Completamente prosciugato, nel corso di pochissime ore, il lago andino Cachet 2, situato nella Patagonia cilena. Lo specchio d'acqua, che conteneva 200 miliardi di litri, si è improvvisamente svuotato nella notte tra domenica e lunedì, come conferma il Centro studi scientifici di Valdivia. A provocare il fenomeno è stato lo scioglimento, causa le alte temperature, del ghiaccio che bloccava un tunnel sotterraneo. Lo scorso anno, nella stessa zona, era scomparso il lago Témpanos, di 1,8 kmq.
Questi fenomeni sono da imputarsi a rivolgimenti naturali forse non direttamente collegati al cambiamento globale del clima, ma è bene tenerli d'occhio, perché spesso c'è anche la mano dell'uomo. Ne sa qualcosa l'ecologista Fred Pierce: "Il posto più tragico che ho visto è la Repubblica del Karakalpakstan, in Uzbekistan. Lì c’era il grande lago di Aral, ora non si vede una goccia d’acqua per decine di chilometri: tutto prosciugato per irrigare i campi di cotone, quel cotone che non serve più per le uniformi dell’Armata Rossa, ma per le maglie che acquistiamo nei centri commerciali. Ogni volta che noi europei compriamo un abito, inconsapevolmente contribuiamo a questo scempio".
2 commenti:
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Impressionante..speriamo questa volta si tratti solo di un evento naturale!
Come han saputo distruggere il lago d'Aral è pazzesco (giusto per non dire ancora impressionante:))
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