domenica, novembre 09, 2014

Muro di Berlino - voi festeggiate, tanti altri no




... Qualche ora prima, Guenther Schabowski, capo della sezione del partito comunista a Berlino e responsabile per i rapporti con la stampa del Comitato centrale della Sed ha annunciato che la gente avrebbe potuto recarsi per viaggi privati all'ovest senza restrizioni. Un evento che cambia la storia.

A Berlino la notizia si diffonde con una velocità degna delle moderne tecnologie e una folla immensa si riversa davanti al Checkpoint...



Il Muro di Berlino non è mai caduto; anzi! E' ancora più alto di prima e ormai getta la sua ombra finanche al di là dell'Oceano.
(Peter Patti, 2001)



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Il 9 novembre 2009 scrivevo:

9 novembre... e a festeggiare sono solo gli italiani

Capisco che la Caduta del Muro venga vista in Italia con grande entusiasmo, anche dopo 20 anni... i media nostrani ci tengono che la gente viva in una sorta di nebbia permanente, una nebbia che fa travisare la realtà...
Anche in questa ventesima ricorrenza, TV e stampa del Belpaese decantano l'avvenimento usando frasi fatte quali "Il 9/11/1989 fu il giorno in cui finì per davvero la Seconda Guerra Mondiale", "Il giorno in cui nacque definitivamente l'Europa moderna", "Il giorno in cui tanti popoli - non solo quello tedesco - si liberarono delle catene"... Strano però che nessuno di questi giornalisti vada a informarsi in loco, parlando personalmente con gli autoctoni e pubblicando poi il resoconto fedele delle interviste: in tal modo, gli italiani apprenderebbero che quasi tutti gli ex cittadini della DDR (chiamati con disprezzo "Ossis", da "Ost" che significa Est) oggi affermano a gran voce: "Stavamo meglio prima, sotto il presunto regime. Chi voleva studiare poteva studiare; ti davano il lavoro, non dovevi cercartelo tu; non c'erano lo stress e le paure di oggi...". E, in quanto ai "Wessis" (quelli dello pseudodorato "West", cioè Ovest), loro già agli inizi degli Anni Novanta andavano dicendo: "Ricostruite il Muro, ricostruitelo più alto di prima". Potete immaginarvi dunque quello che dicono adesso che, per colpa della fatidica "libertà globale", per colpa del crollo di quel sistema opposto con cui il capitalismo doveva confrontarsi, hanno perso la maggior parte dei loro diritti, non hanno più un lavoro oppure devono faticare per 1000 euro o poco più in concorrenza con manodopera tedesco-orientale, kazaka, rumena e chi più ne ha più ne metta.
E perché, inoltre, questi nostri giornalisti tacciono sul fatto che la Caduta del Muro è la causa principale di numerose mini-shoah quotidiane? In Germania, infatti, ogni giorno perdono la vita o vengono comunque mandate all'ospedale decine e decine di stranieri e di altri "diversi"... Quest'odio inveterato per chi ha un aspetto alieno o semplicemente la pensa diversamente dai "normopati" è un fenomeno che si è diffuso a partire proprio da quel 9/11/1989.
Smettetela dunque con le celebrazioni. A Berlino e nei vari Bundesländer, a parte quella gnoma della Merkel e i suoi amici che sono a capo delle multinazionali, non ha voglia di festeggiare proprio nessuno. L'Unità tedesca è stata una vittoria per pochi (quelli che nuotavano già nell'oro) e una sconfitta, amara e umiliante, per il grosso della popolazione - sia Ossis che Wessis.
  



Il "doodle" per il ventennale della Caduta del Muro (2009)


... e il 13 agosto 2011:

Muro di Berlino: 50 anni di ipocrisia


Mezzo secolo fa veniva inaugurato il Muro di Berlino, de facto linea di demarcazione tra "il ricco e dorato" occidente e il "paradiso di contadini e operai" - rappresentato da DDR e dagli altri Paesi del Patto di Varsavia. Oggi si tirano le somme dell'apertura (avvenuta nel 1989-1990), e i risultati sono catastrofici nei confronti dell'Ovest: sotto il socialismo (quello di Brezhnev, non quello di Stalin) si stava molto meglio! Parola di tanti ex cittadini della Germania Orientale e degli altri Stati "rossi".

