domenica, febbraio 28, 2010

Sentenza assurda contro Google e YouTube

Una delle preoccupazioni principali del governo Berlusconi sembra essere quella di frenare o, se possibile, sopprimere la libertà di/su Internet. Con la condanna a sei mesi di tre dirigenti di Google, abbiamo una prova della grave manipolazione della Giustizia italiana. Tra l'altro, la sentenza di condanna contro Google ha preceduto di poco quella dell'assoluzione "per prescrizione" di David Mills, l'avvocato del diav... ehm... del premier.


Il fatto: nel 2006, in un istituto tecnico di Torino, un bambino autistico viene seviziato da alcuni compagni; il resto della classe non interviene e osserva con indifferenza. Il pestaggio viene filmato e messo su YouTube. E' visto 5.500 volte e poi rimosso in seguito a una segnalazione. YouTube è di proprietà di Google, ed è a quest'ultima che viene imputata la violazione della privacy.
Il Tribunale di Milano condanna a sei mesi tre dirigenti di Google con l'accusa di non aver impedito la pubblicazione del video (!). La condanna è avvenuta nonostante fosse stata ritirata la querela dai legali del ragazzo.


Consideriamo una cosa importante: Internet consente la pubblicazione di contenuti su diverse piattaforme. YouTube è una di queste, come Vimeo, Facebook, Flickr e molte altre. La responsabilità del contenuto è di chi pubblica, non del gestore della piattaforma. Se ogni contenuto dovesse essere controllato dal punto di vista legale prima di essere messo on line, Internet dovrebbe essere chiuso.


Senza il video, il bambino sarebbe ancora vittima dei suoi seviziatori; lo scandalo è scoppiato solo grazie alla visibilità data da YouTube. I colpevoli sono nell'ordine: gli insegnanti e il preside, i compagni che lo picchiavano abitualmente, i compagni che assistevano senza muovere un dito, coloro che sapevano e non hanno sporto denuncia.
YouTube ha solo reso pubblico un reato. Qualcuno è stato punito per quel reato?


Sì: le persone sbagliate!

lunedì, febbraio 22, 2010

Contestata a L'Aquila troupe del TG1

"Scodinzolini! Scodinzolini!"


E' accaduto nel corso della mobilitazione di ieri, domenica 20 febbraio, nel capoluogo abruzzese.







mercoledì, febbraio 03, 2010

Catastrofi annunciate: i luoghi dei prossimi grandi terremoti

... secondo un'equipe di ricercatori francesi

Turchia - C'è stato già l'avvertimento del terremoto di Izmit del 1999. I sismologi temono che la prossima grande scossa possa spostarsi più a nord, fino a coinvolgere Istanbul con i suoi quasi 12 mila milioni di abitanti.
Australia - Si trova in un'area di connessione della placca pacifica, di quella filippina e di quella auroasiatica. Il 2008 è stato un anno di grande attività sismica e la prognosi è preoccupante: i terremoti veri potrebbero arrivare a breve.
Nepal - Anche il Nepal occupa una posizione a rischio, e la catena himalayana è una prova della forte attività tettonica che ha interessato l'area in passato. Katmandu, la capitale del Nepal, si trova in corrispondenza della giuntura tra la placca indiana e quella euroasiatica...
Giappone - Sulla placca tettonica d'Itoigawa-Shizuoka. Il terremoto di Kanto del 1923 ha ucciso oltre centomila persone e potrebeb replicarsi; il Paese è vulnerabile agli tsunami e, come se non bastasse, il Giappone fa largo uso di energia nucleare e già nel 2007 una scossa ha danneggiato la centrale di Kashiwazaki causando una fuga di materiale radioattivo.


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Mah! I francesi, così come i tedeschi, se la ridono perché sono praticamente gli unici ad abitare su territori saldi e a prova non soltanto di terremoto ma anche di... Era Desertica. Il Sahara si sta allargando sempre più inghiottendo l'Italia e loro avranno per millenni una zona temperata... così com'era fino a ieri la nostra Sicilia. In altre parole, Francia e/o Germania diventeranno il nuovo "Paese dove crescono i limoni" (per citare Wolfgang Goethe).
Nella lista di questi ricercatori manca clamorosamente l'Europa. Attenzione: nel Sud europeo (Grecia, e proprio Italia purtroppo) avverranno stravolgimenti tettonici non indifferenti, accompagnati da eruzioni di vulcani e da tsunami assortiti. E in tutto questo rivolgimento la Francia subirà alcune ripercussioni (non molte, né gravissime) soltanto nell'odierna Cote d'Azur... Fortunati!