L'Italia non c'è, ma ciò non ci sorprende
Primo posto: Svezia
Prima nel ranking per sicurezza personale, terza per aria, acqua e igiene, quarta per nutrizione,
e cure mediche; seconda per opportunità; prima per libertà personali e
di scelta e per diritti della persona; quinta nell’accesso
all’istruzione secondaria, settima per equità e inclusione.
2. Regno Unito
Si vive ancora bene nel Regno Unito. Al primo posto per acqua, aria e igiene, e al primo posto anche per salute e benessere e diritti personali. Può migliorare sul fronte della libertà personale e di scelta, è nona, ma anche su quello dell’accesso all’istruzione secondaria dove figura solo come dodicesimo.
Per essere tra i primi Paesi al mondo, non basta avere certo una gran crescita economica: lo prova il Social Progress Index, l’indice creato da un team dell’Harvard Business School guidato dall’accademico Michael Porter, che misura il benessere dei Paesi del mondo in base ai bisogni umani fondamentali (nutrizione e cure mediche di base, aria, acqua e igiene, protezione, sicurezza personale), alle infrastrutture sociali (accesso
alle informazioni, alle conoscenze, alla salute, alla sostenibilità) e
alle opportunità (accesso all’istruzione, inclusione sociale, diritti
personali, libere scelte).
3. Svizzera
Il problema è passare i confini, ma una volta dentro la Svizzera vi mostrerà il suo volto illuminato e
progressista: la terra della perpetua neutralità ha un primo posto di prestigio assoluto nell’accesso alle
informazioni e alle comunicazioni, è terza per salute e benessere,
prima per sicurezza personale. E’ solo dodicesima in inclusione sociale e
sedicesima nell’accesso all’istruzione superiore.
4. Canada
Natura, bilinguismo e miti dell’hockey la immortalano nell’immaginario mondiale, ma il Canada è una
terra eccellente anche per la sicurezza personale, da primissimo
posto, per le cure mediche e la nutrizione (come ottava), è quarta
assoluta per “opportunity” e nona per l’accesso all’istruzione
secondaria. Se il bilinguismo fa per voi e non vi spaventa il freddo polare, potete farci un pensierino.
5. Germania
La Germania ha ottime performance
nel campo dei diritti umani, è al primo posto per nutrizione e cure mediche di base, seconda per aria, acqua e igiene. Stranamente risulta solo 39sima per ecosostenibilità, malgrado abbia una natura splendida.
6. America
Altra grande terra, Paese dei sogni di molti, ancora oggi. Gli USA sono primi in assoluto per le opportunità connesse all’alto sistema educativo e accademico. In leggera discesa le libertà personali,
resta di alto livello l’equità e l’inclusione sociale. Male l’apporto
dato alla sostenibilità dell’ecosistema (quarantottesima) e i diritti
umani: chiudere Guantanamo aiuterebbe certo la causa. Ed essere meno guerrafondai.
7. Australia
Veramente un altro mondo, quasi un altro pianeta. L’Australia, patria dei koala, dei canguri e degli aborigeni si piazza al primo posto nell’ambito dei diritti
della persona, è terza nell’accesso all’istruzione superiore e nel
segmento
opportunity complessivamente. Non figurano male nemmeno aria, acqua e igiene, nutrizione e cure mediche di base, entrambe in top ten.
8. Giappone
Nell’Impero del Crisantemo, il progresso sociale ha le sue ragioni: si va dal primo posto nell’accoglienza, al quarto nella sicurezza personale,
al decimo nella salute e nel benessere, all’ottavo nei diritti alla
persona. Più in basso equità e inclusione sociale e accesso
all’istruzione superiore. Se non permanesse l’eterno rischio terremoto e tsunami, chi non amerebbe approdare almeno una volta nella terra degli shogun?
9. Francia
I francesi festeggiano il nono posto, freschi anche di
legalizzazione delle unioni omosessuali, una battaglia che spinge in avanti i
diritti nella Republique. Resta all’undicesimo posto per opportunità, all’ottavo per la libertà personale, al quattordicesimo per
accesso all’istruzione superiore. Può far meglio anche nell’ambito della
sostenibilità dell’ecosistema, dove è trentaseiesima ma in compenso è tra i primi dieci per aria, acqua e igiene.
10. Spagna
La disoccupazione ha raggiunto livelli stellari, eppure, nel paese della
monarchia borbonica, non si sta così male se gli iberici figurano al
decimo posto dell’index. La Spagna brilla ancora per
opportunità, piazzandosi al sesto posto generale; è quarta nell’accesso all’educazione, terza per equità e inclusione. Peccato per i troppi giovani disoccupati.
L’index dimostra che "Paesi con livelli simili di PIL possono avere livelli molto diversi di progresso sociale" spiega Michael Green, direttore esecutivo del progetto The Social Progresse Imperative.