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venerdì, febbraio 01, 2013

Pensierino scurrile del venerdì pomeriggio

Oggi venerdì: come diceva Mozart, Leckt mich am Arsch! Leccatemi il cü!



Una ditta con così tanti idioti sopra come sotto dovrebbe esporre un cartello, per tenere lontano le persone capaci e oneste.

Questo (il lamentarsi di dover stare gomito a gomito con estranei dal QI sottozero e assolutamente insopportabili) è forse qualcosa che molti disoccupati non capiscono. Loro di sicuro reputano tale disgrazia un'inezia, al cospetto della possibilità di guadagnare un tot per sopravvivere mese dopo mese, anno dopo anno.
Il fatto è che bisogna in realtà rivalutare l'importanza del lavoro dipendente... (Dipendente da chi? da uno o più cretini che guidano l'azienda, dipendente dalla crisi locale e/o globale, dipendente dalle capriole del mercato, ecc.) Il lavoro dipendente può arrivare a uccidere; e, comunque, ci ruba la vita, ci sottrae tempo insieme alle risorse (fisiche e intellettive) nostre proprie. 
L'unico lavoro che andrebbe fatto è quello a base indipendente; e un lavoro che davvero serva alla comunità.



giovedì, gennaio 10, 2008

Bizzarrie amerikane

Per il detective di polizia Travis Rapp, che pure di cadaveri ne ha visti tanti, lo stupore è stato enorme: spostando lo sguardo oltre la vetrata del ristorante in cui stava pranzando, è stato fulminato dalla visione di due uomini che spingevano una sedia d'ufficio, e su quella sedia c'era un morto. Nel cuore di Manhattan! "Sulle prime ho pensato che fosse uno scherzo" ha detto Rapp. "Ho voluto illudermi che non si trattasse di un essere umano bensì di un manichino. Ma era troppo rigido, troppo pallido..."

Una rapida ispezione ha confermato il terribile sospetto: sulla sedia con rotelle c'era in effetti un uomo deceduto. I due tizi che lo spingevano erano amici suoi intenzionati ad incassare i 355 dollari del suo assegno di sostentamento.

David J. Dalaia e James O'Hare, entrambi 65enni, sono due piccoli criminali eroinomani noti alla polizia fin dagli Anni Sessanta. Il morto era Virgilio Cintron, un 66enne cha divideva l'appartamento con O'Hare. Apparentemente Cintron è spirato per cause naturali. Anche lui era un piccolo delinquente; negli ultimi tempi era stato ricoverato in ospedale perché affetto dal morbo di Parkinson.

A un'ora di grande traffico, O'Hare si è presentato insieme a Dalaia a uno sportello bancario nella zona di Manhattan nota come "Hell's Kitchen" dicendo di voler scambiare uno sheck. Lo sheck era però intestato a Cintron, e l'impiegato si è rifiutato di accettarlo da persone intermedie.
"D'accordo" ha detto O'Hare, "prendiamo il nostro amico e torniamo."

Evidentemente Virgilio Cintron è morto svestito, poiché il suo cadavere, già rigido, era malamente abbigliato. I calzoni erano sbottonati e non gli arrivavano alla cintola (provate a infilare un paio di pantaloni a un morto!), perciò i due compari gli avevano coperto le gambe con un cappotto prima di trasportarlo fuori di casa.
I numerosi passanti di Manhattan hanno seguito la scena sgomenti: una persona con la testa rivolta all'indietro, gli occhi chiusi, la bocca semispalancata e alquanto ceruleo in volto, su una sedia d'ufficio color rosso spinta da due tizi assolutamente noncuranti delle occhiate e dei commenti... Solo l'intervento di Travis Rapp ha impedito loro di entrare nella banca con il defunto. Peccato, perché sarebbe interessante apprendere come avrebbe reagito l'impiegato.