domenica, marzo 30, 2008

Stato di allerta per la prima teatrale de 'I versetti satanici'

Allarme a Berlino per la prima dell'adattamento teatrale de I versetti satanici, di Salman Rushdie. L'opera sarà messa in scena questo pomeriggio alle 15 all'Hans Otto Theater di Potsdam, alle porte della capitale tedesca. Il libro, una rivisitazione romanzata in chiave onirica di un episodio della tradizione non ufficiale musulmana, è stato condannato per blasfemia dall'Ayatollah Khomeini.

I versetti satanici, pubblicato la prima volta vent'anni fa, parla di due indiani, l'attore Gibril e l'imitatore Saladin che, dopo l'esplosione nel cielo di Londra dell'aereo su cui viaggiavano, si trasformano rispettivamente in un angelo e in Satana. Servendosi della contrapposizione dei due protagonisti, Rushdie riflette su religione e misticismo, su potere e denaro, su realismo e utopia... insomma, sui valori della società e sulle domande fondamentali della vita. Nel romanzo appare anche il profeta Maometto, con il nome di Mahound.

Per via della fatwa, l'autore anglo-indiano (oggi 60enne) è costretto da due decenni a vivere sotto scorta; diversi traduttori del libro sono stati assassinati.

"Praticamente non c'è nessuno che non abbia mai sentito parlare de I versetti satanici" ha detto il coraggioso regista, Uwe Laufenberg, "ma non tutti l'hanno letto. E' un libro che viene maledetto e condannato senza essere veramente conosciuto e capito. Per questo voglio portarlo in teatro."

La polizia tedesca allestirà un adeguato servizio di sicurezza, mentre il segretario generale del Consiglio centrale dei musulmani in Germania, Aiman Mazyek, invita alla calma.
Anche Rushdie è stato invitato, ma non è ancora chiaro se sarà presente alla rappresentazione.


mercoledì, marzo 26, 2008

Tibet: il bilancio delle vittime

135 morti, 1000 feriti e circa 400 arrestati. Sono le cifre della repressione cinese innescata il 10 marzo in seguito alle manifestazioni tibetane a Lhasa e nella regione himalayana, riferite oggi dal presidente del Parlamento tibetano.


                    

lunedì, marzo 24, 2008

Realtà multiculturale

Un arabo entra in un bar di una città italiana. "Ham halmouhad el baharan al babhar al Coc cohl" dice.

Il barista apre tranquillamente il frigo e gli dà una Coca cola.

Poco dopo entra un barese. "Uagliò, pp pppiacè, famm nu cappccin".

E il barista: "Prego?"

Pedofilia: le strane trappole della FBI

La polizia federale americana (FBI) ha messo su Internet un link che porta meccanicamente chi lo clicca a beccarsi una denuncia per pedofilia.
Il fatto che anche un navigatore sbadato o semplicemente curioso possa cliccare sul link, o che chi lo fa consapevolmente non ha per questo ancora commesso nessun atto pedofilo, non sembra interessare l'FBI.
Uno dei malcapitati è il medico Roderick V., che il 22 aprile dovrà giustificarsi davanti a una corte federale sul perché è andato a cercare proprio quel collegamento. L'accusa per Roderick V. è di aver voluto scaricare filmati pornografici in cui appaiono minorenni. Tuttavia, gli inquirenti che, armati fino ai denti, sono andati a perquisire la sua abitazione, non hanno trovato alcun materiale compromettente, a parte un "thumbnail" (foto minuscola) che ritrae due giovani.


Negli States tali metodi sono oggetto di accese polemiche. Gli agenti dell'FBI "postano" in svariati forum immagini di minorenni, invitando i visitatori a prendere visione di materiale consimile facendo click sull'indirizzo indicato. In realtà già loro stessi compiono un reato, in quanto le foto che servono da specchietti per le allodole mostrano bambini e ragazzi nelle pose più sconce.

sabato, marzo 22, 2008

Colpo mortale all'Inter

Si mostrano stranamente tranquilli l'allenatore e i  giocatori dell'Inter dopo l'1-2 in casa nel Derby d'Italia. Grande Juve, certo, ma un team che aspira allo scudetto non può permettersi di perdere una partita così importante anche dal punto di vista del prestigio. Tanto più che è da svariate settimane che i Nerazzurri tradiscono una sospetta stanchezza, e noi il crollo lo avevamo già paventato.

