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sabato, novembre 12, 2011

Si è dimesso



Nell'apprendere la notizia, la folla ha applaudito. La Repubblica parla anche di lancio di monetine insieme al grido "Buffone! Buffone!"

Fine di un'era che molti definiscono "del Bunga-Bunga". Forse c'è ancora speranza per una ripresa economica e culturale dell'Italia. Bisognerebbe però investire nelle scuole, nell'intelletto; puntare sul lavoro vero abrogando quello interinale (la Legge Biagi ha messo in ginocchio oltre metà della popolazione); occorrerebbe pensionare i lavoratori a 50-55 anni per dare impiego ai giovani, diminuire drasticamente le tasse ad artigiani e piccoli imprenditori, premiare quelle ditte che creano nuovi posti di lavoro; bisogna inoltre tornare a un'agricoltura di tipo tradizionale e promuovere il 'Made in Italy'...
Mi sa tanto però che loro vogliono andare nella direzione esattamente opposta.

domenica, ottobre 16, 2011

Occupy the World - scacciare i mercanti dal tempio

Notizia dell'ultima ora: l'Unione Europea ha "rimodellato" la sua strategia per coprire il debito pubblico dei Paesi membri e i capi della finanza globale lo hanno approvato, en passant raccomandando ai politici del Vecchio Continente di affrontare i crescenti disordini "in maniera energica"...

A questo punto, davvero, c'è da chiedersi in che mani abbiamo messo il nostro mondo. La gente si mobilita in quasi mille città di entrambi gli emisferi e banchieri e politici fanno orecchie da mercante
...


Amsterdam

Bruxelles

Danimarca (I & II)


Francoforte

Hong Kong

Roma I
Roma I
Roma II
Roma II
Roma II

Seul

Stoccolma

New York City


martedì, giugno 16, 2009

Economia in ripresa? Non fatevi illusioni

Paul Krugman, l'economista che ha vinto il Premio Nobel, a differenza dei demagoghi del sistema bancario non parla ancora di ripresa. Anzi! Secondo lui, i tempi bui devono ancora cominciare...
Il suo pessimismo "poggia sull’ipotesi che ciò che non funziona è il modello economico, che insomma questa crisi sia epocale in quanto di sistema. Fino a quando non avremo riparato il funzionamento dell’economia occidentale, non ci riprenderemo. A tutt’oggi nessuna riforma è stata proposta o varata dai politici che ci inondano soltanto di belle parole. L’alta finanza continua a godere di un grado di libertà eccessivo, al punto che alcune pratiche e prodotti che hanno contribuito alla crisi del credito stanno rifacendo capolino sul mercato"(...)



Visitate Chiarelettere e leggete l'articolo di Loretta Napoleoni "L'Alfabeto della Recessione".



Su Paul Krugman, "l'incanto del benessere" e "il falso mito dell'economia globale", vedere questi interessanti appunti.

domenica, marzo 29, 2009

G20 - L'Europa in rivolta

E' in corso una serie di manifestazioni su tutto il continente europeo alla vigilia del G20 che inizierà a Londra giovedì prossimo.
Nella capitale britannica, i dimostranti hanno respinto gli avvertimenti della polizia, che prevede una "manipolazione da parte di gruppi anarchici vogliosi di creare disordini".


Un professore universitario è stato sospeso dal lavoro dopo aver annunciato che "i banchieri verranno impiccati ai lampioni". Ai dipendenti di banche e altri istituti finanziari le autorità hanno suggerito di non vestirsi "in maniera vistosa" per evitare di attirare troppo l'attenzione della folla.


 Non solo nel Regno Unito: grandi proteste hanno preso piede pure in Germania. 15.000 persone hanno sfilato a Berlino. Anche Francoforte sul Meno, capitale europea delle banche, ha visto le sue strade riempirsi di gente che ha urlato slogan del tipo: "Non vogliamo essere noi a pagare per la vostra crisi".


