la mistificazione della Storia e i cartelli della pasta, del caffè, ecc.
E' notizia freschissima: la Borsa di Londra ha azzerato il "minus" che si era verificato per colpa del crac della Lehman Brothers. Sono trascorsi 473 giorni da quel 12 settembre 2008 che segnò il fallimento dello storico istituto di credito e le perdite - comunica Il Sole 24 Ore - sono state pareggiate.
Sì, ma di fatto da allora sono avvenuti cambiamenti catastrofali per la già tanto disastrata economia globale. Sono stati bruciati tanti miliardi, sono spariti numerosi titoli azionari e i governi mondiali hanno varato delibere a favore di banche e multinazionali a discapito delle masse. Dal crac a oggi, un'infinità di esistenze sono state rovinate, e al summit londinese di quest'anno (2 aprile 2009; ricordate? c'eravate anche voi a protestare in piazza?) è stato reso chiaro - anche per bocca del ministro Tremonti - ciò che prima veniva tenuto occultato appena sotto la superficie. Grazie al fallimento della Lehman, si è potuto ufficializzare il N.W.O.; in italiano: Nuovo Ordine Mondiale.
... che poi sembra qualcosa di spaventosamente misterioso, addirittura di affascinante, a giudicare dal suono, ma trattasi in realtà della solita presa per i fondelli nei confronti delle masse. "Nuovo Ordine Mondiale" non è che l'enfatizzazione della falsità dei fondamenti del neoliberismo, e dunque del capitalismo selvaggio. "Nuovo Ordine Mondiale" non significa altro che i cittadini del "dorato" Occidente (i semplici contribuenti; noi) possono essere spennati a piacimento. Gli episodi di tale "rapina dall'alto" sono innumerevoli. Ed ecco che in Germania qualche mese fa salta fuori un ennessimo scandalo: quello della mafia del caffè. L'ente tedesco di vigilanza sui cartelli economici multa tre colossi di questa branca (complessivamente per 160 milioni di euro) perché, segretamente d'accordo, fin dal 2000 hanno progressivamente alzato i prezzi, sebbene il costo della materia prima sia andato sempre più crollando.
E' l'incoscienza di queste enormi ditte a rovinare non solo i già poveri contadini di tutto il mondo, ma anche l'ambiente. Riflettiamo sul seguente fatto: in Sudamerica, i campesinos hanno smesso di produrre caffè perché il lavoro non rende più, e sono tornati a coltivare coca con uno slancio che non si vedeva dai tempi di don Pablo Escobar...
Anche da noi la gente fa la fila - come in America in questa foto dal titolo "Black Friday" - davanti ai supermercati che offrono alimentari e altri generi di primo consumo a prezzi "stracciati"
Dunque: a Tchibo di Amburgo, Melitta Kaffee di Brema e Alois Dallmayr di Monaco di Baviera è arrivata una multa salata da parte dell'antitrust (che in Germania si chiama "Kartellamt"). Ma credete che per questo i prezzi al consumo siano diminuiti? Tutt'altro!
In Italia, lo sappiamo, abbiamo avuto l'equivalente del cartello della pasta. De Cecco, Di Vella, Barilla e altri pastifici si sono visti appioppare delle sanzioni amministrative. Malgrado ciò, per loro (così come per le aziende tedesche di caffè) non è cambiato nulla. In mancanza di un calmiere, fanno i prezzi che vogliono, alla faccia dei piccoli coltivatori!
Un altro paradosso che assomiglia a una "battuta a denti stretti" ci giunge (come già spesso) dalle banche. Veniamo a scoprire che le nuove commissioni bancarie, che hanno sostituito la "commissione di massimo scoperto", si stanno rilevando più costose per i consumatori. Da un'indagine è emerso che, per gli scoperti transitori di conto corrente, si è verificato un innalzamento dei costi per i correntisti. Il riferimento è ai correntisti in rosso. E per i clienti che possono contare sul fido, si legge nella nota dell'Antitrust, "la situazione ha subito un sostanziale peggioramento rispetto alla semplice applicazione della commissione di massimo scoperto fino all'entrata in vigore della legge 3 agosto 2009, n. 102, in base alla quale l'ammontare del corrispettivo omnicomprensivo per il servizio di messa a disposizione delle somme non può superare lo 0,50%, per trimestre dell'importo dell'affidamento, a pena di nullità del patto di remunerazione". Cioè: le nuove commissioni avevano una struttura regressiva, risultando mediamente più penalizzanti per i clienti che avevano un fido minore; con la legge dello scorso agosto, invece, esse sono diventate più vantaggiose, ma solo a partire da un ammontare di utilizzo del fido stesso superiore circa alla metà.
Riassumendo: gli istituti di credito, massimi responsabili della crisi, hanno ottenuto dovunque (dagli U.S.A. all'Italia) un supporto sostanzioso affinché l'economia si riavvii; avrebbero dovuto prestare soldi alle imprese e aiutare i singoli cittadini, il tutto grazie all'ennesimo sacrificio dei contribuenti, costretti a dissanguarsi ulteriormente per dare un "aiutino" a questi strozzini legalizzati. Ed ecco che invece suddetti strozzini continuano ad arricchirsi, sempre alle spalle degli esasperati cittadini...
Intanto, secondo le statistiche della FAO, nel Sud del mondo sono ormai ben 1,02 miliardi le persone che vivono in condizione di fame cronica. E che cosa fanno i Paesi industrializzati per risolvere questo problema, causato in gran parte da loro? Ben poco; anzi niente. Ormai anche le nazioni "ricche" hanno i propri morti di fame...
Ma... ssst! Queste cose non si possono né dire, né scrivere. Una delle conseguenze del liberismo arrembante è infatti la censura dell'informazione, oltre alla mistificazione pilotata sia della Storia, sia dei fatti attuali.
Ve ne siete accorti? Stanno già mettendo il bavaglio persino a Internet...
L'ipocrisia dell'informazione in Italia: la scollacciata e crocifissata, nonché berlusconiana, Monica Setta. Mostrare le tette con su il crocifisso non è affatto una contraddizione nel Belpaese!