made in Italy'...
Mi sa tanto però che loro vogliono andare nella direzione esattamente opposta.

domenica, luglio 17, 2011

Impietosa copertina dello 'Spiegel'...

...su Berlusconi & Co.



"Ciao Bella! Una inchiesta sul declino del Paese più bello del mondo"

Da decenni i media tedeschi, inglesi, francesi ecc. si chiedono come mai l'Italia sia caduta tanto in basso. Su riviste come Der Spiegel, ma anche su emittenti televisive e - soprattutto - radiofoniche, giornalisti competenti hanno snocciolato (e snocciolano) praticamente a cadenza quotidiana verità assai scomode per l'attuale governo nostrano e, nell'immaginario europeo e non solo, il nome "Berlusconi", pronunciato con accenti diversi, si accosta ad "Al Capone", "Mussolini", "mafia" e "maccheroni".
L'Italia è sulla bocca di tutti... per la tristezza che suscita quella masnada di maschere carnescialesche che ne stanno decretando la morte.

venerdì, aprile 15, 2011

Donne e lavoro - l'Italia è da Terzo Mondo

Peggio di noi per occupazione femminile, solo la Turchia. Secondi al mondo, dunque: un primato da Terzo Mondo!

L'ultimo rapporto sociale annuale dell'OCSE, dal titolo "Society at a Glance", conferma la difficile situazione lavorativa delle donne italiane: solo il 46,6% lavora, contro l'80% della Norvegia. Peggio dell'Italia si colloca solo la Turchia, con il 24%.


Domanda lecita: ma queste statistiche tengono conto del lavoro che il nostro premier dà alle donne nei suoi... bunga-bunga?
Ahahahah!
Io rido, ma ovviamente c'è da vergognarsi.

giovedì, agosto 19, 2010

Tafano Broders - "Papi"

Un disperato e affettuoso messaggio al "papi" più famoso del mondo
dai Tafano Broders: PAPI SILVIO!... ADOTTACI!




Tafano Broders

sabato, luglio 10, 2010

Ricevo e volentieri diffondo

per tu Peter

caro Peter,

sono "sophie" la pazza di berlusconi, ecco perche io sogno de lui: ecco 4 anos, mi padre e morto, lui era tutto per mi, durante 8 mezzo io pensa solo a morire, ma quando ho vedo le viso simpatico di SILVIO, lui ma rida la voglia di vivere, purtropo e berlusconi che non poso al meno abbracciare una volta, sono ebreo, forse lui e antissemitta? mi non sono communista, e altra, sono per che esiste piu "povero" e anormale al 2009 essiste povero, che soppravivere come mi per mangiare, una vergogna, ma tutto politico destra, sinistra, e putrefazione, salva forse Obama, lui io credo che e vero, intelligente, gentlemen, tutto altra si prene per "dio"! e la ragione per la quale non votare piu, non il diretto de loro parlare, vedere, come berlusconi che vorrei una volta abbracciare,anche, non credo al "dio", ma tutto e spirituale, sguardo, ecco uno anno al aprile 2008, il popolo votare berlusconi-fini=cattivo, e ieri al compleanno de la victoria, "dio e collera" per abbruzza, purtropo per le gentes certo, ma essiste molto gentes cattivo, dunque, essiste giustizia divina, che uno bacio tra una vita? che 10-15 minuta a una vita? mi avrei fa piacere di incontrare berlusconi, e basta, ma come non sono importante, ricco, non l'interresse, e molto cattivo, ecco Peter, io voglio soltanto te dire la ragione per la quale berlusconi m'attira, non sono innamorata, soltanto attira, ciao, scrito mi quando tu voglio, e scusami de mi italiano,

sophie orenbuch


domenica, febbraio 28, 2010

Sentenza assurda contro Google e YouTube

Una delle preoccupazioni principali del governo Berlusconi sembra essere quella di frenare o, se possibile, sopprimere la libertà di/su Internet. Con la condanna a sei mesi di tre dirigenti di Google, abbiamo una prova della grave manipolazione della Giustizia italiana. Tra l'altro, la sentenza di condanna contro Google ha preceduto di poco quella dell'assoluzione "per prescrizione" di David Mills, l'avvocato del diav... ehm... del premier.


