Your question:
Sono una persona estremamente solitaria che, ad esempio, non esce con gli
amici perché, appunto, non ne ha o che durante l'intervallo a scuola
rimane al banco senza far nulla.
Sono sempre stato solo nella mia vita,
non ho mai avuto un amico d'infanzia, un migliore amico o qualcuno con
cui stare assieme e condividere qualcosa. Tanto meno una ragazza. Certo,
sì, non avrei mai rifiutato la proposta romantica di stare assieme ad
una ragazza che mi attira ma nessuna l'ha mai fatto, nessuno s'è mai
avvicinato forse per colpa mia principalmente perché do l'aria dello
snob ma non lo sono affatto. Sembrerò strano forse.
Non so capire se
così sto bene oppure no, non riesco ad essere aperto e socievole, non è
da me.
Comunque ora ho 16 anni ma tutto questo può ripercuotere il mio
futuro gravemente, secondo voi?
My answer:
Beh, hai 16 anni, non esageriamo adesso: per me puoi anche benissimo
essere normale. Hai letto Il giovane Holden? O visto il film Donnie
Darko? Ti faccio questi due esempi che vengono dal mondo dell'arte (e
della vita) perché sono gli estremi di un'unica realtà. Chi tu vedi
comportarsi "normalmente" è magari invece solo omologato, o troppo
codardo per uscire dagli schemi. Chi insiste a stare in gruppo non è
necessariamente più "sano" di chi sta solo. La solitudine in fondo può
essere anche segno di timidezza; o anche di serietà. Lo "snobbismo" non
c'entra per forza.
Le ragazze? Quelle vengono prima o poi, vedrai.
Le ragazze? Quelle vengono prima o poi, vedrai.
Alquanto strano trovo il fatto della mancanza di un amico d'infanzia. Forse non te ne ricordi bene, ma un amico devi averlo avuto! Comunque, se posso permettermi di citare il mio caso: io il mio migliore amico l'ho conosciuto a 19 anni; quelli che vennero prima erano sì delle buone lenze (come si suol dire), miei alleati (pur se non sempre!), ma più che altro fungevano da compagni di gioco; trattavasi il più delle volte di vicini di casa, figli di genitori "amicati" con i miei...
E la mia prima ragazza "vera" l'ho conosciuta quando avevo 17-18 anni (in precedenza c'erano state storie solo superficiali, anche se io mi sentivo alquanto scombussolato sentimentalmente...).
Tu comincia a relazionarti con gli altri (anche se ti sembra una cosa stupida, piena di gesti e di parole al limite della follia: e difatti lo è!) agendo "step by step".
Io inizierei a valicare questa sorta di muro sociale partendo proprio dalla scuola, e cioè non trascorrendo l'intervallo da solo in classe bensì andando vicino ai compagni, sorridendo rilassato, scambiando con loro qualche frase, ma senza voler essere "comunicativo" a tutti i costi.
(Parole d'ordine: "relax" e "coolness".)
Tu non sei strano: è la vita stessa a esserlo, e "normalità" - lo ribadisco - è un concetto assai astratto, certamente vago; e manipolabile.
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