martedì, giugno 08, 2021

Un disco che non conoscete e che vi invito a comprare

'In/Out' (Orkestra Ristretta & Tempo Reale)


 

A Sollicciano, la Casa Circondariale alle porte di Firenze, esiste un gruppo di detenuti che fa musica. Si chiama Orkestra Ristretta.

 


 


Aleggiano la personalità interessante e l'entusiasmo di Massimo Altomare in questo disco che vi invito a far girare e pubblicizzare con ogni mezzo. Lo caratterizzano qualità e impegno, e per questo ne scriviamo volentieri sul nostro blog. Tanto più che insieme all'Orkestra Ristretta di Sollicciano hanno suonato i componenti di Tempo Reale (ensemble legato all'associazione dallo stesso nome, che ha sede nel centro di ricerca musicale e didattica fondato da Luciano Berio, il celebre compositore di avanguardia e pioniere della musica elettronica).  


Massimo Altomare e alcuni degli artisti di Sollicciano 

 

Altre foto










In/Out: dentro o fuori, dentro "e" fuori. Chi è costretto tra quattro mura e per caso gli arrivano alle orecchie le canzonette di protesta di presunti rockettari, di gente cresciuta nell'ovatta, persone che non hanno mai conosciuto restrizioni di sorta, deve solo ghignare. E forse (giustamente) arrabbiarsi. L'anelito di libertà è sincero solo se quella libertà l'hai persa... L'energia, la schiettezza e l'urgenza delle canzoni di In/Out ci colpiscono come una pistolettata. Il divano sotto di noi scotta. E non per niente l'ossatura dell'album è sorretta dai rapper, che riprendono e traspongono la poesia della strada.



  Comprate il CD qui (G.T. Music) e sostenete Orkestra Ristretta e Tempo Reale!

Etichetta: MP  & Records


È una gioia ascoltare queste canzoni e poi tornare a passarle in rassegna, tracce che oscillano tra rap, ballate/invocazioni tipo gospel, e in più rock, jazz, reggae, elettronica (in "Rapatuà"). E, occasionalmente, due o tre di questi generi insieme.
La parola "libertà", ripetuta come uno slogan in più idiomi, è quella che forse ricorre più spesso. Incontriamo atmosfere cupe, da paesaggio post-industriale, ma anche inni di speranza, lungo la scaletta dell'album. Questi ultimi - gli inni - sono anche merito di CONfusion, un coro (formato da immigrati e cittadini italiani) capace di impreziosire qualsiasi composizione.

L'album è plurilingue e nessuno, davvero nessuno dei brani ci lascia indifferenti. Tutto è molto ben curato, dall'uso delle elettrochitarre al rap in arabo di "Everyday" (ma c'è anche in "Rapatuà"). E uguale se si tratta di cover (una sola: "Ring Of Fire" - e Johnny Cash viene tirato fuori dal cilindro non casualmente: anche lui conobbe la prigione...) o di songs originali (le altre nove tracce): ogni cosa riluce di passione e veridicità.







 
È un itinerario variegato, con momenti solari e altri che sono istantanee del ritrovarsi "dentro". L'angosciosa "Grid" ci ricorda, ad esempio, che non siamo qui solo per sollazzarci e ballare; che il messaggio trasportato da queste note vuol colpirci nel profondo. 
Il viaggio sfocia nella conclusione felice e brillante di "Andrà tutto bene" (cantato quasi per intero in inglese, tranne per le parole in italiano che compongono il titolo). "Andrà tutto bene" segna la degna chiusura del cerchio, andando a ricollegarsi al bel rock di "La vita sbanca", il brano iniziale.



Qualche link:

      Orkestra Ristretta su Spotify


Massimo Altomare intervistato da Francesca Joppolo: "Dietro le sbarre con l'Orkestra Ristretta"

"Con loro riesco a essere felice" dice Altomare, che negli Anni Settanta formò un duo divenuto "cult" insieme a Checco Loy. Loy e Altomare (entrambi chitarristi e cantanti) facevano country-rock. Dopo, Altomare si dedicò al jazz, al jazz-rock... senza mai abbandonare il cantautorato.

 Altomare. Autore di alcune delle più belle canzoni del panorama italiano. Ascoltate ad esempio "Outing", dall'album omonimo.








   Note conclusive. Un riepilogo

In/Out è stato realizzato grazie a una campagna di crowdfunding.

All’incisione, assieme ai detenuti e al direttore dell’Orkestra Massimo Altomare, hanno partecipato alcuni musicisti toscani e alcuni degli stessi collaboratori di Tempo Reale: Andrea Gozzi, Lorenzo Lapiccirella, Michele Lombardi, Federico Pacini (Bandabardò), Stefano Rapicavoli (Zumtrio), il compositore e direttore di Tempo Reale Francesco Giomi (Zumtrio), nonché CONfusion, gruppo vocale formato da immigrati, rifugiati e cittadini italiani diretto da Benedetta Manfriani).

   Etichetta: M.P. & Records con distribuzione G.T. Music.
   Immagine di copertina di: Roberto Deri.
    In collaborazione con Ministero di Giustizia, Regione Toscana, Casa Circondariale di Sollicciano, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.



    Uno dei vari comunicati

 
A Sollicciano, la Casa Circondariale alle porte di Firenze, esiste un gruppo di detenuti che fa musica. Si chiama Orkestra Ristretta.

Negli anni, i contatti con i musicisti che hanno partecipato ai laboratori tenuti dal noto centro di ricerca, produzione e didattica musicale fiorentino Tempo Reale e i contributi musicali dei detenuti membri dell’Orkestra hanno contaminato la produzione del gruppo, diretto da Massimo Altomare. Per celebrare questi incontri musicali sincretici tra “dentro” e “fuori”, Tempo Reale si è impegnato nella produzione di un concerto e in seguito del nuovo album IN/OUT, uscito in formato CD per l’etichetta M.P. & Records con distribuzione G.T. Music.
Importante e necessario il lavoro di Altomare con i detenuti di Sollicciano. 
La musica, per i detenuti, è un modo per far sentire la propria voce. E dare sfogo alla gioia e alla passione. 

Orkestra Ristretta, Altomare, Tempo Reale
Fotografia © Matilde Lombardi













   Tracce:

1. La vita sbanca
2. Everyday
3. Blame on me
4. Sole
5. Ring of fire
6. La nave
7. Grid
8. Love love love
9. Rapatuà
10. Andrà tutto bene


Massimo Altomare (Official)


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