Il fatto: nel 2006, in un istituto tecnico di Torino, un bambino autistico viene seviziato da alcuni compagni; il resto della classe non interviene e osserva con indifferenza. Il pestaggio viene filmato e messo su YouTube. E' visto 5.500 volte e poi rimosso in seguito a una segnalazione. YouTube è di proprietà di Google, ed è a quest'ultima che viene imputata la violazione della privacy.
Il Tribunale di Milano condanna a sei mesi tre dirigenti di Google con l'accusa di non aver impedito la pubblicazione del video (!). La condanna è avvenuta nonostante fosse stata ritirata la querela dai legali del ragazzo.


Consideriamo una cosa importante: Internet consente la pubblicazione di contenuti su diverse piattaforme. YouTube è una di queste, come Vimeo, Facebook, Flickr e molte altre. La responsabilità del contenuto è di chi pubblica, non del gestore della piattaforma. Se ogni contenuto dovesse essere controllato dal punto di vista legale prima di essere messo on line, Internet dovrebbe essere chiuso.


Senza il video, il bambino sarebbe ancora vittima dei suoi seviziatori; lo scandalo è scoppiato solo grazie alla visibilità data da YouTube. I colpevoli sono nell'ordine: gli insegnanti e il preside, i compagni che lo picchiavano abitualmente, i compagni che assistevano senza muovere un dito, coloro che sapevano e non hanno sporto denuncia.
YouTube ha solo reso pubblico un reato. Qualcuno è stato punito per quel reato?


Sì: le persone sbagliate!

domenica, ottobre 04, 2009

Lodo Mondadori: giustizia è fatta

Ci sono voluti vent'anni... E la Fininvest ha già annunciato di voler ricorrere in appello

Brutti tempi per Berlusconi! Il Tribunale civile di Milano ha depositato la sentenza che liquida a favore della CIR di Carlo De Benedetti la somma di 750 milioni di euro. Questo è, o dovrebbe essere, l'epilogo del Lodo Mondadori, vicenda che si incentrava su azioni fraudolente che avevano permesso alla Fininvest di aggiudicarsi il maggiore gruppo editoriale italiano. (Fininvest corruppe, tramite Cesare Previti, dei giudici, e Silvio Berlusconi era stato prosciolto dall'accusa di corruzione "per intervenuta prescrizione".)


La guerra tra Berlusconi e De Benedetti per impadronirsi del Gruppo Mondadori si scatenò tra la fine degli Anni Ottanta e l'inizio dei Novanta. Dopo varie vicissitudini legali, alla CIR andarono Repubblica, L'Espresso e alcuni quotidiani locali, mentre Fininvest entrò in possesso di Panorama, Epoca e tutto il resto della Mondadori.


Finalmente la Magistratura, tra l'altro confermando definitivamente in sede penale l'avvenuta corruzione di un giudice, rende giustizia a De Benedetti. I 750 milioni sono un risarcmento per avvenuta "perdita di chance"; ma la CIR ha anche diritto al risarcimento da parte di Fininvest dei danni non patrimoniali sopportati in relazione alla medesima vicenda e la cui liquidazione "è riservata ad altro giudizio".


A fronte di tali notizie, è possibile ipotizzare un declino repentino dell'attuale Presidente del Consiglio. Su internet impazzano i commenti. Alcuni naviganti ipotizzano che lo "Scudo fiscale" sia stato fatto passare in maniera preventiva: per racimolare i soldi da destinare a De Benedetti. E molti tifosi del Milan iniziano a capire il perché il loro presidente abbia impostato l'ultima campagna acquisti al risparmio, vendendo finanche un pezzo pregiato come Kakà.


A questo punto, tutti gli italiani - anche quelli conservatori e/o reazionari - dovrebbero aver compreso da che razza di cialtroni si sono fatti governare. E il "mito Berlusca", selfmade man all'italiana, dovrebbe essere crollato una volta per sempre, essendoci ora l'evidenza che quest'uomo ha fondato le sue fortune sul malaffare e la mafia.


Marina Berlusconi si dice "sconcertata" per la sentenza. Lei, degna figlia di cotanto padre, ha affermato: "Non posso non rilevare che questa sentenza cade in momento politico molto particolare. Non posso non rilevare che dà ragione ad un gruppo editoriale la cui linea di durissimo attacco al Presidente del Consiglio, per non dire altro, è sotto gli occhi di tutti. Sbaglia però chi canta vittoria troppo presto. Sappiamo di essere nel giusto e siamo certi che alla fine questo non potrà non esserci riconosciuto".