Ebbene, con la sconfitta in casa contro le Zebre, si può dire che il crollo è avvenuto definitivamente questa sera.

Eppure Mancini dice: "Il campionato? Sicuro che lo vinciamo noi!"

Ma siamo davvero tanto sicuri?

Dopo l'uscita dalla Champions League, l'allenatore aveva minacciato di volersene andare a fine stagione: segno che qualcosa non funziona nel macchinario interista. Il presidente sembra avergli perdonato questa sua affermazione (rilasciata a sangue "ancora bollente") e io sinceramente non me la sento di dar torto a Moratti: mi terrei in effetti il "Mister" (anche se certe dichiarazioni non vanno fatte pubblicamente) e, tra i giocatori, metterei da parte sia Figo ("il capitano dei malcontenti", al quale apparentemente si prospetta una carriera manageriale nel club di Via Durini) sia Adriano (che anche in Brasile ha fatto di testa sua: festini fino all'alba, ritardi agli allenamenti e così via). Ma la cosa più importante è vincere lo scudetto anche in questa stagione. Solo che ora è diventato difficilissimo, e le prospettive sono tutt'altro che rosee. Le ultime partite dell'Inter sono da coniderare un obbrobrio; e il calo è iniziato già prima del match contro il Napoli (0-1). La vittoria per 2-0 contro la Reggina è stato un "miracolo" voluto anche dalla terna arbitrale... Insomma, è palese che l'Inter sta perdendo troppi colpi, e la Roma (ormai a -4!) è agguerritissima... Mancini ha poche colpe, secondo me. E' un allenatore bravo. Sono invece le stars, appagatissime, a non onorare la maglia fino in fondo. Io programmerei già fin da adesso l'inserimento di alcuni giovani, iniziando ovviamente da Mario Balotelli, e di altri talenti possibilmente italiani al 100%. Abbiamo preso Maniche, e va bene: non è stato un brutto acquisto. Ma pensiamo ora a puntare sul vivaio nostrano. Non tanto per una questione di nazionalismo,  ma per avere finalmente alcuni portabandiera con i quali i fans possano identificarsi, e tramite i quali magari iniziare un nuovo ciclo trionfale. 

mercoledì, marzo 19, 2008

Morto Arthur C. Clarke

Si è spento a Colombo, capitale dello Sri Lanka, Arthur C. Clarke. Aveva 90 anni.

clarke_350 Insieme a Robert A. Heinlein e Isaac Asimov, Clarke fu considerato uno dei "Big Three" della fantascienza.

Era nato il 16 dicembre 1917 a Minehead, nel Somerset (Regno Unito). Durante la Seconda Guerra Mondiale lavorò per la Royal Air Force come esperto di radar e fu coinvolto nel successivo sviluppo di questo sistema di difesa che consentì alla RAF di vincere decisive battaglie contro i nazisti. Dopo il conflitto si laureò al King's College di Londra.

Uno dei suoi più importanti contributi alla scienza fu l'idea dell'impiego di satelliti geostazionari per le telecomunicazioni. Propose tale concetto nell'articolo Can Rocket Stations Give Worldwide Radio Coverage? ("Possono le stazioni razzo fornire una copertura radio mondiale?"), pubblicato su Wireless World nell'ottobre del 1945. In suo onore, oggi l'orbita geostazionaria è nota anche come "orbita Clarke" o "fascia di Clarke".

Nei primi Anni Quaranta, mentre militava ancora nella RAF, iniziò a vendere le sue storie di fantascienza a varie riviste "pulp". Fu per breve tempo viceredattore di Science Abstracts prima che nel 1951 decidesse di intraprendere la carriera di scrittore. Tra le cariche che ricoprì ci fu quella di presidente della British Interplanetary Society ("Società interplanetaria britannica") e fu inoltre membro dell'Underwater Explorers Club ("Club degli esploratori subacquei").

