(CONTINUA)
lunedì, dicembre 30, 2019
'Transits' - secondo assaggio di lettura
(CONTINUA)
sabato, agosto 18, 2012
Io esisto ancora
Certo: in un mondo di zombi e di mostri succhia-anima, ciò non è un caso insolito. Tutti quanti 'loro' stanno in mandria, ruminando l'erba dell'ansia e dell'ipocondria; per poi sputare bile sui "diversi", su coloro che non amano unirsi al branco.

Il conformismo (di cui esistono anche tinte ultraradicali) cerca di privare della loro autonomia tutte le persone originali. E', effettivamente, una società di m... Si viene sballottati in una schiavitù bestiale e vergognosa. L'imbracatura è quella solita: per mantenerti un tetto sulla testa e tre pasti al giorno, devi avere uno straccio di lavoro, e il lavoro (che dovrebbe essere una forma di attività libera e creativa, nonché dignitosa) è stato ormai interamente rinchiuso nelle prigioni di Buio, Rancore & Stupidità.
Questo - lo sottolineo - fino a ieri.
Da oggi sono tornato a essere io, e posso guardare con una certa serenità al passato e al futuro. Peter Patti è Peter Patti, e non il burattino in cui 'loro' avrebbero voluto trasformarmi! Esperienze, avventure, situazioni, ogni cosa a modo mio, ovviamente nel rispetto degli altri e di ciò che mi circonda. Nessun pentimento e...fiero di essere!
State male? Stiamo male?
A questo, come ad altri test, ho partecipato anch'io. La mia percentuale di conformismo è risultata essere bassina: il 27%. Questo il commento (automatizzato) del sito:
>> Veramente utile! Ho svolto questo test in un momento un po' "nein" della mia esistenza (per via del lavoro) e mi è servito a rifocalizzare i pensieri su me stesso, sul mio essere (e sul mio esserci) e sui miei scopi esistenziali. Spesso questa nostra società cerca di confonderci, di uniformarci, di votarci all'ipocrisia... Le domande del vostro test toccano i punti-clou dell'esistenza, ed essenza, umana. Grazie. <<
domenica, aprile 22, 2012
Ora su Amazon - 'Giona'
Sottotitolo: "Un romanzo della Prima Repubblica".
E' la storia di un angelo-poeta rinchiuso in una città opprimente. Insieme a un simpatico cane randagio, il Nostro (disoccupato, praticamente straccione) riesce a recidere il cordone ombelicale; ha inizio così un viaggio picaresco che lo condurrà in Germania, "la patria del lavoro".
......E-book
domenica, aprile 15, 2012
L'Italia allo sfascio
Giù i settori dell’auto, il chimico e il tessile
Parlano di crisi globale ma è, ovviamente, una crisi indotta in primis dall'inefficacia, dall'incompetenza e - sì - dall'asineria dei nostri cosiddetti manager (leggi: imprenditori e loro consigliori). Esempi? Marcegaglia (che va a criticare addirittura il costume sessuale di Nilde Jotti, paragonando quella donna dolce e coraggiosa a una qualsiasi Nicole M.)... Marchionne... giù giù fino ai dirigenti delle più piccole industrie con il loro puntuale stuolo di segretarie-meretrici.
http://rassegnados.blog.rassegna.it
Che mi serve avere qualcuno che ha studiato a Harvard e vanta quattro lauree e cinque master se poi, umanamente, è uno zero completo?!? Fino agli Anni Novanta ancora si parlava di "human resources": il personale (quello che produceva, non quello che si rifà le unghia in ufficio) era considerato un bene primario. Almeno all'estero: in Germania, nella Silicon Valley, in Gran Bretagna... e un po' meno in Francia, ma comunque lì sempre più che da noi. Poi hanno smontato, ovunque, il fattore umano - allo scopo di un facile arricchimento da parte dei famelici manager.
Oggi il trend è: ritornare, sia nel pubblico sia nel privato, ai contratti a lungo termine; ridare sicurezza agli operai. Non solo perché così lavorano meglio e di più, ma anche perché sono lo zoccolo duro della massa di consumatori, leggi: inossidabili acquirenti di beni utili et beni superflui.
E si ricomincia a statalizzare Poste, Ferrovie e servizi vari che - come si è tristemente visto - in mano ai privati non funzionano affatto.
Quindi, tornano sui propri passi.
In ogni dove.
