lunedì, luglio 08, 2019
'24 scatti' - Recensione
giovedì, maggio 01, 2014
Oggi Primo Maggio... e la tivù rimane morta
Che vergogna! Neppure oggi, che è ufficialmente la Festa del Lavoro, la televisione italiana riesce a tirare fuori qualche asso dalla manica. Sia RAI che Mediaset rimangono fedeli a se stesse, proponendo servizi scialbi, interviste idiote e condotte malamente, nonché telefilm e "formats" per rincretiniti. Nessun impulso, nessuna trovata coraggiosa. E di film nemmeno a parlarne.
giovedì, gennaio 02, 2014
La vera piramide della felicità
Questo "manuale" è dello stesso autore di NO SMOKE - Le sigarette sono nazi.
Ecco due citazioni da questo trattato di filosofia pratica:
"Persuadiamoci che noi possiamo raggiungere qualcosa.
Possiamo raggiungere 'molto'.
E' un'idea che può essere confutata solo mettendola in atto.
Ci affacciamo una prima volta giustamente carichi di scetticismo e anche un po' impauriti, sapendo quanto sia subdola questa nostra società. Gli ostacoli sono già tutti lì, e ci sembrano più infidi che mai. I mulini a vento di Don Chisciotte; ma concreti, e pieni di spuntoni e spigoli affilati. Cominciamo ad affrontarli, uno dopo l'altro... e ci accorgiamo che questa nostra lotta ci dà una maggiore forza, ci infonde coraggio e, sì, un sottile senso di euforia."
"Vogliamo migliorarci? Miriamo a una meta alta, 'de facto' irraggiungibile. Facendo così saremo forse tacciati di utopismo, ma, scalando e scalando, avremo conquistato una posizione in tutti i modi favorevole rispetto a quella che occupiamo oggi. Tradotto in valori di scala sociale: dal punto 0 saremo arrivati forse al 10, al 100. E, anche se il 1000 pare ancora l'Everest, ci ritroveremo meglio situati di quanto non lo fummo all'inizio dell'arrampicata."
giovedì, settembre 26, 2013
A cosa porta essere troppo solitario?
Your question:

My answer:
Le ragazze? Quelle vengono prima o poi, vedrai.
Alquanto strano trovo il fatto della mancanza di un amico d'infanzia. Forse non te ne ricordi bene, ma un amico devi averlo avuto! Comunque, se posso permettermi di citare il mio caso: io il mio migliore amico l'ho conosciuto a 19 anni; quelli che vennero prima erano sì delle buone lenze (come si suol dire), miei alleati (pur se non sempre!), ma più che altro fungevano da compagni di gioco; trattavasi il più delle volte di vicini di casa, figli di genitori "amicati" con i miei...
E la mia prima ragazza "vera" l'ho conosciuta quando avevo 17-18 anni (in precedenza c'erano state storie solo superficiali, anche se io mi sentivo alquanto scombussolato sentimentalmente...).
Tu comincia a relazionarti con gli altri (anche se ti sembra una cosa stupida, piena di gesti e di parole al limite della follia: e difatti lo è!) agendo "step by step".
Io inizierei a valicare questa sorta di muro sociale partendo proprio dalla scuola, e cioè non trascorrendo l'intervallo da solo in classe bensì andando vicino ai compagni, sorridendo rilassato, scambiando con loro qualche frase, ma senza voler essere "comunicativo" a tutti i costi.
(Parole d'ordine: "relax" e "coolness".)
Tu non sei strano: è la vita stessa a esserlo, e "normalità" - lo ribadisco - è un concetto assai astratto, certamente vago; e manipolabile.
sabato, maggio 04, 2013
I 10 Paesi del mondo dove si vive meglio
Primo posto: Svezia
3. Svizzera
La Germania ha ottime performance nel campo dei diritti umani, è al primo posto per nutrizione e cure mediche di base, seconda per aria, acqua e igiene. Stranamente risulta solo 39sima per ecosostenibilità, malgrado abbia una natura splendida.
Altra grande terra, Paese dei sogni di molti, ancora oggi. Gli USA sono primi in assoluto per le opportunità connesse all’alto sistema educativo e accademico. In leggera discesa le libertà personali, resta di alto livello l’equità e l’inclusione sociale. Male l’apporto dato alla sostenibilità dell’ecosistema (quarantottesima) e i diritti umani: chiudere Guantanamo aiuterebbe certo la causa. Ed essere meno guerrafondai.