La parte vincente, Carlo De Benedetti, da parte sua commenta: "La sentenza non mi compensa per non aver potuto realizzare un grande progetto industriale, ma stabilisce in modo inequivocabile i comportamenti illeciti che l'hanno impedito".

mercoledì, maggio 06, 2009

L'harem di Mister Berlusk





(Dal blog "BRINDA CON PAPI")



Articolo da L'Unità:


"Palazzo Grazioli. Tra Piatti e Bacetti"



I coperti sono sempre 50. È un numero che probabilmente piace al Presidente del Consiglio, lo considera forse congruo per qualunque occasione, una riunione politica, un incontro d'affari, una festa. La tavola è situata al centro di un bellissimo salone, come quelli dei ristoranti di lusso, ma si trova a Palazzo Grazioli, l'abitazione privata di Berlusconi di fronte a Palazzo Venezia. Vuota, la sala fa un po' impressione, soprattutto quando gli invitati sono quattro o cinque e naturalmente si domandano il perché dei restanti coperti. Non è considerato un problema non arrivare a occupare tutti i posti, ma - si sa - l'attuale Presidente del Consiglio è anche uomo di fantasia, difficile non immaginare qualche sorpresa. Per avere la certezza che quella sera il premier non ha alcuna intenzione di parlare di politica o d'affari basta attendere qualche minuto. A un certo punto, infatti, si spalancano le porte ed ecco Berlusconi, accompagnato dal fido menestrello Apicella e scortato da una cinquantina di fanciulle. Sono tutte intorno ai vent'anni, sono poco vestite e adoranti al punto da intonare immediatamente l'inno personale del padrone di casa: «Meno male che Silvio c'è!». Silvio, tuttavia, non vuole essere soltanto spettatore, ma protagonista. Come sempre. Eccolo allora afferrare il microfono che sta a centro tavola e ricambiare l'omaggio con alcuni stornelli, accompagnato dal simpaticissimo Apicella. Sono le canzoni da osteria, dal doppio senso incorporato, che lasciano un po' sbigottiti alcuni tra i presenti. Le ragazze sembrano incantate da tanta bravura, ridono, scherzano tra loro e non nascondono la gioia per una serata che sarà sempre tra i loro migliori ricordi. Terminati gli stornelli, il presidente del consiglio, che forse anche per questo qualcuno definisce l'Imperatore, non ha difficoltà nell'andare incontro alle ragazze festanti, dare un bacetto a questa e una carezza a quella, invitare la giovane che sul momento ispira maggiormente i suoi sentimenti a sedergli sulle ginocchia. D'altronde, non mostra grande appetito. Il Presidente del Consiglio, infatti, si limita a una forchettata sola, una di numero. Poi più nulla. Eppure il cibo è ottimo. I camerieri, che indossano rigorosamente guanti bianchi, sembrano un po' svogliati e servono le ragazze quasi controvoglia: anziché appoggiare delicatamente le portate quasi le lasciano cadere. E poi non sembra loro affatto interessare se si tratti di aspiranti soubrette o future eurodeputate. Chiunque siano, infatti, saranno premiate in una misura di gran lunga superiore di quanto sia retribuito il lavoro dei domestici: a fine cena, i valletti entrano ancora una volta con i vassoi d'argento e porgono ad ogni ragazza un gioiello, una collana, un braccialetto. Le fanciulle saltellano, lanciano gridolini, ringraziano il loro generoso anfitrione, sebbene nessuna possa ancora permettersi di chiamarlo "papi". Forse più avanti. Questa storia sembra una fiaba, ma non è una fiaba: mi è stata raccontata da una persona che l'ha vissuta e che, comprensibilmente, preferisce rimanere nell'anonimato.


(Riccardo De Gennaro per L'Unità, 4 maggio 2009. Pagina 8)






domenica, aprile 26, 2009

'Bribery' significa corruzione

The Economist vince la causa. Nel 2001 la rivista londinese aveva giudicato il nostro Premier "inadatto a governare". Lui, sentendosi diffamato, aveva avviato una querela. A sette anni di distanza, il Tribunale di Milano ha definitivamente rigettato le sue accuse obbligandolo ad assumersi tutti i costi legali sostenuti dall'Economist, che è stato difeso da Berardino Libonati.
L'articolo "incriminato" parlava dei numerosi inciuci dell'allora leader dell'opposizione, i suoi rapporti con la mafia, le accuse di corruzione ("bribery") di politici, giudici e componenti della Guardia di Finanza, nonché dei processi a carico di Fininvest. Berlusconi non c'era stato e aveva denunciato il settimanale britannico. Il quale però non ha mai desistito e all'attuale Presidente del Consiglio italiano ha dedicato altri numeri altamente edificanti, criticando ultimamente anche il progetto Nuova Alitalia.