Soltanto in Italia (e in Grecia; vedi riquadro) si continua a vessare, trattar male, precariezzare chi lavora, e a raggirare i cittadini.
ELLENIA versus GERMANIALa rivista tedesca Focus criticò la Grecia nel suo numero del 22 febbraio 2010: "Politici corrotti... l'entrata nell'Eurozona è stata raggiunta con trucchi da dozzena... nessuno in Grecia paga le tasse... impiegati di livello superiore che vanno in pensione prestissimo..." Per queste parole, e per l'Afrodite che mostra il dito medio, la rivista è stata subissata di lettere offensive simili a fuochi greci (appunto!) e il cui incipit era spesso: "Dear Nazi", e alcuni suoi redattori sono stati anche processati - e poi ovviamente prosciolti con formula piena - da un tribunale ateniense.
Intanto, l'uccellaccio nero del fallimento si abbatteva sull'ex patria di filosofi e poeti classici e Focus aveva la soddisfazione di vedere avverarsi la sua pur facile profezia: la "culla della civiltà" nel Sud-Est d'Europa è diventata, purtroppo, un'enorme Casa dei Poveri.
Se un popolo e la sua classe di dirigenti non accettano la verità su se stessi, se un'intera cittadinanza non ha "the balls" per mandar via, a calci nel sedere (Islanda docet), i politici e i manager che fregano a man bassa, è ovvio che un Paese è destinato al rapido declino. A propos: è notizia di questi giorni che i parlamentari greci sono riusciti a evitare il decurtamento dei finanziamenti ai partiti... mentre nelle strade le persone comuni, immiserite, esasperate, erigono altre barricate. ["Amici italiani, amici greci: una faccia, una razza... una cazza!"]
Ora, l'attuale governo italiano si direbbe essere disceso da Marte, o da qualche pianeta persino più distante. Ci si chiede: "Ma sono sordi e ciechi oppure cosa?" La Fornero si lamenta delle "troppe critiche" rivolte alla riforma del lavoro e, insieme a Monti, Passera e compagnia bella, non reagisce agli allarmanti segnali che giungono sia da lavoratori e piccoli pensionati sia da imprenditori di ogni ordine e grandezza.
... Mentre i privilegiati, e gli Scaltri & Smaliziati, continuano a ridersela.
Vogliamo forse replicare qui da noi il grande dramma ellenico? Vogliamo ancora farci prendere per i fondelli da questi individui viziati e stra-sazi e dai loro compari banchieri?
Per quanto riguarda il lavoro, i "tecnici" al governo si appellano al "modello tedesco", e paiono non sapere che il modello tedesco che intendono loro, dopo aver seminato milioni di vittime (in Germania ci sono cifre di povertà da record: vicine, se non superiori, a quelle del periodo della Repubblica di Weimar!), è stato progressivamente rimodificato dai politici di Berlino.
In definitiva, lo sfascio dell'Italia non è assolutamente frutto della crisi globale, bensì dell'eccessiva "maccheronicità" dei suoi dirigenti o pseudotali. Berlusconi è stata la punta dell'iceberg; dietro, attorno e sotto di lui ci sono migliaia, anzi milioni di replicanti, una massa di magna-magna senza ideali e senza senso di giustizia; in pratica: non-umani. (Anche se una non irrilevante parte di costoro pecca, più semplicemente, di totale inadeguatezza.)
Sciaguratamente, anche uscendo dalle istituzioni ci imbattiamo in eserciti di ladroni e ladruncoli: dal cameriere della pizzeria all'angolo al vigile che va a riscuotere negli esercizi commerciali, dal meccanico all'edicolante... e persino al maestro di scuola, che maltratta nostro figlio sperando magari di estorcerci qualche regaluccio.
(E noi che facciamo? Subiamo e stiamo zitti?!?)
L'Italia è invivibile per colpa degli italiani (o comunque di almeno il 50% di loro), e non solo per colpa del fantomatico spread o degli intrallazzieri di Wall Street! In teoria, una famiglia composta da tre-quattro persone potrebbe vivacchiare, tirare avanti in maniera parsimoniosa, anche con un solo stipendio; sì; anche con 1000-1500 euro al mese. E', del resto, quanto succede in Germania, in Francia, in Austria ecc., dove la disoccupazione è, ormai, vicina ai nostri livelli. Ma qui da noi vai a comprare la verdura e cercano di fregarti, vai in friggitoria e idem... E affitto, acqua e servizi pubblici sono stati trasformati in sfarzi dispendiosi. L'aria è irrespirabile, ormai, non solo per colpa della monnezza, ma anche per l'ingombrante presenza di taluni nostri connazionali. Si va dai furbastri ai furbetti.
