venerdì, gennaio 16, 2009

Santoro e le polemiche su Israele

E' incomprensibile il polverone sollevato dalla puntata di ieri di Annozero. Apparentemente, Santoro ha impostato la trasmissione in maniera troppo filo-palestiniana. All'improvviso Lucia Annunziata si alza e abbandona lo studio. Dopo di lei avrebbe dovuto parlare Tobia Zevi, giovane pacifista israeliano. Giustificabile quindi il commento del conduttore: "Lucia, forse stai acquisendo crediti per qualcuno"...
Su Agoravox, il giornalista Elia Banelli scrive, in un suo pezzo intitolato "Annozero: prove tecniche di censura":


"Fino a quel momento il dibattito in studio si era svolto su toni abbastanza accesi, come era prevedibile, ma garantendo comunque un certo equilibrio delle opinioni espresse dagli ospiti.
C’era la scrittrice israeliana Manuela Dviri, da anni impegnata per la pace tra Israele e Palestina, c’era Rula Jebreal, che rappresentava il punto di vista di chi segue le ragioni della causa palestinese, insieme al giornalista di Al Jazeera International per l’Europa Claudio Lavanga, gli ospiti in collegamento da Milano ed un altro ragazzo palestinese in studio.
Dall’altra parte, se cosi si può dire, l’analista militare Andrea Nativi, che ha continuamente difeso le ragioni dell’attacco israeliano, compreso le morti civili, Tobia Zevi, ragazzo israeliano impegnato in politica e sostenitore indefesso della pace, una ragazza israeliana che rivendicava il suo diritto di andare al centro commerciale senza farsi esplodere da un kamikaze ed un altro ragazzo con indosso la kippah, che ricordava come l’educazione dei bambini fosse un requisito essenziale per costrure le basi di un nuovo futuro."


Santoro ha dato spazio ad ambedue i fronti. Tuttavia, oggi si è scatenato il putiferio. Contro i signori della guerra che si cingono della Stella di David dunque non si può dire niente?


Ricordiamo innanzitutto che lo Stato israeliano non è tutti gli ebrei. Anzi: molti ebrei, e tra di loro non pochi con passaporto israeliano, accusano la mania guerrafondaia del governo di Tel Aviv. Due dei più famosi sono Noam Chomsky e Moshe Friedman, quest'ultimo rabbino capo della comunità ortodossa giudaica. Entrambi sono finiti nella Lista Nera dei sionisti.


Manifestazione contro l’Apartheid israeliana, Hebron 10 aprile 2003

Israele... uno Stato razzista violento, esclusivo, dove ciò che non è ebraico viene considerato vile e spregevole e dove intellettuali pacifisti vengono pubblicamente messi alla gogna (lo scrittore I. Shamir, il politologo N. Finkelstein, i rabbini Weiss e Friedmann)... Israele ha elaborato dei piani terribili, concepiti per spogliare, asservire e distruggere l’identità di un popolo intero.

Assurdamente, i grandi schieramenti politici dell'Occidente vanno a braccetto e si schierano a favore di Israele. E, condannando Hamas, condannano i palestinesi.
Hamas ha vinto le elezioni democratiche non tanto urlando slogan di guerra, bensì dopo essersi conquistata la fiducia della popolazione araba con il buon esempio. Invece di impugnare le armi, Hamas ha costruito nella Striscia di Gaza scuole e ospedali, cosa che Israele non non può o non vuole fare.
Tale impennata di civiltà non piacque a Tel Aviv, ovvero ai governanti dello Stato israeliano. Questi gentiluomini hanno ordinato atti terroristici con il beneplacit dell'America di Bush e probabilmente appoggiati da esperti della CIA. Logico che i palestinesi si difendessero.
Con l'intemediazione dell'Egitto si giunse a una tregua delle ostilità. Hamas rispettò le regole, Israele no, riprendendo i bombardamenti e rinforzando i maltrattamenti sui cittadini arabo-israeliani.
A questo punto che cosa doveva fare la parte offesa? Porgere l'altra guancia? Eppure, sono i palestinesi a essere definiti terroristi.

Si è discusso parecchio sulla preghiera-protesta mussulmana in Piazza Duomo a Milano, dove la Stella di David è stata paragonata alla svastica nazista. I fatti di Gaza però parlano chiaro, e solo i delinquenti dei nostri mezzi d'informazione li stravolgono a uso e consumo di quegli italiani che ormai sono già talmente oppiati da non trovare la forza di documentarsi meglio.

Ora, Santoro è stato tacciato di faziosità. Pochi i suoi difensori. Davanti a tutti Paolo Ferrero di Rifondazione Comunista e poi l'Aipsi-Med, Associazione Italiana Psichiatri, che sul suo sito scrive:


(http://www.aipsimed.org/?q=node/3146)

"Grazie Michele Santoro, ti esprimiamo tutta la nostra ammirazione e riconoscenza.
La puntata di ieri sera aiuta a capire, attraverso la narrazione dei fatti e non delle sole opinioni, cosa sta succedendo realmente a Gaza, e ancor più cosa è la guerra, senza accusare l'uno o l'atro Paese.
Purtroppo ci fa capire ancora una volta cosa sono i nostri politici di destra, di sinistra o di centro e cosa sono certi 'giornalisti', con i vuoti discorsi che ascoltiamo oggi."

3 commenti:

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