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sabato, gennaio 05, 2013

La morte dimora nei paradisi esotici



4 gennaio 2008 - 4 gennaio 2013: nell'arcipelago di Los Roques, in Venezuela, si ripete il dramma a distanza di cinque anni esatti

Scompare un aereo da turismo. Fra i passeggeri, Vittorio Missoni con la moglie e due amici. Il velivolo sparito nel 2008 non venne mai ritrovato...

L'aereo con a bordo il figlio dello stilista Ottavio Missoni era un YV2615 BN-2 che faceva la spola tra le isole di Los Roques e la capitale venezuelana, Caracas. Sei le persone a bordo e tra queste, oltre ai 4 italiani, anche il pilota e il copilota. Il gruppo aveva trascorso Natale e Capodanno nell'arcipelago. L'ultimo contatto del velivolo si è verificato a 10 miglia nautiche da Los Roques.

Il 4 gennaio 2008, lo stesso tratto di mare fu al centro di un'altra misteriosa vicenda: un velivolo di turismo della compagnia Transaven con a bordo otto italiani scomparve mentre era in volo da Caracas in avvicinamento all'arcipelago.


Questa notizia rischia di oscurarne un'altra non meno drammatica: sempre in Venezuela, stavolta a Caracas, un trentunenne abruzzese originario di Villa Sant'Angelo (L'Aquila) è stato assassinato da alcuni malviventi che si sono introdotti nella sua abitazione, probabilmente per compiere un furto, e, trovandolo inaspettatamente in casa, gli hanno sparato. Il suo nome: Carlo Coletti.
Coletti era rimasto solo nell'abitazione mentre la famiglia si era trasferita qualche giorno al mare.
L'uomo era tornato l'estate scorsa in vacanza a Villa Sant'Angelo, dove vivono gli zii, per rivedere i parenti e visitare il paese distrutto dal terremoto del 6 aprile 2009.


Dunque, i paradisi esotici uccidono.

Quella che segue è una rassegna di notizie che riguardano solo gli ultimi anni. Le notizie erano apparse sull'ormai defunto blog Il Prato Nero...

01/10/2006 - Elena Vecoli, la 34enne pordenonese uccisa nella camera d'albergo a Los Roques, in Venezuela, era incinta da almeno due mesi. Questa la rivelazione più recente fatta dagli organi di stampa. Il marito, Riccardo Prescendi, picchiato da un gruppo di uomini, giace ancora su un letto d'ospedale, pur se con ferite non gravi.
  I due si trovavano in luna di miele. Los Roques, "La perla dei Caraibi", fino a qualche giorno fa era ritenuto un luogo sicuro. La coppia vi era giunta il 19 settembre e si era alloggiata nella posada 'La Lagunita', gestita da Andrea Piccinni e Claudia Rosati.
La banda di malviventi è entrata in azione verso le 3 di notte, assalendo, legando e picchiando i due turisti. Elena Vecoli è morta per soffocamento. 
Ieri le autorita' venezuelane hanno fermato tre persone sospettate dell'aggressione e dell'omicidio dell'italiana.
Ancora ignoti i motivi del delitto, ma si pensa a uno scambio di persone. La coppia alloggiava, infatti, nella camera del Piccinni, il proprietario dell'albergo, vittima, nei mesi precedenti, di un'aggressione avvenuta probabilmente a causa di una relazione extraconiugale con una donna del posto.



01/02/2007 -Altro delitto su un'isola da sogno

Michela Aurecchione, 56enne residente nel Varesotto, sposata con un costruttore del Lago Maggiore, è stata trovata riversa nel garage della villa Bacolet Pink House nella zona di Bacolet Garden, nell’isola caraibica di Tobago.
L'uccisione è avvenuta mercoledì 24 mattina: a colpi di machete. La signora è stata decapitata nella villa dove ogni anno trascorreva diversi mesi di mare. L’assassino ha quindi cercato di ammazzare anche la cameriera, unico testimone oculare dell’omicidio. Che però è riuscita a sfuggire, barricandosi in una dependance della casa e più tardi correndo incontro agli agenti in evidente stato di choc.
Michela Aurecchione era abbastanza conosciuta a Tobago: vi trascorreva quattro-cinque mesi ogni anno. La splendida casa era stata acquistata da lei e dal consorte dodici anni fa.

