(2007; nelle sale italiane dall'aprile 2008)
Tratto dal racconto "The Golden Man" (1954!) di Philip K. Dick, il film vede come protagonista un Nicholas Cage molto convincente nei panni del chiaroveggente Chris Johnson. Chris è capace di prevedere il futuro, anche se per soli due minuti, e sfrutta tale facoltà professionalmente, esibendosi a Las Vegas come "mago". Quando l'America viene minacciata da terroristi stranieri, questo schivo individuo viene contattato dall'FBI, e più precisamente dall'agente Callie Ferris (Julianne Moore), la quale ha scoperto le particolari capacità di Chris in seguito a un contrattempo avvenuto in un casinò.
Sulle prime lui si rifiuta di aiutare le autorità a localizzare l'ordigno atomico, ma poi, anche per salvare la vita di Liz (Jessica Biel), accetta di partecipare alla rischiosa operazione.
La regia è di Lee Tamahori (Once were Warriors, Scomodi omicidi, L'urlo dell'odio, Nella morsa del ragno, 007 - La morte può attendere, xXx 2: The Next Level) e tra gli attori fa un'apparizione il vetusto e ormai malandato Peter Falk.
Pur non avendo ancora letto il racconto di Dick (in Italia pubblicato negli Anni Ottanta su un'antologia di Urania dal titolo Piccola Città), possiamo affermare che questa è forse la migliore trasposizione cinematografica di un'opera del celebre scrittore-temponauta. La fantascienza qui si limita alle doti extrasensoriali di Johnson/Cage; il resto è thriller, di una sorprendente attualità data la paranoia - non solo americana - di possibili attentati nucleari. Gary Goldman si riconferma sceneggiatore d'eccezione: la tensione infatti rimane sempre alta, anche se, fedelmente allo spirito di Philip K. Dick, nella storyline sono stati inseriti un paio di riflessioni filosofico-esistenziali e altrettante scene cariche di poesia.
Da vedere!
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