E’ appena finito l’Eurovision Song Contest 2011 (Eurofestival) e il nostro Gualazzi ha fatto registrare un entusiasmante secondo posto. Tanto più entusiasmante se si pensa che l’Italia è in fondo isolata (in questa competizione canora, i Paesi dell’Est si votano tra di loro, la Germania dà i voti all’Austria, il Belgio alla Francia, la Danimarca alla Norvegia, Cipro alla Grecia, ecc.). Ma entusiasmante lo è, il piazzamento d'onore del pianista-cantante di Urbino, anche perché le canzoni jazzate non hanno mai avuto successo in questa passarella continentale dedicata fondamentalmente a prodotti poppeggianti.
L’Aserbadjan è risultata la nazione vincitrice con un duo di cantanti-ballerini nello stile “attuale” e arcirisaputo (ovvero Britney Spears / Shakira e dintorni), con numeri di danza che accompagnano il motivetto e così via. Il duo è stato “pushed” verso il successo dall’industria del petrolio aserbadjana, che ha investito non poco nel progetto. Ad esempio, per la canzone ci si è rivolti (come negli anni precedenti) a compositori scandinavi. Lo scopo di tanti sforzi? Quello di ripulire l’immagine del Paese; di presentarsi agli occhi del mondo come una nazione moderna, una nazione "normale". E il duo euro-asiatico è riuscito in effetti ad accaparrarsi il primo posto; incredibilmente. Dico "incredibilmente" perché di numeri simili a "Running Scared", e persino migliori, quest'anno ce n'erano a bizzeffe.
Ell & Nikki (Aserbadjan)
Comunque sia! Un secondo posto per noi in quel di Düsseldorf è un po' come la replica di Germania-Italia 3-4...
Noi (noi italiani) abbiamo ricevuto 12 punti da San Marino (cosa scontata!), 12 dall'Albania (guai a chi d'ora in poi parla male degli albanesi!) e 12 addirittura dalla Lettonia, che non si può certo definire una nostra vicina di casa!
La canzone di Raphael e del suo gruppo è piaciuta alla totalità o quasi dei telespettatori, rappresentando qualcosa di nuovo, di "culturale", nella parata di "asses and tits" che riempie ormai il palcoscenico della cosiddetta musica di consumo europea. (Tutti gli artisti, dal Portogallo a Israele, dalla Finlandia alla Turchia, scopiazzano gli idoli americani in voga.)
"Madness of Love" / "Follia d'amore", che ricorda il sound di Paolo Conte, è sembrato un messaggio proveniente da Marte... o da una parte del Pianeta Terra della cui esistenza molti si erano scordati; è praticamente un pezzo del soundtrack di case, villaggi e quartieri miracolosamente salvatisi dalle bombe appiattenti e uniformanti della famigerata "globalizzazione".
Raphael Gualazzi è veramente in gamba. E a chi non basta questa sua performance all'Eurovision per rendersene conto, consiglio di guardare il video completo di un suo concerto al Blue Note di Milano, video presente per intero su YouTube. E' stupefacente!!!
Viva il jazz! Viva la musica vera!
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