sabato, ottobre 21, 2006

Harold Pinter: 'God bless America'



Harold Pinter
God bless America. Scritti e interviste contro la guerra
Collana Ahlambra. Editrice datanews

<<C'è una vecchia storia su Oliver Cromwell. Dopo aver conquistato la città inglese di Drogheda, fece portare i suoi concittadini sulla piazza principale. Cromwell ordinò ai suoi tenenti: "Soldati! Uccidete tutte le donne e stuprate tutti gli uomini!" Uno dei suoi aiutanti disse: "Mi scusi, tenente, ma non dovrebbe essere il contrario?" Una voce dalla folla gridò: "Mr. Cromwell sa cosa sta facendo!"

Quella è la voce di Toni Blair: "Mr. Bush sa cosa sta facendo!"

Il fatto è che Mr. Bush e la sua gang sanno davvero cosa stanno facendo, e anche Blair, a meno che non sia l'idiota deluso quale spesso appare, sa cosa stanno facendo. Bush & Company sono molto determinati, semplicemente, a prendere il comando del mondo e delle risorse mondiali. E non importa loro un fico secco di quante persone devono uccidere per raggiungere i loro obiettivi. E Blair ubbidisce.

Non ha il supporto del Partito Laburista, non ha il supporto del paese né tanto meno della tanto declamata "comunità internazionale". In che modo, dunque, può giustificare l'entrata in guerra di un paese che non la vuole? Non può. Può soltanto fare ricorso alla retorica, ai cliché e alla propaganda. Chi l'avrebbe mai detto, quando votammo Blair, che saremmo poi arrivati al punto di disprezzarlo. L'idea secondo la quale lui avrebbe influenza su Bush è ridicola. La sua accettazione passiva della prepotenza degli Stati Uniti è patetica.

La prepotenza è, naturalmente, una tradizione americana consacrata dal tempo. Nel 1965, rivolgendosi all'ambasciatore greco negli Stati Uniti, Lyndon Johnson disse: "Fanculo il vostro Parlamento e la vostra Costituzione. Gli Stati Uniti sono l'elefante, Cipro è la pulce, La Grecia è la pulce. Se queste due bestioline continueranno a fare il solletico all'elefante, le prenderanno dalla sua proboscide, e le prenderanno di santa ragione."

Non parlava per metafore. Poco tempo dopo, i colonnelli, supportati dagli USA, si insediarono in Grecia e il popolo greco visse sette anni all'inferno.

Riguardo l'elefante americano, è cresciuto fino a divenire un mostro di proporzioni grottesche e oscene.

La terribile atrocità a Bali non altera, affatto, la raltà dei fatti.

Il "rapporto speciale" che lega gli Stati Uniti e il Regno Unito ha sommato i migliaia di morti negli ultimi dodici anni ai migliaia di morti in Iraq, Afghanistan e Serbia. Tutto questo per perseguire gli scopi della "crociata morale" di Stati Uniti e Regno Unito volta a portare "pace e stabilità" nel mondo.

(...) Bush ha affermato: "Non permetteremo che le armi più pericolose del mondo rimangano in possesso dei leader più pericolosi del mondo." Giusto. Guarda un po' nello specchio, amico. Quello sei tu.>>

In questo compendio dal titolo God bless America. Scritti e interviste contro la guerra, il commediografo, regista, attore e poeta inglese di origine ebrea Harold Pinter (Premio Nobel 2005) lancia i suoi strali contro gli Stati Uniti d'America, denunciando il dramma dei massacri e delle ferite provocati dall'impero, dalla rivolta sandinista ai prigionieri di Guantamano, dal boicottaggio nei confronti di Cuba alla guerra in Iraq, e rilancia il tema della speranza.




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