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giovedì, maggio 01, 2014

Oggi Primo Maggio... e la tivù rimane morta


Che vergogna! Neppure oggi, che è ufficialmente la Festa del Lavoro, la televisione italiana riesce a tirare fuori qualche asso dalla manica. Sia RAI che Mediaset rimangono fedeli a se stesse, proponendo servizi scialbi, interviste idiote e condotte malamente, nonché telefilm e "formats" per rincretiniti. Nessun impulso, nessuna trovata coraggiosa. E di film nemmeno a parlarne. 



Perché non offrirci una retrospettiva di pellicole comiche, o di grandi commedie e dei loro interpreti immortali (Gassman, Sordi...)? Perché non dedicare i programmi della giornata a qualche grande regista de noartri (Fellini, Monicelli, Scola, Dino Risi...)?

Non so chi ha messo queste bestie, questi babbei a capo della programmazione televisiva italica, ma comunque è certo: siamo nelle mani di veri e propri zombi dello spirito! E così, l'operaio (o anche il disoccupato, lo studente, il casalingo...) che oggi si ritrova tra le proprie quattro mura (anche se "proprie" è un eufemismo), si vede costretto a mastruparsi corpo e anima con le sconcezze per cerebrolabili, con le imbecillagini per somari che vengono allegramente offerte (con tanto di pacchetti pubblicitari caratterizzati da spot oligofrenici) ai milioni di discendenti di Dante, Leonardo, Celentano, Fo, Eco e De André.

O binomio di re d'Italia! O Renzi e Berlusconi! Licenziate  - vi esortiamo coram populo - questi dirigenti incapaci. E subito!

lunedì, aprile 30, 2012

Incredibile. Ecco come il governo Monti si è comprato la fiducia del PdL

Le frequenze televisive, dalla cui asta potremmo recuperare ben 4 miliardi di euro, attualmente vengono invece regalate! Di Pietro, in una puntata di Ballarò del 2011, costrinse il sottosegretario all'economia Polillo ad ammettere che c'è una tresca tra il governo Monti e Silvio Berlusconi



Ma c'è anche il problema della RAI, un covo di magna-magna. Se prima gli avvoltoi ne circondavano il cadavere nottetempo, di nascosto, ora celebrano i loro schifosi banchetti alla luce del giorno.

Il professore in pensione Serafino Massoni illustra, nel video sottostante, alcune porcate di casa RAI. Con lui non posso che essere parzialmente d'accordo. Dico "parzialmente" e sotto il video spiego anche il perché.


Beh, almeno la Berlinguer (nomen est omen!) è una donna intelligente e alquanto critica nei confronti del sistema fascio-capitalista. Perché non denunciare, invece, le paghe di un Emilio Fede, di un Bruno Vespa e di tutti quegli altri viscidi personaggi (di derivazione democristiana, non dimentichiamolo!) che col sistema ci marciano alla grande, sbavando pubblicamente ai piedi di rovinafamiglie che già furono al governo (Silvio) o che tuttora lo sono?

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....Tra i pochi utili a noi telespettatori: Giovanni Floris, Bianca Berlinguer



Dice Serafino Massoni: "[Voi della RAI] Mantenetevi con la pubblicità, come fa Mediaset."

Eh no, basta con Berlusconia estesa ovunque! La "publicitate" su Mediaset dura quasi quanto più il normale programma. Quando trasmettono un film, lo spettatore, a causa della pubblicità, si scorda quasi di che cosa tratta la storia... No! La RAI dovrebbe far continuare a pagare il canone ai cittadini (abbassandolo però), strappare tutti i contratti d'oro ancora in mano a una masnada di parassiti senza alcun talento e offrire solo programmi culturali, senza réclame, senza neppure un minuto di pubblicità.
Mamma RAI (così mi illudo di poterla ancora chiamare) dovrebbe divenire anticommerciale e anticapitalista, puntando solo sulla qualità. Giacché...
Cultura e lucro stanno esattamente agli antipodi.



A propos: Smettete di fumare!
 A che pro fumare? 

Chi fuma sa di star commettendo un'azione sciocca (e peraltro costosa).

Smettere invece non costa nulla (a parte un iniziale sforzo per tenere sotto controllo i nervi) e può inoltre rappresentare la base di una nostra personalissima piramide della felicità.

Stop it! Smettete! Ed evitate di comprare cerotti, pillole, ecc.: è tutta roba dannosa. Applicate piuttosto, più semplicemente, la vostra volontà... e la vostra personalità.

L'Autore di questo agile libriccino vi spiega come c'è riuscito lui, e il come e perché della dissuefazione.


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