Berlino fu divisa in due il 13 agosto 1961. Stamani, a cinquant'anni di distanza, davanti al Memoriale della Bernauer Strasse (una delle vie che vennero tagliate in due dal Muro), il Presidente della Repubblica Federale Tedesca, Christian Wulff, ha pronunciato un discorso commemorativo in presenza della Cancelliera Angela Merkel e del sindaco della metropoli Klaus Wowereit.

Di una cosa Wulff non ha non potuto e mai potrà parlare: del grado di degradimento raggiunto dalla Germania - e dall'intero Ovest europeo - da quando la presunta Unità ha distrutto gli ultimi baluardi di utopia socialista. All'ombra del Muro, a Berlino, così come nel resto della Germania, c'erano piscine e impianti sportivi disponibili anche ai meno abbienti, il lavoro non mancava, le scuole, le poste e le ferrovie funzionavano in maniera proverbiale... Oggi, senza quella storica barriera, la vita è un folle arrangiarsi, un nuotare nella melma. Solo i furbetti riescono a mantenersi a galla; un po' come succede in Italia.
 

La divisione tra due sistemi politici garantiva un certo obbligo, da parte dei burocrati e degli oligarchi, a trattare bene la cittadinanza e a rispettare i lavoratori, quasi sottintendendo: "Vedete? Noi non siamo di meno dei comunisti...". Venuta a mancare la necessità del raffronto (filosofico e non solo politico) con l'altra parte, ecco che gli altolocati maiali possono fare i loro... porci comodi.


              
Tra i "porci comodi" è inclusa l'importazione in massa di manodopera staniera: operazione spinta agli estremi durante il governo del Cancelliere Helmut Kohl con il pretesto di dover "salvare" masse di persone di presunta discendenza tedesca - che la storia aveva relegate in Romania, nella provincia del Volga, in Kasachistan, ecc. Lo scopo reale: tenere sotto scacco operai e contadini tedeschi e togliere dignità al lavoro (per tacere della certezza del lavoro).
Alle varie ristettezze imposte dal governo democristiano la Germania reagì mandando Kohl in pensione e votando il socialdemocratico Gerhard Schröder. Ma fu un clamoroso buco nell'acqua: Schröder - tradendo i principi basilari della socialdemocrazia - smantellò completamente lo Stato sociale. Per la cronaca: finì la carriera come consigliere d'amministrazione di diverse imprese di energia. (Similmente a Berlusconi, anche lui passò per "amico" di Putin.)



Insomma, la Caduta del Muro è stata il trionfo dei lobbisti e dei gruppi d'interesse; in una parola: dei corruttori.
Gli ex abitanti della DDR (oggi un deserto improduttivo - viene paragonato al nostro Mezzogiorno - pieno di odi e rancori) rimpiangono amaramente i vecchi tempi: quelli di prima del Muro. "Allora non possedevamo la Golf o la BMW, ma non avevamo neanche i debiti e lo stress non sapevamo neppure cosa fosse."
In quanto ai tedeschi occidentali, già dopo i primissimi entusiasmi, rifiutandosi di riconoscere come loro connazionali i tedeschi "dell'altra parte" (che, tra le altre cose, parlavano in maniera semi-incomprensibile e con accenti strani), implorarono - e implorano - ad alta voce: "Il Muro? Ricostruitelo! E ricostruitelo più alto di prima."
  


Commento di

"anonimo"

http://riccardo-uccheddu.blogspot.com

Condivido in toto!
Nella Ddr e più in generale nel blocco socialista esisteva forse meno lusso, ma del resto, il lusso... a che cavolo serve?!
Ho letto l'autodifesapronunciata da Honecker davanti ai giudici di Berlino e tra le altre cose, ho scoperto che in confromnto alla Brd, alla Ddr furono imposte riparazioni di guerra ben più pesanti.
Poi i DIRITTI erano rispettati... ora, i diritti ed il tanto decantato Stato di diritto sono solo una presa in giro.
Se ti va bene, a quasi 50 anni puoi accontentarti di un lavoro da precario... e precaria è anche la tua vita.
Già Wolf Biermann nel libro "Il coniglio divora il serpente" denunciava il sacco che si stava facendo delle strutture industriali della Ddr...
Un caro saluto e complimenti per questo coraggioso ed intelligente post!
Riccardo

Ecco l'indirizzo del mio blog
riccardo-uccheddu.blogspot.com







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LINKS UTILI

La Caduta del Muro su Euronews Italia


Leggi l'articolo (in italiano) sul fenomeno della "Ostalgie" (= nostalgia per la Germania Est)

oppure

questo articolo in inglese.

....Riflettete su questa frase di Michael Moore e diffondetela