Visualizzazione post con etichetta berlusca. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta berlusca. Mostra tutti i post

domenica, marzo 24, 2013

Italia Paese di poveri... ma anche di furbetti

Il Ministero dell'Economia ha reso noti i dati IRPEF del 2012 (per l'anno fiscale 2011). Prima considerazione: l’evasione è endemica e incancrenita: fa parte dell'esperienza quotidiana di molti concittadini



Chiamatemi fascista, chiamatemi comunista... ma ci vuole uno Stato più forte, e una maggiore centralizzazione del potere! Occorre andare controcorrente, re-instaurare il controllo e il monopolio statale (poste, acque, telefoni, ferrovie... anche affinché finalmente funzionino) e togliere le ditte esterne, le consulenze d'oro & magna-magna associati. E occorre in primo luogo... uno Stato fiscale.


Meno tasse, più guerra all'evasione... e regolarizzazione del mercato

È evidente che solo metà degli italiani paga le tasse, anche per l'altra metà. Intanto però arriva la Pasqua e si scopre che, nonostante il calo palese della domanda, uova di cioccolato e colombe pasquali sono rincarati: segno che è il mercato, in primis, a essere malato. Anche nel turismo è così: si segnala il crollo delle prenotazioni alberghiere, ma avete visto quanto costa una camera??? Tutti i mali del liberalismo economico prima o poi vengono al pettine...



IRPEF: metà degli italiani sotto i 16.000 euro


Solo un contribuente su 10 dichiara più di 34.600 euro

L'80% dell'IRPEF arriva da dipendenti e pensionati


La metà dei contribuenti IRPEF dichiara al fisco un reddito inferiore ai 15.723 euro lordi, cioè meno di 1.300 euro al mese.

Mentre il reddito medio degli italiani è di un reddito medio di 19.655 euro.

È il quadro che emerge dalle dichiarazioni 2012 (redditi del 2011) nelle elaborazioni del Ministero dell'Economia. Ne esce l'immagine di un Paese dove cresce la distanza tra i più ricchi e il resto della gente, ma nel quale elusione ed evasione lasciano sempre dubbi sulla corrispondenza effettiva tra i dati e la realtà.

In Italia a dichiarare oltre 300.000 euro lordi all'anno sono infatti soltanto 28.000 soggetti su 41,3 milioni di contribuenti. Sono quei 28.000 che hanno pagato per questo un ulteriore contributo di solidarietà complessivo (aliquota 3%) di 260 milioni di euro (poco più di 9.000 euro a testa in media).

100.000 invece i contribuenti che hanno dichiarato case all'estero versando la nuova imposta IVIE(ha fruttato 21 miliardi di euro) e 71.000 quelli che hanno dichiarato attività finanziarie estere per un ammontare di 18,5 miliardi (anche questi tassati con una nuova specifica imposta IVAFE). D'altra parte, però, risulta che il 90% degli italiani dichiara un reddito lordo inferiore a 34.600 euro.

RICCHI E POVERI - Il divario appare evidente da un rapporto: il 5% dei contribuenti più ricchi possiede il 22,9% del reddito complessivo dichiarato, pari a quello del 55% dei contribuenti più poveri.

ZERO IRPEF PER 9,7 MLN - Gli italiani che pagano l'IRPEF sono il 76% del totale di coloro che inviano la propria dichiarazione all'Erario. Pagano in media 4.820 euro di IRPEF a testa. Ma ci sono anche 9,7 milioni di contribuenti italiani che - scritto nel linguaggio fiscale - «hanno imposta netta uguale a zero». In pratica non pagano l'IRPEF o perché hanno redditi troppo bassi, o perché abbattono l'imponibile con detrazioni e deduzioni.

AUTONOMI, IMPRENDITORI
e DIPENDENTI - I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato (42.280 euro) mentre il reddito medio dei lavoratori dipendenti è di 20.020 euro e quello dei pensionati di 15.520 euro. Il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è invece pari a 18.844 euro: 29.100 euro per le imprese in contabilità ordinaria e 17.480 per quelle a contabilità semplificata.

CIFRE ASSOLUTE - La maggior parte dell'ammontare IRPEF è versata dal lavoro dipendente (54,5%) e dalle pensioni (il 25,5%) per una percentuale complessiva dell'80%. Il lavoro autonomo contribuisce solo con il 6,7%.

