I ministri britannici sono stati aspramente criticati per le spese del summit londinese del 2 aprile. Il conto finale del G20 potrebbe ammontare a decine e decine di milioni di sterline.
E' troppo, assurdamente troppo: mentre le famiglie britanniche sono costrette a stringere la cinghia, il loro governo sciupa un mucchio di soldi per ospitare i leader mondiali che dovrebbero decidere di come risolvere la crisi economica.
Greg Hands, ministro del Tesoro del governo-ombra, ha dichiarato: "Chi ci governa dovrebbe dare il buon esempio. 6.000 sterline soltanto per il logo del summit sono decisamente una spesa eccessiva. E i costi totali crescono di giorno in giorno..."
Il centro di conferenze ExCel, nell'est di Londra, deve essere protetto contro terroristi e dimostranti (già preannunciate azioni del gruppo ambientalista Plane Stupid nella City londinese); sia dal basso (recinzioni, posti di blocco, spiegamenti di forze di polizia e dell'esercito) che dall'alto (elicotteri e aerei della Royal Air Force). Solo per le misure di sicurezza se ne andranno svariati milioni.
Centinaia di migliaia di sterline costerà l'"hospitality", comprendente un servizio navale per le troupe televisive da e attorno ai Royal Docks. 200.000 sterline guadagneranno un coordinatore di progetto e due "event managers" della PA Consulting - la ditta che l'anno scorso fu responsabile di uno scandalo cibernetico dopo aver smarrito i dati di migliaia di pregiudicati.
Più di £ 50.000 sono stati stanziati per pagare due editori della homepage del summit; £ 40.550 (netti) è il compenso per l'agenzia di webdesign Start Creative.
E, a voler credere al Daily Mail, ben 6 milioni di sterline se ne andranno nelle tasche dei soliti loschi "consulenti", chiamati ad aiutare il governo nell'organizzazione del G20.
Mark Wallace, uno dei direttori dell'associazione TaxPayers' Alliance,, che lotta per un fisco meno vorace, dice: "E' da irresponsabili spendere migliaia di sterline per semplici orpelli mentre il mondo - letteralmente - boccheggia a causa della recessione. Non dimentichiamo che questi soldi sono dei contribuenti..."
Il motto del summit del 2 aprile sarà: "stabilità, crescita, posti di lavoro". Nel nuovo gioco finanziario, lo Stato ricoprirà un ruolo più rilevante che in passato. Nicolas Sarkozy parla di un meeting per "ricostruire il capitalismo" e il nostro Giulio Tremonti vuole una nuova regolamentazione del mercato, cosicché nasca "un nuovo ordine mondiale".
Link attinente: The New World Order (NWO)
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