sabato, gennaio 28, 2012

Da 'Il Prato Nero', 14-11-2002

Oggi sono rimasto a letto fino alle 11, a leggere i diari di Klaus Mann. In esilio dalla "peste bruna", dal nazismo cioè, Klaus Mann viveva e scriveva a un ritmo impressionante. Sì, scrivere necesse: ogni giorno, tutti i giorni dell'anno. Pur se immersi nella povertà, nello sfascio sociale, nella merda, MAI bisogna abbandonare i propri progetti. Dare voce al proprio 'io'. Produrre un'infinità di pagine inchiostrate, un diario di bordo... un PRATO NERO che esorcizzi il vuoto, la volgarità, la morte.


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