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sabato, luglio 11, 2009

Jacopo Fo: "Help, Mister Obama!

Ohh! Mister Obama, io ti prego! Solo tu puoi aiutarci.

(Lettera aperta di Jacopo Fo al presidente degli U.S.A. Barack Obama; pubblicata su www.jacopofo.com)


Mister Obama, noi siamo qui in Italia, alla periferia dell’Impero e ti scrivo perché solo tu puoi aiutarci.
Qui sta succedendo qualche cosa che non va.
Bush, quella strana persona, ha deciso di costruire vicino a Vicenza una immensa base militare. Ce n’era già una ma gli sembrava piccolina.
La gente di Vicenza e molti italiani sono scesi in piazza a manifestare. Non abbiamo proprio bisogno di una nuova base militare, un nuovo monumento allo spreco di denaro, alla paura e all’odio.
Non ci servono missili più grossi carichi di bombe nucleari.
La tua elezione alla carica di Presidente degli Stati Uniti d’America ha segnato un punto di svolta nella storia di questo pianeta. Ora possiamo immaginare un’epoca di pace, di comprensione, di comunicazione. Un’epoca nella quale non ci si uccida più per il petrolio e si prenda l’energia dal sole, dal vento e dagli oceani.
E allora, Presidente, che c’entra con questo sogno una nuova luccicante base militare? Veramente vuoi buttare tutti questi soldi in nuovi bunker sotterranei, rampe di lancio, bombe?
Se qualcuno impazzisse potrebbe già adesso lanciare missili a testata nucleare sufficienti a distruggere mille volte questo pianeta. Quale potenza aggiuntiva potrebbe portare questa nuova base militare? Quando l’avrete costruita potrete distruggere il mondo milleuno volte?
Ne vale la pena?
Ne avete proprio bisogno?
Con i soldi che si risparmierebbero rinunciando a questo progetto potreste dare da mangiare e una scuola a un milione di bambini.
Se tu domani mattina facessi questo annuncio al pianeta, la gente direbbe: “Vedi, questo presidente vuole veramente cambiare il mondo.” E questo proteggerebbe l’America molto più di cento basi militari.
E poi a cosa servono oggi nuove basi militari?

L’Unione Sovietica non esiste più e sta lentamente aprendosi al progresso. La guerra con la Cina per il petrolio non ci sarà perché tu stai aumentando dieci volte la velocità della transizione all’economia delle fonti rinnovabili con i grandi investimenti che stai realizzando.
Una base militare nuova non servirà contro i nemici della tua patria che sono terroristi difficili da colpire con una bomba atomica.
Anzi, costruendo questa follia darai forza ai nemici degli Stati Uniti d’America che diranno: “Vedi, gli americani parlano di pace ma costruiscono la guerra.”
Non conviene a chi ama il sogno di un mondo nuovo investire denaro e intelligenza nel costruire, ancora, cattedrali del terrore irte di cannoni e filo spinato.
Abbiamo bisogno di segnali d’amore.
Yes we can!
Fermiamo i cani della notte.
Ieri a Vicenza, ancora una volta, questo sogno oscuro di potenza ha causato altri feriti e altro dolore.
Già ora questa base militare sta armando le mani di chi conosce solo l’odio.
Tra i manifestanti pacifici si infila gente che vuole la guerra. E invita a nozze chi nelle forze dell’ordine rimpiange l’uso di massa dei manganelli e dei lacrimogeni.
Ti prego Obama, ti prego.
Compi l’impossibile, l’inaspettato.
Un gesto d’amore, un gesto di fiducia, una preghiera per l’anima degli uomini.
Ferma questa follia.
Noi stiamo lottando e gridando, da anni contro questa malvagità insensata. Ma le nostre proteste vengono calpestate, ignorate.
Viviamo in un pezzo di mondo strano, dove il buon senso è momentaneamente svenuto.
Noi abbiamo lottato con tutte le nostre forze, sinceramente, ma stiamo perdendo.
Noi non possiamo fermare questo ingranaggio, siamo uno Stato vassallo, alla periferia dell’Impero.
Si sta eseguendo quel che Bush ha deciso per noi e nessuno qua potrà mai opporsi. Ci sono trattati, accordi, impegni presi dai nostri strani governanti.
Noi non possiamo vincere da soli questa battaglia della civiltà della pace contro quella della guerra.
Tu puoi farlo.
Solo tu puoi farlo.
Se tu agisci noi saremo con te, siamo sempre stati con te.
Insieme possiamo farlo.

P.S.: Credo che l'unica via per impedire la costruzione della nuova base militare sia rivolgerci in massa a Obama e ai singoli cittadini Usa.
Al più presto pubblicheremo questa lettera tradotta e ti inviteremo a inviarla a qualche statunitense che conosci.
Potrebbe realmente funzionare.

