giovedì, marzo 29, 2007
lunedì, marzo 19, 2007
Arrestato in Brasile uno dei migliori giallisti del mondo
Cesare Battisti, 52enne autore di libri noir in lingua francese (Dernières cartouches; Habits d'ombre; Le cargo sentimentale...), è stato arrestato domenica a Rio de Janeiro mentre la giovane intermediaria di un'associazione nata allo scopo di sostenerlo gli stava consegnando 9.000 euro.
Battisti, che era un qualsiasi militante dei PAC, Proletari Armati per il Comunismo, e non un leader come sostengono molti media (tra l'altro, volle fuoruscire dal gruppuscolo all'annuncio della morte di Aldo Moro), era stato inizialmente arrestato con l'accusa di partecipazione a banda armata. Evaso dal carcere di Frosinone nel 1981, era ricercato dalla giustizia italiana. La condanna all'ergastolo nei suoi confronti fu emessa (in contumacia) nel 1993 dopo che il pentito Pietro Mutti, in cambio della clemenza, lo aveva accusato di ben quattro omicidi compiuti tra il 1978 e il 1979. Per quegli omicidi, a suo tempo rivendicati dai PAC, mancano le prove.
Nell'autobiografia del 2006 Ma cavale ("La mia fuga"), l'ex appartenente all'estrema sinistra scrive di non aver mai ucciso nessuno in vita sua, anche se ammette che girava armato.
Dopo una lunga permanenza in Messico, e più precisamente a Puerto Escondido (il personaggio interpretato da Claudio Bisio nel celebre film di Gabriele Salvatores è ispirato proprio a lui), Battisti aveva cercato e trovato rifugio in Francia, paese che, sotto Mitterand, accordava asilo e protezione agli ex attivisti italiani che avevano rotto con la violenza. Senonché, nel 2004 la giustizia transalpina (ora il Presidente era Chirac) decise di estradarlo, e Battisti tornò a darsi alla clandestinità.
Lo hanno acciuffato sulla spiaggia di Copacabana. A fare da esca involontaria è stata Lucie Genevieve Oles, una giovane arrivata sabato a Rio con il volo da Parigi. L'Interpol parigina e quella di Roma avevano fornito ai brasiliani l'informazione sulla ragazza da pedinare. Domenica, ovvero il giorno dopo il suo arrivo, Lucie si è fatta portare da un tassì fino all'Avenida Atlantica, che costeggia la famosa spiaggia. Dopo qualche minuto le è andato incontro un uomo: si trattava di Cesare Battisti. Tutto molto facile per i poliziotti carioca, che sono entrati in azione alla presenza di un paio di colleghi francesi.
Alcune versioni sostengono che l'arresto sia avvenuto dentro un albergo della stessa Copacabana.
In ogni caso, si sottolinea che "l'ex terrorista non ha opposto resistenza".
venerdì, marzo 16, 2007
Mostra virtuale del Buzzati pittore - II
martedì, marzo 13, 2007
Mostra virtuale del Buzzati pittore - I
venerdì, marzo 09, 2007
In questo stesso giorno e mese di tredici anni fa (1994) si involava verso il paradiso degli ubriaconi Charles "Hank" Bukowski. Nell'arco della sua carriera, che abbraccia quasi mezzo secolo, lo scrittore di origini tedesche pubblicò oltre cinquanta volumi in prosa e poesia.
Infanzia e gioventù dolorosamente difficili. Ma, negli Anni Settanta, Bukowski era una leggenda vivente. Fece delle apparizioni insieme ad Allen Ginsberg e Lawrence Ferlinghetti, fu spesso intervistato da Rolling Stone e tenne delle acclamatissime letture in Europa (vi arrivava sempre non con le sue leggendarie due confezioni da sei birre, ma con non meno di quattro bottiglie di ottimo vino francese).
A quel punto della sua vita, anche il vecchio, mezzo fracassato Maggiolino della Volkswagen, noto dai suoi racconti, era solo un nostalgico ricordo: ormai "Hank" poteva permettersi una BMW decappottabile nuova di zecca. Era un uomo decrepito (ma fu mai giovane?), soffriva di cancro e di TBC, e poteva tuttavia gioire di un conto in banca niente male per un ex bum (fannullone vagabondo).
L'epitaffio sulla sua tomba recita:
"Don't Try."
Nessuno ne conosce il significato, ma si intuisce che, qualsiasi cosa voglia dire, è sicuramente giusto.
domenica, marzo 04, 2007
L'orecchione assoluto. Sanremo 2007
Paventavamo peggio. Alla fine di queste cinque serate possiamo affermare - in fondo e perché no - di esserci divertiti.
I soliti cotillons, le immancabili critiche (cosiddetta Giuria di Qualità composta da incompetenti, ecc.), ma l'appuntamento annuale con il Festival è diventato un evento imperdibile anche per noi. Tanto più che, più si va avanti nelle serate, e più il meccanismo risulta ben oleato; o almeno questa è l'impressione che ne ricaviamo. Ci si assuefa persino alla pubblicità... Molte canzoni ci entrano nel sangue dopo il secondo o terzo ascolto e prendiamo maggiore confidenza con i singoli personaggi.
La serata finale ha avuto tanto da offrire, grazie ai comici oggi in forma eccellente (Insinna e Chiambretti) e a una Hunziker il cui stile diventa sempre più simile a quello di Antonella Clerici.
Joss Stone, cantante soul-rock inglese
Al flirt tra la stupenda 19enne Josse Stone, imitatrice di classe di Aretha Franklin presentatasi scalza sul palco, e il Pippone nazionale, il quale, a fronte di tanta bellezza, ha ghignato: "Beh, quasi quasi, scherzando scherzando... [qui ci esce qualcosa]", ha fatto seguito un breve intermezzo in cui la co-presentatrice svizzera ha inanellato una serie di almeno tre gaffes: ha lodato Pippo di possedere l'orecchione assoluto (!), gli ha chiesto di farle "la Cavalcata turca" (anziché la Marcia turca di mozartiana memoria) e ha concluso con un: "L'unico che aveva l'orecchio[ne] assoluto era Bach... ed era pure sordo!" (sordo era semmai Beethoven).
Poi, a chusura dell'esibizione della mitica Momo - una scoperta di Chiambretti nel suo Dopofestival -, mentre andava incontro ai Facchinetti pater & filius, "Heidi", o "la regina dell'Emmenthal" come l'ha definita Chiambretti, è splendidamente scivolata.
"E' caduta la banca svizzera!" ha baudato Pippo mentre la Hunziker si rialzava con qualche doloretto.
I nostri artisti preferiti:
1) Amelia Grè 10+
2) Paolo Meneguzzi 7+
3) [a pari merito] Al Bano, Nada, Paolo Rossi, Cristicchi 7
And the winner is...