Approvata nello Stato di New York la legge per i matrimoni gay
24 giugno 2011: una data da scrivere a lettere d'oro nel libro delle conquiste dei diritti umani. Trattasi infatti del giorno in cui il governatore dello Stato di New York, Andy Cuomo, ha apposto la firma sul documento che consente a coppie dello stesso sesso di potersi sposare.
L'evento si è verificato poco prima delle ore 24. Nell'apprendere la notizia, una folla festosa ha iniziato a danzare per le strade del Greenwich Village.
Stonewall Inn, 24-25 giugno 2011
Fulcro dei festeggiamenti è stato Stonewall Inn (nel West Village), luogo di nascita dei diritti del movimento di liberazione degli omosessuali. Lo Stonewall è un bar localizzato al n. 53 di Christopher Street dove nel 1969 scoppiarono i disordini che segnarono la genesi del Gay Pride.
"E' stato un lungo cammino" ha dichiarato Gilbert Baker, 60enne di Harlem che si professa essere l'inventore della bandiera arcobaleno. "I matrimoni gay non fermeranno certo l'omofobia, ma è tuttavia un bel messaggio alla nazione e al mondo intero: vuol dire che, se possiamo farlo a New York, possiamo farlo dovunque!"
C'è una frase della drag queen Hedda Lettuce che viene spesso citata: "Non vedo l'ora che ci sia il matrimonio omosessuale perché già penso al divorzio omosessuale!"
La battuta suscita puntualmente delle risate, ma occorre ricordare che per molte persone il percorso fin qui (lungo i meandri della politica e dei tribunali) è stato disseminato di un'infinità di amarezze e delusioni.
"Sapevamo che prima o poi sarebbe avvenuto" dice Robert Ostergaard, 44enne di Chelsea. "Il progresso non si può arrestare!"
"L'ultima volta, quando la legge non passò, ci arrabbiammo" ricorda Paul Feinman, 46 anni, compagno di Robert. "Ora la gioia è talmente grande che uno non trova le giuste parole. Nessuna coppia gay sarà più costretta a trasferirsi nel Massachusetts per convolare a nozze..."
In questo mese di giugno, la parte superiore dell'Empire State Building si è già illuminato per diverse occasioni importanti: la Pride Week di New York City, la Giornata Mondiale dei Rifugiati, il Giorno della Bandiera, ecc.
Dal 24 al 26, durante la settimana del Gay Pride, il grattacielo ha preso in prestito i colori della bandiera arcobaleno: rosso, arancione e giallo sulle facciate nord e sud; viola, azzurro e verde sulle facciate est e ovest.
Finalmente felici di far parte della Big Apple!
New York è il sesto Stato federale ad aver legalizzato i matrimoni gay dopo Connecticut, Iowa, Massachusetts, New Hampshire, Vermont e il District of Columbia (ovvero la capitale Washington con il suo circondario). Il Senato dello Stato di New York ha votato con 33 voti favorevoli e 29 contrari.
In California, dove vivono numerose coppie dello stesso sesso, c'è un emendamento che tuttora blocca la legge. Se anche il "Golden State" si aggiungesse ai territori sunnominati, in America ammonterebbe al 23,3% la percentuale dei cittadini con l'onore di abitare in uno Stato che riconosce agli omosessuali il diritto alla convivenza nuziale.
Nel video: la notte di gioia della comunità gay newyorchese
I social networks sono andati in subbuglio! Cerca ad es. su Twitter: #samesexmarriage
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