Jacopo Fo



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sabato, marzo 01, 2008

Jacopo Fo: "Va beh… ecche’ sara’ mai un altro governo Berlusconi?!?"

(Dal blog di Jacopo Fo)

<< Va bene, e’ stata una batosta questo crollo di Prodi, prima ancora che riuscisse a compiere qualche piccolo o grande passo verso il rinnovamento dell’Italia.
Devo dire che anch’io sono crollato psicologicamente, telefono ai miei amici e piangiamo insieme singhiozzando.
Ma ci meritiamo veramente questa situazione di merda? Dopo tutti gli sforzi di questi anni, finalmente si intravedeva un filo di luce… E adesso che succede?
Comunque, a questo punto, tocca farsene una ragione, elaborare il lutto e cercare di capire quale lezione positiva possiamo ricavare.
Ovviamente, prima, hai l’autorizzazione a urlare per quindici minuti che i leader del centro sinistra sono persone con le quali non vorresti mai, in nessun caso, fare sesso. E puoi anche scendere in dettagli vigorosi esprimendo i tuoi giudizi sul loro buon senso, coerenza, fantasia e dedizione alla causa del progresso.
Ma poi ti tocca anche cercare i lati positivi delle questione! Se no cadi in depressione e Silvio ci gode. Vuoi dargliela vinta?
Non ci credo!
Quindi tiriamo su i pezzi della nostra anima e cerchiamo di cambiare prospettiva.
Innanzitutto possiamo dire che la nostra delusione nasce dal fatto che siamo persone ottimiste, desiderose del bene comune, amanti della vita e del piacere.
In ogni caso viviamo molto meglio di quel branco di dannati senza Dio che grufolano nei tunnel del potere assetati di presenze a Porta a Porta.
Hai mai seriamente pensato come vive un D’Alema, un Casini, un Fini?
Un incubo senza tregua di telefonate, complotti da scoprire e da ordire, voci sussurrate, sospetti, con tutti sempre pronti a tagliarti una mano per fregarti l’orologio.
Certo, questo non ci consola del fatto che speravamo fosse giunto l’inizio del cambiamento e invece ci tocca di aspettare ancora.
Ma pensa se nascevi nel 1700 ed eri un progressista che sentiva il cambiamento arrivare. Pensa che tristezza: tutti i progressisti del 1700 sono morti senza vedere un grande cambiamento.
E anche quelli del 1800 hanno sofferto. Hanno visto le macchine arrivare, certo, ma hanno visto anche il mondo incrudelirsi e avanzare i germi folli del militarismo e del fascismo.
Cavolo, a noi e’ andata decisamente meglio. Innanzitutto abbiamo scopato in modo tale che non succedeva da millenni in Europa.
Bisogna risalire al matriarcato, 15000 anni fa, per ritrovare una simile celebrazione felice del piacere, condiviso da maschi e femmine, alla pari.
Ed e’ ovvio che far l’amore alla pari e’ impareggiabile: c’e’ il piacere della complicita’, del gioco, della tenerezza.
Quindi dobbiamo dire che c’e’ andata di culo gia’ solo per la fortuna sessuale che abbiamo goduto.
Sesso sfrenato in un’epoca in cui ci si lava e si fanno i gargarismi!
Il meglio!
E poi c’e’ stato il rock & roll, i festival pop, la marijuana! Cazzo se ci siamo divertiti: tutti nudi al parco Lambro!
L’altra sera hanno mandato un documentario in tv e mi sono rivisto nudo che ballavo insieme a mille persone sotto il palco del Festival di Re Nudo. Sono apparso per un attimo. Ho gridato a mia figlia:”Guarda il tuo papa’ in televisione!” E lei ha detto: “Ma papa’, fai schifo!”
Va beh, non si puo’ avere tutto dalla vita…
E ti ricordi la rivoluzione studentesca? Le scuole occupate dentro cui facevamo sesso in modo esagerato?
(Anzi perche’ non torniamo a occupare le nostre vecchie scuole? Magari anche solo il sabato e la domenica. Non sarebbe divertente? Tirerebbe su il morale!)
Cavolo! E abbiamo anche visto la rivoluzione dei computer. Ma vi ricordate che casino erano gli appuntamenti prima dei cellulari?
Ho perso decine di occasioni di fare sesso perche’ non ci si ritrovava agli appuntamenti! Adesso con il cellulare basta telefonarsi: “Dove sei?”
“Sono qui?”
“Ma qui dove?”
“Nella stazione.”
“Va bene, allora tu stai ferma li che io faccio tutto il giro della stazione fino a che ti trovo che se ci cerchiamo in due non ci troviamo mai!”
