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venerdì, maggio 25, 2012

E' morto Virgilio Motta, un vero tifoso di calcio...

... e dell'Inter

Si è impiccato oggi nella sua abitazione. Un gesto freddo che trova il suo “senso” nella depressione scaturita dalla perdita dell’occhio sinistro, menomazione procurata a seguito degli scontri di cui fu ingiusta vittima in un derby di tre anni fa.
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Ecco l'ultimo saluto a Virgilio Motta dalla "sua" 'Banda Bagaj', gruppo di tifosi costituitosi con l'idea di portare anche i bambini allo stadio.





Ho sempre pensato che le cose belle costino molto, e nella mia vita, pur di godere a pieno di ogni cosa bella che mi sia capitata, sono sempre stato disposto a pagarne il prezzo. E per quanto mi riguarda ho sempre pagato.

Sei anni fa, ho avuto la fortuna di incontrare lungo il mio cammino un uomo che ha stravolto una parte della mia vita permettendomi di realizzare un sogno e di vivere delle emozioni uniche, meravigliose ed indimenticabili. Un sogno che abbiamo dapprima pensato e poi costruito insieme all'aiuto di tutti voi,mattoncino per mattoncino. Un sogno che abbiamo condiviso e che ci ha legati come due fratelli. Quell’uomo era Virgi.

In poco tempo le nostre vite si sono intrecciate e come per incanto l’unione delle mie e delle sue qualità hanno generato un qualcosa di straordinario. Eravamo straordinariamente complementari. Insieme, a volte… siamo stati devastanti.

Strano come da una passione futile, quale quella per il calcio, si sia riusciti a tirar fuori una valanga di emozioni. Quello che ho provato in questi anni, le soddisfazioni, le gratificazioni, le gioie, gli affetti, gli amori, le amicizie, le paure, le sofferenze, la solidarietà, la voglia di ribellione, la genialità, l’entusiasmo e tanto altro, sono emozioni che non hanno prezzo. E per tutto questo, oltre che tutti voi, l’uomo che devo ringraziare maggiormente per avermi aiutato a vivere con estrema passione questa avventura è proprio Virgi.

Nella vita, lungo il nostro cammino, incontriamo tante persone, alcune rimangono vicine a noi per sempre, altre magari ci fanno compagnia solo per una parte del percorso, per poi seguire la loro strada. Da queste condivisioni, a volte solo temporanee, lungo il viaggio della nostra vita, possono nascere legami ed esperienze di un’intensità fuori dal comune. Non è la durata di un rapporto che conta, ma l’intensità con cui lo si vive.

So che tanti di voi, hanno vissuto con passione la vita nella Banda. Tanti di voi si sono lasciati coinvolgere nel turbinio di emozioni che ci ha accompagnati fino ad ora, andando oltre alla semplice aggregazione in occasione di una partita, immergendosi nei sentimenti e nelle sensazioni che, chi voleva, poteva trovare nel nostro gruppo. Maggiore è stato il vostro coinvolgimento emotivo nei bagaj e maggiori sono le emozioni che avete provato in questi anni e la loro intensità.

Lunedì, per tutto questo, il destino ci ha presentato il conto. Un conto di sicuro salatissimo… troppo salato…

Un conto tanto più caro per ciascuno di noi, quanto più alto è stato il grado di coinvolgimento che ognuno di noi ha vissuto.

Oggi la vita mi chiede di affrontare questa tragedia. Anzi non me lo chiede, mi obbliga a farlo, senza che io possa esimermi. Oggi mi si chiede di dire delle cose in merito a quanto successo.

Per come la penso oggi, a pochi giorni dall'accaduto,vi posso dire che ci sono cose, che non si possono capire, che forse è meglio non capire o forse è giusto non capire. Ci sono cose che non si possono condividere, che non si devono condividere e contro le quali si deve con determinazione e con fermezza dire NO!!! Ci sono cose che non si possono e non si devono giustificare mai!!!

Ognuno di noi fa delle scelte… Virgi ha fatto una scelta che nessuno si può permettere di giudicare. Ma è diritto di ognuno, prenderne le distanze. La vita è un dono e come tale va rispettata sempre ed a qualunque costo. Anche la propria.

Tutto questo però non deve nemmeno minimamente intaccare i sentimenti che abbiamo provato per Virgi e non cambia il suo spessore umano. L’amore, l’affetto, la stima, il rispetto, l’ammirazione e quant’altro abbiate provato per lui devono rimanere sempre vivi dentro ciascuno di voi. Se li è conquistati lottando con tutte le sue forze e spendendosi per ognuno di noi fin quando ha avuto l’energia per farlo. Chi di voi ha avuto la fortuna di conoscerlo bene, sa di quali sentimenti e di quanta forza era capace. Sa quanto fosse travolgente e con quanta passione e coinvolgimento era solito vivere i rapporti ed in generale la sua vita.

In questi anni, per vari motivi, diverse volte mi è toccato assistere alle sue innumerevoli partenze per le trasferte (…e quanto l’ho invidiato :-) ). Quante volte mi è toccato accompagnarlo in aeroporto, quante volte ho visto partire un furgone con lui a bordo pronto a guidare i bagaj verso l’ennesima impresa dei nostri campioni. Spesso nonostante questa infame malattia lo logorasse, senza che nessuno di voi sapesse niente, ha stretto i denti pur di essere da esempio a chi lo accompagnava, con il solo obiettivo di sostenere i ragazzi in campo e di colorare gli spalti, portando così i bagaj a diventare l’emblema di un tifo passionale colorato e non violento.