All'estero, il Premier viene considerato una sorta di erede naturale di Mussolini e/o Al Capone. Non solo in Inghilterra ma anche in America, Francia, Germania, Spagna ecc. vengono raccontate barzellette su di lui, e persino i media ufficiali trattano l'argomento con un'ironia che sfiora i toni di un umorismo da bettola. Se ne occupano tutti: dalle emittenti serie a quelle di puro intrattenimento, dalla yellow press a pubblicazioni rinomate come il magazine tedesco Der Spiegel, che ha intitolato un suo servizio "Il Padrino"...

Der Spiegel - Berlusconi

mercoledì, aprile 08, 2009

Terremoto - tutto business e niente arrosto

Arrestati a Onna due sciacalli: avevano fatto un bottino di 80.000 euro. "Questa gente viene da tutta Italia" spiegano i carabinieri.

Gli ospedali sono strapieni. Molti bisognosi di cure devono perciò rimanere fuori, all'aperto, in attesa che giunga il loro turno.

Carne venduta a 80 euro al kg - Sono arrivati con un furgoncino pieno di carne chiedendo ai cittadini di Pizzoli 80 euro per un chilo. Indignate, alcune persone hanno avvertito la protezione civile e da lì è partita subito una chiamata ai carabinieri, che stanno raggiungendo il paese per denunciare il responsabile.

Ma non è il cibo il vero problema. Negli accampamenti, regna un ordine esemplare e tutto fila liscio anche durante la distribuzione dei viveri (pasta, frutta, acqua, limonate...). Purtroppo non ci sono tende a sufficienza. Il governo ha parlato dapprima di 17.000 senzatetto e a L'Aquila si chiedono da dove hanno preso queste cifre. Soltanto nel capoluogo abruzzese abitavano 70.000 persone... Alcuni giornali riferiscono ora di 25.000 sfollati, ma non ci sono certezze; è più probabile che siano molti di più. Nel frattempo, anche la notte scorsa tantissimi hanno dovuto dormire dentro le automobili (fonte: RaiNews24; durante uno dei servizi, una madre di famiglia, in evidente stato di agitazione, ha sollecitato l'inviato a dire la verità: "Le tende non ci sono! Io e i bambini dobbiamo trovare rifugio dentro la macchina...").


Qualcuno si lamenta, parlando ai microfoni di una televisione americana: "E' necessario che Berlusconi vada e torni ipocritamente dall'Abruzzo ogni giorno? Non può semplicemente rimanere qui in mezzo a noi? Ma quanto costano al Paese i suoi trasferimenti inutili in elicottero? Quei soldi non possono invece essere impiegati per aiutarci?"

Alcuni altri parlano dei milioni e dei miliardi che l'intera cittadinanza italiana deve sborsare per mantenere Rete4 e Alitalia.


Da alcune indiscrezioni, sembra che non ci siano neppure bare a sufficienza per i deceduti...



Berlusconi accenna a più riprese all'abilità propria e del governo di aver prontamente recato soccorsi ai terremotati; lo dice più o meno tra le righe, lo fa capire in ogni suo discorso... Ma la Protezione Civile è un macchinario che si è messo in moto da solo; non è il Presidente del Consiglio ad aver organizzato gli aiuti: lui ha dovuto solo apporre una firma. Onore ai volontari, un foltissimo gruppo di italiani che tutti i giorni in silenzio lavora per la comunità, e che per la comunità spesso muore. Sono loro che ancora sostengono questo Paese, senza chiedere nulla in cambio, mentre le impalcature istituzionali cigolano pericolosamente e i politici, "inciuciati" con il mondo degli affari, fanno solo campagna elettorale. Soprattutto il loro capo e padre padrone: "Ho fatto, ho detto, ho parlato con Obama, mi ha scritto, mi ha telefonato, hanno agito come avevo suggerito io, io sono riuscito a rappacificarli, ho intermediato..."


