"Alle ore 15 del 10 maggio 1939, Marte è fascista!"
Girato in parte nella cava della Magliana, nei pressi di Roma, racconta l’epopea del gerarca fascista Barbagli (Corrado Guzzanti) e dei sui fidi camerati, inviati da un paese (il nostro) il cui Presidente ama esclamare: "Me ne frego!"
Il film, basato sui "cinegiornali" all'interno della trasmissione televisiva Il caso Scafroglia, illustra le vicissitudini "spaziali" di un manipolo di Arditi, dall’arrivo sull’ostile Pianeta Rosso fino all’imprevisto epilogo, passando per grandi scoperte, temerarie avventure, improbabili amori, incontri alieni e persino visioni mistiche.
La parodia non investe soltanto i neofascisti italiani (dileggianti con lazzi e marziali risa...) ma anche il cinema, con un monolite nero che viene direttamente da 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick: scena oltre che assolutamente spassosa anche geniale per la scelta della citazione.
Vite segnate dalla gloria, braccio e mano del Duce, uomini di fato intrisi, che soli videro l'onore di sentir scoccare l'ora del destino... con un moschetto e un "me ne frego" dentro al cuor!
2 commenti:
Andrò senz’altro a vederlo, perché si tratta di quella satira con “fantasia” che a me piace. Cioè, vi è una storia “significativa”.
Ricordo la trasmissione televisiva, davvero particolare nel panorama dei programmi televisivi.
Lamento l’assenza di una satira, che abbia una componente creativa.
Per esempio, Rablè (http://coccode-in-grattacielo.splinder.com/archive/2006-05)
Sembra un gusto passato.
Oggi sembra esservi lo sberleffo tanto stantio quanto inutile.
La satira deve pur poter dire qualcosa, far riferimento ad un “contenuto”.
*A mio avviso*, più che ovviamente...
Estremamente accurato il linguaggio. Studiato.
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