sabato, maggio 30, 2020

Benny Goodman

Oggi ricorre l'anniversario della nascita del grande clarinettista.




Nacque a Chicago il 30 maggio 1909 in una famiglia povera di immigrati ebrei. Aveva 10 anni quando gli fu regalato un clarinetto. Prese lezioni alla sinagoga Kehelah Jacob, poi Franz Schoepp, della Chicago Symphony Orchestra, fu suo insegnante per due anni. A 12 anni "Benny" (il cui vero nome era David) suonava già in bands che si esibivano in locali da ballo della città. In seguito fece parte della Austin High School Gang. Intanto ascoltava e imparava il jazz grazie ai grandi solisti degli Anni Venti. Nel 1931 incise il suo primo disco e da allora fu... leggenda!

Memorabile il concerto della sua orchestra alla Carnegie Hall di NY. 



 Benny Goodman and His Orchestra - Carnegie Hall Jazz Concert (live 1938)
 
     The whole thing


Wow! This is jazz! Le seguenti clips sono tratte dal concerto in questione, che rivoluzionò tutti i parametri della musica e viene considerato il più importante (o comunque uno dei più importanti) di tutti i tempi. Una velocità e una tecnica mai raggiunte prima.

Il tizio al vibrafono è assolutamente inimitabile: è "un certo" Lionel Hampton. Benny Goodman stesso è ovviamente al clarinetto, e poi abbiamo Gene Krupa alla batteria e Teddy Wilson ai tasti bianchi e neri. Really wild!










E le sequenze che seguono - una doppia portata di swing jazz - sono dal film Hollywood Hotel (1937). Benny Goodman (che, incredibile ma vero, morì in miseria) qui sempre con i suoi fidi Gene Krupa, Harry James (è il primo trombettista a sinistra), Lionel Hampton e Teddy Wilson. Krupa secondo me è tra i migliori batteristi di tutti i tempi (e destinato a rimanerlo per l'eternità), insieme a Ginger Baker.


 

Ancora una nota: ci fu un periodo in cui lo swing venne considerato un genere troppo "black" per sottoporlo alle orecchie della gioventù bianca e, di conseguenza, numerose stazioni radio si rifiutarono di trasmetterlo. Dunque, per i loro tempi Goodman e accoliti significarono ciò che Elvis Presley significò per il rhythm and blues.

Nel '53. Alla voce: Peggy Lee
 



Minnie's in the Money


 Arrivederci, Mr. Goodman!
Benny Goodman, noto come "King of Swing"
La sua big band e tutti i suoi vari gruppi segnarono un'epoca: gli Anni Trenta e Quaranta. In America... ma non solo. 
Morì nel 1986 a New York City. 



 "Sing, Sing, Sing" ... nell'interpretazione della big band di Benny Goodman




Composto nel 1935 da Louis Prima (da non confondere con Louis Jordan!), "Sing, Sing, Sing" anticipò quel tipo di swing che avrebbe caratterizzato il periodo durante e dopo il secondo conflitto mondiale e in cui, com'è noto, oltre a Duke Ellington (scuola newyorkese, influenzata dalla musica sinfonica) e Count Basie (scuola di Kansas City, più fedele al blues), trionfarono le big band di Glenn Miller, Jimmy Dorsey, Tommy Dorsey, Prima, Goodman, Artie Shaw... finché molti locali non iniziarono a virare verso il nuovo genere che faceva impazzire i ragazzi del tempo: il rock'n'roll.


 Folla di fans a Oakland, California


Greatest Hits


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