L'aggressore, N’Kosi Neptune, isolano di 26 anni, si è tolto la vita ingerendo qualche veleno. Il ragazzo era un conoscente della signora Aurecchione. Aveva compiuto in passato alcune riparazioni nella villa per poi diventare amico della donna. N'Kosi Neptune e Michela Aurecchione hanno iniziato a litigare. Dalle parole si è passati agli insulti. Poi N’Kosi avrebbe afferrato il machete per colpire e uccidere brutalmente l’italiana. Bisogna ora comprendere quale fossero i motivi del contrasto, anche se la polizia parla di movente passionale.



10/02/2007 - Ennesimo omicidio in un'"oasi da sogno"

Due donne italiane sono state dapprima violentate e poi massacrate a colpi di pietra nell'isola di Sal, nell'arcipelago di Capo Verde, ex colonia portoghese al largo dell'Africa Occidentale. Un'altra ragazza, in vacanza con loro, si è salvata fingendosi morta e raggiungendo poi il villaggio turistico di Santa Maria, da dove è stata portata in ospedale. Arrestati i due assalitori e il loro possibile complice. Il primo è una guida turistica capoverdiana ("Sandro"); gli altri due un nigeriano (dapprima resosi latitante) e una terza persona della quale non sono ancora note le generalità.
I corpi delle due donne, che gli assassini hanno cercato di occultare seppellendoli in una spiaggia, sono stati recuperati nella serata di venerdì. Le vittime sarebbero state identificate in Giulia Busato, 28 anni, di Verona e Dalia Saiani, 33 anni di Ravenna.
Agnese, la diciottenne che è riuscita a sfuggire agli assassini, racconta che il delitto è avvenuto mercoledì sera, quando era stata invitata a cena insieme alle amiche dal giovane capoverdiano.
Erano salite in macchina con lui ma questi, invece di condurle nel luogo stabilito, è andato in un bosco.
 Secondo la ricostruzione di un italiano - Renato Evarchi, agente immobiliare che vive a Capo Verde -, Sandro ha tra i 22 e i 25 anni ed è conosciuto come "persona serissima". Sarebbe rimasto sconvolto per la fine del rapporto con Dalia e avrebbe tentato di tutto per riconquistarla. Dopo il barbaro omicidio, si è ripresentato al lavoro come se nulla fosse.

L'isola di Sal, Capo Verde, è un posto di grande turismo. La tragedia si è verificata a Fontona, zona balneare scarsamente abitata su una costa amata dai surfisti.



06/03/2007 - Turista leccese muore a Cancun. Ve li do io i paradisi esotici!

Un giovane bancario leccese, Simone Renda, di 35 anni, che stava trascorrendo un periodo di vacanza in Messico, è morto in circostanze poco chiare nella cella del commissariato di Cancun, dove era stato rinchiuso per ubriachezza molesta...



10/05/2007 - Chi ha rapito Madeleine?



Sabato prossimo compirà 4 anni. E' sparita sei giorni fa (giovedì) a Praia da Luz, sulla costa meridionale portoghese, paradiso dei turisti ora trasformatosi nell'inferno della famiglia McCann.

Una sera, di ritorno dall'aver cenato a meno di un centinaio di metri dal loro alloggio vacanziero con alcuni amici, Kate e George McCann (entrambi medici, provenienti da Leicester) avevano trovato una finestra forzata: la bambina, rimasta sola con i due fratellini gemelli, non c'era più. Secondo alcuni esperti non sarebbe stata la prima volta che la coppia inglese lasciava soli i figli all'interno del villaggio "Ocean Blue" frequentato da turisti inglesi e irlandesi, e questo potrebbe aver spinto qualcuno a entrare in casa e rapire la piccola.

Nessun riscatto è stato chiesto. La stampa portoghese accusa una rete di pedofili inglesi di aver rapito Madeleine.

 La madre ha lanciato un appello attraverso le tv portoghesi e britanniche chiedendo al presunto rapitore di ridarle la figlia e di "non farle del male". Ieri anche Cristiano Ronaldo, calciatore portoghese in forza al Manchester United, ha rivolto un appello per trovare la bambina. "Per favore, se qualcuno ha delle informazioni parli. È importante per tutti noi" ha detto in inglese e portoghese l'attaccante lusitano davanti alle telecamere dell'emittente della sua squadra.