Certo: bisogna per prima cosa ripulire il panorama politico ed essere molto più coscienti nel momento in cui si vota; ma il passo seguente è quello di sanzionare, una volta per tutte, quei delinquenti (italianissimi, lo sottolineo, non albanesi, né zingari...) che ci avvelenano l'esistenza.
venerdì, dicembre 23, 2011
"Merry Crisis" a tutti
Video di Tony Troja (YouTube Channel: http://www.youtube.com/user/tonytroja)
Titolo del brano: "Santa Claus is coming to Town".
Questa canzone natalizia venne scritta da J. Fred Coots (musica) e Haven Gillespie (parole), e fu presentata per la prima volta nello show radiofonico di Eddie Cantor nel novembre 1934. Divenne immediatamente un successone. Le parole "You better watch out" ("E' meglio che stai attento") gettano un'ombra di inquietitudine sull'atmosfera apparentemente gaia... L'avvertimento vuole essere: "Babbo Natale non ti dà nessun regalo se non fai il bravo!"
domenica, dicembre 04, 2011
La verità sulle pensioni e il partito delle Pantere Grigie
I tagli alle pensioni dei lavoratori sono frutto di un clamoroso malinteso: si basano su semplici calcoli matematici. Ma in questo caso non è vero che 1 + 1 = 2. Difatti, se i lavoratori lo avessero saputo per tempo - ovvero all'inizio della loro vita lavorativa - che un giorno sarebbero stati decurtati delle loro pensioni, avrebbero di certo intrapreso ben altre strade; o avrebbero chiesto allo Stato di NON pagare i contributi nelle casse dell'INPS mese dopo mese, preferendo piuttosto tenere per sé quei soldi (ovvio: una legge in questo senso non è mai nemmeno esistita...); più probabilmente, avrebbero cercato di diventare loro stessi - nel loro piccolo - imprenditori.
Tutti ora gli vengono a dire che 40 anni di contributi non bastano più, che uno deve essere vecchio decrepito e dunque già con un piede nella tomba prima di poter incassare la sua sudatissima pensione... Eh no, troppo comodo! 1 + 1 non fa 2, bensì 3! La pensione è sempre stata vista, da operai e impiegati, come il giusto premio dopo una vita di sacrifici, umiliazioni e rinunce assortite; una vera e propria ricompensa per l'accettazione della schiavitù, senza quale schiavitù le ruote del sistema non potevano girare.
E oggi li vogliono privare persino di questa misera indennità di sopravvivenza?!?
Nisba!
Attenti, Monti e consorti: se non prendete provvedimenti giusti ed equi, presto davanti a Montecitorio vi troverete l'esercito delle Pantere Grigie!
sabato, novembre 12, 2011
Si è dimesso

Nell'apprendere la notizia, la folla ha applaudito. La Repubblica parla anche di lancio di monetine insieme al grido "Buffone! Buffone!"
Fine di un'era che molti definiscono "del Bunga-Bunga". Forse c'è ancora speranza per una ripresa economica e culturale dell'Italia. Bisognerebbe però investire nelle scuole, nell'intelletto; puntare sul lavoro vero abrogando quello interinale (la Legge Biagi ha messo in ginocchio oltre metà della popolazione); occorrerebbe pensionare i lavoratori a 50-55 anni per dare impiego ai giovani, diminuire drasticamente le tasse ad artigiani e piccoli imprenditori, premiare quelle ditte che creano nuovi posti di lavoro; bisogna inoltre tornare a un'agricoltura di tipo tradizionale e promuovere il 'Made in Italy'...
Mi sa tanto però che loro vogliono andare nella direzione esattamente opposta.
domenica, ottobre 16, 2011
Occupy the World - scacciare i mercanti dal tempio
Notizia dell'ultima ora: l'Unione Europea ha "rimodellato" la sua strategia per coprire il debito pubblico dei Paesi membri e i capi della finanza globale lo hanno approvato, en passant raccomandando ai politici del Vecchio Continente di affrontare i crescenti disordini "in maniera energica"...