Esiste un asteroide, il "4923 Clarke", battezzato così in suo onore.

Stanley Kubrick ebbe l'idea per 2001: Odissea nello spazio leggendo il racconto di Clarke "The Sentinel", con cui lo scrittore nel '48 aveva partecipato a un concorso radiofonico della BBC. La stesura del copione, poi divenuto un romanzo, fu assegnata allo stesso Clarke, ed è ormai leggendaria la fatica che comportò il progetto. Clarke, che già fin dal 1956 viveva nello Sri Lanka (allora: Ceylon), rischiò di perdere i nervi, come del resto tutti gli altri che lavorarono alla realizzazione del film. La Metro-Goldwyn-Mayer investì 6 milioni di dollari, ma per via degli effetti speciali i costi salirono vertiginosamente, tanto che la MGM sfiorò la bancarotta.
Molti degli effetti speciali li suggerì lo stesso Kubrick ai due esperti W. Veevers e D. Trumbull (quest'ultimo realizzerà in seguito anche quelli per Star Wars). Il regista sperimentò con allucinogeni apposta per "crearsi dentro" nuove combinazioni cromatiche. Kubrick si era preparato leggendo quintali di romanzi di fantascienza: già cominciava quasi a credere all'esistenza dei marziani... Lo affascinava l'idea della conquista degli spazi, e ciò in un periodo in cui molti dubitavano persino che l'uomo potesse mai mettere piede sulla luna. Interpellò astronomi di rango e continuamente gli sbocciavano in testa nuove idee, che sottoponeva a Clarke, il quale doveva cercare di inserirle nel copione. Nel frattempo bisognava smontare e rimontare più volte le scene... La casa di produzione disperava ormai di vedere realizzata la pellicola. Ma alla fine ne risultò il capolavoro che tutti conoscono, un film che ebbe anche la fortuna di godere di una certa attualità perché giusto in quegli anni la corsa allo spazio tra USA e Unione Sovietica era all'apice. (Proprio durante la lavorazione di 2001 si svolse il primo rendez-vous spaziale tra le navicelle Gemini VI e Gemini VII.)

Nel 1998 The Sunday Mirror lanciò contro l'ormai vetusto Clarke accuse di pedofilia che gli costarono l'investitura di Cavaliere dell'Impero Britannico. Sebbene le successive investigazioni sbugiardarono il tabloid, il Principe Carlo decise ugualmente di non assegnare allo scrittore il titolo onorario: "per evitare situazioni imbarazzanti".

Oltre a 2001: Odissea nello spazio e alle varie sequele (2010: Odissea due; 2061: Odissea tre; 3001: Odissea finale, e il "Ciclo di Rama"), di Arthur C. Clarke devono ricordarsi le numerose sillogi di racconti e i due bei romanzi Le sabbie di Marte (The Sands of Mars, 1951) e La città e le stelle (The City and the Stars, 1956).

domenica, marzo 09, 2008

Inter centenaria



La data è storica: a Milano il 9 Marzo 1908, al ristorante L'Orologio, nasce da un gruppo di ribelli del Milan il Football Club Internazionale Milano...

Leggi la storia

La formazione di tutti i tempi

sabato, marzo 01, 2008

Jacopo Fo: "Va beh… ecche’ sara’ mai un altro governo Berlusconi?!?"

(Dal blog di Jacopo Fo)