Il quotidiano Publico di Lisbona ha citato anonime fonti della polizia secondo cui sia gli inquirenti portoghesi che quelli di Londra, sopraggiunti per aiutare nelle indagini, stanno seguendo la pista di una rete di pedofili britannici con ramificazioni internazionali. Publico ha scritto che l'identikit mostrerebbe un individuo di pelle scura, capelli neri pettinati all'indietro, di statura media e fra i 35 e 40 anni, che la settimana precedente era stato visto fotografare bambini a Sagres, un porto nella zona dove è scomparsa Madeleine. Un altro giornale, il Correio da Manha, propone la stessa ipotesi precisando che Madeleine potrebbe essere stata rapita "per incarico" di una rete di pedofili.

Le ricerche continuano. Sono oltre 200 gli agenti di polizia, più vigili del fuoco, uomini del servizio di emergenza e della guardia costiera, e inoltre alcune decine di volontari civili, impegnati nelle battute, con l'appoggio di cani ed elicotteri, in un raggio di più di 15 chilometri da Praia da Luz.



15/08/2008 -Ancora strage di turisti in un paradiso a pagamento


Dopo le tre italiane morte in un incidente stradale in Tunisia, è di nuovo tragedia in un'"oasi per turisti". Nella Repubblica Dominicana, uno scontro tra due autobus ha provocato la morte di 20 persone, di cui 6 italiani; 3 altri nostri connazionali sono gravemente feriti.

 L'incidente è avvenuto nei pressi della città La Romana, circa 130 chilometri dalla capitale Santo Domingo. Altre fonti del posto riferiscono di 23 morti, tra cui 9 italiani. Il Ministero degli Esteri italiano ha riferito di essersi attivato inviando sul posto personale dell’ambasciata.



12/02/2009 - Incidenti stradali in Australia e Perù: muoiono sei italiani

Tre turisti italiani sono morti tra le fiamme in un incidente stradale avvenuto in Australia, mentre altri tre connazionali sono rimasti vittime, in Perù, di un incidente che ha provocato la morte di 21 persone e il ferimento di altre 79.
 

Australia: nell'incidente avvenuto intorno alle 15, ore locali, a 55 chilometri a sud della cittadina di Mackay (presso Brisbane), sono deceduti: Lorenzo Ferrarini, 28 anni, di Reggio Emilia; Tatiana Corsari, 23 anni, e Stefania Capussela, di 24, entrambe residenti a Udine.
E' rimasta gravemente ferita Carlotta Bettini, ricoverata nell'ospedale di Mackay. La 26enne abita a Reggio Emilia ma è originaria di Rovereto.

Nel sud del Perù, scontro frontale tra un camion e due autobus lungo una strada che collega le città di Arequipa, Cuzco e Puno. Tra i 21 morti ci sono le sorelle altoatesine Barbara ed Esther Baumgartner (di 20 e di 22 anni), ed Helmuth Fink (29 anni). 



Branco di cani-killer aggredisce turista tedesca

17/03/2009 -Una torma di cani randagi ha assalito una turista tedesca di 24 anni sul lungomare di Scicli, in provincia di Ragusa. Gravemente ferita per i morsi al volto, alle braccia e alle gambe, la malcapitata ragazza è stata trasportata d'urgenza con un elicottero all'ospedale di Catania.

E' stato un gruppo di abitanti della zona a mettere in fuga le bestie. "Altrimenti l'avrebbero sbranata" ha dichiarato un testimone. "Erano una dozzina, di taglia medio-piccola ma molto aggressivi".

 E si infittiscono le critiche all'amministrazione locale. Questi cani facevano parte dello stesso branco (circa cinquanta di numero) che domenica ha ucciso il piccolo Giuseppe Brafa di Modica, di soli dieci anni, dopo aver ferito un passante quarantenne e un altro bambino.

L'uomo che "custodiva" gli animali senza dar loro da mangiare è stato arrestato nella stessa giornata di domenica, ma ci si chiede come mai non tutti "i cani-killer di Scicli" siano stati ancora catturati o abbattuti.

La notizia ha già fatto il giro del mondo e sta gettando ennesime tetre ombre sulla Sicilia e sull'Italia intera, che già non godevano di buona fama.



Italiano in vacanza in Brasile ucciso con 4 revolverate
 

27/11/2010 - La polizia brasiliana sta indagando sull'omicidio del turista bergamasco Roberto Puppo, assassinato mercoledì ad Alagoas. Il crimine ha acquisito una dimensione internazionale anche grazie alle sollecitazioni del consolato italiano: da qui l'intervento dei reparti investigativi speciali.