TASSE LOCALI - Nel 2012 l'addizionale regionale sull'IRPEF ha fruttato 11 miliardi, con un aumento del 27% in un solo anno. L'IRPEF comunale 3,4 miliardi (+11%)

CEDOLARE SECCA - Sono stati circa 483.000 (pari al 2,3% di chi dichiara redditi da fabbricati) i contribuenti che hanno scelto la cedolare secca per dichiarare i redditi d'affitto. L'importo dichiarato - in pratica l'affitto - è stato in media di 8.370 euro: in testa la provincia di Bolzano (10.090 euro) seguita dalla Liguria (9.660 euro). Ai minimi Molise (4.060) e Basilicata (4.590 euro).
(Fonte: Ansa)


Berlusconi scende in piazza (una volta prerogativa del proletariato e del sottoproletariato) e annuncia lotta; annuncia una seconda campagna elettorale, o meglio il proseguimento di quella già fatta. Proprio lui. Proprio lui che ha rovinato il Paese semplicemente ignorando i problemi della gente (usava dire: "Ristoranti, teatri, voli aerei, crociere... dappertutto c'è il pienone!") preferendo occuparsi degli affari propri, dentro e fuori Villa Bunga-Bunga. Grazie, Cavaliere! Ora occorre rimboccarsi veramente le maniche e vedere chi e dove ruba.
Comincerei proprio da lui, dal caro Silvietto, e da tutti quegli altri che possono vantare possedimenti da Repubblica di Bananas. E via via scendere. Occorre colpire il patrimonio più che il reddito! Non tassare chi ha un'unica casa, ma mettere senz'altro le tasse sulla seconda, terza casa ecc., nonché su tutti gli altri immobili. Controllare inoltre cosa c'è dietro alle proprietà immobiliari: a immobili anche consistenti,  corrisponde spesso un reddito basso insufficiente non solo a giustificare gli acquisti, ma anche la sola gestione di tali proprietà.
Nel caso di proprietà superiori a quanto il reddito dichiarato possa far supporre, dovrebbe essere il tanto criticato redditometro a scovare i "furbetti".
E contemporaneamente: effettuare finalmente i tanti sospirati tagli radicali alla politica divora-soldi.




Incrociare i dati

Per chi non se ne fosse ancora accorto, viviamo nell'epoca del computer, dei calcolatori elettronici: che ci vuole a incrociare la dichiarazione dei redditi con il pubblico registro automobilistico, incrociando anche le auto di lusso intestate a società? Chi è veramente povero (o ha una società che va male) non può certo permettersi di comprare o solo di mantenere una costosa autovettura! Se la possiede, si vede che è un evasore. Stesso discorso con le proprietà terriere e immobiliari.



E poi: ovunque c'è un immobile (una casa) con un'utenza attiva, dovrebbe essere ipotizzato un reddito, o comunque il minimo che serve ad una famiglia per sopravvivere. E questo reddito dovrebbe essere giustificato: cosa fa il titolare del reddito (che invece ha dichiarato zero euro o giù di lì)? Come si guadagna da vivere? Forse commercia, ma allora evade anche l'IVA; oppure è lavoratore dipendente, allora ci sono contributi non versati... Attraverso un semplice controllo delle utenze associate agli immobili, si può individuare un reddito presunto. E fare emergere una gran quantità di sommerso: incassando più IVA per abbassare l'imposta sui consumi e più contributi INPS per abbassare l'età pensionabile.
Solo dipendenti e pensionati devono pagare le tasse? Si controllino più efficacemente commercianti, artigiani, salumieri, tabaccai...!
Recuperare evasione non è aumentare la tassazione! E le pensioni, checché ne dicano i "neoliberisti", non sono spesa improduttiva, ma un diritto dei lavoratori e degli anziani in generale!


Link correlati:
                      Campagna educativa contro l'evasione fiscale
                      Immigrazione e lavoro: evasione fiscale del 60% (Kairos)
                      GdF di Ancona scopre maxi frode fiscale e 3.700 lavoratori irregolari
                      Como - Evasione fiscale, un pozzo senza fondo

sabato, novembre 03, 2012

L'Italia rimarrà un Paese di guitti?

In Italia mancano i veri magnati, i mentori, i sinceri pigmalioni, ricchi che abbiano stile e siano, di conseguenza, amanti della cultura e delle bellezze artistiche e paesaggistiche.

Insomma: non ci sono animi magnanimi dal pingue conto in banca! Tutti spilorci e pidocchiosi, tutti pezzenti arpagoni e quindi morti di fame nell'ex Belpaese!

Questi erano grandi principi! Lorenzo il Magnifico

Una moderna famiglia de' Medici potrebbe sicuramente dare il "la" a un nuovo Rinascimento. Ma, a quanto pare, i nostri miliardari sono tutti banali e rozzi, ignoranti, scadenti.

Persone grette e meschine che, una volta sotterrate, passeranno alla Storia per non aver mai fatto niente di utile e piacevole per la comunità...




Read what the Bible says about riches and wealth:

domenica, maggio 20, 2012

Pippo Baudo mai così ribelle come in questa intervista



"Vespa omosessuale..."

Stupendo quando fa il lapsus: "Ho portato la bara di Berlusc..." E poi si ferma. E aggiunge: "Questa mi è uscita dal cuore!"

domenica, luglio 17, 2011

Impietosa copertina dello 'Spiegel'...

