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martedì, aprile 14, 2020

Musica leggera. Un ricordo di Tony Mimms

Calò in Italia a metà degli Anni Sessanta con quell'orda di gruppi inglesi che avrebbero portato il beat nella nostra penisola. Allora si chiamava ancora Anthony Rutherford, era nato a Glasgow in Scozia e il suo strumento originario, quello con cui aveva imparato a suonare, era la tromba.





Con il suo gruppo The Senate, insieme al cantante e chitarrista Alex Ligertwood (poi con Jeff Beck, nell'Oblivion Express di Brian Auger e nei Santana), al tastierista Mike Fraser (più tardi nei Primitives e quindi negli USA con Stevie Wonder e con l'Average White Band) e a Robbie McIntosh alla batteria, ebbe poco o discreto successo. Solo un single da citare: "L'ombra di un lontano amore". Da notare che, prima di entrare nei Senate, Tony Mimms aveva suonato con Solomon Burke, The Drifter, Ben E. King, Duane Eddy, Lee Dorsey e tanti altri.



 The Senate


I Senate si sciolsero nel 1970. McIntosh andò nei The Primitives di Mal (e soprattutto negli Oblivion Express: poi nella White Average Band, come Ligertwood e Fraser... morì purtroppo per una overdose nel 1974. Sul gruppo e sulla variegata carriera dei suoi componenti, esiste una pagina web che ne parla con ricchezza di dettagli), mentre Anthony Rutherford, alias - appunto - Tony Mimms, fece due dischi da solista, uno dei quali con l'apporto dei Pyrañas, per poi entrare nella RCA come arrangiatore.





Arrangiò album e singoli a volontà. Da ricordare: Volume VIII e Rimini, di Fabrizio De André (il quale lo definiva un "grandissimo musicista", capace di scrivere "le partiture d'archi come i fiati"), nonché gli LP di Claudio Baglioni Questo piccolo grande amore e Gira che ti rigira amore bello, aiutando così il cantautore romano ad avere successo. Oltre la collina, primissimo album di Mia Martini, fu altresì arrangiato da lui, insieme a Jenny e la bambola degli Alunni del Sole... Lavorò inoltre molto con Gianni Morandi; e con Dino, Nada, Mal, i 4 Kents, Gilda Giuliani... Ivan Graziani... Per Mina arrangiò "Ancora dolcemente", dall'album Singolare. Vanta inoltre collaborazioni con Adriano Celentano, Loredana Bertè (in pratica, tutti i grandi successi della Bertè furono arrangiati da Tony Mimms), Renato Zero, Camaleonti (...e camminiamo, LP che fa parte della seconda vita del gruppo, con incroci pop-prog; per quell'album, compose la musica della seconda traccia, "Ho scelto lei"), con Mario Lavezzi, Alberto Radius, con i Blizzard meglio noti come i Cyan (gruppo di supporto di Patty Pravo e che alla fine degli Anni Settanta avrebbero partecipato, in qualità di musicisti di Francesco De Gregori, al tour Banana Republic). E altri ancora.





"Vuca (Wake up)" fu un suo singolo fortunato. L'album S.O.S., suo secondo LP, conteneva nel titolo un messaggio non proprio recondito, che suggeriva una situazione non felicissima. Tony Mimms conobbe infatti diversi periodi bui... e non certo per il lavoro! Anzi: quello andava bene. Arrivò anche a comporre musiche per programmi televisivi della RAI.





Noi lo abbiamo "scoperto" perché il suo nome stava tra i titoli di testa di un film di Celentano, Geppo il Folle, dove era indicato come "Anthony Rutherford Mills".





Morì il 31 gennaio 2005 a Roma, mentre andava a prendere un caffè dopo aver lasciato lo studio di registrazione dove lavorava. A ucciderlo fu un pirata della strada.





Arrangiata da Tony Mimms. È la canzone degli Alunni del Sole "Un'altra poesia" (1973).

  Anche qui c'è lo zampino di Tony Mimms, come conduttore e per l'arrangiamento: "Io me ne andrei" di Claudio Baglioni (1973).

  Arrangiato da Tony Mimms: il brano "Ancora dolcemente", nell'album di Mina dal titolo Singolare (1976).

Anche questo arrangiato da... già, lui. "Dedicato", brano di successo di Loredana Bertè nell'album Sei bellissima. Musica e parole di Ivano Fossati. Producer: Mario Lavezzi, che ne è l'arranger insieme a Anthony Ruderford Mimms.

sabato, gennaio 11, 2020

Per la ricorrenza della morte di "Faber"

Coraggioso, anarchico. Irriverente. Giusto. Sempre dalla parte dei disagiati, degli ultimi della società.



Quarant'anni di attività artistica per 14 album in studio. Molte sue canzoni, considerate esempi di poesia, vennero inserite in varie antologie scolastiche già nei primi Anni Settanta. Esponente della Scuola Genovese insieme a Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Umberto Bindi, Gino Paoli, collaborò con personalità della cultura e con importanti artisti della scena musicale e culturale italiana, tra cui Mina, Nicola Piovani, la Premiata Forneria Marconi, Ivano Fossati, Mauro Pagani, Massimo Bubola, Álvaro Mutis, Fernanda Pivano e Francesco De Gregori.



“Pensavo: è bello che dove finiscano le mie dita debba, in qualche modo, incominciare una chitarra.”





Era un giovane di famiglia altolocata. Ma non felice. Ribelle, indisciplinato. L'incontro decisivo con la musica avvenne con l'ascolto di Georges Brassens. Incise le sue prime canzoni a partire dal 1960. ("La canzone di Marinella" è del 1964.) A quel punto De Andrè era già sposato e aveva un figlio, Cristiano.
Gli anni più proficui come cantautore furono quelli che vanno dal 1968 al 1973, tra esistenzialismo e contestazione. Intanto tra i suoi numi ispiratori c'eranoo anche i cantautori americani - Bob Dylan e Leonard Cohen su tutti.

Più volte la sua strada si incrociò con quella della PFM. Il gruppo di rock progressive realizzò nuovi arrangiamenti dei brani più noti del Nostro e nel 1978 partì una tournée che oggi definire "storica" non è sbagliato.




La collaborazione originò due album live, rispettivamente nel 1979 e nel 1980. Alcuni degli arrangiamenti realizzati dalla PFM saranno poi utilizzati dal cantautore fino alla fine della sua carriera, come nei casi di "Bocca di Rosa", "La canzone di Marinella", "Amico fragile", "Il pescatore".





(Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999)