Quella di Puppo sembra essere stata una vera e propria esecuzione: secondo un funzionario di polizia della Questura di Maceio, il punto in cui è stato trovato il corpo - lungo la BR 424, nella città di Satuba, a 22 km dalla capitale - conferma questa tesi. "Non credo" dice il poliziotto, "che l'indagine dovrebbe seguire l'ipotesi del furto. La posizione del cadavere e il luogo fuori mano dimostrano che è stato giustiziato".

Roberto Puppo è stato ucciso con quattro colpi di pistola. I proiettili hanno colpito il mento, il braccio e il torace. Il bergamasco, secondo le indagini, sarebbe dovuto partire per il rientro in Italia ieri, venerdì 26 novembre.

lunedì, dicembre 20, 2010

San Martin Texmelucan, Messico: inferno sulla Terra


Ancora un disastro ambientale, ancora una prova che dobbiamo completamente cambiare modus vivendi se vogliamo ancora offrire ai nostri figli uno scampolo di natura.


L'esplosione nel cuore del Messico ha distrutto una trentina di edifici. 52 persone sono morte; tra di loro, 13 bambini

Gli squali del profitto non investono in sicurezza, forti delle leggi che si sono fatte fare su misura, e, a parte la perdita di vite umane (già preventivata da qualsiasi multinazionale e dai governi corrotti, loro "pendant"), siamo certi che il nostro pianeta è già "gonfio". Quanto altro veleno possono assorbire le nostre terre? Quanto altra merda possono ingoiare i nostri mari? Tocca alla semplice gente alzarsi e protestare ogni volta che vedono arrivare una colonna di mezzi di costruzione appartenenti a compagnie come la Pemex.

L'incidente di San Martin Texmelucan è ancor più grave in quanto provocato da una banda di ladri di greggio, altro segno che la cosiddetta "crescita economica" lascia molta gente a bocca asciutta.


(Leggi l'articolo di
Guido Olimpio sul Corriere.)



domenica, giugno 28, 2009

Golpe in Honduras - brutta botta al processo democratico in atto nell'America Latina


Il presidente Manuel Zelaya Rosales (nella foto) è stato arrestato da un gruppo di militari e portato in Costa Rica; sua moglie - secondo le ultime notizie - è riuscita a scappare sulle montagne. A Tegucigalpa, capitale honduregna, "sequestrati" dai militari golpisti anche gli ambasciatori di Venezuela, Cuba e Nicaragua.


Il 25 agosto 2008 l'Honduras era entrato ufficialmente a fare parte dell'ALBA, una confederazione di Paesi del Centro e Sud America di orientamento "anti-yankee". Ne era diventato il sesto membro insieme a Venezuela, Cuba, Bolivia, Nicaragua e Dominica. Il colpo di stato sembra proprio mirare a lanciare un monito a queste nazioni troppo indipendentiste, e potrebbe dunque essere stato organizzato dalla CIA.


Eppure, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è parso genuino nell'esprimere  "profonda preoccupazione" per l'arresto di Zelaya da parte dei militari. E ha aggiunto: "Chiedo a tutti gli attori politici e sociali in Honduras di rispettare le norme democratiche, la legge e gli impegni della Carta democratica Inter-Americana".


Una condanna ai militari è arrivata anche dall'Unione Europea.


Hugo Chavez infuriato: "Golpe troglodita"

"In Honduras è in atto un colpo di Stato troglodita": queste le parole del presidente venezuelano Chavez, che ha preteso una chiara presa di posizione del presidente americano Barack Obama sulla situazione. Chavez (sua l'idea dell'ALBA) ha puntato il dito contro gli Stati Uniti, accusando "l'impero degli Yankee" di essere coinvolto nel golpe in Honduras.


Da parte sua, Evo Morales, presidente della Bolivia, ha fatto "un appello agli organismi internazionali e ai movimenti sociali dell'America Latina per la difesa dell'ordine costituzionale in Honduras".


 








Zelaya è un alleato di sinistra di Hugo Chavez. E' stato sequestrato poco prima dell'apertura dei seggi per un referendum che avrebbe dovuto decidere se cambiare o meno la Costituzione. I militari hanno già annunciato che metteranno al suo posto Roberto Micheletti.


Honduras ha ormai una lunga tradizione di colpi di stato: già nel 1963 e nel 1972 militari golpisti deposero due presidenti eletti democraticamente. Dal 1972 al 1981, fu una giunta militare a tenere in mano le redini della nazione, finché  i civili no riottennero la possibilità di formare un governo democratico. E rieccoci ora al punto di partenza...