Sabato insieme a tutti voi avrò modo di salutarlo ed accompagnarlo alla partenza per questa sua ultima eterna trasferta…

io non so se esiste un aldilà, ma se dovesse esistere è meglio che si preparino… perché non hanno idea di cosa stia per capitare da quelle parti…

Virgi, io ti porterò sempre nel mio cuore, e non posso che esserti grato per sempre per tutto ciò che abbiamo condiviso in questi anni e per la splendida amicizia che ci ha legati.

Ma proprio da uno dei tuoi più cari amici... lasciatelo dire…

vaffanculo!!!





Max (il moro)

I funerali si terranno presso la chiesa Santa Maria Ausiliatrice a San Donato Milanese in via Mario Greppi 5 alle ore 15.00


sabato, ottobre 04, 2008

Addio al Professor Parmaliana

Docente suicida, migliaia ai funerali
La figlia: "Le persone oneste si ricorderanno sempre di te"

Troppo piccola la chiesa dei Benedettini di Terme Vigliatore (ME) per accogliere le migliaia di persone che hanno reso l'estremo saluto ad Adolfo Parmaliana, il docente universitario che si è tolto la vita due giorni fa.


Il 50enne professore, docente di Chimica all'Università di Messina con un passato in PCI e DS, ha spiegato in una lettera i motivi del suo gesto, denunciando l'esistenza di una "cupola giudiziaria" che avrebbe messo a tacere le numerose denunce da lui fatte su mafia, sui rapporti degli amministratori locali con la massoneria e sul malaffare dei politici della provincia.


Sarà la Procura di Patti a dover chiarire le ragioni del suicidio. La lettera che Parmaliana ha scritto prima di lanciarsi dal viadotto dell’autostrada Messina-Palermo, e indirizzata al fratello, è stata acquisita dai magistrati che indagano su questa vicenda che ha scosso l’opinione pubblica messinese.


Secondo indiscrezioni, nel suo messaggio d'addio Parmaliana rivela un complotto che sarebbe stato ordito contro di lui e culminato con un recente rinvio a giudizio da parte della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto; l’accusa: diffamazione.


A seguirlo legalmente fino all'ultimo è stato l’avvocato Fabio Repici, il quale non usa mezzi termini: “Il professor Parmaliana si è sentito tradito dalla giustizia. Ha patito molto quel rinvio a giudizio, proprio lui che per una vita si è battuto contro il malaffare. E purtroppo in passato tante sue denunce contro amministratori vicini alle cosche mafiose sono passate inosservate”. Questo rinvio a giudizio per il docente ha rappresentato una punizione per le tante battaglie di legalità compiute negli ultimi anni anche contro ambienti della magistratura. Parmaliana era rimasto incredulo, stupito, deluso. Così come incredulo, stupito, deluso si sentiva nei confronti delle forze progressiste, più semplicemente del centrosinistra: da tempo ne denunciava lo scarso impegno sul territorio e sul fronte antimafia.


Un'amarezza politica, sociale, umana che sarebbe diventata così soffocante da spingerlo, l'altroieri mattina, a raggiungere con la sua BMW 320 il viadotto che sorge all'altezza di Patti, sull'autostrada che collega Palermo e Messina, per scegliere poi di gettarsi di sotto.


Adolfo Parmaliana era stato tra coloro che avevano propugnato lo scioglimento del Comune di Terme Vigliatore e, dopo che ciò era accaduto, aveva scoperto che i nuovi amministratori non erano molto migliori, npn erano molto più puliti dei precedenti. Invece di svolgere indagini approfondite sulle sue denunce, la Procura di Barcellona Pozzo del Gotto ha fatto finire lui sul banco degli imputati. Si tratta dunque di un'ennesima vittima di Cosa Nostra, e la sua fine non può che ricordare quella di Rita Atria.


Secondo l’avvocato Repici, la sfiducia nei giudici di Barcellona sarebbe stata tanta da indurre il docente a suicidarsi a Patti, in modo che le indagini finissero per competenza alla Procura di Patti anziché a quella barcellonese.

venerdì, ottobre 03, 2008

E allora? Salta! Ammazzati!

Popolino ha incoraggiato un suicida a farla finita


Lo scorso sabato, Shaun Dykes, 17enne studente di Derby (Inghilterra), si era arrampicato sul tetto di una parkhouse a più piani con l'intenzione di togliersi la vita.


Per tre ore, una squadra speciale della polizia ha cercato di convincere il giovane a desistere dal suo proposito, ma la loro operazione è stata disturbata da alcuni dei presenti che osservavano la scena, i quali hanno ripetutamente urlato a Shaun: "Dài, salta! Ammazzati! Facci vedere cosa sai fare!"






Purtroppo il 17enne alla fine ha dato retta a questi idioti, andando a spiaccicarsi sull'asfalto. Un portavoce della polizia si è detto sconcertato del comportamento inumano di parte degli spettatori. "Per quegli sfaccendati si è trattato di uno show gratis. Ciò che è successo sabato pomeriggio ci fa capire quanto sia malata la nostra società."