...su Berlusconi & Co.



"Ciao Bella! Una inchiesta sul declino del Paese più bello del mondo"

Da decenni i media tedeschi, inglesi, francesi ecc. si chiedono come mai l'Italia sia caduta tanto in basso. Su riviste come Der Spiegel, ma anche su emittenti televisive e - soprattutto - radiofoniche, giornalisti competenti hanno snocciolato (e snocciolano) praticamente a cadenza quotidiana verità assai scomode per l'attuale governo nostrano e, nell'immaginario europeo e non solo, il nome "Berlusconi", pronunciato con accenti diversi, si accosta ad "Al Capone", "Mussolini", "mafia" e "maccheroni".
L'Italia è sulla bocca di tutti... per la tristezza che suscita quella masnada di maschere carnescialesche che ne stanno decretando la morte.

giovedì, agosto 19, 2010

Tafano Broders - "Papi"

Un disperato e affettuoso messaggio al "papi" più famoso del mondo
dai Tafano Broders: PAPI SILVIO!... ADOTTACI!




Tafano Broders

sabato, luglio 10, 2010

Ricevo e volentieri diffondo

per tu Peter

caro Peter,

sono "sophie" la pazza di berlusconi, ecco perche io sogno de lui: ecco 4 anos, mi padre e morto, lui era tutto per mi, durante 8 mezzo io pensa solo a morire, ma quando ho vedo le viso simpatico di SILVIO, lui ma rida la voglia di vivere, purtropo e berlusconi che non poso al meno abbracciare una volta, sono ebreo, forse lui e antissemitta? mi non sono communista, e altra, sono per che esiste piu "povero" e anormale al 2009 essiste povero, che soppravivere come mi per mangiare, una vergogna, ma tutto politico destra, sinistra, e putrefazione, salva forse Obama, lui io credo che e vero, intelligente, gentlemen, tutto altra si prene per "dio"! e la ragione per la quale non votare piu, non il diretto de loro parlare, vedere, come berlusconi che vorrei una volta abbracciare,anche, non credo al "dio", ma tutto e spirituale, sguardo, ecco uno anno al aprile 2008, il popolo votare berlusconi-fini=cattivo, e ieri al compleanno de la victoria, "dio e collera" per abbruzza, purtropo per le gentes certo, ma essiste molto gentes cattivo, dunque, essiste giustizia divina, che uno bacio tra una vita? che 10-15 minuta a una vita? mi avrei fa piacere di incontrare berlusconi, e basta, ma come non sono importante, ricco, non l'interresse, e molto cattivo, ecco Peter, io voglio soltanto te dire la ragione per la quale berlusconi m'attira, non sono innamorata, soltanto attira, ciao, scrito mi quando tu voglio, e scusami de mi italiano,

sophie orenbuch


domenica, febbraio 28, 2010

Sentenza assurda contro Google e YouTube

Una delle preoccupazioni principali del governo Berlusconi sembra essere quella di frenare o, se possibile, sopprimere la libertà di/su Internet. Con la condanna a sei mesi di tre dirigenti di Google, abbiamo una prova della grave manipolazione della Giustizia italiana. Tra l'altro, la sentenza di condanna contro Google ha preceduto di poco quella dell'assoluzione "per prescrizione" di David Mills, l'avvocato del diav... ehm... del premier.


Il fatto: nel 2006, in un istituto tecnico di Torino, un bambino autistico viene seviziato da alcuni compagni; il resto della classe non interviene e osserva con indifferenza. Il pestaggio viene filmato e messo su YouTube. E' visto 5.500 volte e poi rimosso in seguito a una segnalazione. YouTube è di proprietà di Google, ed è a quest'ultima che viene imputata la violazione della privacy.
Il Tribunale di Milano condanna a sei mesi tre dirigenti di Google con l'accusa di non aver impedito la pubblicazione del video (!). La condanna è avvenuta nonostante fosse stata ritirata la querela dai legali del ragazzo.


Consideriamo una cosa importante: Internet consente la pubblicazione di contenuti su diverse piattaforme. YouTube è una di queste, come Vimeo, Facebook, Flickr e molte altre. La responsabilità del contenuto è di chi pubblica, non del gestore della piattaforma. Se ogni contenuto dovesse essere controllato dal punto di vista legale prima di essere messo on line, Internet dovrebbe essere chiuso.


Senza il video, il bambino sarebbe ancora vittima dei suoi seviziatori; lo scandalo è scoppiato solo grazie alla visibilità data da YouTube. I colpevoli sono nell'ordine: gli insegnanti e il preside, i compagni che lo picchiavano abitualmente, i compagni che assistevano senza muovere un dito, coloro che sapevano e non hanno sporto denuncia.
YouTube ha solo reso pubblico un reato. Qualcuno è stato punito per quel reato?


Sì: le persone sbagliate!