<< Va bene, e’ stata una batosta questo crollo di Prodi, prima ancora che riuscisse a compiere qualche piccolo o grande passo verso il rinnovamento dell’Italia.
Devo dire che anch’io sono crollato psicologicamente, telefono ai miei amici e piangiamo insieme singhiozzando.
Ma ci meritiamo veramente questa situazione di merda? Dopo tutti gli sforzi di questi anni, finalmente si intravedeva un filo di luce… E adesso che succede?
Comunque, a questo punto, tocca farsene una ragione, elaborare il lutto e cercare di capire quale lezione positiva possiamo ricavare.
Ovviamente, prima, hai l’autorizzazione a urlare per quindici minuti che i leader del centro sinistra sono persone con le quali non vorresti mai, in nessun caso, fare sesso. E puoi anche scendere in dettagli vigorosi esprimendo i tuoi giudizi sul loro buon senso, coerenza, fantasia e dedizione alla causa del progresso.
Ma poi ti tocca anche cercare i lati positivi delle questione! Se no cadi in depressione e Silvio ci gode. Vuoi dargliela vinta?
Non ci credo!
Quindi tiriamo su i pezzi della nostra anima e cerchiamo di cambiare prospettiva.
Innanzitutto possiamo dire che la nostra delusione nasce dal fatto che siamo persone ottimiste, desiderose del bene comune, amanti della vita e del piacere.
In ogni caso viviamo molto meglio di quel branco di dannati senza Dio che grufolano nei tunnel del potere assetati di presenze a Porta a Porta.
Hai mai seriamente pensato come vive un D’Alema, un Casini, un Fini?
Un incubo senza tregua di telefonate, complotti da scoprire e da ordire, voci sussurrate, sospetti, con tutti sempre pronti a tagliarti una mano per fregarti l’orologio.
Certo, questo non ci consola del fatto che speravamo fosse giunto l’inizio del cambiamento e invece ci tocca di aspettare ancora.
Ma pensa se nascevi nel 1700 ed eri un progressista che sentiva il cambiamento arrivare. Pensa che tristezza: tutti i progressisti del 1700 sono morti senza vedere un grande cambiamento.
E anche quelli del 1800 hanno sofferto. Hanno visto le macchine arrivare, certo, ma hanno visto anche il mondo incrudelirsi e avanzare i germi folli del militarismo e del fascismo.
Cavolo, a noi e’ andata decisamente meglio. Innanzitutto abbiamo scopato in modo tale che non succedeva da millenni in Europa.
Bisogna risalire al matriarcato, 15000 anni fa, per ritrovare una simile celebrazione felice del piacere, condiviso da maschi e femmine, alla pari.
Ed e’ ovvio che far l’amore alla pari e’ impareggiabile: c’e’ il piacere della complicita’, del gioco, della tenerezza.
Quindi dobbiamo dire che c’e’ andata di culo gia’ solo per la fortuna sessuale che abbiamo goduto.
Sesso sfrenato in un’epoca in cui ci si lava e si fanno i gargarismi!
Il meglio!
E poi c’e’ stato il rock & roll, i festival pop, la marijuana! Cazzo se ci siamo divertiti: tutti nudi al parco Lambro!
L’altra sera hanno mandato un documentario in tv e mi sono rivisto nudo che ballavo insieme a mille persone sotto il palco del Festival di Re Nudo. Sono apparso per un attimo. Ho gridato a mia figlia:”Guarda il tuo papa’ in televisione!” E lei ha detto: “Ma papa’, fai schifo!”
Va beh, non si puo’ avere tutto dalla vita…
E ti ricordi la rivoluzione studentesca? Le scuole occupate dentro cui facevamo sesso in modo esagerato?
(Anzi perche’ non torniamo a occupare le nostre vecchie scuole? Magari anche solo il sabato e la domenica. Non sarebbe divertente? Tirerebbe su il morale!)
Cavolo! E abbiamo anche visto la rivoluzione dei computer. Ma vi ricordate che casino erano gli appuntamenti prima dei cellulari?
Ho perso decine di occasioni di fare sesso perche’ non ci si ritrovava agli appuntamenti! Adesso con il cellulare basta telefonarsi: “Dove sei?”
“Sono qui?”
“Ma qui dove?”
“Nella stazione.”
“Va bene, allora tu stai ferma li che io faccio tutto il giro della stazione fino a che ti trovo che se ci cerchiamo in due non ci troviamo mai!”
Abbiamo vissuto grandi svolte della storia: la fine della segregazione razziale negli Usa e in Sud Africa ad esempio. Vi ricordate Martin Luther King? “Io ho un sogno”. Beh, quel sogno si e’ realizzato e addirittura un nero e’ in corsa per la carica di Presidente degli Stati Uniti.
