Ecco una citazione dal romanzo di Pierluigi Curcio Vendetta:
Vedo i fuochi alzarsi dalle colline, il nemico è stanco e la caccia è durata a lungo. Oggi daranno battaglia. Non c’è gloria, non c’è onore: il premio è la vita. Gli ordini vengono urlati per il campo, la cavalleria è nascosta tra gli alberi e gli uomini serrano le fila, attendono il nemico è arrivato al limite della radura, ci osserva in silenzio prima uno, poi due e di fila tutti gli altri corrono incontro al proprio destino: il massacro ha inizio.
Ci chiamano distruttori, ma portiamo con noi conoscenza e strade e le aquile delle legioni. Oggi vincitori.
I secoli sono passati, la polvere ha coperto le nostre strade e la morte ha sconfitto le nostre usanze erano barbari, ma oggi si fanno chiamare innovatori e con loro è il progresso, il cambiamento. Oggi vincitori.
I popoli si susseguono ai popoli, ma la terra continua ugualmente a girare: il sole tramonta ogni giorno per risorgere ancora credete che a loro importi?
E questo è l'acuto commento dell'amico 'Blaxx':
"La considerazione è disarmante, nella sua semplicità, e se avessimo il coraggio di trasporla nella personale esperienza quotidiana forse avrebbe il potere di aprirci gli occhi sulla nostra mancanza di coscienza, sulla vulterabilità del nostro sistema morale e all'imbarazzante semplicità con cui può essere manipolato.
Ma è certamente più facile rigare la macchina del vicino di casa o, accovacciati al riparo di una siepe, attenderne il rientro per prenderlo a sprangate..."
domenica, luglio 30, 2006
Dal Libro 'Vendetta'
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