domenica, giugno 19, 2022

Ryo Fukui - 'Live At Vidro '77 '

Se avete letto qualcosa su Ryo, saprete che molto probabilmente non avrebbe approvato l'uscita di questo album dal vivo. Il grande pianista di Sapporo viene descritto come un perfezionista. Voleva solo pubblicare il meglio e, nelle sue intenzioni, ogni registrazione può essere soppiantata da un'altra più riuscita, più accurata, più... tutto.

In questo album, Ryo Fukui ci dà un'altra interpretazione di "Mellow Dream", di gran lunga una delle sue composizioni più amate di sempre. Potrebbe in realtà essere la prima versione mai registrata del brano in questione, poiché sappiamo che ne completò la scrittura appena prima di questa esibizione. Possiamo inoltre ascoltare qui le prime versioni di Ryo Fukui di "My Foolish Heart" e "Speak Low". 

Fino all'uscita di Live At Vidro '77 (che ha visto la luce solo nel 2021), non avevamo ancora sentito l'artista eseguire gli altri tre standard jazz contenuti in questo album. Il suo gruppo - Ryo Fukui Trio, con suo fratello Yoshinori alla batteria - suona con vigore "Love For Sale", poi cattura in modo superbo la calma di "Body and Soul"... e la sua versione di "Mr. P.C." sarebbe sicuramente piaciuta a John Coltrane.

Tracklist:

00:00 "Mellow Dream"

15:57 "Speak Low"

24:18 "Body And Soul"

33:40 "Love For Sale"

45:38 "Mr. P.C."

55:45 "My Foolish Heart"

Performers:

Piano – Ryo Fukui

Bass – Satoshi Denpo

Drums – Yoshinori Fukui

Questo disco è il più lungo nella discografia di Fukui... e si pensi che costituisce la metà dell'intera sua produzione live rimastaci su supporto audio! Ryo non ci ha lasciato granché dei suoi lavori, ma è probabile che ci siano ancora registrazioni di suoi concerti, da qualche parte nel mondo, che attendono solo di essere tirate fuori pubblicate. Adesso abbiamo sei album di Ryo Fukui. Finora erano cinque: quasi impossibile crederci, considerando che Fukui era attivo da molto tempo e che si esibiva regolarmente al jazz club 'Slowboat' di Sapporo, i cui proprietari erano lui e la moglie Yasuko. Assurse a fama internazionale solo dopo la morte, avvenuta nel 2016. (Era nato nel 1948.)

Nel 1992, durante un viaggio in America, incontrò Barry Harris, pianista jazz di Detroit che gli insegnò alcuni trucchi del be bop. A quel punto Fukui aveva realizzato due album: Scenery e Mellow Dream (scoperti solo decenni dopo dalla massa di appassionati di jazz, e rivalutati dagli esperti). A diciassette anni di distanza dall'ultimo, pubblicò My Favourite Tune, con lui da solo al piano. Quattro anni dopo fu la volta di In New York, in trio con il batterista Leroy Williams e il bassista Lisle Arthur Atkinson. 

A Letter From Slowboat fu ralizzato nel 2015, registrato direttamente nel proprio locale.
Dopo la sua morte, avvenuta per un linfoma, Barry Harris ha suonato più volte, nei concerti, il brano "Fukai Aijo (深い愛情)", composto per ricordare l'amico scomparso.


Discografia


  Studio albums


1976: Scenery

1977: Mellow Dream

1994: My Favorite Tune

2015: A Letter From Slowboat


    Live albums


1977: Live at Vidro '77 (released in 2021)

1999: Ryo Fukui in New York


   Brian Harris - "Fukai Aijo" ("Amore profondo", in giapponese)


martedì, giugno 07, 2022

Ricordando Mikis Theodorakis - una vita tra musica e politica

 Nove mesi fa ci lasciava Theodorakis - Compose il sirtaki di Zorba il greco




Aveva 96 anni quando si è spento (il 2 settembre 2021), essendo nato nel 1926. Luogo d'origine: l'isola greca di Chio. Χίος, Chios, legata a diversi miti e al centro di guerre, occupazioni varie, stragi. 

Poco dopo essersi propagata la notizia della sua morte, in Grecia sono stati dichiarati tre giorni di lutto.