Biden: "Dateci una possibilità"


Nella giornata di sabato, Joe Biden, Vicepresidente degli Stati Uniti, ha lanciato un appello agli anti-global che hanno già iniziato a segnalare il loro disagio ai rappresentanti di Stato che il 2 aprile si riuniranno a Londra. "Date ai vostri governi la possibilità di combattere la crisi" ha detto Biden, che si trova in Cile per una conferenza di politici del Centro-Sinistra. E ha aggiunto ai giornalisti: "Spero che la gente ascolti ciò che noi a Londra avremo da dire. Di certo non abbandoneremo il tavolo delle trattative senza aver prima lanciato delle proposte concrete".

 Soltanto a Londra, sono stati decine di migliaia i dimostranti che hanno protestato contro la peggiore crisi che si ricorda fin dal 1929. Altre migliaia di persone hanno marciato nel centro di Parigi, Vienna, Ginevra, Berlino e Francoforte.

Il Premier britannico Gordon Brown ha affermato: "Capisco il senso della manifestazione qui a Londra, ma le risposte potrò darle solo al G20".

E, da Oltreoceano, Biden ha insistito: "Vorrei dire a questi cittadini che una soluzione a tutti i problemi ci potrà essere unicamente se noi politici potremo discuterne, confrontandoci sulle nuove circostanze che sono sorte. In caso contrario, la situazione non farà che peggiorare".


 A Berlino viene già celebrato il funerale del capitalismo.

martedì, novembre 13, 2007

Ma vi sembra giusto lavorare...?

Per la serie: Voi chiedete, io rispondo

Your Question:

Ma vi sembra giusto lavorare come schiavi per 1000 euro al mese?

My Answer:

Guarda, sono appena tornato dalla fabbrica (turno mattutino: mi alzo alle 4:45 e mi ritrascino nella mia tana, come uno zombi, alle 14:30 circa, traffico permettendo). Sono operaio specializzato (fresatore CNC) e come tale fatico, ma mi danno una paga di operaio generico: prendere o lasciare.
In queste otto ore hanno cercato di spezzarmi, sono stato vilipeso, sverginato, preso a calci, deriso e... minacciato di licenziamento se non riesco a produrre di più (Nota Bene: sono il più produttivo del mio reparto). Ho corso, saltato, son diventato nero per la polvere di metallo (la stessa che ormai mi intasa le vie respiratorie), la mia pelle, i miei capelli e persino i mutandoni sono pieni di scaglie di alluminio, ho rinunciato a parte della mia cosiddetta "doppia pausa" (15 minuti per la colazione, 15 per il pranzo; tutto di corsa) perché dovevo pulire la mia fresa e il pavimento tutt'intorno. Mi fanno male le mani, braccia, schiena, piedi e didietro. E, ora che sono a casa, e a casa intendo rimanere come un recluso anche se fuori splende il sole dopo tanti giorni di brutto tempo, ho soltanto voglia di silenzio, silenzio, silenzio... e magari di surfare un po' su Internet (e difatti eccomi sul mio blog).

No, non mi sembra giusto lavorare come schiavo per 1000 euro al mese. E non è solo per la cifra esigua che ti danno, ma per come ti trattano.
Purtroppo però i 600 euro dell'affitto non me li regala nessuno. Me ne restano 400 o poco più per coprire le spese fisse (benzina, assicurazione auto, abbonamento tivù, riscaldamento, elettricità, ecc.) e il rimanente... il rimanente (quant'è? 60 euro? 70? forse un po' più da quando ho smesso di fumare)... posso investirlo (che sollazzo!) in cibarie assortite. Faccio la spesa al supermercato dei poveri, ovviamente: quasi di nascosto, come un ladro.
E' una specie di dieta coatta...
Se lo fai notare al tuo datore di lavoro (sempre che tu trovi il coraggio di interpellarlo in proposito), ti senti rispondere che lui quasi quasi ti invidia: "Sei così snello, così in forma... Io, invece..." E si batte sulla pancia ben rimpinzita. "Vado in palestra tre volte alla settimana, ma è dura perdere peso!"

