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giovedì, giugno 02, 2011

Un ennesimo dramma della fame in Europa

BIELORUSSIA



Come scrive The Telegraph, il governo di Minsk ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale un prestito di 8 miliardi di dollari. Ma di tali "aiutini" la Bielorussia ha già goduto in passato... e si intuisce che anche in futuro batterà a cassa.

Video (in inglese) sulla situazione nel Paese ex membro dell'URSS: http://youtu.be/Cn1mNSg__Kg


Come può accadere tutto ciò?

Gli aumenti dei prezzi del greggio imposti dalla Russia, oltre alle incredibili "spese di Stato" di cui si è fatto responsabile il governo bielorusso - soprattutto alle ultime elezioni presidenziali -, hanno portato al lastrico l'economia nazionale. 

Il gabinetto del presidente
Lukaschenko ha ordinato, tra ieri e oggi, uno stop ai rincari del cibo. Questa manovra segue quella del 24 maggio, ovvero il deprezzamento del rublo bielorusso (che intanto ha perduto quasi la metà del suo valore nei confronti del dollaro).

Tra i cittadini è esplosa la rabbia, accompagnata ovviamente da disordini e da tentativi (alcuni andati in porto) di derubare negozi e supermercati.



Le proteste non sono dovute soltanto alla carenza di cibo e ai prezzi alti

La Bielorussia è un esempio lampante di dittatura all'interno di un sistema pseudo-democratico. Ultimamente ci sono state sentenze spropositate contro i "nemici" di Lukashenko e in particolare contro i politici in concorrenza con il Presidente, i quali hanno urlato allo scandalo dopo le elezioni dello scorso dicembre, da loro definite "un unico imbroglio". Tutti quanti sono ora in prigione, insieme a molti attivisti del popolo. Il governo ha l'intenzione di usarli come ostaggi per spillare capitali alle nazioni occidentali e - ovviamente - per piegare le gambe al resto degli oppositori interni. Lo scopo finale: instaurare un clima di paura e di collaborazione coatta con il potere come nell'èra pre-1989.


Fascismo=povertà; e, infatti, un'ondata di povertà sta invadendo l'Europa

La Grecia, l'Irlanda e l'Islanda sono i casi più celebri, ma, pur se non se ne parla molto, un inizio di carestia ha già colpito diverse altre aree europee: dalla Moldavia e Romania, attraverso l'Ucraina e l'Ungheria, fino agli Stati Baltici e - appunto - alla Bielorussia. Insomma, regioni assai vaste dove la maggior parte delle banche europee e statunitensi fanno - fin dal 1989 - lucrosi affari. Da una parte, governi ladri e repressivi che si arricchiscono (marionette del capitale globale); dall'altra, la popolazione che muore di fame.

E tutto questo nella "moderna" ed "evoluta" Europa...!


Come sarà il futuro dell'Eurozona (e dell'intero continente)?

Le unioni monetarie possono sopravvivere solo se guidate da un gremium in cui vengono rappresentati tutti i Paesi membri, nonché se i Paesi più forti sono disposti a versare denaro nelle casse di quelli deboli - quasi secondo il principio dei vasi comunicatori. Ma, in primis, le unioni monetarie hanno ragione di essere se sono nate per plebiscito popolare. Che cos'è accaduto invece nel Vecchio Continente? Accaniti "eurocrati" di ogni nazionalità hanno imposto il loro volere ai cittadini europei; ubbidendo loro stessi a ordini dall'alto...

Come si vede, vincitori di questo stupido quanto crudele gioco sono, ancora una volta, le multinazionali.

Anche se Bielorussia, Ucraina e altre nazioni dell'Est non sono ancora entrate a far parte dell'Eurozona, ne subiscono l'influenza. Certo, la loro crisi è dovuta ai propri tiranni corrotti e all'arroganza imperialista del gigante Russia, ma altresì alla cinica avidità dei... Soliti Sospetti. Molti dei quali non possiedono necessariamente un passaporto est-europeo.


                       Tradotto da: The Italy Dispatch, The Crow Dispatch



mercoledì, aprile 09, 2008

Assassinato scrittore bulgaro di 'noir'

Georgi Stoev, autore di vari libri sul crimine organizzato in Bulgaria, è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale per un colpo d'arma da fuoco alla testa.


 


"Sento che sta per succedere qualcosa" aveva detto l'altro ieri, prima di uscire verso le 12 e 30 dal Klara Cafe, nel centro di Sofia. Subito dopo, l'attentato mortale.

I due aggressori sono fuggiti nel traffico dell'ora di punta. Stoev, trasportato al Pirogov Emergency Institute, è spirato alle 19 e 20.


I media bulgari riportano che lo scrittore è stato probabilmente vittima di una vendetta. Lui stesso aveva raccontato di aver fatto parte della mafia durante "i selvaggi Anni Novanta", quando i neo-oligarchi si spartivano le ricchezze del paese insieme ad agenti segreti dell'ex regime comunista. Aveva testimoniato in diversi processi e temeva di essere eliminato; per questo si era più volte offerto spontaneamente ai giudici per fare altre rivelazioni sul traffico di droga e sui killer a pagamento (in Bulgaria gli omicidi di imprenditori, parlamentari, esponenti di bande rivali, giornalisti e persino di gente dello spettacolo avvengono a cadenza quasi giornaliera). Ma la giustizia bulgara, insieme al mondo politico, è un unico ginepraio di corruzione e scandali, e il 35enne Stoev è stato lasciato senza alcuna protezione. 


"A uccidere Georgi è stato uno dei suoi personaggi" ha dichiarato l'editore Nedjalko Nedjalkov.


Tra i romanzi di Stoev, BG Godfather (Il padrino bulgaro) e la serie sugli "assicuratori" della mafia VIS e SIK. Dodici giorni fa lo scrittore era intervenuto a un talkshow politico; la moderatrice ha collegato l'omicidio con la partecipazione di Stoev al programma.