Fin da ragazzo Mikis Theodorakis abbinò il talento con l'impegno politico. A diciotto anni, da studente del conservatorio di Atene, reagì all'occupazione nazifascista entrando nella Resistenza (si unì all'EAM, Fronte di liberazione nazionale di sinistra); e subì arresti e torture, che comunque non lo fecero arrendere. Ai tempi della Guerra Civile venne rinchiuso in un campo di prigionia. Una volta libero, nel 1950, dopo essersi diplomato al Conservatorio, diede la stura alla sua carriera: viaggiò, diresse un'orchestra sinfonica e, nel frattempo, si occupò con amore e dedizione della musica popolare. E sono proprio i suoi lavori in ambito folkloristico che lo avrebbero reso famoso. 




Nel marzo 1953 sposò la sua fidanzata, Myrto Altinoglou. Nel novembre dell'anno successivo la coppia, grazie a due stipendi, poté recarsi a Parigi. Al Conservatoire, Theodorakis perfezionò gli studi sotto Eugène Bigot (direzione d'orchestra) e Olivier Messiaen (analisi musicale), studi che concluse - cum lauda - nel 1959.


A questo punto aveva già collezionato vari successi. La sua "Canzone del capitano Zacharias", del 1939, era stata eletta, durante la guerra, inno ufficiale della Resistenza della Marina. Nel 1950 il suo 'Scherzo per orchestra sinfonica' dal titolo La Festa di Assi-Gonia fu diretto ad Atene da Oikonomidis e il suo "Carnevale Greco" (musica per balletto) ebbe la première a Roma. Sonatine e opere varie vennero eseguite ad Atene, dove il celebre dirigente Dimitri Mitropoulos espresse la sua ammirazione per il giovane compositore. Tuttavia, quando Mitropoulos tentò di portare le musiche di Mikis Theodorakis negli Stati Uniti, gli fu detto di non azzardarsi: "Theodorakis è un comunista".



La Suite N. 1 per pianoforte e orchestra ottenne a Mosca la medaglia d'oro, assegnatagli da una giuria di cui faceva parte Dmitri Shostakovich. La sua Prima Sinfonia (1948–1953) divenne espressione di uno dei suoi desideri maggiori: che i greci si riconciliassero e che si rimarginassero finalmente le ferite causate dalla guerra civile. Theodorakis dedicò la Prima Sinfonia a due suoi amici che militavano sui fronti opposti e che morirono entrambi. Le musiche per balletto  "Les Amants de Téruel", "Le Feu aux Poudres" e "Antigone" vennero eseguite a Roma, Parigi e Londra. Tale successo spinse il celebre compositore francese Darius Milhaud a raccomandare Theodorakis, quale "migliore compositore europeo dell'anno", per l'American Copley Music Prize.


Theodorakis nel frattempo era diventato noto a un vasto pubblico grazie a varie colonne sonore. Nel 1958 nascono a Parigi sua figlia Margarita e due anni dopo suo figlio George, in seguito diventato, come il padre, musicista e compositore.





Nel 1962 firmò la colonna sonora di Fedra di Jules Dassin (con Melina Mercouri nel ruolo principale) e nel 1964 la musica per Zorba il greco, film di Michael Cacoyannis con Anthony Quinn. 

La "Danza di Zorba", che per tutti è "il Sirtaki", è ispirata a due balli folkloristici greci.




Passò poco tempo e Theodorakis e la Grecia si ritrovano a fare i conti con la dittatura: nel 1967 un colpo di stato portò al potere una giunta militare. Era il 21 aprile (data infausta per i greci) e il 23 Theodorakis lancia l'appello per la resistenza popolare. A maggio fonda un'organizzazione giovanile chiamata "Lambrakis" (dal nome del deputato di sinistra Grigoris Lambrakis, assassinato dai militari). In quel frangente, l’autore del Sirtaki è anche deputato del nuovo partito della Sinistra. La sua fama mondiale gli risparmierà la vita ma non il carcere. Ad agosto viene imprigionato e iniziano le torture, l'isolamento coatto, con lui che fa lo sciopero della fame e finisce in ospedale, poi il rilascio e la reclusione domiciliare, lo sfollamento con la famiglia a Zarouna, Arcadia, e il campo di Oropos. Il confino, le intimidazioni rivolte a lui e ai suoi. La sua musica viene dichiarata fuorilegge dai "colonnelli" - così come la minigonna e i libri di Mark Twain - ma il nome "Mikis Theodorakis" diventa uno dei simboli della lotta per la libertà. Molte delle sue nuove opere riescono a superare più o meno avventurosamente i confini della Grecia e vengono cantate da Maria Farantouri e Melina Merkouri. 