Abbiamo vissuto grandi svolte della storia: la fine della segregazione razziale negli Usa e in Sud Africa ad esempio. Vi ricordate Martin Luther King? “Io ho un sogno”. Beh, quel sogno si e’ realizzato e addirittura un nero e’ in corsa per la carica di Presidente degli Stati Uniti.
Stiamo guardando un mondo incredibile!
Un mondo pieno di ecologisti, gente che fa volontariato, gente che lavora al di fuori del sistema. E ognuno di noi possiede mezzi di comunicazione straordinari. Vi ricordate quando stampavamo quei volantini schifosi col ciclostile?
Cazzo, mia figlia non sa neanche cos’e’ un ciclostile!
E vogliamo parlare delle dittature in Sud America che non ci sono piu’?
Della caduta del muro di Berlino?
Nella nostra vita abbiamo visto un mutamento globale incredibile.
E ci siamo illusi che la storia corresse con la velocita’ dei nostri sogni.
Invece adesso e’ un momento di merda.
Ma in fondo abbiamo visto di peggio.
Chi ha la mia eta’ si ricorda quando il pericolo era il colpo di stato e si doveva dormire fuori la notte.
Veramente l’Italia rischio’ la guerra civile. E la storia che i democristiani di allora fossero meglio di Berlusconi e’ una favola!
C’erano meno scandali ma solo perche’ i giornali avevano un bavaglio totale. Anche oggi ce l’hanno ma esistono Report e Santoro. I giovani forse non sanno neppure che negli anni sessanta c’era anche la censura. Mio padre e mia madre si beccavano decine di denunce perche’ non recitavano esattamente il testo che era stato approvato dalla commissione censura.
C’erano proprio funzionari che giravano per i teatri con il testo omologato e una pila e controllavano che gli attori durante la rappresentazione non aggiungessero una sola parola!
E vogliamo parlare della mafia?
Scusate se ricorro a un altro piccolo esempio personale ma credo che sia estremamente illuminante.
Nel 1962 i miei genitori furono costretti dal livello insopportabile di censura ad abbandonare Canzonissima, trasmessa su Rai 2, alla settima puntata. Fu uno scandalo enorme. I motivi scatenanti dello scontro furono due scenette: una riguardava gli incidenti su lavoro. Argomento del quale non si era mai parlato in tv.
L’altro pezzo parlava di mafia. Una madre piangeva il figlio ucciso. Non si accusava nessun pezzo grosso della politica di essere colluso con la mafia. Si osava solo dire che in Sicilia la mafia uccideva contadini, sindacalisti, giornalisti.
Malagodi, allora segretario del partito liberale, fece un’interpellanza alla commissione parlamentare di controllo dicendo:”due guitti insultano l’onore del popolo siciliano sostenendo l’esistenza di un’organizzazione criminale chiamata MAFIA.”
E i giornali di destra in coro lanciavano insulti ai miei…
Oggi neanche Cuffaro ha il coraggio di dire che la mafia non esiste.
Ne abbiamo fatta di strada da allora. Chilometri.
Cinquant’anni fa nessun boss mafioso veniva mai arrestato e interi reparti dello stato a partire dal governo erano direttamente alleati dei mafiosi.
Gli affari sporchi, le raccomandazioni e le tangenti erano la legge e MAI che la magistratura indagasse.
Abbiamo resistito a 50 anni democristiani, potremo sopravvivere ad altri 5 di Berlusconi.
E, comunque, secondo me anche se vince non e’ detto che duri cosi’ tanto.
L’Italia sta cambiando. Pare che ormai il 50% dei nostri connazionali sia collegato a Internet.
Spero che tutti questi scandali, che nessuno puo’ piu’ coprire, stiano creando un effetto valanga nelle coscienze.
L’altro giorno Beppe Grillo passava di fronte al Senato con alcuni amici. Un soldato di guardia, di quelli sull’attenti che non possono muoversi pena la fucilazione ha abbandonato la garitta e gli e’ corso dietro. Lo ha raggiunto e gli ha detto: “Grillo faccia qualche cosa lei! Non se ne puo’ piu’!”
Sono solo piccoli segnali e ancora all’orizzonte non si vede come tutta questa voglia di cambiare possa trovare uno sbocco costruttivo.
Ma vuoi che alla fine non ci riusciamo?
Sono decenni che rompiamo i coglioni. E’ divertente, si conosce gente fantastica e si fa molto sesso.
Non smetteremo certo di farlo solo perche’ un signore fanatico del lifting puo’ dettare leggi che lo assolvono da tutte le sue colpe.>>



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