Tra poche ore "partirà" il match contro la Spagna. Le statistiche, come spesso accade, mentono: in una competizione ufficiale contro le Furie Rosse - ci informano - non perdiamo dal 1920. Non dimentichiamo però che nell'ultima manciata di amichevoli gli iberici ce le hanno sempre suonate, e ciò vorrà pur dire qualcosa. E' d'uopo dunque andarci cauti con gli entusiasmi: vedi quello che è successo con la Romania, che molti, prima della partita (fu l'esordio degli Azzurri in questo Europeo), davano per "già battuti".
C'è un'evidente tendenza, nella stampa e nei tifosi d'Italia, a minimizzare, se non a ignorare bellamente, la forza degli avversari. Perciò mi preoccupa questo nuovo entusiasmo "a priori e a prescindere" che sta percorrendo l'intero Stivale prima dell'incontro con i talentuosi spagnoli. Ripeto: non facciamoci troppe illusioni. L'Italia vista finora denota le solite, direi storiche incapacità a costruire azioni d'attacco. E, conoscendo Donadoni, anche stasera si prospetta una battaglia basata sul gioco difensivo e sulle ripartenze alla disperata.
Va bene, c'è la possibilità che le nostre punte si risveglino e sappino sfruttare l'arma del contropiede (che, insieme ai calci da fermo, è l'unica che finora abbiamo dimostrato di possedere), ma non ci si può affidare unicamente a vaghe fantasticherie. Sarebbe bello se la nostra Nazionale imparasse finalmente ad imporre il proprio gioco... Ma è cosa che ripetiamo da anni e non è mai - o quasi mai - accaduta.
Se ci rimettiamo a statistiche "alternative", ovvero a quelle che calcolano la percentuale di kulo di tutti i teams, allora siamo gli incontrastati Numero Uno (tallonati da vicino solo dai panzer germanici, ancora una volta finiti in un girone alquanto comodo e ai quali ora basterà battere la Turchia per accedere alla finale). Ma finanche un sedere immenso ha i suoi confini; eppoi, eliminata la Spagna, ecco che già attende la Russia, questa Russia "olandese" di Hiddink composta da giovani arrembanti assai affamati. All'apparenza il nostro cammino a Euro 2008 sta per giungere al termine e, se non sarà davvero così, non è che nel mondo raccoglieremo maggiori simpatie arroccandoci nella nostra metà campo e cercando di colpire di rapina! Proporrei perciò al nostro C.T. di stupire tutti, persino i propri connazionali, operando una sorta di rivoluzione tecnica e tattica, con uno schieramento 3-5-3 di quelli infidi e bastardi:
.............................................. Buffon
...................... Panucci - Chiellini - Zambrotta
. Perrotta - De Rossi - Cassano - Aquilani - Camoranesi
.............. Quagliarella (o Di Natale) - Toni - Del Piero
Chissà, magari per una volta non ci nuocerebbe mostrare, insieme al posteriore, anche una bella dose di coraggio e spregiudicatezza.
domenica, giugno 22, 2008
Spagna-Italia: rischiamo le chiappe
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