Stiamo guardando un mondo incredibile!
Un mondo pieno di ecologisti, gente che fa volontariato, gente che lavora al di fuori del sistema. E ognuno di noi possiede mezzi di comunicazione straordinari. Vi ricordate quando stampavamo quei volantini schifosi col ciclostile?
Cazzo, mia figlia non sa neanche cos’e’ un ciclostile!
E vogliamo parlare delle dittature in Sud America che non ci sono piu’?
Della caduta del muro di Berlino?
Nella nostra vita abbiamo visto un mutamento globale incredibile.
E ci siamo illusi che la storia corresse con la velocita’ dei nostri sogni.
Invece adesso e’ un momento di merda.
Ma in fondo abbiamo visto di peggio.
Chi ha la mia eta’ si ricorda quando il pericolo era il colpo di stato e si doveva dormire fuori la notte.
Veramente l’Italia rischio’ la guerra civile. E la storia che i democristiani di allora fossero meglio di Berlusconi e’ una favola!
C’erano meno scandali ma solo perche’ i giornali avevano un bavaglio totale. Anche oggi ce l’hanno ma esistono Report e Santoro. I giovani forse non sanno neppure che negli anni sessanta c’era anche la censura. Mio padre e mia madre si beccavano decine di denunce perche’ non recitavano esattamente il testo che era stato approvato dalla commissione censura.
C’erano proprio funzionari che giravano per i teatri con il testo omologato e una pila e controllavano che gli attori durante la rappresentazione non aggiungessero una sola parola!
E vogliamo parlare della mafia?
Scusate se ricorro a un altro piccolo esempio personale ma credo che sia estremamente illuminante.
Nel 1962 i miei genitori furono costretti dal livello insopportabile di censura ad abbandonare Canzonissima, trasmessa su Rai 2, alla settima puntata. Fu uno scandalo enorme. I motivi scatenanti dello scontro furono due scenette: una riguardava gli incidenti su lavoro. Argomento del quale non si era mai parlato in tv.
L’altro pezzo parlava di mafia. Una madre piangeva il figlio ucciso. Non si accusava nessun pezzo grosso della politica di essere colluso con la mafia. Si osava solo dire che in Sicilia la mafia uccideva contadini, sindacalisti, giornalisti.
Malagodi, allora segretario del partito liberale, fece un’interpellanza alla commissione parlamentare di controllo dicendo:”due guitti insultano l’onore del popolo siciliano sostenendo l’esistenza di un’organizzazione criminale chiamata MAFIA.”
E i giornali di destra in coro lanciavano insulti ai miei…
Oggi neanche Cuffaro ha il coraggio di dire che la mafia non esiste.
Ne abbiamo fatta di strada da allora. Chilometri.
Cinquant’anni fa nessun boss mafioso veniva mai arrestato e interi reparti dello stato a partire dal governo erano direttamente alleati dei mafiosi.
Gli affari sporchi, le raccomandazioni e le tangenti erano la legge e MAI che la magistratura indagasse.
Abbiamo resistito a 50 anni democristiani, potremo sopravvivere ad altri 5 di Berlusconi.
E, comunque, secondo me anche se vince non e’ detto che duri cosi’ tanto.
L’Italia sta cambiando. Pare che ormai il 50% dei nostri connazionali sia collegato a Internet.
Spero che tutti questi scandali, che nessuno puo’ piu’ coprire, stiano creando un effetto valanga nelle coscienze.
L’altro giorno Beppe Grillo passava di fronte al Senato con alcuni amici. Un soldato di guardia, di quelli sull’attenti che non possono muoversi pena la fucilazione ha abbandonato la garitta e gli e’ corso dietro. Lo ha raggiunto e gli ha detto: “Grillo faccia qualche cosa lei! Non se ne puo’ piu’!”
Sono solo piccoli segnali e ancora all’orizzonte non si vede come tutta questa voglia di cambiare possa trovare uno sbocco costruttivo.
Ma vuoi che alla fine non ci riusciamo?
Sono decenni che rompiamo i coglioni. E’ divertente, si conosce gente fantastica e si fa molto sesso.
Non smetteremo certo di farlo solo perche’ un signore fanatico del lifting puo’ dettare leggi che lo assolvono da tutte le sue colpe.>>



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