I blog in T.V.
Eh!eh!eh!eh! Su Rai Uno hanno appena trasmesso un programma molto lungo e accurato sui blog: che cosa sono, chi li usa e perché. Mi è toccato ridere tristemente nell'udire frasi quali "io sono un'appassionata della trasformazione della scrittura" e "a me, in qualità di giornalista, il blog serve per aggirare la censura". Sentenze interessanti, vere e sacrosante. Ma, per la maggior parte dei blogghisti, il motore principale di questa passione è... l'invalicabile solitudine.
Inutile girarci intorno. Internet accomuna (virtualmente, certo) anime straziate e insoddisfatte, e il blog si offre come strumento principe per farci sentire un po' narcisi - protagonisti da due o tre soldi! - mentre il vacuum esistenziale non accinge a riempirsi: tutt'altro. Ogni giorno che passa, il canyon si allarga un po' di più, e noi sempre qui davanti al monitor a vergare pagine su pagine di questo nostro "diario pubblico". Pur tuttavia, l'autentica tragedia, il dramma più profondo, consiste nella consapevolezza (mia, almeno) che solo pochi, pochissimi delle migliaia e migliaia di blog vengono veramente letti con regolarità...
Propongo un ritorno al dialogo téte à téte. Salviamoci!