Benvenuti nel Terzo Millennio, boys and girls! E... non dimenticate mai di portare con voi un vasetto di vasellina.

domenica, settembre 30, 2007

L'ultimo libro di Naomi Klein...

è un pugno in faccia al neoliberismo. E in particolare a Milton Freeman (Premio Nobel spentosi nel 2006) e ai suoi seguaci, i cosiddetti "Chicago Boys". Gli ex studenti di Freeman in una delle facoltà di Economie più rinomate del mondo hanno incominciato, a partire dagli Anni Cinquanta, a occupare posti importanti nelle organizzazioni governative e commerciali degli USA e di altri Paesi, attuando conseguentemente la dottrina "shock" del loro maestro.

The Shock Doctrine: The Rise of Disaster Capitalism è un volume di quasi settecento pagine in cui Naomi Klein, famosa attivista anti-globalizzazione (salita alla ribalta per il suo bestseller No Logo) dimostra le strategie dei neocapitalisti. Una di queste è quella di indebolire uno Stato o un'intera, vasta regione del mondo attraverso manovre d'urto sia politiche che ambientali. Il crollo del comunismo con la conseguente caduta della Cortina di Ferro, il conflitto iracheno e l'uragano "Katrina" sono solo tre dei numerosi esempi riportati nel tomo. Subito dopo lo "shock", l'elite politico-finanziaria approfitta del caos per favorire l'affermazione di leggi a discapito della volontà popolare.
The Shock Doctrine può considerarsi un vero e proprio di testo di Storia moderna. La Klein ha effettuato ricerche approfondite che ci mostrano il modo in cui Freeman e consorti hanno portato avanti la loro conquista del mondo. Dal golpe di Pinochet in Cile al massacro di Piazza Tienamen a Pechino, per passare inevitabilmente agli attacchi terroristici dell'11 settembre: ovunque i Chicago Boys hanno avuto un ruolo predominante. Molto dura la critica mossa dalla scrittrice sia alla CIA sia al sistema sanitario degli Stati Uniti (in apertura del libro viene descritto il trattamento a base di elettroshock e droghe di un cittadina americana caduta nelle grinfie di un psichiatra sadico; esempio che si offre come triste paradigna: come per abbassare le difese di un prigioniero si adottano tecniche di shock, così per abbassare quelle della comunità si possono sfruttare gli shock collettivi).
Contrariamente a quanto dichiarano i suoi sostenitori, il neoliberismo non ha affatto recato benessere a tutta l'umanità, bensì ha accentuato le disuguaglianze fra le differenti classi sociali all'interno di uno stesso Paese e le sperequazioni tra nazioni ricche e il "sud" del mondo. Ovvero, è aumentata la ricchezza di alcune regioni mondiali e delle multinazionali a discapito della maggioranza dei poveri. Gli esiti per le popolazioni locali sono disastrosi (a parte i pochi individui che ne traggono un dubbio vantaggio) e gli stessi Stati Uniti, insieme ai Paesi dell'EU, stanno a testimoniarlo: l'indice di povertà e la perdita della libertà (quest'ultima espressa tra l'altro sotto forma del capestro di "riforme fiscali") crescono a dismisura anche all'Ovest.
E, sottolineamolo ancora, uno degli effetti collaterali maggiori di questo capitalismo d'assalto sono le catastrofi naturali. Dunque, la resistenza contro questo strapotere del capitale, contro l'arricchimento selvaggio e lo sfruttamento delle risorse umane e naturali, è d'uopo; altrimenti che mondo erediteranno da noi i nostri figli?



In un breve film realizzato insieme ad Alfonso Cuaron (il regista di Children of Men), Naomi Klein ci illustra per linee generali i contenuti della sua nuova, esplosiva opera.






Fonti d'approfondimento:

Truthout.org
ZNet
Le giornate a modo mio...
bernyblog
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