Forse il romanzo più bello di Dick, anche se è arduo stilare una vera e propria classifica delle sue opere. È comunque sicuramente il romanzo che più di tutti è stato saccheggiato dal cinema (The Day After è solo un esempio).
Titolo originale: Dr. Bloodmoney, or How We Got Along After the Bomb. Data di pubblicazione: 1965.
Un chiaro richiamo al film di Stanley Kubrick Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb, uscito nel 1964, con Peter Sellers mattatore assoluto.
Hoppy non ha né braccia né gambe; è una vittima del Contergan, farmaco tedesco a base di talidomide responsabile della nascita di feti con gravi malformazioni degli arti (focomelia; dal greco phoke = pinna e melos = arto). Trova tuttavia un impiego nel negozio di elettrodomestici Modern TV, dove riesce a eseguire riparazioni che hanno dell'incredibile. Non c'è da sorprendersi: Hoppy è uno psi...
Un altro carettere centrale del romanzo è Stuart McConchie, un giovanotto di colore che lavora come commesso al Modern TV e che sviluppa nei confronti di Hoppy un senso di ripugnanza. Hoppy e Stuart: l'uno un "mostro", l'altro un nero...
Facciamo la conoscenza di altri personaggi che fanno parte del microcosmo di West Marin... Poi, con il Quarto Capitolo, si apre uno scenario completamente differente. Qualcosa di grave è accaduto nel mondo. Una tragedia. Causata dalla "bomba".
Negli Anni '60 gli americani erano veramente convinti che una guerra atomica fosse prossima, e con essa la fine del mondo civile. Dick li avverte che il vero pericolo non arriva dalla Cina o dalla Russia, ma dagli stessi U.S.A. Le bombe che stravolgono la vita dei protagonisti di Dr. Bloodmoney: or, how we got along after the bomb sono bombe americane... Un difetto nello scudo difensivo ha scatenato l'inferno - o Terza Guerra Mondiale che dir si voglia.
Qualcuno indica il colpevole della catastrofe in Bruno Bluthgeld (= "Bloodmoney"), fisico atomico di origine ungherese che nel 1972 fu già responsabile di un "incidente" atomico a seguito del quale smarrì completamente il bene della ragione.
Ma... forse non dovremmo parlare di catastrofe. Dick descrive infatti il "dopobomba" come una sorta di palingenesi. Il futuro non è nero, il futuro è bello... almeno per i sopravvissuti. Finalmente gli esseri umani trovano una propria dimensione. Ognuno di loro deve rendersi utile nella situazione d'emergenza permanente.
Raccolta in piccole comunità che ricordano le città-stato degli Elleni, l'umanità si riorganizza. Come lettori partecipiamo a una sorta di corso di sopravvivenza. Stuart McConchie è nel frattempo maturato ed è diventato un abile agente di rappresentanza per trappole elettroniche. Le trappole servono a catturare topi, cani e gatti. In seguito alla mutazione, gli animali si sono evoluti, hanno sviluppato un proprio linguaggio e hanno capacità mai immaginate prima. (Mentre il cavallo è tornato a riacquistare la sua funzione di bestia da trasporto.)
Un astronauta che doveva raggiungere Marte insieme alla moglie si ritrova a gravitare dentro la sua navicella intorno all'orbita terrestre. La sua consorte si è suicidata, e l'uomo trasmette verso il nostro pianeta un programma radiofonico che è di fatto l'unico svago per i superstiti. Questo solitario DJ spaziale è un rivoluzionario, nel senso che odia i militari, ma è anche un esteta: le sue trasmissioni sono un miscuglio di diario personale, musica colta e riproposte di celebri romanzi.
Belve intelligenti, cani che parlano... la mutazione ha prodotto risultati davvero curiosi. Una bambina di Marin County, nata nel "giorno della bomba", reca nel proprio grembo il fratellino gemello, una creatura senziente e - come si scoprirà - con l'anima capace di trasmigrare in altri corpi.
In quanto a Hoppy, lui ora è un freak tra tanti. E' riuscito a sviluppare prodigiosamente le sue facoltà psichiche e tecnologiche. Tra le altre cose, si è costruito una carrozzella con un'autonomia giornaliera di 50 chilometri. E' rispettato da tutti, anche se ancora incute un po' di paura. Ufficialmente, è il tecnico di Marin County. Purtroppo, però, sviluppa anche una pericolosa mania di grandezza...
Nei suoi romanzi, Philip K. Dick cita compositori di musica classica, filosofi, moderne teorie psichiatriche... Il colto astronauta di Dr. Bloodmoney, prigioniero nell'orbita terrestre, è un po' l'alter ego dello scrittore.
Vittima della tossicodipendenza e di violenti attacchi di panico, Dick era dotato di una possente visionarietà. Indimenticabili i suoi personaggi sospesi in stato di "semi-vita" (Ubik), gli androidi "dal volto umano" (Cacciatore di androidi, ovvero Do Androids Dream of Electric Sheep?), e i suoi paesaggi apocalittici che gli amanti del cinema di fantascienza ritroveranno in Blade Runner.
"Le sue armi preferite non sono la logica dimostrativa, la speculazione erudita e sottile" scrive Fabrizio Chiappetti in Visioni dal futuro, "ma l'aneddoto oscuro e fulminante, la visione che scardina l'immagine consueta del mondo e che si imbatte nella verità."
La religione, le droghe e la cibernetica applicata fino all'estremo: questi tra i temi più ricorrenti in Philip K. Dick. Ne Le tre stimmate di Palmer Eldritch (quasi un paradigma degli Anni Sessanta a San Francisco), incontriamo i "contaminati", ossia coloro che hanno assunto la sostanza Chew-Z. Immersi in una realtà totalmente virtuale, dov'è impresa disperata poter stabilire cosa sia reale e cosa no, i "contaminati" scoprono di avere occhi a telecamera panoramica, bocca di metallo e braccia meccaniche, a immagine e somiglianza di Eldritch, spacciatore della droga in questione. In un'altra sua opera, lo scrittore immagina uno strumento collegabile alla corteccia cerebrale: l'"organo Penfield", in grado di programmare l'umore desiderato per il tempo che si vuole; basta digitare il codice corrispondente e si può essere, a comando, "depresso", "apatico", "professionale nel lavoro", ecc. E in Scorrete lacrime ci presenta edifici che galleggiano a qualche metro da terra grazie a un sistema di aria compressa.
Accanto a queste geniali trovate "futuristiche", riscontriamo nelle sue opere i chiari segni del tempo. La memoria del computer, ad esempio, è contenuta non in circuiti stampati ma su nastri magnetici. Tali "incongruenze" non rendono tuttavia meno originali e interessanti i suoi romanzi; anzi... Questo sovrapporsi di vecchio-nuovo è perfettamente in sintonia con il time-slipping di tante sue storie.
Cronache del dopobomba fa ancora parte del periodo in cui lo scrittore affidava le speranze per un futuro migliore a un'esistenza da trascorrere in piccole comunità (abbozzata tra l'altro in Noi marziani). All'inizio degli Anni Settanta però cambia rotta e dichiara l'esistenza di un'entità superiore. La divinità che gli si è rivelata viene da lui celebrata nella trilogia di Valis, vera e propria opera di "fantagnosi".
Il paradosso, da lui celebrato nei lavori letterari, lo accompagnò fin nell'ora della morte: Dick si spense in un complesso residenziale situato a poca distanza dal luogo di nascita di Richard Nixon, il suo nemico per la pelle.
Philip K. Dick, temponauta. Indice:
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