La NASA ha avuto ragione: non ci hanno colpito
Più precisamente si tratta di un doppio asteroide (denominazione: "2008 BT18") e ci ha mancato per 2,24 milioni di chilometri, che equivale a sei volte la distanza tra la Terra e la Luna. Dunque, apparentemente non c'era da preoccuparsi. Ma se si considera che il doppio oggetto viaggiava - e continua a farlo - a 45.000 km. all'ora, e che uno dei "gemelli" ha un diametro di 600 metri (contro i 200 metri dell'altro), è d'uopo tirare un sospiro di sollievo.
Il "passaggio" è avvenuto verso le 17 di ieri (lunedì).
... e non se ne è accorto nessuno.
Non per fare il "profeta della fine del mondo", ma prima o poi l'impatto ci sarà. E forse avverrà con qualche "astro" vagante di dimensioni anche più imponenti di BT18.
Ci sono due metodi per calcolare il rischio di impatti: per il primo si utilizza la Scala Torino, per l'altro (che trova maggiore uso tra gli astronomi) la Scala Palermo.
La Scala Torino va dallo 0 ("nessun pericolo") al 10 ("allarme rosso"). Vengono classificati di grado zero anche i possibili impatti di oggetti troppo piccoli per riuscire a superare lo scudo dell’atmosfera terrestre.
Un evento viene classificato valutando due fattori: la probabilità che avvenga la collisione e l’energia cinetica posseduta dall’oggetto. Un oggetto in grado di avvicinarsi più volte alla Terra potrà avere distinti valori nella Scala, uno per ciascuno dei suoi passaggi ravvicinati.
La Scala Palermo (Palermo Technical Impact Hazard Scale) usa logaritmi. Il valore 0 nella Scala Palermo definisce una possibilità assai remota di rischio (1=100), 1 corrisponde a un rischio dieci volte maggiore (10=101), 2 cento volte maggiore (100=102) e così via.
I recenti passaggi più critici (almeno secondo fonti ufficiali)
- Il 18 marzo 2004 alle 23:08 (ora italiana) l'asteroide 2004 FH, una massa di roccia compatta dal diametro di circa 30 metri, è sfrecciato al di sopra della zona meridionale dell'Atlantico mancando il nostro pianeta di appena 43.000 km.
- Il 31 marzo 2004 l'asteroide 2004 FU162, di soli 6 metri di diametro, ha sorvolato la Terra a un'altitudine di 6.500 km. Ci ha praticamente lambiti!
- Il 29 gennaio 2008 alle ore 09:33 l'asteroide 2007 TU24 è passato a 538.000 km. dalla Terra; una distanza che sembra enorme ma che gli astronomi ritengono assai critica.
La verità è che parecchi eventi (non solo passaggi ma persino collisioni) vengono ignorati dai media. Vedi p.es. qui
http://www.ecplanet.com/canale/astronomia-9/asteroidi-112/0/0/14360/it/ecplanet.rxdfqui
http://www.ecplanet.com/canale/astronomia-9/asteroidi-112/0/0/30060/it/ecplanet.rxdf
e soprattutto qui
http://www.ecplanet.com/canale/astronomia-9/asteroidi-112/0/0/24955/it/ecplanet.rxdf .
Secondo le stime più recenti sono circa 1200 gli asteroidi “pericolosi”, ma soltanto del 40% di questi conosciamo le orbite con precisione tale da prevedere il loro percorso futuro.
- Il 13 aprile 2029 Apophis (noto anche come asteroide 99942) passerà vicino al nostro pianeta. Tra noi e Apophis ci sarà una distanza pari a non più di tre volte il diametro della Terra. Secondo gli studiosi dell'Università del Michigan, un evento del genere accade in media soltanto ogni 1.300 anni.
- Il 16 marzo 2880 l'asteroide (29075) 1950 DA si avvicinerà talmente che al momento non si esclude la probabilità di una collisione. La percentuale viene comunque ritenuta bassa: appena lo 0,33 %.
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La possibilità che un impatto disastroso sia possibile lo insegna in 2028 - il pericolo viene dal cielo la giornalista scientifica Nanni Riccobono. Il suo libro è la cronistoria delle "ferite aperte", rimarginate, scomparse, inflitte alla Terra, usata come bersaglio da un uragano di corpi celesti. Dall’Arizona al Sud Africa, dalla Siberia al deserto Arabo. Per non parlare dell’enorme cratere formato da un asteroide a Chixulub, nella regione dello Yucatan, 65 milioni di anni fa, che spazzò via la metà degli esseri viventi sul nostro pianeta, compresi i dinosauri.
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