La Bielorussia ("Russia Bianca") è indipendente fin dal 1990. Il suo ordinamento è quello di una repubblica presidenziale, ma di fatto trattasi di dittatura bell'e buona. La censura sui media è assai rigida e nelle edicole (appartenenti allo Stato) arrivano quasi solo i giornali filogovernativi. Stampa e TV propagano una visione del mondo russocentrica, e non c'è da sorprendersi: la Bielorussia è l'alleato più fedele dell'odierna Russia. Il suo presidente-padrone, Alexander Lukashenko (un tizio che vaneggia sulla forza di Hitler e sul carisma di Stalin), viene spesso fotografato in compagnia di Dimitry Medvedev e Vladimir Putin.
La centrale nucleare di Chernobyl subito dopo l'esplosione (1986). La nuvola radioattiva procurò ingenti danni alla Bielorussia, che ancora oggi investe circa l'8% del suo PIL nel tentativo di risanarli
E' un Paese in cui sembra ancora di vivere nel comunismo: in tutte le città esiste una Via Karl Marx e, quasi sempre, la piazza principale reca la denominazione Oktyabrskaja. Un alone di paranoia, di folle paura, circonda ogni gesto e ogni parola; opporsi al volere del presidente è pericoloso per ognuno dei circa 9 milioni di cittadini (tendenza: calante; la natalità in Bielorussia è ai valori minimi...). Il Padre ("Bat’ka"), come si fa chiamare Lukashenko, sa come esercitare il controllo sulla Nazione. I suoi metodi forse non saranno raffinati, ma per alcuni versi essi sarebbero in grado di fare impallidire persino il Big Brother orwelliano. La polizia di Stato - K.G.B. ! - picchia brutalmente (e uccide) chi invoca una maggiore democrazia o si mostra eccessivamente filo-occidentale, ed è impensabile attendersi delle elezioni presidenziali libere.
D'altro canto, però... Disoccupazione? I bielorussi ignorano che cosa sia. E Minsk, la capitale, si presenta come una città moderna con grandi, austeri edifici e dove il costo della vita è relativamente basso. A Minsk i delitti sono praticamente sconosciuti e i trasporti pubblici funzionano infallibilmente. Inoltre, il centro-città è pieno di donne belle ed eleganti.
Dunque: il posto ideale dove trasferirsi... all'apparenza.
sabato, maggio 12, 2012
Miss Bielorussia 2012
martedì, giugno 03, 2008
No al nucleare - perché
Preferisco il fotovoltaico e tutte le altre risorse energetiche pulite, o semipulite, allo sfruttamento di sostanze radioattive. Infatti: le scorie nucleari dove le portiamo? Speriamo no a Napoli! Allora? Dove? Certo, sulla Terra ci sono zone estese e mezzo disabitate come il deserto di Gobi e la Siberia, ma, vedendo quanti casini vengono combinati quest'oggi anche solo nel trasporto di bestiame e merci inanimate, presumo che molti più "incidenti" capiteranno nel tentativo di smistare l'immondizia nucleare, che inanimata non lo è. Il problema non sta nelle potenzialità distruttive dell'uranio, ma nelle teste degli stessi manager! Il problema, quello vero e serio, è l'impossibilità di garantire operazioni eticamente accettabili. Ci tocca vivere con la speranza - certamente vana - che nessuna ditta di "Logistics" prenda soldi a nero e/o incassi la somma per poi scaricare le scorie dietro l'angolo di casa nostra. Io la vedo brutta.