Soltanto nel 1970, e grazie alla spinta di un movimento d’opinione internazionale, riottiene la libertà. A Oropos le sue condizioni di salute si erano deteriorate e ciò causò numerose proteste e appelli ai colonnelli da parte di celebrità come Shostakovich, Leonard Bernstein, Harry Belafonte, Arthur Miller e Hans Isler. Gli venne dunque concessa l'amnistia e abbandonò le patrie sponde. Una volta giunto all'estero, invocò la caduta del regime militare in Grecia e la restaurazione della repubblica, divenendo, in tutto il mondo, portavoce della lotta anti-dittatoriale.



Mentre ancora si trovava in esilio, compose due tra i suoi lavori più celebri: il soundtrack di Z - L’orgia del potere, il film di Costa Gravas sull’assassinio di Grigoris Lambrakis, che nel 1967 vinse l'Oscar per il miglior film straniero, e quello di Serpico, pellicola destinata a divenire un cult, che racconta la storia autentica del poliziotto Frank Serpico, interpretato da Al Pacino.

 Maria Farantouri


Nel 1972 visitò Israele, dove tenne diversi concerti. Fece la conoscenza di Yasser Arafat, al quale porse il messaggio del governo israeliano, cercando di persuadere il leader palestinese ad avviare un dialogo con l'altra parte. Quando, nel 1974, in Grecia cadde la dittatura, Theodorakis fu la figura intorno alla quale si strinsero i sogni di un intero Paese. Poté dunque rimpatriare e dare numerosi concerti sia in patria che all'estero, accompagnato dalla Farantouri. Nel 1976 fondò il movimento "Peace Culture" e tenne ovunque conferenze e concerti che avevano come tema la Grecia.


Nel 1983 è stato insignito del Premio Lenin per la pace, mentre, parallelamente, partecipava alla vita politica del proprio Paese sia come deputato al parlamento (negli anni 1981-86 e 1989-92) o come Ministro di Stato (1990-92), incarichi dai quali alla fine si dimise.


Nella cornice del tentativo di risanamento dei rapporti tra greci e turchi (ai comitati per l'amicizia tra i due popoli parteciparono intellettuali come Aziz Nesin, Yasar Kemal e Zylvy Lebanese), Theodorakis diede alcuni concerti in Turchia, frequentati principalmente da giovani, molti dei quali esibivano slogan per la pace.

Il 1986 è l'anno della catastrofe di Chernobyl. Mikis Theodorakis compie un tour in tutta l'Europa recando il messaggio "anti-nuke", e dunque contro l'energia atomica. È non soltanto un compositore e musicista ma anche un ambasciatore di pace: reca al governo turco messaggi inneggianti alla concordia da parte dei primi ministri greci, Andréas Papandreou e Konstantinos Mitsotakis. E nel 1988, su sua iniziativa, vengono organizzate due conferenze di pace a Tubinga e Colonia, nella Germania Occidentale. Vi parteciparono politici, filosofi e artisti. Durante quei convegni, Theodorakis sviluppò la sua teoria del tempo libero e l'importanza che il tempo libero ha per la formazione e la crescita personale degli individui.

Nel 1989, dopo essere stato un simbolo della lotta comunista in Grecia, Theodorakis annuncia che intende presentarsi alle elezioni nazionali come candidato al Parlamento nella lista di Nuova Democrazia (partito di centrodestra). I motivi di questa decisione, come spiega in un'intervista, sono da ricercarsi nell'uccisione avvenuta in settembre di Paul Bakoyannis, deputato di Nuova Democrazia e genero del leader del partito, Konstantinos Mitsotakis. Bakoyannis venne ucciso a colpi di arma da fuoco nel centro di Atene dal gruppo di guerriglieri 17 novembre. "Questo assassinio mi ha indotto a tornare alla vita politica e a lasciare la mia musica e i concerti che avevo in programma" spiegò Theodorakis, che aveva intanto 64 anni. Era stato eletto deputato per il Partito Comunista nel 1981... Lui è un tenace avversario dei socialisti, che, tra vari eccessi, hanno governato il paese dal 1981 fino alla loro sconfitta elettorale, avvenuta nel giugno 1989. Le sue critiche più aspre sono dirette contro l'ex primo ministro Papandreou, leader di Pasok (movimento socialista panellenico). "Pasok è un mosaico democratico", spiega Theodorakis, "ma la mentalità dominante ora è fascista. Esso tende a dividere i greci in traditori o patrioti. Io ho combattuto il fascismo tedesco, il fascismo greco e ora combatto contro il fascismo verde". (Verde è il colore del Pasok.) 