Veramente un altro mondo, quasi un altro pianeta. L’Australia, patria dei koala, dei canguri e degli aborigeni si piazza al primo posto nell’ambito dei diritti della persona, è terza nell’accesso all’istruzione superiore e nel segmento opportunity complessivamente. Non figurano male nemmeno aria, acqua e igiene, nutrizione e cure mediche di base, entrambe in top ten.
Nell’Impero del Crisantemo, il progresso sociale ha le sue ragioni: si va dal primo posto nell’accoglienza, al quarto nella sicurezza personale, al decimo nella salute e nel benessere, all’ottavo nei diritti alla persona. Più in basso equità e inclusione sociale e accesso all’istruzione superiore. Se non permanesse l’eterno rischio terremoto e tsunami, chi non amerebbe approdare almeno una volta nella terra degli shogun?
sabato, luglio 19, 2008
Quotidianità 'orrifica'
Chi ha seguito la mia attività di scrittore, avrà notato che ho sospeso (momentaneamente?) la pubblicazione di testi horror. Il motivo è che nella vita di ciascuno di noi irrompono periodi contrassegnati dall'orrore: quello autentico, che quasi sempre ha la facoltà di lasciarci senza parole o, se si vuole, di essiccare l'inchiostro della nostra penna. La morte violenta e improvvisa di uno dei nostri cari, l'aver accettato un lavoro umile e duro che avrebbe dovuto essere uno stratagemma di sopravvivenza e invece assomiglia sempre più all'Highway to Hell, il dolore immenso e assoluto del nostro compagno (della nostra compagna), accompagnato dai segni della vecchiaia precoce sul suo volto e nel suo spirito, lo stato d'animo abbattuto e sfiduciato di nostri amici e conoscenti che hanno avuto il coraggio di aprire una qualche attività che avrebbe dovuto renderli liberi e che ha finito per tradirli, scavando profonde rughe sulle loro facce una volta sorridenti... Tutto questo, sì, porta orrore, è orrore, e viene da alzare i pugni al cielo e inveire contro gli dèi e urlare: "In culo anche la Letteratura!". Ogni tanto si intravede un raggio di sole e intuiamo: "Non bisogna abbandonare le speranze, non devo dire di no alla vita". Perché forse - forse - le cose si aggiusteranno, le nubi si diraderanno - o, come cantavano i Dire Straits: "There should be sunshine after the rain". Intanto però il danno è fatto, la ferita sanguina, gli occhi sono tirati in giù, la schiena è spezzata e chissà se riusciremo di nuovo a chinarci per raccogliere i fazzolettini di carta inzuppati di lacrime che segnano il cammino di chi ci precede. E' questo l'orrore vero: non la vita ma la sua assenza; questa non-vita con la brutalità dei suoi artigli e delle sue zanne. Quando impareremo a scrivere di tutto ciò, quando saremo capaci di esprimere il velenoso miscuglio di pazzia socialmente organizzata e di atavici mostri che albergano nella nostra stessa ombra, quando riusciremo a fronteggiare l'imprevisto, a sopportare la sofferenza nostra e altrui, ad accettare il lato più oscuro e probabilmente ineluttabile dell'umana esistenza, saremo finalmente scrittori e uomini; più grandi e più autentici di qualsiasi autore di horror e generi limitrofi.
giovedì, luglio 19, 2007
Single...?
Your question:

io da quando sono single vivo da dio...
faccio quello che ho voglia...
se ho fame mangio, se ho sete bevo,se ho sonno dormo...
se ho voglia di fare l'amore... faccio la doccia...
secondo Te, la vita da single ha solo vantaggi...?
My answer:
La vita da single ha i suoi vantaggi... se sei un praticante della meditazione yoga oppure se sei uno scrittore. Per queste due categorie, la solitudine (perché di altro non si tratta) ha i suoi innegabili vantaggi. Per tutti gli altri, non c'è niente di più bello e soddisfacente che vivere con l'"anima gemella".
Io ho vissuto alcuni anni da single (ero un proficuo artista) e mi sentivo profondamente infelice, anche se "da fuori" non lo si notava. Per mangiare uscivo, in quanto la mia cucina era ormai inguardabile, mi vedevo spesso con presunti amici e quando avevo voglia di fare l'amore mi recavo nei locali notturni, dove agganciavo immancabilmente delle tizie assurde. Se avevo sonno non dormivo praticamente mai, in quanto l'inquietitudine interna, l'insoddisfazione, non me lo permetteva. La mia vita è cambiata radicalmente quando ho incontrato quella che sarebbe poi diventata la compagna della mia vita. Ho imparato, per così dire, la bellezza della "normale vita da coppia". Prova anche tu.