Notizia al margine: due medici greci dell'organizzazione Doctors of Peace sono arrivati in Abruzzo in piena notte direttamente da Atene con un camion carico di 70 letti e materassi. Erano stanchi morti per il viaggio e avrebbero subito voluto consegnare il loro dono insieme a una lettera scritta dal sindaco ateniese, perciò si sono messi in cerca del primo cittadino di L'Aquila; ma nessuno ha saputo dire loro dove questi potesse trovarsi...


Gli sfollati pagano il pedaggio dell'autostrada - Cresce la protesta da parte degli sfollati dell’Aquilano e dei paesi della Piana di Navelli perché la Società Autostrada dei Parchi continua a lasciare a pagamento la tratta dell’A25 tra Bussi e Pescara. Secondo alcune testimonianze, questa mattina i casellanti della stazione di Bussi hanno chiesto il pagamento del pedaggio anche a mezzi di soccorso e a forze di polizia.

La società che gestisce l’Autostrada dei Parchi smentisce categoricamente: "Non è possibile che i mezzi di soccorso accreditati abbiano pagato un pedaggio, perché è il codice della strada che li esenta" spiega Antonio Petriello, direttore del personale e gestione dell’azienda. "Ci sono disposizioni chiarissime, e in questi giorni siamo stati in contatto con la Protezione Civile per allargare le maglie il più possibile."

L'eccezione però potrebbe essere rappresentata dagli sfollati in viaggio verso la costa, il cui numero è aumentato in modo esponenziale da ieri pomeriggio: "Non abbiamo avuto disposizioni in merito se esentarli dal pedaggio. Anche se gli sfollati verso gli alberghi della costa dovessero dichiararsi come tali, sarebbe una situazione complessa" spiega Petriello.


Gli unici aspetti positivi, come sottolineano i media stranieri, sono i molti volontari e il senso di solidarietà degli stessi abruzzesi, che si aiutano l'un altro. Alcuni bar hanno riaperto e sono divenuti centri d'incontro. Il caffè viene servito all'aperto, in quanto la terra non smette ancora di tremare. Anche La Compagnia del Viaggiatore, il ristorante di Velia Lorenzetti, è diventato uno di questi punti d'incontro. Nel parcheggio del locale si sono accampati membri delle organizzazioni umanitarie; giornalisti e parenti dei senzatetto dormono dentro le loro auto. A mezzogiorno viene servita la pizza e anche chi deve solo andare al bagno non viene respinto dalla signora Lorenzetti. Non ci sono né la corrente né il gas, ma per fortuna La Compagnia del Viaggiatore vanta un forno a legna. La casa dei Lorenzetti rimane aperta a tutti. Velia ha svuotato i propri armadi per consegnare capi di vestiario ai bisognosi - dagli indumenti intimi ai maglioni pesanti - e amici suoi sono arrivati da Roma con due roulotte piene di coperte e vestiti. Il materiale è stato consegnato ai Vigili del Fuoco, che hanno già provveduto a distribuirlo a chi ne ha bisogno.


Molte critiche al Presidente del Consiglio da parte dei media tedeschi e anglosassoni. Parlando degli sfollati al canale tedesco all-news N-TV, Berlusconi ha affermato che la loro sistemazione nelle tende è "assolutamente provvisoria, ma bisogna che la prendano come un campeggio nel week end".

La frase è stata sbattuta in prima pagina dal quotidiano conservatore Frankfurter Allgemeine Zeitung. E Spiegel Online scrive: “Berlusconi paragona i letti provvisori a un 'campeggio vacanziero'". Ne parla anche l'emittente pubblica ZDF: "Berlusconi rifiuta inspiegabilmente gli aiuti dall'estero e schernisce le vittime del terremoto". ("Ringrazio i Paesi stranieri per la loro solidarietà, ma invitiamo a non inviare qui i loro aiuti. Siamo in grado di rispondere da soli alle esigenze, siamo un popolo fiero e di benessere e li ringrazio, ma bastiamo da soli" - sembra comunque che nel frattempo abbia di nuovo cambiato idea.) Naturalmente anche la yellow press, con la Bild Zeitung in prima linea (un giornale che fin da sempre parla del nostro Primo Ministro come fosse una macchietta), informa che "Berlusconi deride le vittime del terremoto", citandolo così: "Andate, paga lo Stato. E poi siamo vicino a Pasqua e quelli sono bei posti, e con il sole si sta bene!"  A dei bambini che lo salutavano e urlavano 'Forza Milan!' avrebbe detto: "Fate i bravi, voi, dite alle mamme di portarvi al mare che ci sono degli alberghi che vi aspettano". "Sarete serviti e riveriti." Poi, rivolgendosi a una signora sulla quale erano visibili i segni di una lunga permanenza al sole: "Mi raccomando, mettete la crema solare". (Tantissime le vignette che la Bild Zeitung nel corso degli anni ha dedicato a Berlusconi, ritraendolo con un bel faccione molliccio e una fetta di catrame sulla cervice.)

