Si può misurare la felicità di un Paese? L’OCSE (Organizzazione
Mondiale per la Cooperazione e lo Sviluppo) ci ha provato per il secondo anno
consecutivo. Prosperità economica e salute, insieme a una rete di sostegno
sociale, contribuiscono a rendere un popolo più felice. Questa la classifica
mondiale dei primi dieci:
1. Danimarca
2. Norvegia
3. Olanda
4. Svizzera
5. Austria
6. Israele
7. Finlandia
8. Australia
9. Canada
10. Svezia
1. Danimarca
2. Norvegia
3. Olanda
4. Svizzera
5. Austria
6. Israele
7. Finlandia
8. Australia
9. Canada
10. Svezia
Sono stati presi in considerazione - tra gli altri fattori -:
abitazione, reddito, lavoro, educazione, ambiente, impegno civile, salute,
soddisfazione di vita, sicurezza e aspettativa di vita. La Danimarca, pur non
occupando in ogni punto il primo posto (anzi: in quasi tutti è quarta, o
quinta), è prima nel "Better Life Index" perché i danesi sono soddisfattissimi
con la loro situazione lavorativa: hanno un indice di occupazione del 73% e
soltanto meno del 2% dei lavoratori è costretto a fare gli straordinari. Il
tempo libero dunque, insieme a uno stipendio sicuro, rimangono fattori
importantissimi per provare joie de vivre.
In un Paese veramente felice, certe situazioni
dovrebbero essere inconcepibili
USA e Italia esclusi dai primi posti... (insieme a Germania e
Francia, sia detto per inciso). Ma il risultato dell'inchiesta dell'OCSE non è
affatto sorprendente. Trattasi di Paesi in cui la miseria è all'ordine del
giorno (sì, anche negli Stati Uniti: là sono ritornate di moda addirittura idee
comuniste, come durante la Crisi del '29...).
Studiando la classifica si nota però anche la "caduta" della Svezia, che occupa "appena" il decimo posto. Negli ultimi trent'anni circa, la Svezia si è "liberata" della socialdemocrazia che l'aveva resa una delle Nazioni più tranquille e sicure del mondo e, con la liberalizzazione spinta un po' troppo all'eccesso, si è per così dire dileguato anche lo Stato sociale. Logica conseguenza: precarietà a gogo ed accrescimento della disparità tra ricchi e poveri. Larghi strati della popolazione svedese vivono oggi in maniera disagiata. Non come da noi, ma certo materialmente molto più poveri di prima. Se continua così, la Svezia raggiungerà presto livelli non dico italiani, ma tedeschi (in Germania, un cittadino su cinque vive della carità dello Stato...).
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Eppure, anche in Danimarca, c'è chi sostiene: "Non è vero che siamo felici!"...
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