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domenica, dicembre 30, 2012

Italiani brutta gente: ora siamo anche campioni di 'spam'

Evidentemente è vero che il nostro popolo è destinato a essere ritenuto in sæcula sæculorum una massa di malandrini: per colpa di qualche cretino (o soltanto ignorante... ma spesso le due cose combaciano), tutti quanti noi dobbiamo soffrire e piegare il capo sotto la ghigliottina dell'antico, instancabile cliché sui "mangiamaccheroni" ipocriti e ladri.
Sì, anche nell'èra dell'informatica gli italiani sono ritenuti briganti...

E' uscita di recente la seguente lista dei top spammer mondiali:


*Top spammer*


1) India 16,1 %
2) Italia 9,4 %
3) USA 6,5 %
4) Arabia Saudita 5,1 %
5) Brasile 4,0 %

(Fonte: rivista tedesca Chip [www.chip.de], numero 01/2013)


Ci sono molte aziende italiane che non hanno ancora capito come funziona la legge sulla privacy e credono di potervi spedire i loro messaggi pubblicitari senza il nostro consenso preventivo. Scrive Paolo Attivissimo: "Quasi sempre, non l'hanno capito per semplice, schietta ignoranza, non per malizia." 
Sarà.

Contro questa gente, in parte serve scrivere un'energica diffida. Tuttavia, molti di questi individui (soprattutto nostri connazionali, lo sottolineo) non sono veri spammer, ovvero molestatori il cui scopo è guadagnare soldi con annunci pubblicitari a gogò; sono semplici "intrusi per passione", gente che usa Internet come prolungamento della mania ciminale e/o del vuoto psicologico che contraddistingue le loro giornate nella vita presuntemente vera.
Il web pullula ormai di questi invadenti idioti, avanguardisti dello sfascismo più becero. Li incontriamo su Youtube, su Facebook e altri social network, in qualsiasi forum anche ad argomento culturale, nella rubrica delle lettere dei quotidiani online... Sono schiere ormai folte di persone dalla tendenza psicopatica; anche potenziali stalker...

Ecco alcuni link che ci aiutano a capire come possiamo difenderci da costoro:



*Contro gli intrusi del web*



Pagina Antispam in italiano
(Piccola guida all'autodifesa dai più comuni abusi di rete)

Come denunciare uno spammer

 Tecniche per difendersi dallo spam

 Casa Spam: trucchi e consigli antispam
(I messaggi sporchi si lavano in famiglia)

 Combattere lo spam con il garante della privacy


martedì, marzo 10, 2009

Spese 6000 sterline per il logo del G20

[Fonte: The Italy Dispatch]

I ministri britannici sono stati aspramente criticati per le spese del summit londinese del 2 aprile. Il conto finale del G20 potrebbe ammontare a decine e decine di milioni di sterline.


E' troppo, assurdamente troppo: mentre le famiglie britanniche sono costrette a stringere la cinghia, il loro governo sciupa un mucchio di soldi per ospitare i leader mondiali che dovrebbero decidere di come risolvere la crisi economica.



Greg Hands, ministro del Tesoro del governo-ombra, ha dichiarato: "Chi ci governa dovrebbe dare il buon esempio. 6.000 sterline soltanto per il logo del summit sono decisamente una spesa eccessiva. E i costi totali crescono di giorno in giorno..."


Il centro di conferenze ExCel, nell'est di Londra, deve essere protetto contro terroristi e dimostranti (già preannunciate azioni del gruppo ambientalista Plane Stupid nella City londinese); sia dal basso (recinzioni, posti di blocco, spiegamenti di forze di polizia e dell'esercito) che dall'alto (elicotteri e aerei della Royal Air Force). Solo per le misure di sicurezza se ne andranno svariati milioni.

Centinaia di migliaia di sterline costerà l'"hospitality", comprendente un servizio navale per le troupe televisive da e attorno ai Royal Docks. 200.000 sterline guadagneranno un coordinatore di progetto e due "event managers" della PA Consulting - la ditta che l'anno scorso fu responsabile di uno scandalo cibernetico dopo aver smarrito i dati di migliaia di pregiudicati.

Più di £ 50.000 sono stati stanziati per pagare due editori della homepage del summit; £ 40.550 (netti) è il compenso per l'agenzia di webdesign Start Creative.


E, a voler credere al Daily Mail, ben 6 milioni di sterline se ne andranno nelle tasche dei soliti loschi "consulenti", chiamati ad aiutare il governo nell'organizzazione del G20. 


  Mark Wallace, uno dei direttori dell'associazione TaxPayers' Alliance,, che lotta per un fisco meno vorace, dice: "E' da irresponsabili spendere migliaia di sterline per semplici orpelli mentre il mondo - letteralmente - boccheggia a causa della recessione. Non dimentichiamo che questi soldi sono dei contribuenti..."


Il motto del summit del 2 aprile sarà: "stabilità, crescita, posti di lavoro".  Nel nuovo gioco finanziario, lo Stato ricoprirà un ruolo più rilevante che in passato. Nicolas Sarkozy parla di un meeting per "ricostruire il capitalismo" e il nostro Giulio Tremonti vuole una nuova regolamentazione del mercato, cosicché nasca "un nuovo ordine mondiale".


Link attinente: The New World Order (NWO)