In Inghilterra, dal Telegraph al Guardian, fino al Times, si commenta con stupore e un sottotono di humour britannico l'ennesima gaffe del "premier di tutti gli italiani".


$ $ $ $ $ $ $ $ $

€ € € € € € € € €

£ £ £ £ £ £ £ £ £


A proposito delle New Towns di cui parla Berlusconi, arriva la bocciatura dell'architetto Massimiliano Fuksas: "All'estero ci sono state diverse esperienze in passato. Oggi nessuno pensa più alle New Towns perché sono state un fallimento. Le New Towns non sono sono né città, né campagna. L'effetto-città è mancato. Anche dal punto di vista sociale".


Una "new town" italiana è per esempio quella costruita per gli sfollati di Erto in seguito alla frana del Vajont: un vero obbrobbrio.


Lo Stato non c'è - L'associazione dei consumatori ADUC accusa: "Lo Stato non c'è. L'emblema dell'assenza è evidente nella foto che ritrae il crollo del Palazzo del Governo nel capoluogo abruzzese. Lo Stato non serve a proclamare un lutto ma ad evitarlo". Sono parole di Primo Mastrantoni, segretario dell'ADUC. "La legge antisismica è del 1974. Sono passati 35 anni, ma nessun governo si è messo all'opera per evitare il disastro successivo. In 40 anni si sono spesi 140 miliardi di euro per il post-terremoto. Il CNR calcola che basterebbero 8 anni per consolidare l'esistente, oltre, evidentemente, a costruire bene. Dov'è, dunque, lo Stato?"


Ricalca Alessandro Martelli, che insegna "costruzioni in zona sismica" all'università di Ferrara, dirige la sezione "prevenzione rischi naturali" all'ENEA ed è presidente dell'Associazione Nazionale di Ingegneria Sismica: "Un terremoto di grado 7, nell'Appennino meridionale provocherebbe tra i 5 e gli 11.000 morti, in Giappone solo 50. Un sisma ancora più violento (intensità 7,5) in Calabria causerebbe tra le 15 e le 32.000 vittime, appena 400 in una città densamente popolata come Tokyo. In Giappone, un terremoto come quello dell'Aquila non sarebbe neanche finito sul giornale" dice. "E invece da noi l'applicazione della legge che impone criteri antisismici per gli edifici di nuova costruzione viene rimandata in continuazione."


Ora verrà aperta un’inchiesta per accertare le responsabilità per gli edifici inadeguati. Conoscendo l'Italia, nel vaglio resterà certamente un geometrucolo che ha inviato l’allarme alla Protezione Civile trenta secondi troppo tardi, o che non può provare di aver lanciato l'allarme perché la sua pratica "si è persa". Inoltre, si prevedono ulteriori guai per Giampaolo Giuliani: lui, l'allarme-terremoto lo ha diramato troppo presto...


E, ancora: ecco quel che dichiara Cesare Salvi, ospite di Piero Sansonetti a “Red-azione” su Red Tv:  "Pochi sanno che la normativa predisposta subito dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia non è mai entrata in vigore. Una normativa dove si decidevano, oltre che le regole per la costruzione delle nuove abitazioni, anche la messa in sicurezza di quelle vecchie. Siamo andati avanti di proroga in proroga e ad oggi ancora non l`abbiamo approvata". 


Il timore generale è che, tra un anno o anche più, questi poveretti, a meno che non si diano da fare da soli, saranno come sempre abbandonati nelle tendopoli, in camper o in prefabbricati, da uno Stato che sempre ha brillato per la sua assenza. Molti ricordano le catastrofi sismiche del Belice, del Friuli, d'Irpinia, del sunnominato San Giuliano di Puglia; ebbene: la ricostruzione è filata liscia solo per il terremoto del Friuli del 1976. La ricostruzione nel Belice è stata eterna. Per quanto riguarda San Giuliano (1350 abitanti) è ancora in corso. E non è terminata quella dell'Irpinia.