A questo punto, davvero, c'è da chiedersi in che mani abbiamo messo il nostro mondo. La gente si mobilita in quasi mille città di entrambi gli emisferi e banchieri e politici fanno orecchie da mercante...














giovedì, giugno 02, 2011
Un ennesimo dramma della fame in Europa
BIELORUSSIA
Come scrive The Telegraph, il governo di Minsk ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale un prestito di 8 miliardi di dollari. Ma di tali "aiutini" la Bielorussia ha già goduto in passato... e si intuisce che anche in futuro batterà a cassa.
Video (in inglese) sulla situazione nel Paese ex membro dell'URSS: http://youtu.be/Cn1mNSg__Kg
Come può accadere tutto ciò?
Gli aumenti dei prezzi del greggio imposti dalla Russia, oltre alle incredibili "spese di Stato" di cui si è fatto responsabile il governo bielorusso - soprattutto alle ultime elezioni presidenziali -, hanno portato al lastrico l'economia nazionale.
Il gabinetto del presidente Lukaschenko ha ordinato, tra ieri e oggi, uno stop ai rincari del cibo. Questa manovra segue quella del 24 maggio, ovvero il deprezzamento del rublo bielorusso (che intanto ha perduto quasi la metà del suo valore nei confronti del dollaro).
Tra i cittadini è esplosa la rabbia, accompagnata ovviamente da disordini e da tentativi (alcuni andati in porto) di derubare negozi e supermercati.
Le proteste non sono dovute soltanto alla carenza di cibo e ai prezzi alti
La Bielorussia è un esempio lampante di dittatura all'interno di un sistema pseudo-democratico. Ultimamente ci sono state sentenze spropositate contro i "nemici" di Lukashenko e in particolare contro i politici in concorrenza con il Presidente, i quali hanno urlato allo scandalo dopo le elezioni dello scorso dicembre, da loro definite "un unico imbroglio". Tutti quanti sono ora in prigione, insieme a molti attivisti del popolo. Il governo ha l'intenzione di usarli come ostaggi per spillare capitali alle nazioni occidentali e - ovviamente - per piegare le gambe al resto degli oppositori interni. Lo scopo finale: instaurare un clima di paura e di collaborazione coatta con il potere come nell'èra pre-1989.
Fascismo=povertà; e, infatti, un'ondata di povertà sta invadendo l'Europa
La Grecia, l'Irlanda e l'Islanda sono i casi più celebri, ma, pur se non se ne parla molto, un inizio di carestia ha già colpito diverse altre aree europee: dalla Moldavia e Romania, attraverso l'Ucraina e l'Ungheria, fino agli Stati Baltici e - appunto - alla Bielorussia. Insomma, regioni assai vaste dove la maggior parte delle banche europee e statunitensi fanno - fin dal 1989 - lucrosi affari. Da una parte, governi ladri e repressivi che si arricchiscono (marionette del capitale globale); dall'altra, la popolazione che muore di fame.
E tutto questo nella "moderna" ed "evoluta" Europa...!
Come sarà il futuro dell'Eurozona (e dell'intero continente)?
Le unioni monetarie possono sopravvivere solo se guidate da un gremium in cui vengono rappresentati tutti i Paesi membri, nonché se i Paesi più forti sono disposti a versare denaro nelle casse di quelli deboli - quasi secondo il principio dei vasi comunicatori. Ma, in primis, le unioni monetarie hanno ragione di essere se sono nate per plebiscito popolare. Che cos'è accaduto invece nel Vecchio Continente? Accaniti "eurocrati" di ogni nazionalità hanno imposto il loro volere ai cittadini europei; ubbidendo loro stessi a ordini dall'alto...
Come si vede, vincitori di questo stupido quanto crudele gioco sono, ancora una volta, le multinazionali.
Anche se Bielorussia, Ucraina e altre nazioni dell'Est non sono ancora entrate a far parte dell'Eurozona, ne subiscono l'influenza. Certo, la loro crisi è dovuta ai propri tiranni corrotti e all'arroganza imperialista del gigante Russia, ma altresì alla cinica avidità dei... Soliti Sospetti. Molti dei quali non possiedono necessariamente un passaporto est-europeo.
