sabato, febbraio 09, 2008

Cristiano Lucarelli: esemplare figura di professionista

3 febbraio 2008. Nel suo esordio ufficiale con il Parma, Lucarelli realizza già la sua prima rete: segno che la classe non è acqua. Pur se il suo nuovo club alla fine dei 90 minuti soccomberà (2-3 al Tardini contro l'Atalanta di Del Neri), i tifosi emiliani hanno avuto conferma che l'acquisto del celebre centravanti è stata una decisione felice e che il Parma non potrà che trarre vantaggi dalle prestazioni del bomber over 30, un po' come succede alla Fiorentina con l'altra vecchia gloria Vieri e al Bayern München con Luca Toni.


 Dopo la stagione 2006/2007, Lucarelli era stato ceduto per 8 milioni di euro allo Shakthar, che provvide a ricoprirlo d'oro: triennale da 4 milioni a stagione. Niente male per un attaccante di - allora - 32 anni! Lui sarebbe rimasto volentieri a Livorno, ma visto che i fans (inspiegabilmente) lo  contestarono, Cristiano, emblema degli Amaranto e due volte capocannoniere della Serie A, in accordo con la società fece le valigie trasferendosi appunto in Ucraina. Per "Cristiano gol" si è trattato della seconda esperienza lontano dall'Italia, dopo quella di dieci prima a Valencia, quando un grave infortunio bloccò la sua ascesa nella Liga spagnola.

A Livorno nessuno gli diede del traditore per la scelta fatta, né i tifosi (di cui resta un idolo) né la stessa società, che lo ringraziò con una nota ufficiale apparsa sul sito internet:

"L'A.S. Livorno ringrazia Lucarelli, capitano e professionista esemplare, per le molteplici emozioni trasmesse nelle quattro stagioni con la maglia amaranto. Con le sue 93 reti, è stato il secondo cannoniere nella storia del Livorno e il vincitore della classifica realizzatori della serie A 2004/2005, ha contribuito in maniera determinante alla conquista della storica promozione in A, alle tre salvezze consecutive in massima serie e alla partecipazione nella Coppa Uefa 2006/2007".

Il comunicato si concludeva con i ringraziamenti di rito: "La società A.S. Livorno Calcio nella persona del Presidente Spinelli saluta con grande affetto il giocatore e l'uomo. Al calciatore l'augurio più sincero di un felice proseguimento di carriera e di vita".


Cristiano non è soltanto un bomber, ma anche una persona di sani principi. Al momento di partire per l'Ucraina si sentì obbligato a dare spiegazioni ai tifosi, dichiarando che con i soldi guadagnati all'estero voleva fare qualcosa anche "per la sua gente", investire a Livorno, creare nuovi posti di lavoro. Sulla sua homepage www.cristianolucarelli.com sono contenuti molti interessanti articoli (tra cui un ritratto a firma di Alessandro Lucarelli, suo fratello) che svelano la personalità di questo professionista d'eccezione.


Le sue peculiarità caratteriali risaltano tra l'altro benissimo dalla sua biografia. Nell'estate del 2003, reduce da una stagione disgraziata con il Torino, retrocesso in serie B con il suo centravanti autore di un unico gol, Cristiano aveva rinunciato all'offerta di un miliardo di vecchie lire pur di poter tornare a casa e firmare con il Livorno, club di cui era tifoso fin da bambino. Il suo procuratore, Carlo Pallavicino, ne aveva tratto spunto addirittura per scrivere un libro, diventato presto un bestseller.

Quattro anni e una novantina di gol dopo, Cristiano Lucarelli lasciò - sia pur a malincuore - la Toscana per involarsi verso l'Europa dell'Est. Un'altra avventura straordinaria nel suo percorso esistenziale... Avventura che fin dall'inizio si rivelò felice, dato che, grazie anche all'attaccante italiano, lo Shakhtar Donetsk (sotto la guida di Lucescu) ha potuto finalmente raccogliere successi in campo europeo, oltre che stravincere il campionato ucraino.

Come Luca Toni (anche lui non più giovanissimo), il quale si è accasato a Monaco dove è subito diventato l'idolo dei tifosi del Bayern, anche Lucarelli ha raccolto plausi e simpatie nella sua nuova località distante dai patrii lidi. E le sue prestazioni in Champions League hanno fatto sicuramente mangiare le unghie a quei presidenti italiani che non vollero sborsare per il suo cartellino una cifra adeguata, favorendo così lo Shakthar.


Il sogno di Cristiano era, allo scadere del contratto con gli ucraini, di tornare a Livorno, per chiudere la carriera nella sua amata città. E' approdato invece a Parma; ma Parma è solo a un tiro di schioppo, e un po' di libeccio arriva fin là... 



                                      

Gioia e libertà.  Lucarelli non è l'unico calciatore ad avere una grande passione per Ernesto 'Che' Guevara: anche Riccardo Zampagna, Fabrizio Miccoli, Davide Balleri e Juan Sebastian Veron stravedono per il mitico rivoluzionario argentino. Così come Diego Armando Maradona, del resto. Ma questa è un'altra storia.

1 commento:

Matteo L. ha detto...

E' partita l'operazione libertà! Vieni sul mio blog, leggi l'iniziativa mia e dei miei amici e sostienici, se credi anche tu in quello che ho scritto! E' una cosa seria da non sottovalutare! Grazie e sappi che uniti siamo più forti!