C'è tutto un sistema che con le disgrazie altrui ci mangia; palazzinari e no. Quando ci fu il terremoto del 1997 in Umbra e Marche, vennero stanziati i fondi per la ricostruzione delle prime case. E furono ricostruite tutte. Quindi furono stanziati i fondi per le seconde case (a quel tempo governava D'Alema). Lo Stato si impegnò a versare i soldi alle banche, e le banche anticiparono i soldi ai cittadini che cominciarono a ricostruire. Nel 2002, il neoeletto  governo Berlusconi tira indietro la mano e toglie questi fondi. Risultato: le banche si stanno facendo ridare le somme non dallo Stato, ma da quegli sfortunati cittadini! Oltre il danno, la beffa.


I messinesi hanno ancora ben vivo nella memoria il famoso terremoto del 1908 (magnituto 7,3): nella loro città ci sono ancora le baracche! La ricostruzione non è mai stata completata.

Beh, ma che importa? Berlusconi e i suoi giannizzeri faranno costruire il ponte (lo scopo di Berlusconi: far cadere una pioggia di miliardi a imprese amiche che lo ripagheranno in termini di voti, e ciò con il deficit da brivido che ha l'Italia)... Tutto business e niente arrosto.


 


$ $ $ $ $ $ $ $ $

€ € € € € € € € €

£ £ £ £ £ £ £ £ £

martedì, marzo 10, 2009

Spese 6000 sterline per il logo del G20

[Fonte: The Italy Dispatch]

I ministri britannici sono stati aspramente criticati per le spese del summit londinese del 2 aprile. Il conto finale del G20 potrebbe ammontare a decine e decine di milioni di sterline.


E' troppo, assurdamente troppo: mentre le famiglie britanniche sono costrette a stringere la cinghia, il loro governo sciupa un mucchio di soldi per ospitare i leader mondiali che dovrebbero decidere di come risolvere la crisi economica.



Greg Hands, ministro del Tesoro del governo-ombra, ha dichiarato: "Chi ci governa dovrebbe dare il buon esempio. 6.000 sterline soltanto per il logo del summit sono decisamente una spesa eccessiva. E i costi totali crescono di giorno in giorno..."


Il centro di conferenze ExCel, nell'est di Londra, deve essere protetto contro terroristi e dimostranti (già preannunciate azioni del gruppo ambientalista Plane Stupid nella City londinese); sia dal basso (recinzioni, posti di blocco, spiegamenti di forze di polizia e dell'esercito) che dall'alto (elicotteri e aerei della Royal Air Force). Solo per le misure di sicurezza se ne andranno svariati milioni.

Centinaia di migliaia di sterline costerà l'"hospitality", comprendente un servizio navale per le troupe televisive da e attorno ai Royal Docks. 200.000 sterline guadagneranno un coordinatore di progetto e due "event managers" della PA Consulting - la ditta che l'anno scorso fu responsabile di uno scandalo cibernetico dopo aver smarrito i dati di migliaia di pregiudicati.

Più di £ 50.000 sono stati stanziati per pagare due editori della homepage del summit; £ 40.550 (netti) è il compenso per l'agenzia di webdesign Start Creative.


E, a voler credere al Daily Mail, ben 6 milioni di sterline se ne andranno nelle tasche dei soliti loschi "consulenti", chiamati ad aiutare il governo nell'organizzazione del G20. 


  Mark Wallace, uno dei direttori dell'associazione TaxPayers' Alliance,, che lotta per un fisco meno vorace, dice: "E' da irresponsabili spendere migliaia di sterline per semplici orpelli mentre il mondo - letteralmente - boccheggia a causa della recessione. Non dimentichiamo che questi soldi sono dei contribuenti..."


Il motto del summit del 2 aprile sarà: "stabilità, crescita, posti di lavoro".  Nel nuovo gioco finanziario, lo Stato ricoprirà un ruolo più rilevante che in passato. Nicolas Sarkozy parla di un meeting per "ricostruire il capitalismo" e il nostro Giulio Tremonti vuole una nuova regolamentazione del mercato, cosicché nasca "un nuovo ordine mondiale".


Link attinente: The New World Order (NWO)