Tradotto da: The Italy Dispatch, The Crow Dispatch
sabato, luglio 24, 2010
U.S.A.: la crisi investe sempre per prima la regione degli Appalachi
Il Sud-Est degli U.S.A.: Alabama, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Kentucky, Maryland, Mississippi, Ohio, Pennsylvania, Stato di New York, Tennessee, Virginia, Virginia Occidentale
Scorci architettonici che non assomigliano affatto all'America del Nord come noi la conosciamo dalla tivù; facce smagrite che sono un'unica smorfia di delusione cocente; negozi chiusi, bidoni che a notte bruciano e interi quartieri dove sembra regnare il coprifuoco: proprio come al tempo della Grande Depressione, un'ombra gigantesca e putrida è calata sulla regione degli Appalachi. La polizia dei vari Stati Federali fa quel che può per salvare le apparenze, togliendo dalla circolazione qualche hobo, qualche wino e tutti gli altri vagabondi a portata di tiro; ma i senzatetto, i desperados, sono troppi, e ormai quella che agli occhi dei ricchi è "vermaglia umana" irrompe all'aperto da ogni buco, da ogni fessura.
Se questo è il risultato dell'"American Dream" siamo proprio a posto! Se questa è l'"American Way of Life" che gli Stati Uniti vogliono imporre al resto del mondo, possiamo solo dire: "poveri noi!"
Le miniere del Kentucky e della Virginia Occidentale sono i cadaveri di una società che promette tutto ma solo a pochissimi. Fabbriche abbandonate dovunque, o che, al contrario, lavorano a pieno regime continuando tuttavia a licenziare. La popolazione è diminuita non solo a causa della crescente mortalità, ma anche perché chi è giovane se ne va a cercare fortuna altrove. La California rimane il sogno di molti... Non che nell'Ovest degli U.S.A. si stia molto meglio, ma gli statunitensi di queste parti non hanno davvero più risorse e chi può, dunque, trasmigra: come quei bianchi Europeans che all'epoca dei pionieri andarono a colonizzare nuovi territori inesplorati, reinventandosi cowboys e pistoleros e depredando e trucidando gli indiani.
Foto dell'archivio Getty: New York, 30 novembre 2005. Una nuova Grande Depressione ha investito gli Stati Uniti d'America. Nell'immagine, un gruppo di disagiati sociali in fila per ricevere le giacche imbottite (un regalo dell'amministrazione della Big Apple) tramite cui dovranno cercare di resistere al gelo dell'inverno.
La crisi del carbone e il rifiuto di Washington (sin dagli Anni Ottanta) di investire nelle più elementari infrastrutture (oltre che nella sanità e nell'istruzione), hanno messo in ginocchio l'intera regione degli Appalachi. I "baroni del carbone" e corporations assortite sono stati i beneficiari degli "incentivi" rilasciati dai governi del Kentucky e della Virginia Occidentale. In altre parole, si è fatto tanto per i ricchi ("gli amici degli amici") e nulla, invece, per la popolazione. Per le strade si incontrano individui sdentati... una grottesca abnormità per la "dorata" America, ma inevitabile: le spese dei dentisti non se le può permettere quasi nessuno. Molte persone sono anche incredibilmente emaciate: i rari grocery stores rimasti aperti fanno prezzi da paura e persino comprarsi da mangiare è un problema, soprattutto con un assegno sussistenziale di appena 200 dollari (ma molti non hanno neppure quello)... Nella contea di Harlan, Kentucky, la percentuale di persone che vivono sotto la soglia di povertà ha raggiunto il 34% (!). L'ignoranza, il fanatismo religioso e gli episodi di violenza cercano il loro pari nei Paesi del Terzo Mondo. E a tutto ciò si aggiunge purtroppo la devastazione ambientale: in parecchie città del Sud-Est degli U.S.A., l'acqua che esce dai rubinetti è inservibile persino per lavarsi, in quanto altamente contaminata.
Links di approfondimento:
martedì, giugno 16, 2009
Economia in ripresa? Non fatevi illusioni
Paul Krugman, l'economista che ha vinto il Premio Nobel, a differenza dei demagoghi del sistema bancario non parla ancora di ripresa. Anzi! Secondo lui, i tempi bui devono ancora cominciare...
Il suo pessimismo "poggia sull’ipotesi che ciò che non funziona è il modello economico, che insomma questa crisi sia epocale in quanto di sistema. Fino a quando non avremo riparato il funzionamento dell’economia occidentale, non ci riprenderemo. A tutt’oggi nessuna riforma è stata proposta o varata dai politici che ci inondano soltanto di belle parole. L’alta finanza continua a godere di un grado di libertà eccessivo, al punto che alcune pratiche e prodotti che hanno contribuito alla crisi del credito stanno rifacendo capolino sul mercato"(...)
