L'ipotesi del complotto fatta dopo l'annuncio della malattia del presidente argentino Cristina Kirchner (colpita da tumore alla tiroide), di quello brasiliano Dilma Roussef e del paraguayano Lugo. Secondo Chavez, dietro i casi di cancro, incluso il suo, che hanno colpito molti capi di governo sudamericani, ci sarebbe un complotto degli Stati Uniti. Tanto più che prima di Dilma Roussef (presidente della nazione carioca) si era ammalato anche il suo predecessore, Lula (nome completo: Luiz Inácio Lula da Silva). E non dimentichiamoci dello storico líder maximo cubano, Fidel Castro, colpito nel 2005 da una emorragia intestinale e da allora mai ripresosi!
Per lungo tempo, Chavez ha sospettato che il governo di Washington volesse liberarsi di lui, ma le sue ultime dichiarazioni vanno ben oltre le teorie precedenti. Per Chavez, "è possibile" che gli U.S.A. abbiano sviluppato una "tecnologia per affliggere il nemico con un tumore". Secondo il presidente venezuelano, "è molto strano che sia successo a Fernando Lugo, a Lula e alla pupilla di questi Dilma Roussef quando era candidata alla massima carica del Brasile. Poi sono stato colpito io proprio mentre sto per entrare in un anno elettorale... e ora Cristina! Una mera coincidenza?"
In effetti, la maggior parte degli eminenti politici di questa lista "di sfortunati" sembra essersi ammalata all'improvviso, senza aver mai prima accusato i sintomi tipici della malattia. L'argentina Cristina Kirchner, 58 anni, rieletta lo scorso 23 ottobre, ha un cancro alla tiroide e sarà operata il prossimo 4 gennaio. Anche Fernando Lugo, 60 anni, presidente paraguayano, è stato colpito da un tumore linfatico. E così lo stesso Chavez, 57 anni, da molti mesi in guerra con un tumore particolarmente aggressivo diagnosticatogli a Cuba. Identico destino per Lula da Silva (66 anni; cancro alla laringe) e per la sua sostituta sulla poltrona di leader del Brasile, Dilma Roussef. Una vera e propria epidemia.
I Maya, che avevano predetto che il 2012 sarebbe stato per il nostro pianeta l'anno della catastrofe (e/o dei "grandi cambiamenti"), di sicuro avevano focalizzato l'attenzione in primis sul continente da essi abitato...
Nello stato messicano del Chiapas, presso il sito archeologico di Izapa de Tapachula, è stato allestito un maxi-orologio digitale che segna le ore, i minuti e i secondi mancanti al 21 dicembre 2012, fatidica data che secondo alcune interpretazioni delle scritture Maya segnerà la fine del mondo, mentre per altre darà il via a una nuova èra.
Intanto, nelle acque del Golfo del Messico si segnala un fenomeno dal carattere horror, se non addirittura da Apocalisse biblica: una specie di "gamberi-tigre", grandi almeno 30 centimetri e portatori di virus, si sta rapidamente moltiplicando, alterando l'ecosistema. Un fenomeno preoccupante perché questi gamberi-tigre sono altamente competitivi, alimentandosi di ostriche e di altri crostacei, e per via del virus che diffondono. Viste le loro caratteristiche, possono diventare la specie dominante nel Golfo del Messico... e non solo lì.
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