Con la morte di Bakoyannis, Theodorakis attacca aspramente i guerriglieri di 17 novembre e, appunto, il governo del Pasok, che, in otto anni, non è riuscito a neutralizzarli. Dal '75 in poi, il gruppo terrorista uccise decine di persone, tra cui diplomatici e soldati statunitensi, nonché giudici, uomini politici e industriali greci.

Essendo stato anche lui preso di mira da 17 novembre, per decisione del governo Theodorakis rientrò tra i 200 greci ai quali venne assegnata una scorta, allo scopo di proteggerli da un possibile attentato. 

Il suo passaggio a Nuova Democrazia aveva lo scopo di aiutare la Grecia a uscire dalla grave crisi politica in cui l'avevano sprofondata i numerosi scandali del governo Papandreou. Si stabilì un'ampia coalizione tra i conservatori, il PASOK e la sinistra. Per la prima volta dalla guerra civile (1946-1949), il Partito Comunista Esterno (KKE) partecipò così nuovamente alla gestione dello Stato. 

Intanto Theodorakis andava battendosi per i diritti umani in altri Paesi, e soprattutto nei Paesi vicini, in primis Albania (da lui visitata anche come Ministro per i Diritti della Minoranza Greca) e Turchia. Nel 1990 tenne 36 concerti in tutta Europa con il supporto di Amnesty International. E continuò a dare concerti a favore dell'energia solare (con l'aiuto di Eurosolar) e contro l'analfabetismo e contro la droga.

Come presidente di una commissione internazionale con sede a Parigi, si impegnò per far rilasciare i leader dell'opposizione turca Kutlu e Sarkin: i suoi sforzi vennero premiati con la liberazione dei due. Propose di organizzare un convegno sulla pace paneuropea in quel di Delfi, presentando al governo un progetto per una “Olimpiade dello Spirito”. Istituì inoltre un comitato per il sostegno e l'assistenza al popolo curdo.


Nel 1993 venne nominato Direttore Generale di ERT Music Ensembles e nel 1994 ricevette un dottorato honoris causa dall'Università del Quebec.


La firma dell'accordo israelo-palestinese fu celebrata ad Oslo nel 1994, con la presentazione del suo "Mauthausen" – nel frattempo divenuta la canzone nazionale di Israele – e dell'altresì suo Inno alla Palestina: un grande onore per Mikis Theodorakis e un chiaro riconoscimento per il suo contributo alla pace in Medio Oriente.



Negli anni successivi furono presentate le opere Elettra (1995) e Antigoni (1999), mentre parallelamente continuava l'intensa attività all'estero. Theodorakis prese posizione in tutti gli eventi importanti dell'epoca (terremoti, attentati in Jugoslavia, in Afghanistan, guerra in Iraq, ecc.). Nel 2002 venne eseguita l'opera Lysistrata, vero e proprio inno alla pace.

 

Le terribili esperienze vissute sotto le varie dittature gli avevano lasciato una salute malferma, ma non avevano compromesso la sua attività e non gli avevano tolto la voglia di impegnarsi in campo politico. 

 Zorba il greco


Nel corso della sua vita, Theodorakis collaborò con grandi poeti, in particolare con tre di loro, tutt'e tre insigniti del premio Nobel: Pablo Neruda, Odisseo Elitis e Giorgos Sefèris. E inoltre con Yannis Ritsos. E con un simbolo dell’Africa libera del rango di Sèdar Senghor. Il suo curriculum, che si estende per almeno sessant'anni, comprende opere sinfoniche, cantate e oratori, musiche per balletti, più di mille canzoni e raccolte di ballate. 


lunedì, giugno 06, 2022

"Voli pindarici" nel debutto dei Deception Store

 Un breve excursus sul dove, come e perché del gruppo, che proviene dal Meranese



La band:


Marco Pantozzi - voce

Joe Chiericati - pianoforte e tastiere

Stefano Nicli - chitarre

Teo Ederle - basso

Thomas Ebner - batteria



I brani:


1 "Lifetime"   3:09

2 "I Do It My Way"  4:11

3 "One More Time"  3:43

4 "Rock-Star (Meteorite)"  3:10

5 "New Bad Day"  3:22

6 "Pindaric Flight"  7:37

7 "A New World"  3:46

8 "Timeline"  3:19

9 "Distant Lover"  2:13

10 "Close Your Eyes"  4:21

11 "Free"  1:16

12 "E Immagino Se"  4:11


Joe Chiericati e Stefano Nicli hanno lavorato all'album non solo come musicisti ma anche come arrangiatori, oltre a esserne i produttori. La voce femminile (tracce 2 e 12), assai convincente, è di Roberta Staccuneddu.



La copertina e la grafica del booklet sono opera di Gigi Cavalli Cocchi, disegnatore "e" batterista dei Mangala Vallis (oltre che di Clan Destino, Ligabue, Tazebao, Ambigram...).


---> Dal vivo: "The best of live", video <---

[Nel concerto di presentazione di Pindaric Flights hanno suonato gli stessi musicisti che hanno fatto il disco, più Dominik Told al basso.]




Prima impressione dell'opera su CD: elegante, con una buona porzione di pathos (non mancano i significati esistenziali, con riferimenti chiari alla vita di oggi). Ma, conoscendo meglio i Deception Store, ricaviamo la consapevolezza che l'ensemble sviluppa una dinamica autentica, un buon slancio, soprattutto quando suona dal vivo. Il loro debutto Pindaric Flights (titolo che rischiava di trasformarsi in 'Pandemic Flights', a causa del periodo in cui l'album è stato realizzato: è uscito il 30 novembre 2021, etichetta Ma.Ra.Cash) parte con "Lifetime" -  e subito ci viene in mente The Final Cut, per via della linea melodica, alquanto roger-watersiana, sulla quale scorre il canto, e per l'assolo chitarristico à la David Gilmour. Ma anche perché la voce di Pantozzi, naturalmente morbida, a tratti ricorda proprio quella del bassista originale dei Pink Floyd, soprattutto quando rimane da sola con il pianoforte e/o la chitarra acustica (occasionalmente c'è pure l'accompagnamento di una slide).

 Il brano d'incipit è relativamente breve; o dobbiamo forse dire che ha la lunghezza necessaria e che non spreca, giustamente, un solo secondo? Dura 3 minuti e, scorrendo la tracklist, ci avvediamo che anche gli altri titoli non superano i 4 minuti, 4 minuti e mezzo. Soltanto "Pindaric Flight" "sfonda" il limite del canonico 45 giri, prolungandosi per sette minuti e trenta. Questa specie di economia razionale ci permette di non stancarci mai durante l'ascolto e di poter assaporare con attenzione tutt'e 12 tracce, per un totale di 44 minuti.


   "New Bad Day"

Se il floydiano The Final Cut era il "taglio finale", questo disco è da ritenersi la spinta iniziale del progetto di Pantozzi, progetto che ha ancora una lunga via dinanzi a sé. I Deception Store sono nati per produrre musica "old style", e l’esperienza fatta in questo primo lavoro, oltre ai più che positivi riscontri fin qui avuti, incoraggiano i componenti a farne un progetto a lungo termine.

Marco Pantozzi ha iniziato la sua avventura nel mondo dei suoni con composizioni di tipo cantautorale, per poi sfiorare, in qualche modo, la new age e trovare infine la sua collocazione in quello che è sempre stato il suo habitat di ascoltatore: la psichedelica soft e il progressive melodico e sinfonico.

Alla fonte di Pindaric Flights c'erano alcuni suoi brani già strutturati, sui quali tutti hanno iniziato a lavorare. A questi brani se ne sono aggiunti un paio più ritmati ("Rock-Star" e "Timeline"), scritti in corso d’opera insieme ai produttori allo scopo di vivacizzare l’album.