Visitate Chiarelettere e leggete l'articolo di Loretta Napoleoni "L'Alfabeto della Recessione".
Su Paul Krugman, "l'incanto del benessere" e "il falso mito dell'economia globale", vedere questi interessanti appunti.
giovedì, aprile 02, 2009
Sacramento, USA - Tent-City

A Sacramento, capitale della California, è sorta una tendopoli con circa 200 "residenti". Il governatore Arnold Schwarzenegger vuole prendere tutta questa gente e portarla in vari ospizi per poveri. Loro, i senzatetto, non ci stanno. "Vogliono solo farci sparire nascondendoci dietro solide mura."
L'altra soluzione - dicono Schwarzenegger e i suoi consulenti - sarebbe quella di sceglierne a casaccio 150 e di dislocarli in vari spazi aperti intorno alla città (così ovviamente darebbero meno nel'occhio).
Un'associazione di avvocati attivisti fa notare che per le strade di Sacramento si aggirano almeno 1.200 altri senzatetto...
I media stanno facendo molti servizi su "Tent-City", ma i losangelini e gli abitanti di altre metropoli - californiane e no - si chiedono perplessi: "Noi il problema dei senzatetto lo abbiamo da decenni, i marciapiedi sono pieni di questi disgraziati. Come mai evitano sempre di parlarne e di mostrarli in TV?"





martedì, marzo 10, 2009
Spese 6000 sterline per il logo del G20
I ministri britannici sono stati aspramente criticati per le spese del summit londinese del 2 aprile. Il conto finale del G20 potrebbe ammontare a decine e decine di milioni di sterline.
E' troppo, assurdamente troppo: mentre le famiglie britanniche sono costrette a stringere la cinghia, il loro governo sciupa un mucchio di soldi per ospitare i leader mondiali che dovrebbero decidere di come risolvere la crisi economica.
Greg Hands, ministro del Tesoro del governo-ombra, ha dichiarato: "Chi ci governa dovrebbe dare il buon esempio. 6.000 sterline soltanto per il logo del summit sono decisamente una spesa eccessiva. E i costi totali crescono di giorno in giorno..."
Il centro di conferenze ExCel, nell'est di Londra, deve essere protetto contro terroristi e dimostranti (già preannunciate azioni del gruppo ambientalista Plane Stupid nella City londinese); sia dal basso (recinzioni, posti di blocco, spiegamenti di forze di polizia e dell'esercito) che dall'alto (elicotteri e aerei della Royal Air Force). Solo per le misure di sicurezza se ne andranno svariati milioni.
Centinaia di migliaia di sterline costerà l'"hospitality", comprendente un servizio navale per le troupe televisive da e attorno ai Royal Docks. 200.000 sterline guadagneranno un coordinatore di progetto e due "event managers" della PA Consulting - la ditta che l'anno scorso fu responsabile di uno scandalo cibernetico dopo aver smarrito i dati di migliaia di pregiudicati.
Più di £ 50.000 sono stati stanziati per pagare due editori della homepage del summit; £ 40.550 (netti) è il compenso per l'agenzia di webdesign Start Creative.
E, a voler credere al Daily Mail, ben 6 milioni di sterline se ne andranno nelle tasche dei soliti loschi "consulenti", chiamati ad aiutare il governo nell'organizzazione del G20.
Mark Wallace, uno dei direttori dell'associazione TaxPayers' Alliance,, che lotta per un fisco meno vorace, dice: "E' da irresponsabili spendere migliaia di sterline per semplici orpelli mentre il mondo - letteralmente - boccheggia a causa della recessione. Non dimentichiamo che questi soldi sono dei contribuenti..."
Il motto del summit del 2 aprile sarà: "stabilità, crescita, posti di lavoro". Nel nuovo gioco finanziario, lo Stato ricoprirà un ruolo più rilevante che in passato. Nicolas Sarkozy parla di un meeting per "ricostruire il capitalismo" e il nostro Giulio Tremonti vuole una nuova regolamentazione del mercato, cosicché nasca "un nuovo ordine mondiale".
Link attinente: The New World Order (NWO)