Pindaric Flights parla di sogni e realtà, di paure, incertezze. Un diario di vita in una manciata di capitoli, una narrazione dall'impronta estatica con qualche inserto di concretezza accorata se non misantropica. Ricorda lavori più o meno dello stesso genere (soft prog): gli album di Bjørn Riis (Everything To Everyone su tutti) o quelli del tedesco Finally George. Dischi indiscutibilmente belli, generosi nella loro offerta di canzoni emozionanti e suoni gradevoli; e che ci fanno desiderare che le pause tra una canzone e l'altra siano più lunghe, per poter elaborare, in perfetto silenzio, ciò che si è appena ascoltato. (Eh sì, troppa bellezza può arrivare a struggere...)


   "A New World"

Fino a quando la musica di Pindaric Flights è sostenuta dalle tastiere di Joe Chiericati, con il sontuoso apporto di Stefano Nicli alle chitarre, la somiglianza con i tardi Pink Floyd è evidente. Come detto, "Rock-Star (Meteorite)", la quarta traccia, si distacca dal trend generale dell'opera, insieme a "Timeline". Il primo è un rock up-tempo, con chitarre a tutto spiano (Nicli) e dove l'accoppiata batteria+basso (Thomas Ebner e Teo Ederle) diventa il peso specifico nella matematica dei Deception Store. Il secondo brano citato ("Timeline", tra i nostri favoriti) è una ben riuscita ballad di un lirismo non banale, con la band che si scatena nei momenti giusti. Il resto è un cantautorato esteticamente convenzionale, mai sguaiato, con musica fondamentalmente tranquilla, pur se arricchita da qualche effetto (mai invadente), buoni arrangiamenti e le obbligatorie variazioni sul tema. Da sottolineare, nei passaggi-clou, il tono febbrile nella voce di Marco Pantozzi, a far risaltare l'urgenza del messaggio. "Distant Lover" è forse il pezzo più radio-friendly; un ballabile, diremmo. E l'ultimissimo, la bonus track "E immagino Se", eccezionalmente in lingua italiana, si lascia apprezzare per la sua natura di canzone armoniosa "nostrana" non priva di sfumature rock.


Per capire la serietà delle storie raccontate in Pindaric Flights, dobbiamo porre in rilievo un titolo su tutti: "One More Time", dove viene trattato il tema - scottante, attuale - della ludopatia. Il nome della band si lega a filo doppio a questo brano: "One More Time",  infatti, finisce proprio con queste due parole: "Deception Store", cioè "l’Emporio dell’Inganno", quello che vende solo illusioni se non veri inganni. È il mondo del gioco d’azzardo, che crea dipendenza e ce ne rende drammaticamente schiavi. Il videoclip mira a smuovere qualche coscienza su tale gravissimo problema.


In senso più ampio, "Deception Store" può riferirsi a ogni situazione della vita in cui ci vengono offerte false opportunità, ben mascherate da irrinunciabili occasioni. Può essere il gioco d’azzardo ma anche molto altro, come la pubblicità, le promesse dei politici, le offerte delle compagnie telefoniche oppure anche certe false amicizie o certi amori.

   




Parte della strumentazione usata in Pindaric Flights


Tastiere: Piano, moog, subsequent37, hammond, xk3c, mellotron. (Joe Chiericati)

Chitarre elettriche: Fender Stratocaster ’62 reissue; Gibson SG ’61 reissue. (Stefano Nicli)

Chitarre acustiche: Martin e Crafter. (Stefano Nicli)

Ampli: Fender Deluxe Reverb e Fender Bassman.




Chi è Marco Pantozzi? Lo abbiamo chiesto allo stesso frontman dei Deception Store


"Sono un amante dell’Arte e della creatività in senso generale: oltre alla musica, mie passioni sono da sempre la grafica, la fotografia e il modellismo. Forse i miei studi e il mio lavoro svolto in tutt’altro campo, molto impostato (laurea in Giurisprudenza) hanno fatto insorgere in me una vera necessità di sfogare la mia indole creativa: cosa che la musica riesce a fare perfettamente, anche dal punto di vista dell’elaborazione dei testi.

Ho sempre amato mischiare musica, immagini evocative, video e suggestioni varie, così da cercare di ricreare un mio piccolo mondo immaginario. Il nostro sito, e i video del nostro concerto live, li ho realizzati io stesso."







Il videoclip di "One More Time" si avvale del Patrocinio del Comune di Merano, assegnato per la sua valenza sociale ed artistica. 





Sito web della band


Pindaric Flights su Bandcamp


Su Spotify 

Su Amazon Music 


Shop della Ma.Ra.Cash.